Ciao a tutti,
Ho una bimba dei lupetti, e a settembre in una giornata di condivisione abbiamo visto i video delle route estive degli scout più grandi.
Una delle cose che mi ha colpito (oltre al fatto che di sicuro son state esperienze bellissime!) è la dimensione immane degli zaini in spalla a questi ragazzi.
Anche ragazzine minute e mingherline avevano in spalla zaini attorno ai 70 litri...
Anche in altre situazioni (ad esempio lungo la Translagorai) ho incontrato spesso gruppi di scout con zaini enormi, colmi fino all'orlo, evidentemente pesanti, a cui erano per di più spesso appesi esternamente tende o sacchi a pelo (!!!)
Già alla mia lupetta hanno consigliato di portare, per il campo estivo (per ora ancora "statico") uno zaino da ALMENO 70 litri "che tanto ti servirà più avanti" (!!)
Mi è quindi sorta più volte la domanda...ma nello scoutismo c'è una cultura dell'essenzialità, del minimalismo, dell'avere con se il quanto basta e non di più?
Io sono molto minimalista nel mio equipaggiamento quindi non faccio testo...non pretendo quindi di vedere scout fare route estive con zaini da 40 litri, ma so anche che è possibile fare uscite da N giorni in totale autonomia con zaini da non più di 50-60 litri senza nient'altro che lo stuoino appeso fuori, dal peso assolutamente ragionevole, pur usando equipaggiamento senza grosse pretese, magari comprato a modico prezzo dal Deca.
Già vi sono abitudini nello scoutismo che aiutano molto in questo, ad esempio la condivisione della tenda e della gavetta fra più ragazzi.
Fossi un capo sarei fortemente tentato di vietare l'uso di zaini da più di 60 litri e se qualche ragazzo non riesce a farci stare tutti i suoi bagagli vuol dire che ha troppa roba... "tira fuori tutto che vediamo cosa ti sei caricato!"
Oppure il mio approccio prettamente "escursionistico" mi sta portando fuori strada?
Forse la fatica fa comunque parte del percorso educativo dello scoutismo (che, non va dimenticato, si occupa di formare persone, non escursionisti), e quindi "remare contro" questa loro "tradizione" è in realtà un remare contro al loro cammino formativo?
L'arrivare stanchi morti a fine giornata, l'aiutare il compagno che sta schiattando sotto il suo macigno e che non ce la fa ad arrivare in forcella...son tutte cose che possono avere il loro ruolo all'interno di un percorso formativo, e che possono aiutare a costruire il carattere dei ragazzi.
Oppure semplicemente hanno un approccio ancora molto "vintage" all'escursionismo (eravamo tutti così fino a non molti anni fa!) e quindi è utile, per chi ha l'esperienza necessaria, dare il proprio contributo a dare una svecchiata???
Ho una bimba dei lupetti, e a settembre in una giornata di condivisione abbiamo visto i video delle route estive degli scout più grandi.
Una delle cose che mi ha colpito (oltre al fatto che di sicuro son state esperienze bellissime!) è la dimensione immane degli zaini in spalla a questi ragazzi.
Anche ragazzine minute e mingherline avevano in spalla zaini attorno ai 70 litri...
Anche in altre situazioni (ad esempio lungo la Translagorai) ho incontrato spesso gruppi di scout con zaini enormi, colmi fino all'orlo, evidentemente pesanti, a cui erano per di più spesso appesi esternamente tende o sacchi a pelo (!!!)
Già alla mia lupetta hanno consigliato di portare, per il campo estivo (per ora ancora "statico") uno zaino da ALMENO 70 litri "che tanto ti servirà più avanti" (!!)
Mi è quindi sorta più volte la domanda...ma nello scoutismo c'è una cultura dell'essenzialità, del minimalismo, dell'avere con se il quanto basta e non di più?
Io sono molto minimalista nel mio equipaggiamento quindi non faccio testo...non pretendo quindi di vedere scout fare route estive con zaini da 40 litri, ma so anche che è possibile fare uscite da N giorni in totale autonomia con zaini da non più di 50-60 litri senza nient'altro che lo stuoino appeso fuori, dal peso assolutamente ragionevole, pur usando equipaggiamento senza grosse pretese, magari comprato a modico prezzo dal Deca.
Già vi sono abitudini nello scoutismo che aiutano molto in questo, ad esempio la condivisione della tenda e della gavetta fra più ragazzi.
Fossi un capo sarei fortemente tentato di vietare l'uso di zaini da più di 60 litri e se qualche ragazzo non riesce a farci stare tutti i suoi bagagli vuol dire che ha troppa roba... "tira fuori tutto che vediamo cosa ti sei caricato!"
Oppure il mio approccio prettamente "escursionistico" mi sta portando fuori strada?
Forse la fatica fa comunque parte del percorso educativo dello scoutismo (che, non va dimenticato, si occupa di formare persone, non escursionisti), e quindi "remare contro" questa loro "tradizione" è in realtà un remare contro al loro cammino formativo?
L'arrivare stanchi morti a fine giornata, l'aiutare il compagno che sta schiattando sotto il suo macigno e che non ce la fa ad arrivare in forcella...son tutte cose che possono avere il loro ruolo all'interno di un percorso formativo, e che possono aiutare a costruire il carattere dei ragazzi.
Oppure semplicemente hanno un approccio ancora molto "vintage" all'escursionismo (eravamo tutti così fino a non molti anni fa!) e quindi è utile, per chi ha l'esperienza necessaria, dare il proprio contributo a dare una svecchiata???