Per gli estimatori del Lagorai

Appreso stamattina da un altro ed ottimo forum di trekking (GIM).
Per "valorizzare" il Lagorai, hanno programmato alcuni interventi di rifacimento malghe etc...

http://www.ildolomiti.it/societa/20...er-riqualificare-il-percorso-di-85-chilometri

e qui il piano interventi

https://drive.google.com/file/d/1LpC_LmP7MdNDq_Nbs1YdzLviRdrfSO3V/view

La zona più "devastata" è quella di Malga Lagorai...che da Malga diventa punto di ristoro (ergo carrabile etc.).
Il tutto dopo lo scempio di ferrate sul già martoriato Cermis...
Insomma i Comuni in cui si estende il Lagorai stanno alzando il tiro...anzichè difendere l'isolamento e la cd wilderness (almeno relativa) della loro zona, stanno emulando i Comuni delle Dolomiti...
 
Grazie per l'informazione!

Ho giusto percorso un mese fa il tratto di Translagorai che va dal passo Manghen a Panarotta...e spero l'anno prossimo di fare Manghen - Rolle!

In pratica tutti gli interventi hanno l'obiettivo di aumentare l'accesso ai merenderos al Lagorai, famoso proprio per essersi fono ad ora "salvato" dal turismo di massa.

Non sono scandalizzato da tutti gli interventi proposti (niente di male ad esempio se mettono il fotovoltaico su malga Conseria...), certo che ci vuole una certa faccia da c__o a farli passare come "riqualificazione della Translagorai", però!

Trasformare ad esempio malga Valsolero (a due passi dall'asfalto, dallo spazioso bivacco Mangheneti e dal bar/ristorante del passo Manghen) in un ristorantino d'alta quota che vantaggi potrà mai dare ad un Translagoraista?

L'unica cosa che manca davvero alla Translagorai è un bivacco intermedio tra passo Manghen e rifugio Cauriol... e che costringe quindi a spalleggiarsi una tenda per una settimana utilizzandola poi concretamente probabilmente solo per questa singola tratta!

Ma leggendo la delibera si capisce bene che è un'altra l'idea di "Translagorai" che hanno in testa (copio direttamente dalla delibera):
"La TransLagorai, sia per la lunghezza dell’itinerario (circa 85 km) sia per le sue caratteristiche ambientali e logistiche del territorio in cui si svolge, costituisce un vero e proprio trekking e non un percorso “da rifugio a rifugio” sul modello delle più famose alte vie delle Dolomiti. [Nota mia: ...ed è proprio questo il suo fascino!]
La carenza di rifugi e strutture gestite che offrono il pernottamento è solo in parte sopperita dalla possibilità di pernottare nei molti bivacchi e nei ricoveri tradizionalmente aperti o in qualche malga.

Allo stato attuale il percorso presenta delle problematiche legate all’insufficiente copertura dei punti tappa gestiti che, specialmente nel tratto di dorsale che si sviluppa a nord-est del Passo del Manghen, limitano la frequentazione del tracciato."

Quindi l'idea è di trasformare un trekking "da bivacco a bivacco" (=escursionista che non sborsa €€€) in un'altavia "da rifugio a rifugio" (= escursionista che sborsa €€€)
 
Grazie per l'informazione!

Ho giusto percorso un mese fa il tratto di Translagorai che va dal passo Manghen a Panarotta...e spero l'anno prossimo di fare Manghen - Rolle!

In pratica tutti gli interventi hanno l'obiettivo di aumentare l'accesso ai merenderos al Lagorai, famoso proprio per essersi fono ad ora "salvato" dal turismo di massa.

Non sono scandalizzato da tutti gli interventi proposti (niente di male ad esempio se mettono il fotovoltaico su malga Conseria...), certo che ci vuole una certa faccia da c__o a farli passare come "riqualificazione della Translagorai", però!

Trasformare ad esempio malga Valsolero (a due passi dall'asfalto, dallo spazioso bivacco Mangheneti e dal bar/ristorante del passo Manghen) in un ristorantino d'alta quota che vantaggi potrà mai dare ad un Translagoraista?

L'unica cosa che manca davvero alla Translagorai è un bivacco intermedio tra passo Manghen e rifugio Cauriol... e che costringe quindi a spalleggiarsi una tenda per una settimana utilizzandola poi concretamente probabilmente solo per questa singola tratta!

Ma leggendo la delibera si capisce bene che è un'altra l'idea di "Translagorai" che hanno in testa (copio direttamente dalla delibera):
"La TransLagorai, sia per la lunghezza dell’itinerario (circa 85 km) sia per le sue caratteristiche ambientali e logistiche del territorio in cui si svolge, costituisce un vero e proprio trekking e non un percorso “da rifugio a rifugio” sul modello delle più famose alte vie delle Dolomiti. [Nota mia: ...ed è proprio questo il suo fascino!]
La carenza di rifugi e strutture gestite che offrono il pernottamento è solo in parte sopperita dalla possibilità di pernottare nei molti bivacchi e nei ricoveri tradizionalmente aperti o in qualche malga.
Allo stato attuale il percorso presenta delle problematiche legate all’insufficiente copertura dei punti tappa gestiti che, specialmente nel tratto di dorsale che si sviluppa a nord-est del Passo del Manghen, limitano la frequentazione del tracciato."

Quindi l'idea è di trasformare un trekking "da bivacco a bivacco" (=escursionista che non sborsa €€€) in un'altavia "da rifugio a rifugio" (= escursionista che sborsa €€€)

E' come dici tu.
Gli interventi riguardano zone più in basso rispetto al tracciato della translagorai.
Poi come si osservava nell'altro forum: bene trasformo una malga abbandonata in un punto di ristoro. Dovrò mettere mano anche alla strada. Perchè solo strada bianca? Converrà asfaltare così i costi di manutenzione sono inferiori. E se non asfalto, tra 10 anni ci sarà il Comune competente che elargirà permessi di transito non solo ai gestori del punto di ristoro ma a chi ne fa richiesta
 
Ecco... proprio notizie che mi rendono felicissimo :wall::wall:
Posti dove puoi girare una giornata e trovare due persone a rischio di inquinamento merenderos.....
L'ho sempre detto e qui lo ribadisco: se realmente siamo frutto di un progetto Divino, beh....mi spiace ma siamo venuti fuori proprio male !
 
Ne stavamo proprio parlando in un altro topic ed ecco che vien fuori questo. Seguo la situazione da un po' e niente, il Trentino non ce la fa proprio a non trasformare in Disneyland qualsiasi bellezza insista sul proprio territorio. Appiattimento dell'offerta turistica sui soliti principi da pesaculo pantofolari, con conseguenti devastazioni paesaggistiche, e spazio sempre più ridotto per chi vuole vivere la natura vera.
 
Ne stavamo proprio parlando in un altro topic ed ecco che vien fuori questo. Seguo la situazione da un po' e niente, il Trentino non ce la fa proprio a non trasformare in Disneyland qualsiasi bellezza insista sul proprio territorio. Appiattimento dell'offerta turistica sui soliti principi da pesaculo pantofolari, con conseguenti devastazioni paesaggistiche, e spazio sempre più ridotto per chi vuole vivere la natura vera.
bravo hai descritto alla perfezione...
spero solo che la crisi post covid-19 dirotti le risorse economiche verso altre idee piu' urgenti.
 
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