Dati
Data: 13 aprile
Regione e provincia: EmilaRomagna - RN
Località di partenza: Pennabilli
Località di arrivo: Pennabilli
Tempo di percorrenza: 4 ore comprese le pause
Chilometri: 9,4
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: guado a piedi scalzi del Torrente Messa
Periodo consigliato: tutto l'anno, evitare magari le piene del Torrente Messa
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 425
Dislivello in discesa: 425
Quota massima: 629 m slm
Accesso stradale: facile, Via Marecchiese - Strada Statale 258
Descrizione
Altra gita organizzata dalla mia Banca, alla riscoperta dei luoghi della Valmarecchia.
Come ho avuto modo di dire, la valle del Marecchia è ricca di natura e di storia: questa volta siamo andati a Pennabilli, una cittadina ai piedi del Monte Carpegna e quindi inclusa nel Parco naturale regionale del Carpegna, Sasso Simone e Simoncello.
Anticamente questo luogo era abitato già all'epoca etrusca e romana ma alla caduta dell'Impero Romano, queste località elevate erano strategiche per scorgere l'arrivo dei barbari e aggressori vari. Nacquero due località limitrofe, Penna e Billi, che sorsero separate su due rilievi vicini.
Poi nel 1350 si sancì l'amicizia e la fusione fra le due comunità a formare appunto Pennabilli.
Il giro ad anello è un classico del luogo, prevede di arrivare alle Cascatelle del Canaiolo dove il Fosso Paolaccio si immette nel Torrente Messa (e quest'ultimo poi, più a valle, nel Fiume Marecchia).
Parcheggiate le auto in paese, dopo un breve cammino sul tratto asfaltato si entra nel bosco
Alle Cascatelle del Canaiolo
c'è una foto che ritrae il Dalai Lama insieme a Tonino Guerra ed altre persone, le quali si ritrovavano lì per parlare, durante il periodo che il Dalai Lama trascorse in questa lucalità (cosa che non sapevo...)
Attraversato il Torrente Messa, risaliamo verso la località di Villa Maindi
che è un piccolo e sperduto borgo con una deliziosa chiesetta
Rientrati nel bosco, troviamo uno spiazzo dove fare merenda
Il percorso prosegue per un altro piccolo ed antico borghetto, Ca' Fanchi, che prende il nome appunto dalla Famiglia Fanchi, di grande fede Cristiana, i quali attorno al 1600 costruirono una Cappella per le loro devozioni, probabilmente su ruderi religiosi di origine Romana. La particolarità architettonica è questa forma semirotonda, però ora è chiusa, in fase di restauro
Da qui si ridiscende nuovamente verso il Torrente Messa e lungo il percorso si vedono bene i due monticelli dove sorsero le comunità di Penna e Billi
Ed infine, il guado a piedi scalzi del Torrente Messa come ci aveva preannunciato la Guida Escursionistica, affrontato con grande entusiamo da tutti i partecipanti
Da qui, dopo esserci asciugati i piedi e rimessi gli scarponi, si risale rapidamente fino a Pennabilli e arriviamo all'Orto dei Frutti Dimenticati, struttura fortemente voluta da Tonino Guerra per preservare antiche varietà presenti nel nostro Appennino
All'interno c'è il "famoso" Gelso del Dalai Lama perchè anche qui, ai suoi piedi, lui e Tonino Guerra si intrattenevano a chiacchierare
In questo luogo si può vedere un antico lavatoio
ed anche una nota meridiana
perchè Pennabilli è pure il paese delle meridiane...
Il meteo, che fino ad ora benchè minaccioso ci aveva graziato, porta della pioggia ma per fortuna questa struttura ha anche una parte coperta dove riusciamo a consumare con tranquillità in nostro pranzo al sacco.
La Guida è attrezzata per preparare un caffè con la moka
che può essere "corretto" con la moretta (un liquore tipico dei pescatori di Fano) oppure con della Vecchia Romagna, portata da me nella fiaschetta di Avventurosamente
Così si chiude anche questa bella giornata tra Natura e Cultura
Data: 13 aprile
Regione e provincia: EmilaRomagna - RN
Località di partenza: Pennabilli
Località di arrivo: Pennabilli
Tempo di percorrenza: 4 ore comprese le pause
Chilometri: 9,4
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: guado a piedi scalzi del Torrente Messa
Periodo consigliato: tutto l'anno, evitare magari le piene del Torrente Messa
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 425
Dislivello in discesa: 425
Quota massima: 629 m slm
Accesso stradale: facile, Via Marecchiese - Strada Statale 258
Descrizione
Altra gita organizzata dalla mia Banca, alla riscoperta dei luoghi della Valmarecchia.
Come ho avuto modo di dire, la valle del Marecchia è ricca di natura e di storia: questa volta siamo andati a Pennabilli, una cittadina ai piedi del Monte Carpegna e quindi inclusa nel Parco naturale regionale del Carpegna, Sasso Simone e Simoncello.
Anticamente questo luogo era abitato già all'epoca etrusca e romana ma alla caduta dell'Impero Romano, queste località elevate erano strategiche per scorgere l'arrivo dei barbari e aggressori vari. Nacquero due località limitrofe, Penna e Billi, che sorsero separate su due rilievi vicini.
Poi nel 1350 si sancì l'amicizia e la fusione fra le due comunità a formare appunto Pennabilli.
Il giro ad anello è un classico del luogo, prevede di arrivare alle Cascatelle del Canaiolo dove il Fosso Paolaccio si immette nel Torrente Messa (e quest'ultimo poi, più a valle, nel Fiume Marecchia).
Parcheggiate le auto in paese, dopo un breve cammino sul tratto asfaltato si entra nel bosco
Alle Cascatelle del Canaiolo
c'è una foto che ritrae il Dalai Lama insieme a Tonino Guerra ed altre persone, le quali si ritrovavano lì per parlare, durante il periodo che il Dalai Lama trascorse in questa lucalità (cosa che non sapevo...)
Attraversato il Torrente Messa, risaliamo verso la località di Villa Maindi
che è un piccolo e sperduto borgo con una deliziosa chiesetta
Rientrati nel bosco, troviamo uno spiazzo dove fare merenda
Il percorso prosegue per un altro piccolo ed antico borghetto, Ca' Fanchi, che prende il nome appunto dalla Famiglia Fanchi, di grande fede Cristiana, i quali attorno al 1600 costruirono una Cappella per le loro devozioni, probabilmente su ruderi religiosi di origine Romana. La particolarità architettonica è questa forma semirotonda, però ora è chiusa, in fase di restauro
Da qui si ridiscende nuovamente verso il Torrente Messa e lungo il percorso si vedono bene i due monticelli dove sorsero le comunità di Penna e Billi
Ed infine, il guado a piedi scalzi del Torrente Messa come ci aveva preannunciato la Guida Escursionistica, affrontato con grande entusiamo da tutti i partecipanti

Da qui, dopo esserci asciugati i piedi e rimessi gli scarponi, si risale rapidamente fino a Pennabilli e arriviamo all'Orto dei Frutti Dimenticati, struttura fortemente voluta da Tonino Guerra per preservare antiche varietà presenti nel nostro Appennino
All'interno c'è il "famoso" Gelso del Dalai Lama perchè anche qui, ai suoi piedi, lui e Tonino Guerra si intrattenevano a chiacchierare
In questo luogo si può vedere un antico lavatoio
ed anche una nota meridiana
perchè Pennabilli è pure il paese delle meridiane...
Il meteo, che fino ad ora benchè minaccioso ci aveva graziato, porta della pioggia ma per fortuna questa struttura ha anche una parte coperta dove riusciamo a consumare con tranquillità in nostro pranzo al sacco.
La Guida è attrezzata per preparare un caffè con la moka

che può essere "corretto" con la moretta (un liquore tipico dei pescatori di Fano) oppure con della Vecchia Romagna, portata da me nella fiaschetta di Avventurosamente

Così si chiude anche questa bella giornata tra Natura e Cultura

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