Perché gli scout hanno sempre zaini enormi???

Ciao a tutti,

Ho una bimba dei lupetti, e a settembre in una giornata di condivisione abbiamo visto i video delle route estive degli scout più grandi.
Una delle cose che mi ha colpito (oltre al fatto che di sicuro son state esperienze bellissime!) è la dimensione immane degli zaini in spalla a questi ragazzi.
Anche ragazzine minute e mingherline avevano in spalla zaini attorno ai 70 litri...

Anche in altre situazioni (ad esempio lungo la Translagorai) ho incontrato spesso gruppi di scout con zaini enormi, colmi fino all'orlo, evidentemente pesanti, a cui erano per di più spesso appesi esternamente tende o sacchi a pelo (!!!)

Già alla mia lupetta hanno consigliato di portare, per il campo estivo (per ora ancora "statico") uno zaino da ALMENO 70 litri "che tanto ti servirà più avanti" (!!)

Mi è quindi sorta più volte la domanda...ma nello scoutismo c'è una cultura dell'essenzialità, del minimalismo, dell'avere con se il quanto basta e non di più?

Io sono molto minimalista nel mio equipaggiamento quindi non faccio testo...non pretendo quindi di vedere scout fare route estive con zaini da 40 litri, ma so anche che è possibile fare uscite da N giorni in totale autonomia con zaini da non più di 50-60 litri senza nient'altro che lo stuoino appeso fuori, dal peso assolutamente ragionevole, pur usando equipaggiamento senza grosse pretese, magari comprato a modico prezzo dal Deca.

Già vi sono abitudini nello scoutismo che aiutano molto in questo, ad esempio la condivisione della tenda e della gavetta fra più ragazzi.

Fossi un capo sarei fortemente tentato di vietare l'uso di zaini da più di 60 litri e se qualche ragazzo non riesce a farci stare tutti i suoi bagagli vuol dire che ha troppa roba... "tira fuori tutto che vediamo cosa ti sei caricato!"

Oppure il mio approccio prettamente "escursionistico" mi sta portando fuori strada?

Forse la fatica fa comunque parte del percorso educativo dello scoutismo (che, non va dimenticato, si occupa di formare persone, non escursionisti), e quindi "remare contro" questa loro "tradizione" è in realtà un remare contro al loro cammino formativo?

L'arrivare stanchi morti a fine giornata, l'aiutare il compagno che sta schiattando sotto il suo macigno e che non ce la fa ad arrivare in forcella...son tutte cose che possono avere il loro ruolo all'interno di un percorso formativo, e che possono aiutare a costruire il carattere dei ragazzi.

Oppure semplicemente hanno un approccio ancora molto "vintage" all'escursionismo (eravamo tutti così fino a non molti anni fa!) e quindi è utile, per chi ha l'esperienza necessaria, dare il proprio contributo a dare una svecchiata???
 
Sono stato negli scout. C'era una massa di idioti. Mi duole ammetterlo perché in sè lo scoutismo sarebbe una bella cosa. Ma aggiungi il fattore umano e puf... rovina.

Il problema degli zaini enormi era onnipresente tra i bambini.
Che poverini vogliono portarsi le cose che gli vengono dette, poi aggiungono qualcosina che credono serva e lo zaino diventa un macigno.
I capi che dovrebbero vigilare se ne strafregano.
Poi magari sequestrano una radiolina leggerissima al ragazzino di turno durante l'ispezione.
L'unica salvezza sono i genitori, quando hanno un briciolo di criterio.
 
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Non mi piace generalizzare quindi mi viene anche da pensare che magari in ALCUNI casi non potendosi (giustamente) permettere attrezzatura ultralight e ultracompatta (penso a sacco a pelo, gavette, vestiario ecc) sono un po costretti a ripiegare su zaini più voluminosi. Lo dico più che altro per esperienza, quando usavo attrezzatura super economica occupavo tranquillamente un 20% in più di spazio nello zaino, se non di più. Banalmente, se penso al sacco a pelo del decathlon, quello basic da 20° costa 13 euro ma occupa mezzo zaino, quello da 15° ultralight (che come temperatura comfort "reale" siamo lì) occupa lo spazio di una borraccia (per dire) ma costa 3 volte tanto. Se applico lo stesso concetto al vestiario è normale aver bisogno di litri in più
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Quando inizi ad avere un sacco a pelo che occupa mezzo zaino, maglioni o vestiti pesanti raccattati in casa, pentolini comprati "a occhio" (quindi inutilmente grandi), una tenda (magari quella da 20 euro del decathlon), cibo vario... Si fa presto a raggiungere i 70 litri.
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Aggiungici magari genitori troppo premurosi che ci ficcano dentro X paia di mutande, X paia di calzini, X maglie di ricambio, deodoranti, pacchetti di fazzoletti a pioggia (ci sono passato AHAHAHAHAH), tachipirine, aspirine e altre robe superflie
 
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Penso pure io che quello degli zaini enormi sia un po' un retaggio scoutistico derivato da epoche in cui era tutto più voluminoso, in parte compensato dal fatto che effettivamente, il materiale più economico é tutt'ora più ingombrante di quello di qualità.
 
Ciao,
provo a risponderti sia da capo scout, sia da escursionista che crede nella filosofia ultralight :D

Nello scoutismo la parte "escursionistica" è solo una minima parte di tutto il percorso educativo: è importante si, ma non quanto lo è per un escursionista "vero".
Quindi non si da particolarmente peso all'attrezzatura, anche perchè finchè i ragazzi/e sono piccoli sono i genitori ad occuparsi degli acquisti (i soldi li mettono loro), e non è scontato che sappiano davvero cosa acquistano.
Molto equipaggiamento è economico e/o vecchio, spesso pesante: ci si mette davvero poco a riempire 70 o più litri di zaino.
In più devi considerare che ci sono tanti materiali che in una escursione non porto mai, ma che porto agli scout: l'uniforme in primis in ottica "ultralight" è una follia, e poi tutto il materiale per le attività che occupa spazio e pesa.

Ma soprattutto: fino a quando non provi la sofferenza di portarti 20 kg di zaino, sei convinto di poterli portare.
Ho di recente comprato un nuovo zaino, da usare anche e soprattutto per i campi/route scout: ho scelto un 48L, perchè in un percorso di anni ho imparato a ridurre il mio equipaggiamento. Ma non è una cosa richiesta: io l'ho fatto perchè volevo farlo, perchè mi è piaciuto farlo.

Da capo posso consigliare di non comprare zaini enormi: si, assolutamente, e lo faccio. Ma non posso vietare a qualcuno di venire con lo zaino da 100L (garantisco che esistono). Abbiamo anche proposto attività su "cosa mettere nello zaino", ma i ragazzi non ragionano come noi adulti in questo.

Forse la fatica fa comunque parte del percorso educativo dello scoutismo (che, non va dimenticato, si occupa di formare persone, non escursionisti), e quindi "remare contro" questa loro "tradizione" è in realtà un remare contro al loro cammino formativo?

L'arrivare stanchi morti a fine giornata, l'aiutare il compagno che sta schiattando sotto il suo macigno e che non ce la fa ad arrivare in forcella...son tutte cose che possono avere il loro ruolo all'interno di un percorso formativo, e che possono aiutare a costruire il carattere dei ragazzi.
Certo, la strada e la fatica fanno parte degli strumenti educativi, ma non siamo così pazzi da voler soccombere sotto il peso dello zaino per scelta. Se pesasse meno saremmo tutti ben contenti.
Quindi ben venga che si spinga verso uno zaino più leggero e minimale: non fa certo male. Ma è importante che poi negli zaini ci sia spazio anche per il materiale di gruppo (non vale avere lo zaino piccolo e lasciare a chi ha quello enorme tutto il materiale comune), e che lo zaino leggere non passi attraverso l'acquisto di attrezzatura super costosa (comprare qualcosa di ultra costoso e non strettamente necessario alla riuscita del campo, questo si che è contro il pensiero scout)

Tutto questo ovviamente è parare mio, non "dello scoutismo". Altri capi concorderanno, altri si troveranno in disaccordo ;)
 
Ai miei tempi come adesso c'era la tendenza ad uniformarsi.
Vedevano il super80 agli altri e lo compravano. Ci sono passato anch'io.
Non ci vuole molto a far diventare un 80 litri un masso da 20 kg. Che per un ragazzino di 10 anni sono tanti.
Direi che é importante spiegare due cose su pesi a misure prima di partire per un campo.
 
Fossi un capo sarei fortemente tentato di vietare l'uso di zaini da più di 60 litri
ci sono anche capi cosi'. Troppo pochi, ma ce ne sono
Sono stato negli scout. C'era una massa di idioti
Precisazione/completamento: "[In QUEL gruppo] c'era, eccetera..."

L'unica salvezza sono i genitori, quando hanno un briciolo di criterio.
mi viene un sospetto fortissimo che tu di esperienza "educativa" di QUALUNQUE tipo (scuola, oratorio, scout, sport, catechismo, qualunque cosa) ne abbia poca o niente. Di "educatori" in senso lato, in tutti quegli ambiti, che denunciano esattamente il contrario in tutti i modi, anche sui giornali, ne trovi centinaia di migliaia solo in Italia, letteralmente. Sei mai passato in un gruppo facebook di insegnanti?

Non mi piace generalizzare quindi mi viene anche da pensare che magari in ALCUNI casi non potendosi (giustamente) permettere attrezzatura ultralight e ultracompatta (penso a sacco a pelo, gavette, vestiario ecc) sono un po costretti a ripiegare su zaini più voluminosi
i ragazzini che si perdono pure le mutande nel bagno di casa non la DEVONO avere, di roba che costa piu' dello stretto indispensabile. E se una famiglia ha lo zaino del nonno, difficolta' economiche e un figlio che magari dopo un anno non vorra' saperne di tornare, che gli dici? Di spendere quando e' evitabile? Soprattutto in ambiti dove...
...la parte "escursionistica" è solo una minima parte di tutto il percorso educativo: è importante si, ma non quanto lo è per un escursionista "vero".

bravo, esatto!

Per finire: in realta' i lupetti (fino a 11 anni) che fanno pernottamenti solo in casali e simili, camminando zero, potrebbero proprio NON avere alcuno zaino, ma riusare il borsone da calcetto o judo che molti gia' hanno, e comunque costa meno. Per stare una settimana in camerata, scendendo dal pullman davanti alla porta, qualsiasi zaino e' piu' scomodo, oltre che uno spreco di soldi.

I piu' grandi... si', spesso hanno zaini troppo grandi. Ma fino a 16 anni facendo comunque campi stanziali o camminate molto brevi vale quanto detto sopra, quindi e' meno grave o comunque inevitabile, in concreto, che in altri ambiti. E dopo i 16 anni, quando iniziano a muoversi piu' seriamente... allora o imparano per forza, o durano poco, in ogni caso il problema si risolve da solo
 
Credo che non ci siano motivi educativi o pratici: fare uno zaino più essenziale non serve solo a ridurre la fatica fisica, ma permette di aiutare un amico se ha bisogno (se ho 70lt miei non potrò portare i tuoi) e insegna ad andare all'essenziale che è anche la verità delle cose.
Temo che, come in molti ambienti, il conformismo e il conservatorismo coprano un grande vuoto di consapevolezza sul senso delle cose che si fanno e sul come farle. I ragazzi non sanno fare lo zaino, non sanno "fare catena" per passarsi le informazioni, non sanno dive vanno e a fare cosa, non si domandano il senso delle attività di volontariato che fanno e i grandi non li accompagnano minimamente a queste cose.

Poi ci saranno certamente casi e casi. Ma questi lo riteovo tra gli scput dei mieu figli come in quelli di amici e parenti.

Un metodo è tale se ha non solo delle forme ma dei processi concreti che garantiscono contenuti e passaggio generazionale.
 
è la dimensione immane degli zaini in spalla a questi ragazzi.
Anche ragazzine minute e mingherline avevano in spalla zaini attorno ai 70 litri...
tra i giostrai si guarda a chi ha le casse più grandi,tra le autotuning a chi ha le gomme più larghe.
Ovviamente come ben detto c'è una bella differenza tra chi ha uno zaino vuoto con 3 vaccate dentro (che sbattono ovunque) e chi lo ha pieno di mattoni (con peso equivalente,ovvio)
Anche in altre situazioni (ad esempio lungo la Translagorai) ho incontrato spesso gruppi di scout con zaini enormi, colmi fino all'orlo, evidentemente pesanti, a cui erano per di più spesso appesi esternamente tende o sacchi a pelo (!!!)
La logica è quella di portare dietro tutto cosa serve perchè non sempre c'è il bottegaio a portata di mano.
Già alla mia lupetta hanno consigliato di portare, per il campo estivo (per ora ancora "statico") uno zaino da ALMENO 70 litri "che tanto ti servirà più avanti" (!!)
Bè un camion più grande ha più spazio per caricare,uno più piccolo devi metterci cosa ci sta e basta
Mi è quindi sorta più volte la domanda...ma nello scoutismo c'è una cultura dell'essenzialità, del minimalismo, dell'avere con se il quanto basta e non di più?
Il minimalismo cade tremendamente quando scopri di avere bisogno di qualcosa e non lo hai.
Io sono molto minimalista nel mio equipaggiamento quindi non faccio testo...non pretendo quindi di vedere scout fare route estive con zaini da 40 litri, ma so anche che è possibile fare uscite da N giorni in totale autonomia con zaini da non più di 50-60 litri senza nient'altro che lo stuoino appeso fuori, dal peso assolutamente ragionevole, pur usando equipaggiamento senza grosse pretese, magari comprato a modico prezzo dal Deca.
Pensa che una volta avevo pure due pentole appese ai lati della kawasaki e beppe sul motoguzzi ci caricava la roba direttamente nei platò di plastica. E i ciucciamanubri con i 4 cilindri smaronavano dicendo che "non era sicuro" peccato che a fine ferie se ne erano piantati più di loro.
Già vi sono abitudini nello scoutismo che aiutano molto in questo, ad esempio la condivisione della tenda e della gavetta fra più ragazzi.
Oddiomamma vai di crocefisso e di paletto...hanno smaronato 22 mesi con un virus e tu esci col dividere un bicchiere? Meglio non si sappia che nel mio piatto a volte i gatti vengono a prendere la roba mentre mangio. E che quando giravo all'onda okkupata a volte qualcun altro condivideva l'uso di felpe e giacche per uscire per qualche motivo.
Occhio che ti mandano la ghestapo a casa! Si deve avere paura della propria ombra!
Fossi un capo sarei fortemente tentato di vietare l'uso di zaini da più di 60 litri e se qualche ragazzo non riesce a farci stare tutti i suoi bagagli vuol dire che ha troppa roba... "tira fuori tutto che vediamo cosa ti sei caricato!"
I divieti hanno cotto il razzo,almeno secondo me. C'è da dire tuttavia che DALLA SPARIZIONE della cartella scolastica che tenevi con una mano sola e pesava quanto un sacco di cemento sembra che la scoliosi sia sparita
Forse la fatica fa comunque parte del percorso educativo dello scoutismo (che, non va dimenticato, si occupa di formare persone, non escursionisti), e quindi "remare contro" questa loro "tradizione" è in realtà un remare contro al loro cammino formativo?
Non so se sia così se lo è è una pagliacciata bella e buona,del resto se tanti se ne vanno c'è un motivo.
L'arrivare stanchi morti a fine giornata, l'aiutare il compagno che sta schiattando sotto il suo macigno e che non ce la fa ad arrivare in forcella...son tutte cose che possono avere il loro ruolo all'interno di un percorso formativo, e che possono aiutare a costruire il carattere dei ragazzi.
Anche altre attività. Fidati,non solo loro. Solo che non hanno lo stesso impatto mediatico
per chi ha l'esperienza necessaria, dare il proprio contributo a dare una svecchiata???
Solo a loro? Ci sono 3456 settori da svecchiare prima. Se inizio l'elenco finisco domani.
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Aggiungici magari genitori troppo premurosi che ci ficcano dentro X paia di mutande, X paia di calzini, X maglie di ricambio, deodoranti, pacchetti di fazzoletti a pioggia (ci sono passato AHAHAHAHAH), tachipirine, aspirine e altre robe superflie
tachipirine non devono manco esistere con i ragazzini. E non dimentichiamo il fazzoletto,tovagliolini e altre cosettine inutili.
 
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Perché non possono permettersi sacchi a po' in piuma da 200 euro o più, perché non possono permettersi tende da 400 euro, perché non possono permettersi vestiario tecnico. Ne consegue che hanno attrezzatura che in un attimo riempie 80 litro zaino e qualcosa resta pure fuori. Ci sono ragazzi che hanno attrezzatura vecchia di qualche zio, uno squadriglieri del mio reparto ha un sacco a pelo che sarà anni 80. Ad altri gli si è data noi l'attrezzatura perché le famose non c'è la fanno. Anche il clan dove si fa strada è lo stesso, c'è un ragazzo secco come un ramo con uno zaino e paramilitare ridicolo ma quello gli hanno regalato i genitori. Tende due posti da 90 euro che pesano come una roulotte. Fornelli campingas grossi come uno sgabello. Hanno quella di attrezzatura, noi capi cerchiamo di spiegare sia ai ragazzi che hai genitori, ma tanto poi comprano a cavolo di cane. Del resto che fai? Gli dici che con dell'attrezzatura non possono partecipare? Direi di no,anche perché forse uno su 15 potrebbe. Si lavora con quello che si ha. Lo scouttismo comunque non è un club di outdoor, è un metodo educativo strutturato e complesso , sviluppato e aggiornato costantemente nel corso di oltre 100 anni, considerato tra i migliori al mondo. Le attività sono solo uno strumento e non il fine. Non formiamo trekker o alpinisti. Formiamo futuri adulti, o almeno ci proviamo.
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Fossi un capo sarei fortemente tentato di vietare l'uso di zaini da più di 60 litri e se qualche ragazzo non riesce a farci stare tutti i suoi bagagli vuol dire che ha troppa roba... "tira fuori tutto che vediamo cosa ti sei caricato!"
Dovresti proibirgli di portare il sacco a pelo allora, è quasi sempre quello che riempie lo zaino. Ma i lupetti non fanno trekking,fanno le vacanze di Branco e dormo o in una struttura, qui di se pure hanno lo zaino più grosso di loro chissene,ne ho visti con la valigia .
In reparto se si cambia è più per fare scena, e poi in reparto serve un mare di cose che non c'entrano con le escursioni. Vedi i costumi per l'ambientazione. Quest'anno avevamo Avengers al San Giorgio e al campo estivo il giro del mondo in 80 giorni...ovvero un costume per ogni giorno...ovvero 7 costumi!
In clan già è diverso. Ma hanno 16-17 anni qua do passano, non si comprano loro l'attrezzatura.
Io ho mia figlia che è in clan quest'anno e pur avendo investito per il sacco a pelo abbiamo scelto un ottimo sintetico invernale che occupa molto spazio e pesa 1.8kg, purtroppo come spiegavo in un altro post uno in piuma sarebbe troppo critico per come trattano le attrezzature.
Ergo avrà uno zaino da 65lt che difficilmente peserà meno di 8 kg
 
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Provo a riassumere tutto quello che si e' detto finora:
  • lo scoutismo ha escursionismo, bushcraft, outdoor eccetera solo come mezzi e non come fini, DEVE far entrare in campi e uscite anche tante cose che qui nessuno di noi fa mai all'aperto e soprattutto DEVE essere effettivamente accessibile anche ha chi ha altri 2/3 fratelli da equipaggiare e genitori che non arrivano a fine mese
  • In uscite e campi BISOGNA portarsi anche cose che con l'escursionismo non c'entrano nulla (costumi, cancelleria, libri...), vedi sopra
  • Tanti ragazzi non hanno soldi per attrezzature "rifinita", e almeno nei primi due anni spesso vanno avanti con roba rimediata in giro, anche dalla cantina del nonno
  • A quelli che li hanno, i soldi, si dice giustamente "aspetta qualche anno, prima di buttare centinaia di euro su roba che potresti stancarti di usare fra sei mesi, potrebbe non entrarti piu' fra sei mesi, o su cui qualcuno potrebbe far cascare colla, cibo, accettate.."
  • Premesso tutto questo, so per certo che anche a un campo scout di 2 settimane si riesce ad andare senza essere superman o Rockfeller con uno zaino da 60/65 litri, carico solo DENTRO di roba solo comprata da Decathlon
  • Purtroppo, "viziati" da quanto sopra, ma anche sfiancati da mille altre cose da gestire, troppi capi scout non insegnano nemmeno le basi piu' elementari (*) del farsi lo zaino quando ne avrebbero il tempo, cosa niente affatto scontata, quando devi tirarti dietro 20 o piu' bambini con le complicazioni piu' varie, magari "contro" i loro stessi genitori
  • Insomma, e' verissimo che guardandoli con occhi da "Avventurosamente" troppi scout vanno in giro carichi troppo, e male, e inutilmente... ma tenete presente che almeno per meta' tutto quello che qui si discute a morte in QUEL contesto o non si riesce a praticarlo, o non e' rilevante, o non e' proprio proponibile.
(*) per "nemmeno le basi piu' elementari" intendo i ragazzini che hanno lo zaino da 80 litri pieno di roba appesa FUORI, perche' NON si sono accorti che ha le tasche esterne e NON comprimono affatto il sacco a pelo, lo infilano dentro delicatamente e basta. L'ho visto, non sono battute. E si', di capi scout che non insegnano nemmeno questo ce ne stanno, e quelli non hanno scuse
 
In uscite e campi BISOGNA portarsi anche cose che con l'escursionismo non c'entrano nulla (costumi, cancelleria, libri...), vedi sopra
Come diceva Humprey Bogart "c'è un tempo per ogni cosa",certe cose in certi momenti NON BISOGNA che rubino spazio e peso al divertimernto.
Nelle uscite brevi soltanto un beota si porta dietro i libri e la cancelleria. Fai tutti i compiti prima (essendo ragazzini) e poi parti. Ricordo gli orari da tossico che facevo nei primi due-tre giorni dopo il fine scuola per togliermi dai maroni i compiti per le vacanze. Estive e natalizie. E poi via per il divertimento.
Per lo stesso motivo ho sempre disprezzato i supermercati che al 15 luglio già mettono le "cose di scuola"
Tanti ragazzi non hanno soldi per attrezzature "rifinita", e almeno nei primi due anni spesso vanno avanti con roba rimediata in giro, anche dalla cantina del nonno
Verissimo,infatti l'alcopot (sistema di pentole e fornello integrati) costa poco perchè probabilmente è pensato proprio per gli scout. Inoltre è leggerissimo.
Inoltre è un peccato buttare roba ancora funzionante e poi lagnarsi che "non ci sono risorse"
A quelli che li hanno, i soldi, si dice giustamente "aspetta qualche anno, prima di buttare centinaia di euro su roba che potresti stancarti di usare fra sei mesi, potrebbe non entrarti piu' fra sei mesi, o su cui qualcuno potrebbe far cascare colla, cibo, accettate.."
Ancora più vero! I bimbi crescono. Va un pò meglio a chi ha più fratelli per riciclare cosa ancora va

Premesso tutto questo, so per certo che anche a un campo scout di 2 settimane si riesce ad andare senza essere superman o Rockfeller con uno zaino da 60/65 litri, carico solo DENTRO di roba solo comprata da Decathlon
Certo,basta non portarsi roba inutile,ma vaglielo a dire a mammina/nonnina che forse portarsi dietro un correndo nunziale intero è un goccio fuori luogo. E vaglielo a dire a certe ragazze che vorrebbero dietro pure l'arricciacapelli. Ricordo quando andavamo in montagna per più di una settimana mia madre e mia nonna saturare il bagaliaio della 127...
Purtroppo, "viziati" da quanto sopra, ma anche sfiancati da mille altre cose da gestire, troppi capi scout non insegnano nemmeno le basi piu' elementari (*) del farsi lo zaino quando ne avrebbero il tempo, cosa niente affatto scontata, quando devi tirarti dietro 20 o piu' bambini con le complicazioni piu' varie, magari "contro" i loro stessi genitori
Vero anche quello...io bene o male me ne tiravo dietro cinque/sette (i bocia della zona) e già mi scappava spesso la pazienza nelle poche uscite che facevo (o meglio facevamo visto che spesso altri genitori si davano il cambio) .
Ricordo uno dei ragazzini "nuovi" (oddio 12 anni non propio "ino" ) suo padre era venuto a lamaentarsi con me che era stanco e appena rrivato a casa si era fiondato a letto. Mi sembra fosse nel 2000.
Gli ho detto che il giorno dopo saremmo andati a risalire dal granero (da crissolo) e scendere a pian della regina . Lui era venuto e sfiatonava al fondo della fila con lo zaino più piccolo di tutti e il figlio che gli diceva "forza papà forza..."
somma, e' verissimo che guardandoli con occhi da "Avventurosamente" troppi scout vanno in giro carichi troppo, e male, e inutilmente... ma tenete presente che almeno per meta' tutto quello che qui si discute a morte in QUEL contesto o non si riesce a praticarlo, o non e' rilevante, o non e' proprio proponibile.
si discute perchè un forum è fatto per quello. obbiettivamente qualche volta pure io ho visto ragazzi con zaino che avrebbero spaccato la schiena a un adulto atletico e qualche domanda me la sono posto pure io.
(*) per "nemmeno le basi piu' elementari" intendo i ragazzini che hanno lo zaino da 80 litri pieno di roba appesa FUORI, perche' NON si sono accorti che ha le tasche esterne e NON comprimono affatto il sacco a pelo, lo infilano dentro delicatamente e basta. L'ho visto, non sono battute. E si', di capi scout che non insegnano nemmeno questo ce ne stanno, e quelli non hanno scuse
Bè segno che non conoscono le corde elastiche da automobile...
 
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forse,ma non giudico un libro dalla prima pagina facendo lo stizzito.
Quella popò del partigiano johny di fenoglio è finito nella stufa dopo averne letto la metà...
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Credo che non ci siano motivi educativi o pratici: fare uno zaino più essenziale non serve solo a ridurre la fatica fisica, ma permette di aiutare un amico se ha bisogno (se ho 70lt miei non potrò portare i tuoi) e insegna ad andare all'essenziale che è anche la verità delle cose.
Potrebbe ma non è l'unica "fonte di luce" mi raccomando...
Temo che, come in molti ambienti, il conformismo e il conservatorismo coprano un grande vuoto di consapevolezza sul senso delle cose che si fanno e sul come farle. I ragazzi non sanno fare lo zaino, non sanno "fare catena" per passarsi le informazioni, non sanno dive vanno e a fare cosa,
Fidati che in classe (e sul pulman) i compiti se li passano e anche molto bene. Ora che sarebbe possibile passarsi FIUMI di informazioni col telefonino si passano solo i video della nonnetta che cade per riderci sopra.
l'ultima la avevo sentita addirittura con musica in piemontese sotto "la nona tumba la nona tumba"
non si domandano il senso delle attività di volontariato che fanno e i grandi non li accompagnano minimamente a queste cose.
Gli adulti li accompagnano solo dal dentista se va bene. Purtroppo molti genitori certe attività non potrebbero farle. L'unica che aveva iniziato con gli snowblade era la mamma di un mio amico ma nei passaggi più critici me la caricavo in spalla e giù con lo snowboard!
 
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mi viene un sospetto fortissimo che tu di esperienza "educativa" di QUALUNQUE tipo (scuola, oratorio, scout, sport, catechismo, qualunque cosa) ne abbia poca o niente. Di "educatori" in senso lato, in tutti quegli ambiti, che denunciano esattamente il contrario in tutti i modi, anche sui giornali, ne trovi centinaia di migliaia solo in Italia, letteralmente. Sei mai passato in un gruppo facebook di insegnanti?

Hai omesso la famiglia. Io ho avuto una famiglia di cui vado fiero. E che mi ha insegnato ad essere indipendente. Ed ha funzionato, perché sono ancora vivo nonostante dei colpi che avrebbero fatto fuori i più forti.
Negli scout ci sono stato e se critico aspramente delle cose negative è perché voglio preservare quelle positive. Senza piedistallismo, dico solo quel che ho visto.
La superficialità , ragazzini affidati a gente che fa la parte di essere seria davanti ai genitori. Ma poi come con la storia degli zaini, o come le recite senza provini, o come altre mille vaccate, manda quai poveretti allo sbaraglio.
Ovvio che ci sono anche quelli bravi. E' la solita mistura umana.
E ha fatto bene Paiolo ad aprire questo thread. Se ne parlava poco di quei macigni caricati su una schiena ancora in crescita.


I gruppi facebook non ne frequento nessuno figuriamoci degli insegnanti.
Mi hai fatto tornare in mente la scuola delle suore, mi ci mandavano perché vicino a casa.
In seconda ci fanno comprare delle tute blu per tutti. Magnifiche, le adoravo.
In terza dicono che ci dobbiamo mettere il grembiule nero.
Io non ne volevo sapere perché mi pareva di indossare abiti da femmina.
Allora io e un gruppetto di ribelli non ci stiamo.
Una delle suore vecchie e rugose, detta scarface, ci mette in una stanza e inizia a dare uno schiaffo a tutti a turno. Al mio turno schivo, come un pugile. Questa ovviamente chiama mia madre.
Quella suora si sarà beccata un discorsetto da far paura. Inutile dire che il grembiule non l'ho mai messo, quarta e quinta le ho fatte in una scuola pubblica un po' più lontano da casa.
 
Hai omesso la famiglia. Io ho avuto una famiglia di cui vado fiero. E che mi ha insegnato ad essere indipendente. Ed ha funzionato, perché sono ancora vivo nonostante dei colpi che avrebbero fatto fuori i più forti.
Non ho nessun motivo per dubitarlo, ma non c'entra niente col tema in questione. Non e' una critica, e' un fatto.
La famiglia e' una cosa, tutti gli altri ambienti che ho citato hanno pregi, difetti e comunque obiettivi e vincoli estremamente diversi. Per fortuna, aggiungo.

Se tutte quelle altre esperienze non le hai vissute seriamente da educatore, non solo da ragazzino, pure se hai avuto la miglior famiglia del mondo che fa fatto di te la miglior persona del mondo, non hai necessariamente cognizione di causa per giudicare a fondo quegli altri contesti.

Negli scout ci sono stato e se critico aspramente delle cose negative è perché voglio preservare quelle positive. Senza piedistallismo, dico solo quel che ho visto.
E pure qui, nessuno nega quello che hai visto. Di sicuro non io, lo so benissimo che ci sono gruppi scout come quello dove sei stato, qualunque sia, e pure peggio. La forza dello scoutismo e' che dipende moltissimo dai capi di ogni singolo gruppo. La sua debolezza e' che dipende moltissimo dai capi di ogni singolo gruppo. L'unico errore che fai e' assumere automaticamente che quello che hai vissuto tu sia la regola ovunque, tipo statuto del movimento. Tutto qui.
 
Non ho nessun motivo per dubitarlo, ma non c'entra niente col tema in questione. Non e' una critica, e' un fatto.
La famiglia e' una cosa, tutti gli altri ambienti che ho citato hanno pregi, difetti e comunque obiettivi e vincoli estremamente diversi. Per fortuna, aggiungo.

Se tutte quelle altre esperienze non le hai vissute seriamente da educatore, non solo da ragazzino, pure se hai avuto la miglior famiglia del mondo che fa fatto di te la miglior persona del mondo, non hai necessariamente cognizione di causa per giudicare a fondo quegli altri contesti.


E pure qui, nessuno nega quello che hai visto. Di sicuro non io, lo so benissimo che ci sono gruppi scout come quello dove sei stato, qualunque sia, e pure peggio. La forza dello scoutismo e' che dipende moltissimo dai capi di ogni singolo gruppo. La sua debolezza e' che dipende moltissimo dai capi di ogni singolo gruppo. L'unico errore che fai e' assumere automaticamente che quello che hai vissuto tu sia la regola ovunque, tipo statuto del movimento. Tutto qui.
Come "Avventure nel Mondo"...
Dipende con chi capiti..
 
Grazie a tutti per i vari e diversi contributi, in particolare a chi è riuscito a tenere un tono costruttivo (spero io di non aver "gettato il sasso" in maniera troppo provocatoria...)

Grazie in particolare ad @Impulso perché avendo i piedi su entrambe le barche (sia capo scout che amante dello "zaino leggero") mi ha dato dei bei ritorni, con cognizione di causa.

Vorrei fare alcune precisazioni in ordine spaso:
- parliamo spesso di volume degli zaini perché è la cosa più vistosa, ma la cosa che fa più la differenza è ovviamente il peso
- l'accoppiata zaino leggero = equipaggiamento super-costoso è un luogo comune da sfatare... uno zaino leggero è soprattutto portarsi dietro le sole poche cose che servono davvero, e nelle quantità che serve davvero. Poi quelle poche cose vanno scelte con oculatezza, è possibile risparmiare molto peso senza spendere soldi extra (avrei una sfilza di esempi ma non vorrei andare off-topic) o cmq cifre alla portata della maggioranza delle famiglie.

Un esempio fra tutti, il sacco a pelo visto che è stato nominato N volte. Un sacco a pelo Deca sintetico da 5° di confort e 0° limit occupa 11 litri, pesa 1.2Kg, costa 64€ e va benone per fare la stragrande maggioranza delle route estive... è alla portata di tutti e ha un ingombro ragionevole da non costringere ad usare uno zaino 70+10 litri. Tanto per dare un raffronto sui costi, il maglione di lana della divisa della mia bimba è costato 45€ e lo userà per 1 anno, forse 2.
Nel corso degli anni ho ridotto il peso del mio zaino per le uscite da più giorni di circa 5 Kg... di questi 5Kg, ben 3-3,5 Kg di peso risparmiato sono merito dell'aver lasciato cose a casa o dell'averle sostituite con oggetti equivalenti dal costo nullo o irrisorio (chessò... tazza inox rimpiazzata da bicchiere di plastica, prodotti per l'igiene travasati su contenitorini più piccoli con solo il necessario, ... tanti piccoli accorgimenti del genere)

Non pretendo ovviamente che un capo scout abbia la mia meticolosità nel limare pesi e volumi dagli zaini dei suoi ragazzi, però vi sono tante piccole cose che possono essere insegnate al pari del fare i nodi.
Un paio di esempi:
- far portare max 1-2 cambi e far fare regolarmente il bucato.
- far pesare e scrivere ai ragazzi su un foglio ogni più piccolo oggetto del proprio zaino e fargli dare una valutazione sull'utilità / indispensabilità di ogni cosa, poi un giudizio se tale oggetto poteva rimanere a casa o essere rimpiazzato con qualcosa di più piccolo/semplice/leggero.
Penso siano entrambe attività con una loro valenza educativa.
 
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