Recensisco la mia fotocamera, sebbene sia da poco uscita di produzione, perchè si trova ancora in vendita a prezzi veramente bassi.
Era la entry-level di casa Pentax, oggi si trova allo stesso prezzo di quelle reflex Canon o Nikon tutte in plastica che vendono anche al supermercato ma se si rinuncia agli optional moderni come Wi-fi e schermo orientabile si possono avere come controparte caratteristiche che si trovano solo in modelli di fascia nettamente superiore come ad esempio la tropicalizzazione (indispensabile per chi fa attività all'aria aperta) ma non solo.
Penso possa essere utile presentarla su questo sito perchè lo slogan pubblicitario di questa macchina era “la reflex per l'outdoor” ed effettivamente lo è: piccola, leggera, economica ma con le caratteristiche di robustezza di una professionale. L'ho utilizzata in situazioni estreme sia di inverno (tra cui un week-end in tenda in cui ha fatto una serie di foto notturne a -10°) sia d'estate (al mare sotto il sole di agosto), la uso spesso in kayak costantemente aggredita da umidità, schizzi, a volte salsedine e sabbia. Ha dato prova di esser veramente stata progettata per le attività all'aria aperta. D'altrone Pentax era nota per i suoi corpi compatti e robusti già ai tempi della pellicola.
Marca: Pentax
Modello: k-50
Tipo: Reflex
Tipo sensore: APS-C stabilizzato da 16.3Mp
Innesto obiettivi: Baionetta K (chi avesse in casa vecchissime lenti anche degli anni '70 le può montare ed usare senza problemi)
Otturatore: a tendina da 30” a 1/6000 + posaB
ISO:100-51200
Venduta solitamente in kit con varie configurazioni di obiettivi (tutti tropicalizzati e quindi resistenti quanto il corpo):
Corpo + 18-55 f3.5-5-6
Corpo + 18-135 f3.5-5-6
Corpo + 18-55 f3.5-5-6 + 55-200 f4-5.6
Una premessa è doverosa: avvicinandosi ad una fotografia più “pensata” ci si ritrova sempre di fronte alla decisione del marchio a cui affidarsi. Scegliere in base alle caratteristiche di un singolo modello è errato. Scegliendo un marchio scegliamo un SISTEMA di cui il corpo macchina alla fin fine sarà solo uno dei tanti oggetti che comporranno il nostro corredo tra obiettivi, flash, telecomandi, trigger. E tra tutti i componenti del corredo il corpo è sempre quello dalla vita più breve.
Detto questo vi dico sinceramente che nel 99% dei casi Pentax non è mai la scelta migliore.
Se pensate di fare video cercate altrove, se cercate rapidità assoluta per la caccia fotografica cercate altrove, se cercate la piena compatibilità con ottiche di terze parti cercate altrove, se cercate un'autofocus denso – veloce – precisissimo – infallibile cercate altrove.
Ho scelto Pentax solo per un motivo: La leggendaria tropicalizzazione e qualità costruttiva. Corpi in magnesio e guarnizioni a tenuta di acqua e polvere (non è subacquea, ma c'è chi le lava) che negli altri marchi si trovano solo nei prodotti più professionali e quindi più costosi. Qui sono di serie su tutti i corpi e sulla maggior parte degli obiettivi. Dico solo che ho pagato allora la reflex 400€ ed escludendo la K-50 il corpo macchina tropicalizzato più economico era la Olympus OM-5 che costava più del doppio. Oggi con 350€ si prende il pacco k-50 + 18-55. Un corpo che comunque ancora adesso reputo, per il mio modo di vedere, di gran lunga superiore alle alternative entry-level Canon e Nikon.
Altre caratteristiche che ha la K-50 -come tutte le altre Pentax oggi in catalogo- e che in altri marchi si trovano solo in modelli di fascia superiore sono la presenza della doppia ghiera per tempi e diaframmi, la presenza di un vero pentaprisma nel mirino (altri marchi nella stessa fascia di prezzo usano specchi), la possibilità di fare la regolazione fine dell'autofocus e la stabilizzazione del sensore.
Questo punto è importante perchè il sensore stabilizzato si trova solo sulle mirrorless più recenti e permette di avere questa utile funzione anche con obiettivi vecchi.
Per quanto riguarda il discorso rumore e qualità dell'immagine non ci si può lamentare. La tenuta agli ISO è buona (direi ottima considerando che è uscita nel 2013), e la risoluzione è più che sufficiente. So che siamo abituati ad avere cellulari da 20 e più Mpx ma chi sa come funziona una fotocamera sa che non è nella quantità dei pixel la qualità. Non so quali siano i reali limiti di dimensione ma dai file della k50 ho fatto stampe fino a 100x70 cm senza problemi.... inoltre consideriamo che da queste fotocamere non si tirano fuori delle immagini JPEG ultra compresse ma dei file grezzi (RAW) che in questo caso arrivano a pesare fino a 20Mb a foto. Su risoluzioni superiori bisogna pensare anche a fare un investimento di qualche centinaio di € per delle schede SD con una velocità di scrittura sufficiente per star dietro al peso enorme delle foto in sequenza e parecchie centinaia di € per il PC che poi dovrà gestire, sviluppare ed archiviare questa mole di dati.
A livello di utilizzo il corpo risulta leggermente più pesante delle entry-level di altri marchi, ma è ovvio viste le caratteristiche costruttive, ma ugualmente compatto. Si apprezzano subito la presenza della doppia ghiera, la qualità del mirino, l'ergonomia generale ed il fatto che i comandi fisici sono pochi e ben distribuiti (cosa utile a chi è alla prima esperienza con una macchina non automatica, troppi tasti alla fine confondono chi per imparare deve concentrarsi sulle funzioni base).
Mancano ovviamente tutti gli orpelli “tecnologici” presenti sui modelli più recenti come il Wi-fi, il touch-screen, l'LCD orientabile (faccio notare ce sono cose che comunque non sono utili a migliorare la fotografia) ma ha una vera chicca: la modalità ripresa intervallata che permette di far funzionare la macchina come se fosse collegata ad un intervallometro esterno. Ottima cosa per chi vuole cimentarsi in time-lapse o progetti simili.
I menù sono semplici ed intuitivi ma comunque una lettura al manuale è d'obbligo visto che le possibilità che offre sono davvero tante sia a livello di tecnica (filtri, profili colore, modalità, gestione dei flash, gestione del fuoco....) sia a livello di personalizzazione dei comandi.
La camera è dotata anche di un flash pop-up che può essere usato anche solo per pilotarne un esterno che, se compatibile, può dosare la potenza in automatico.
Passando agli aspetti negativi:
L'autofocus è tradizionale se usato con il mirino (11 punti) o a contrasto se usato in live wiev (cioè guardando sul monitor). Tendenzialmente lento rispetto alla concorrenza ha varie modalità di funzionamento dal punto singolo al completamente automatico. Sul corpo è posizionato un'illuminatore di colore verde che serve per aiutare il sistema ad agganciare il soggetto con scarsa luminosità ma non fa mircoli.
Per la mia esperienza la modalità continua è completamente inutilizzabile, almeno col 18-55. Adesso sono in attesa di una lente più luminosa e con motore AF ad ultrasuoni ma dubito che la situazione possa migliorare.
Il lato video è veramente “rozzo” e non offre molte possibilità, ma se vi interessa quello sicuramente avete già scartato Pentax in partenza.
Questo modello (come il precedente k-30) è noto perchè in alcuni esemplari si manifesta un problema al sistema magnetico di sollevamento dello specchio che si traduce in foto scure ed inutilizzabili. Pare che gli esemplari più recenti ne siano esenti e che si manifesti più spesso in corpi macchina che non vengono usati spesso. La garanzia italiana (FOWA) dura 4 anni trascorsi i quali la riparazione è a carico del proprietario.
Ultima considerazione va fatta pensando al fatto che chi sceglie questo prodotto lo fa come primo approccio ad una fotocamera non automatica: bisogna studiare.
Non solo il manuale ma la fotografia più in generale. Se dovete usarla in automatico per ottenere dei jpeg comprate una compatta ed otterrete immagini nettamente migliori: questo perchè le compatte -sopratutto i cellulari- ottimizzano i parametri di scatto ed elaborano la foto secondo algoritmi sofisticati per rendere migliore l'immagine (già, la foto naturale non esiste....praticamente la vostra macchina fotografica ve la “photoshoppa in automatico”). Cosa che una reflex o mirrorles non fa perchè sono progettate per essere usate da persone che vorranno decidere in autonomia come gestire questi parametri sia al momento dello scatto che durante lo sviluppo.
Pena il ritrovarsi foto sbagliate e grige e buttare tutto nel cestino perchè tanto col telefono vengono meglio.
Concludendo è un modello che sotto l'aspetto delle dotazioni non nasconde i suoi anni ma che se si guarda alla sostanza e non agli accessori è ancora un'ottimo acquisto da fare come primo approccio alla fotografia per chi cerca una macchina fotografica ad ottiche intercambiabili in grado di resistere alle intemperie.
Link al sito del produttore: https://www.ricoh-imaging.it/it/reflex-digitali/group/6/body/overview/PENTAX-K50.html
Era la entry-level di casa Pentax, oggi si trova allo stesso prezzo di quelle reflex Canon o Nikon tutte in plastica che vendono anche al supermercato ma se si rinuncia agli optional moderni come Wi-fi e schermo orientabile si possono avere come controparte caratteristiche che si trovano solo in modelli di fascia nettamente superiore come ad esempio la tropicalizzazione (indispensabile per chi fa attività all'aria aperta) ma non solo.
Penso possa essere utile presentarla su questo sito perchè lo slogan pubblicitario di questa macchina era “la reflex per l'outdoor” ed effettivamente lo è: piccola, leggera, economica ma con le caratteristiche di robustezza di una professionale. L'ho utilizzata in situazioni estreme sia di inverno (tra cui un week-end in tenda in cui ha fatto una serie di foto notturne a -10°) sia d'estate (al mare sotto il sole di agosto), la uso spesso in kayak costantemente aggredita da umidità, schizzi, a volte salsedine e sabbia. Ha dato prova di esser veramente stata progettata per le attività all'aria aperta. D'altrone Pentax era nota per i suoi corpi compatti e robusti già ai tempi della pellicola.
Marca: Pentax
Modello: k-50
Tipo: Reflex
Tipo sensore: APS-C stabilizzato da 16.3Mp
Innesto obiettivi: Baionetta K (chi avesse in casa vecchissime lenti anche degli anni '70 le può montare ed usare senza problemi)
Otturatore: a tendina da 30” a 1/6000 + posaB
ISO:100-51200
Venduta solitamente in kit con varie configurazioni di obiettivi (tutti tropicalizzati e quindi resistenti quanto il corpo):
Corpo + 18-55 f3.5-5-6
Corpo + 18-135 f3.5-5-6
Corpo + 18-55 f3.5-5-6 + 55-200 f4-5.6
Una premessa è doverosa: avvicinandosi ad una fotografia più “pensata” ci si ritrova sempre di fronte alla decisione del marchio a cui affidarsi. Scegliere in base alle caratteristiche di un singolo modello è errato. Scegliendo un marchio scegliamo un SISTEMA di cui il corpo macchina alla fin fine sarà solo uno dei tanti oggetti che comporranno il nostro corredo tra obiettivi, flash, telecomandi, trigger. E tra tutti i componenti del corredo il corpo è sempre quello dalla vita più breve.
Detto questo vi dico sinceramente che nel 99% dei casi Pentax non è mai la scelta migliore.
Se pensate di fare video cercate altrove, se cercate rapidità assoluta per la caccia fotografica cercate altrove, se cercate la piena compatibilità con ottiche di terze parti cercate altrove, se cercate un'autofocus denso – veloce – precisissimo – infallibile cercate altrove.
Ho scelto Pentax solo per un motivo: La leggendaria tropicalizzazione e qualità costruttiva. Corpi in magnesio e guarnizioni a tenuta di acqua e polvere (non è subacquea, ma c'è chi le lava) che negli altri marchi si trovano solo nei prodotti più professionali e quindi più costosi. Qui sono di serie su tutti i corpi e sulla maggior parte degli obiettivi. Dico solo che ho pagato allora la reflex 400€ ed escludendo la K-50 il corpo macchina tropicalizzato più economico era la Olympus OM-5 che costava più del doppio. Oggi con 350€ si prende il pacco k-50 + 18-55. Un corpo che comunque ancora adesso reputo, per il mio modo di vedere, di gran lunga superiore alle alternative entry-level Canon e Nikon.
Altre caratteristiche che ha la K-50 -come tutte le altre Pentax oggi in catalogo- e che in altri marchi si trovano solo in modelli di fascia superiore sono la presenza della doppia ghiera per tempi e diaframmi, la presenza di un vero pentaprisma nel mirino (altri marchi nella stessa fascia di prezzo usano specchi), la possibilità di fare la regolazione fine dell'autofocus e la stabilizzazione del sensore.
Questo punto è importante perchè il sensore stabilizzato si trova solo sulle mirrorless più recenti e permette di avere questa utile funzione anche con obiettivi vecchi.
Per quanto riguarda il discorso rumore e qualità dell'immagine non ci si può lamentare. La tenuta agli ISO è buona (direi ottima considerando che è uscita nel 2013), e la risoluzione è più che sufficiente. So che siamo abituati ad avere cellulari da 20 e più Mpx ma chi sa come funziona una fotocamera sa che non è nella quantità dei pixel la qualità. Non so quali siano i reali limiti di dimensione ma dai file della k50 ho fatto stampe fino a 100x70 cm senza problemi.... inoltre consideriamo che da queste fotocamere non si tirano fuori delle immagini JPEG ultra compresse ma dei file grezzi (RAW) che in questo caso arrivano a pesare fino a 20Mb a foto. Su risoluzioni superiori bisogna pensare anche a fare un investimento di qualche centinaio di € per delle schede SD con una velocità di scrittura sufficiente per star dietro al peso enorme delle foto in sequenza e parecchie centinaia di € per il PC che poi dovrà gestire, sviluppare ed archiviare questa mole di dati.
A livello di utilizzo il corpo risulta leggermente più pesante delle entry-level di altri marchi, ma è ovvio viste le caratteristiche costruttive, ma ugualmente compatto. Si apprezzano subito la presenza della doppia ghiera, la qualità del mirino, l'ergonomia generale ed il fatto che i comandi fisici sono pochi e ben distribuiti (cosa utile a chi è alla prima esperienza con una macchina non automatica, troppi tasti alla fine confondono chi per imparare deve concentrarsi sulle funzioni base).
Mancano ovviamente tutti gli orpelli “tecnologici” presenti sui modelli più recenti come il Wi-fi, il touch-screen, l'LCD orientabile (faccio notare ce sono cose che comunque non sono utili a migliorare la fotografia) ma ha una vera chicca: la modalità ripresa intervallata che permette di far funzionare la macchina come se fosse collegata ad un intervallometro esterno. Ottima cosa per chi vuole cimentarsi in time-lapse o progetti simili.
I menù sono semplici ed intuitivi ma comunque una lettura al manuale è d'obbligo visto che le possibilità che offre sono davvero tante sia a livello di tecnica (filtri, profili colore, modalità, gestione dei flash, gestione del fuoco....) sia a livello di personalizzazione dei comandi.
La camera è dotata anche di un flash pop-up che può essere usato anche solo per pilotarne un esterno che, se compatibile, può dosare la potenza in automatico.
Passando agli aspetti negativi:
L'autofocus è tradizionale se usato con il mirino (11 punti) o a contrasto se usato in live wiev (cioè guardando sul monitor). Tendenzialmente lento rispetto alla concorrenza ha varie modalità di funzionamento dal punto singolo al completamente automatico. Sul corpo è posizionato un'illuminatore di colore verde che serve per aiutare il sistema ad agganciare il soggetto con scarsa luminosità ma non fa mircoli.
Per la mia esperienza la modalità continua è completamente inutilizzabile, almeno col 18-55. Adesso sono in attesa di una lente più luminosa e con motore AF ad ultrasuoni ma dubito che la situazione possa migliorare.
Il lato video è veramente “rozzo” e non offre molte possibilità, ma se vi interessa quello sicuramente avete già scartato Pentax in partenza.
Questo modello (come il precedente k-30) è noto perchè in alcuni esemplari si manifesta un problema al sistema magnetico di sollevamento dello specchio che si traduce in foto scure ed inutilizzabili. Pare che gli esemplari più recenti ne siano esenti e che si manifesti più spesso in corpi macchina che non vengono usati spesso. La garanzia italiana (FOWA) dura 4 anni trascorsi i quali la riparazione è a carico del proprietario.
Ultima considerazione va fatta pensando al fatto che chi sceglie questo prodotto lo fa come primo approccio ad una fotocamera non automatica: bisogna studiare.
Non solo il manuale ma la fotografia più in generale. Se dovete usarla in automatico per ottenere dei jpeg comprate una compatta ed otterrete immagini nettamente migliori: questo perchè le compatte -sopratutto i cellulari- ottimizzano i parametri di scatto ed elaborano la foto secondo algoritmi sofisticati per rendere migliore l'immagine (già, la foto naturale non esiste....praticamente la vostra macchina fotografica ve la “photoshoppa in automatico”). Cosa che una reflex o mirrorles non fa perchè sono progettate per essere usate da persone che vorranno decidere in autonomia come gestire questi parametri sia al momento dello scatto che durante lo sviluppo.
Pena il ritrovarsi foto sbagliate e grige e buttare tutto nel cestino perchè tanto col telefono vengono meglio.
Concludendo è un modello che sotto l'aspetto delle dotazioni non nasconde i suoi anni ma che se si guarda alla sostanza e non agli accessori è ancora un'ottimo acquisto da fare come primo approccio alla fotografia per chi cerca una macchina fotografica ad ottiche intercambiabili in grado di resistere alle intemperie.
Link al sito del produttore: https://www.ricoh-imaging.it/it/reflex-digitali/group/6/body/overview/PENTAX-K50.html