Perché gli scout hanno sempre zaini enormi???

Una volta ho visto il 60+10 litri della lidl. Non l'ho preso perché non mi serviva. Ma era leggerissimo. Ovvio un ferrino è molto più robusto ma pesa il doppio e costa il quadruplo.
 
Credo che il discorso da fare ai principianti sia: trovate il modo di pesare lo zaino (una bilancia per bagagli può costare anche meno di 10 euro), preparate lo zaino compresa la scorta di acqua, pesatelo e tenete presente che dovrete tenere in spalla quel peso per tutto il tempo.

Leggo che per una escursione giornaliera si potrebbe considerare un peso pari al 10-15% del peso corporeo (7-10Kg per una persona che pesa 70Kg), 7 per i principianti e 10 per i più allenati, ma credo che in generale superare gli 8 sia inutile a meno che non ci si voglia allenare per trekking pluri-giornalieri.

Leggo anche che per escursioni di più giorni si potrebbe considerare un peso pari al 20-25% ( questo per la verità mi sembra un po' tanto) con un massimo ideale di 15Kg.
 
Grazie a tutti per i vari e diversi contributi, in particolare a chi è riuscito a tenere un tono costruttivo (spero io di non aver "gettato il sasso" in maniera troppo provocatoria...)
Bene o male un tono più o meno costruttivo lo si tiene,salvo chi si arrocca dietro i "perchè si"
Vorrei fare alcune precisazioni in ordine spaso:
- parliamo spesso di volume degli zaini perché è la cosa più vistosa, ma la cosa che fa più la differenza è ovviamente il peso
- l'accoppiata zaino leggero = equipaggiamento super-costoso è un luogo comune da sfatare... uno zaino leggero è soprattutto portarsi dietro le sole poche cose che servono davvero, e nelle quantità che serve davvero. Poi quelle poche cose vanno scelte con oculatezza, è possibile risparmiare molto peso senza spendere soldi extra (avrei una sfilza di esempi ma non vorrei andare off-topic) o cmq cifre alla portata della maggioranza delle famiglie.
Verissimo,specialmente quando ci si va a imbattere in certi marchi che vengono descritti come oro e non sempre lo sono
Un esempio fra tutti, il sacco a pelo visto che è stato nominato N volte. Un sacco a pelo Deca sintetico da 5° di confort e 0° limit occupa 11 litri, pesa 1.2Kg, costa 64€ e va benone per fare la stragrande maggioranza delle route estive... è alla portata di tutti e ha un ingombro ragionevole da non costringere ad usare uno zaino 70+10 litri. Tanto per dare un raffronto sui costi, il maglione di lana della divisa della mia bimba è costato 45€ e lo userà per 1 anno, forse 2.
Io in effetti non riesco a capire che male possa aver fatto decatlon perchè tutti gli danno contro. Scegliendo bene e con la testa (e guardando bene la roba si può portare casa materiale valido senza spendere un esagerazione. M a aqualcino magari non arriva la bustarella.
Una volta si pensva che l'unica tenda degna per il motociclismo fosse la ferrino. Dopo aver provato una nova con la paleria integrata....ferrino non la voglio manco in regalo
Nel corso degli anni ho ridotto il peso del mio zaino per le uscite da più giorni di circa 5 Kg... di questi 5Kg, ben 3-3,5 Kg di peso risparmiato sono merito dell'aver lasciato cose a casa o dell'averle sostituite con oggetti equivalenti dal costo nullo o irrisorio (chessò... tazza inox rimpiazzata da bicchiere di plastica, prodotti per l'igiene travasati su contenitorini più piccoli con solo il necessario, ... tanti piccoli accorgimenti del genere)
Difatti,si chiama studiarci sopra ed evolversi. Purtroppo però c'è qualcuno che sostiene che fare si che i ragazzi si facciano un mazzo così e arrivino a destinazione sfiancati e magari surriscaldati/infreddoliti sia formativo. e vabbè...magari è lo stersso che sosteneva che gli odiosi calzoncini corti che oltre a incoraggiare le zecche a cibarsi fossero pure "di obbligo" Pecato che un paio di pantaloni "da desero" originali nel surplus militare vadano meglio tanto col caldo che col freddo.
Non pretendo ovviamente che un capo scout abbia la mia meticolosità nel limare pesi e volumi dagli zaini dei suoi ragazzi, però vi sono tante piccole cose che possono essere insegnate al pari del fare i nodi.
Un paio di esempi:
- far portare max 1-2 cambi e far fare regolarmente il bucato.
- far pesare e scrivere ai ragazzi su un foglio ogni più piccolo oggetto del proprio zaino e fargli dare una valutazione sull'utilità / indispensabilità di ogni cosa, poi un giudizio se tale oggetto poteva rimanere a casa o essere rimpiazzato con qualcosa di più piccolo/semplice/leggero.
Penso siano entrambe attività con una loro valenza educativa.
Con quanto sono scalmanati i bambini bella grazia se si riesce a farli arrivare a destinazione e casa interi.
In ogni caso questo fa parte del "sapersi organizzare" .
Sul fatto di lasciare certe porcate inutili bè...con me sfondi una porta aperta
 
Forse non è ancora chiara una cosa:

Il gruppo scout non è una associazione di trekking. Gli scout non hanno come finalità produrre escursionisti provetti.

Lo scouttismo è un metodo formativo\educativo strutturato su 12 anni suddiviso in 3 branche. Il branco\cerchio (lupetti e coccinelle) che usa come ambiente educativo l'ambiente fantastico, il reparto che usa come strumento l'avventura, il clan\fuoco che ha la strada e il servizio. Come vedete le parole trekking\escursionismo non sono nemmeno citate.

Quindi se ci poniamo da un punto di vista educativo e non escursionistico cosa NON È UTILE?
Il grosso peluches che un lupetto\coccinella vuole portare alle vacanze di Branco\cerchio? No, neanche per sogno, se ne ha bisogno per vivere serenamente l'esperienza il peluches non è inutile, è INDISPENSABILE.

Quando si è parlato di cancelleria non si faceva riferimento ai compiti di scuola, ma cancelleria, costumi ecc servono per fare le attività durante il campo.
Una ragazza vuole portarsi tutti o trucchi e l'arricciacapelli al campo di reparto o in route ? È inutile? Glielo proibisci?
Sarebbe un enorme errore, sono adolescenti, e come tali si esprimono e so relazionano con il mondo anche attraverso l'aspetto estetico. Negarglielo sarebbe un errore madornale. Le negheresti di esprimersi e di sperimentare, e soprattutto le negheresti uno strumento per vincere il senso di inadeguatezza che è tipico dell'adolescenza, idem per i maschi che guai a uscire dalla tenda spettinati o altro.
È al termine di questo percorso di 12 anni al momento della cosiddetta partenza (circa a 21) che i ragazzi ormai giovani adulti avranno imparato, grazie alla libertà di sperimentare che hanno avuto durante il percorso, che avranno maturato la capacità di fare scelte e progettare.
Come vedete ancora non si parla di escursionismo.

Da un punto di vista tecnico c'è poco da fare se hai un sacco a pelo da 20 euro ti dovrai portare una tuta in pile e magari una coperta per non morire di freddo in inverno. Se hai un fornello della campingas di quelli vecchi con il guscio in plastica per la bomboletta a perforazione....quello hai. Se invece di una gavetta da in litro in alluminio ne hai una in acciaio da 2 litri e non te ne comprano un'altra quella ti porti.
Ed ecco che oggi che il Clan Hilander del OZ1 è partito per andare a fare servizio a un campo di specialità per guide ed esportatori avevamo: zaino da 40 litri pieno a scoppiare con sacco a pelo super eco appeso fuori assieme allo stuoino a rotolo e camera interna della tenda infilata sotto la cuffia, zaino falso militare credo da 120 litri comprato al mercato, zaino degli alpini anni 70 (credo peso da vuoto 4 kg), zaini deformato che avevano una sezione circolare anche sullo schienale, zaino quasi decente ma con telone da legna sotto la cuffia perché piove in tenda...
...parliamo di cibo? Tortellini freschi, sughi pronti in barattoli di vetro, barattoli e barattolini, il ciambellone che ha fatto nonna...

Come detto dal formatore nazionale,non che insegnante e giudice minorile Marco de Carolis, l'adolescenza è un tumultuoso fiume in piena, l'educatore non deve ma porsi come una diga che cerca di bloccare il suo corso, ma lo scouttismo deve costituire un argine sicuro in cui questo fiume possa sentirsi libero di scorrere, rivoltarsi, formare mulinelli o fermarsi ma senza farsi male.

E per male non intendo un po' di male alle spalle e alle gambe, quelli passano.

E chissene frega se non diventeranno escursionisti provetti....
 
Lo scoutismo è un metodo formativo\educativo strutturato su 12 anni
Come cittadino che ha avuto un presidente di regione (Badaloni) ed un presidente del consiglio (Renzi) sodali dello scoutismo credo di avere le idee abbastanza chiare sul tipo di formazione / educazione somministrata ai ragazzi, più che altro cerco di non pensarci.

Il nocciolo della questione è che se ci si annovera tra gli "avventurosi" del forum, che si sia scout italiani, pionieri dell' ex unione sovietica o magari balilla del cessato regime fascista ciò che dovrebbe emergere è l'aspetto tecnico della attività in ambiente naturale, non il portato ideologico.

Quindi ok, questi ragazzi se ne vanno con lo zaino in spalla per diventare uomini (/ donne), tutto bene, salvo il fatto che esser uomini (/ donne) dovrebbe comprendere la capacità di confrontarsi con il mondo materiale, i suoi limiti, i suoi vincoli.

Un ragazzo che dovendo uscire con uno zaino sulle spalle non si preoccupa del relativo peso sarà certo un domani un adulto sognatore, ottimo direte, ma sarà anche un italiano in più disposto a credere nella nota ricetta per combattere i sottomarini...
... Come eliminare i sottomarini nemici in una guerra navale? Semplice, basta bollire il mare. Come si fa a far bollire il mare? Vabbé quelli sono dettagli tecnici qualcuno troverà pure una soluzione.
 
Due sole persone che non ti piacciono a fronte di una moltitudine di migliaia, non rappresenta nulla se non il tuo desiderio di aver ragione e screditare un qualcosa che dimostri di non aver desiderio di conosce veramente. Ma anche se fossero rappresentativi ti risponderei che se lo scouttismo è per tutti non tutti possono (o vogliono essere scout). E che lo scouttismo non "somministra" nulla, lo scouttismo propone un metodo, sta al singolo accettarlo e metterlo in atto (nel quotidiano).

Anche se ci si annovera tra gli avventurosi del forum, non si può modificare la realtà, altrimenti si si è dei bollitori si sottomarini. E la realtà dei fatti è quella che abbiamo, io e altri, descritto sia su cosa è lo scouttismo sia sulla situazione dei materiali che i ragazzi hanno.

Salvo casi particolari lo staff di Branca cerca di dare delle indicazioni ai ragazzi e\o genitori ma non possiamo obbligarli ad acquistare un certo tipo di materiale piuttosto che un altro. E meno che mai ci permeteremmo di negate una rout o un uscita di squadriglia perché l'attrezzatura è inadeguata, o lo zaino è esagerato. Si cerca di fare attività adeguate sia alla preparazione che alle attrezzature. Mettici anche che nei gruppi c'è una presenza importante sia di famiglie indigenti che anche di ragazzi con problemi come autismo o ritardi(io presto servizio in un piccolo gruppo eppure tra le varie branche ne abbiamo 5).

Poi se vuoi che ti dia ragione, l'ho già fatto: gli scout sono attrezzati da schifo e hanno zaini assurdi. Attento però a voler aver ragione troppo frequentemente perché rischi di passare per quello che sono certo tu non sia.

Comunque vogliamo fare qualcosa di attivo, qualcosa di scout? Ti do l'iban del gruppo, ci fai una bella donazione e io attrezzo reparto e clan...e pure il branco che manco i S.A.S. di sua Maestà Re Carlo d'Inghilterra (anche se nel mio cuore saranno sempre di sua Maestà la Regina Elisabetta II )

P.S. i ragazzi che vedete con gli zainoni sono ancora nel loro cammino di crescita,dategli tempo!
 
Interessante.
Io, da amante del trekking (più leggero possibile!) e scout per oltre 25 anni ho visto sia scout che camminatori con le idee più disparate sull'argomento.

Fare un paragone mi è complesso perchè gli scout non danno troppo peso al peso per vari motivi, molti dei quali già esposti.
E anche perchè spesso i capi stessi non hanno tempo di essere appassionati anche di trekking e quindi avere una certa dimestichezza con i concetti cari agli ultralighter (generalizzo).

Forse un paragone più azzecchato lo si può fare con il bushcraft? Io da camminatore il più possibile leggero (perchè per me il camminare è il fulcro) inorridisco quanto vedo gente con la mimetica e gli scaporni pesanti e l'accetta e lo zaino militare etc...ma alla fine gli scout sono simili, hanno una serie di orpelli che per peso e dimensione necessitano di uno zaino più voluminoso, e tutto serve al loro scopo...(o almeno così si crede, se ne può discutere molto si singoli pezzi, quanti cambi, perchè un tal coltello etc)
Mediamente per gli scout vedo come più utile un equipaggiamento più robusto che leggero...deve durare anche a fronte di maltrattamenti vari.

Personalmente come rover (quelli grandi, che fanno i "trekking") ho sempre detestato il dovermi portare dietro nello zaino l'uniforme completa durante una route per usarla solo (o quasi) all'ultimo fuoco...ma poi bellissimi ricordi di quei fuochi.

Come capo (sono stato capo reparto per anni, quindi campi stanziali di 2 settimane con uscite di una notte fuori dal campo in igloo una o due volte durante le due settimane e le varie uscite, dormendo anche in grotta o tarp alle volte, durante l'anno) ho sempre impedito ai miei esploratori di portarsi cose inutili in uscita (gli stivali di gomma anche no per la due giorni fuori!)...ma non gli ho mai forzati a lasciar al campo parte del pronto soccorso o la scatola stessa per risparmiar peso. Si andava in uscita non con lo scopo di far chilometri, ma di far esperienza, la camminata era parte integrante dell'esperienza ma non l'unico scopo.

Quindi zaini da 70+10 litri...certo, per il campo fisso. Valigie con gli spallacci.
Per i trekking di una settimana? No, possibilmente no, ma molto poi dipendeva dalle possibilità di ognuno.

Ammetto che è da qualche anno che sto tentando di spostare il mio gruppo sui fornelli ad alcool...la strada è lunga ma ce la faremo...forse/spero!
 
Sono stato scout e capo scout.
Ognuno avrà le sue ipotesi come anche che i capi fossero senza cervello come qualcuno ha scritto.
La realtà è che a quella età i genitori non comprano al figlio un sacco a pelo da 500 g da 300 eu e oltre , io avevo un sacco militare di cascami di lana che costava 25 mila lire e che occupava 35 litri da solo. Lo stesso vale per l abbigliamento.
I genitori oggi come allora non spendono un capitale per un figlio in crescita a comprare cose ultralite costose e quindi i volumi aumentano. Risultato è che per un weekend invernale si esce con un 60 litri
 
Esatto, senza dire che te li mandano al campo invernale con le scarpe da ginnastica e la tuta di cotone nonostante le raccomandazioni
 
Sono stato scout e capo scout.
Ognuno avrà le sue ipotesi come anche che i capi fossero senza cervello come qualcuno ha scritto.
La realtà è che a quella età i genitori non comprano al figlio un sacco a pelo da 500 g da 300 eu e oltre , io avevo un sacco militare di cascami di lana che costava 25 mila lire e che occupava 35 litri da solo. Lo stesso vale per l abbigliamento.
I genitori oggi come allora non spendono un capitale per un figlio in crescita a comprare cose ultralite costose e quindi i volumi aumentano. Risultato è che per un weekend invernale si esce con un 60 litri
Beh, tutto si può dire tolto che la divisa scout sia economica. Costa un botto, è spesso poco funzionale se non illogica e a quella età ti dura niente. E come ha gia detto @paiolo ci sono abbigliamento ed attrezzatura economici ed adeguati, senza pensare all'UL.

Il tema non è nemmeno lasciare a casa qualcuno o impedire di portare cose assurde. Ma - guardando i grandi numeri - non vedo nessuno insegnare come fare uno zaino ragionevole.

E il tema non è nemmeno che lo scoutismo non mira a formare all'escursionismo. Perché se scegli una "forma" poi la ddvi seguire: se vuoi insegnare altro attraverso l'escursione non puoi ignorare TOTALMENTE la logica dell'escursione.

Per me il tema è uno solo ed è purtroppo comune a quasi tutti i percorsi collettivi: la formazione di fatto (non in principio...di fatto!) punta a creare il gregge; e creando capi dal gregge è l'eccezione e non la regola trovare un pastore che lo sappia guidare. Ne ho conosciuti...ma proprio pochi. Come pochi sono i preti che parlano davvero di Dio, gli insegnanti che hanno qualcosa da insegnare e via dicendo...
 
L'uniforme è un simbolo e anche uno strumento educativo. Parlarne sarebbe molto lungo.
Costa è vero, ai piccoli dura poco è vero ma....
Alcuni elementi si possono comprare successivamente. L'elemento più importante è la camicia per via dei distintivi, il resto ci si può arrangiare. La camicia costa 25 euro circa (AGESCI), penso un po' in tutti i gruppi c'è l' usanza tra lupetti\coccinelle di passarsi i capi dell'uniforme via via che sfuggono di taglia, a volte regalati a volte come usato, il gruppo spesso ha qualche camicia pantalone da dare\prestare\regalare , e le famiglie in difficoltà vengono aiutate, anche con la quota censimento.
E comunque almeno sul regolamento AGESCI viene solo detto che la camicia deve essere di cotone celeste a manica lunga, i pantaloni blu scuro o corti o lunghi eccetera, lasciando la possibilità di usare capi non ufficiali. È ovvio che se poi i genitori vogliono comprare tutto in blocco con anche il cappellone viene una spesa non indifferente.

Riguardo al fatto che esiste abbigliamento UL a basso costo siamo tutti d'accordo, ma sono ragazzini! Se i genitori non glieli comprano ma che volete che ci facciamo? Se in inverno per dormire caldi devono portarsi dietro una tuta in pile e una coperta perché hanno un sacco a pelo da 20 euro grosso come un microonde e lo stuoino da 10 e lo zaino è da 50 litri....e in più un cambio per fare attività (felpe e jeans) gavetta e fornello, cibo, biancheria, per lavarsi e almeno mezza tenda...ai spiegate come cavolo glielo fai fare bene lo zaino? Non ci sta la roba, il sacco a pelo e lo stuoino restano appesi fuori a sbalzo.
GLielo puoi spiegare come vuoi ma l'attrezzatura che hanno è quella! Magari negli anni di clan quelli a cui piace fare outdoor e non solo fare scout qualcosa riescono a farsela regalare, altri no.

non so che grandi numeri hai modo di vedere in termini di capi, che c'è ne sono che non conosco o la parte tecnica c'è ne sono e ne conosco, ma c'è ne sono anche di molto preparati ma ripeto non basta. Io preso dalla disperazione lo scorso anno ho fatto un PDF per spiegare ai genitori come scegliere l'attrezzatura dando soluzioni sia un poi impegnative sia super economiche. Ripetendo più volte di non mandare i ragazzi alle uscite invernali con scarpe da ginnastica e pantaloni di cotone felpato. Risultato al campo invernale ragazzino di 12 anni in scarpe da ginnastica ,tuta e senza nemmeno una cuffia per la testa, il 27 dicembre in un bosco! Purtroppo con certo genitori è inutile, altri non possono e altri ci provano ma non possono spendere tutto subito e magari un po' per volta li attrezzano.

Poi sui capi il discorso è infinito. Già solo per il fatto che sacrificano gran parte del loro tempo libero, i fine settimana e buona parte delle ferie per fare qualcosa di concreto per i ragazzi invece di stare lì a puntare il dito e lamentarsi dei "giovani d'oggi", già meritano rispetto. Si è vero certi non sanno nemmeno fare i nodi, e io sono uno di quelli che rompe le balle affinché i capi facciano formazione anche su queste cose. Ma c'è da sapere che non tutti i capi nascono scout, c'è ne sono che arrivano da fuori. Che magari hanno i figli scout, sentono che il gruppo è in difficoltà perché mancano i capi (dramma che affligge quasi tutti i gruppi) e si mettono in gioco per evitare che il gruppo chiuda. Poi per carità ci sono quelli che se ne fregano ecc. Ma la maggior parte ci mette l'anima ,il cuore e spesso anche il portafogli per andare a fare i campi di formazione se il gruppo non può pagare.
Magari ci fossero greggi di capi!
nel mio gruppo siamo 2 per Branca e capita che si debba dare supporto ad un altra Branca oltre che lavorare per la propria. Ti fai il campo di reparto e a seguito vai a dare supporto al clan per fare servizio cambusa alle vacanze di Branco....
campi formazione di una settimana, riunioni do comunità capi, di Branca, di zona,regionali e poi tutte le attività con la tua Branca, e seguire i ragazzi nel loro percorso personale, e mantenere i rapporti con i genitori, e chiedere permessi, e poi in zona serve qualcuno per la pattuglia che si occupa di questo o quello, e poi non c'è gente per il settore competenze, o serve d'urgenza un maestro di specialità per il campo della settimana dopo.....

ripeto lo so che ci sono capi tecnicamente impreparati,ma li preferisco a quelli metodologicamente impreparati, ma allora perché non vi mettete in gioco e contattate il gruppo scout della vostra zona? Farete del bene non solo ai ragazzi ma anche a voi stessi ve lo assicuro!
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E comunque....non si chiama divisa!

Si chiama uniforme!

La divisa divide (e non esiste nemmeno più da oltre un secolo) l'uniforme unisce!
 
@Adri Grazie per il contributo che stai dando alla discussione... sai che non sarò mai d'accordo al 100% con tutto, ma cmq grazie per il contributo ;)

Ammetto che è da qualche anno che sto tentando di spostare il mio gruppo sui fornelli ad alcool...la strada è lunga ma ce la faremo...
@det con questa frase ti sei guadagnato tantissima mia stima :biggrin:
I fornellini ad alcol (parlo solo di quelli fatti con lana di roccia "et similia" che fa da spugna anti-disastro... non di certi modelli che trovi su youtube) sono uno di quei classici esempi di attrezzatura che:
- fa risparmiare N etti di peso in spalla rispetto al classico fornello Campingaz e relative cartucce
- costa nulla o quasi
- va costruita a mano... ergo bella attività da proporre ai ragazzi
...bene quindi a chi diffonde la cultura tra i gruppi scout!

Più di una volta mi è capitato di accendere un fornelletto ad alcol per un té o un pranzo caldo nei pressi di gruppi di scout e dopo 5 minuti di trovarmi circondato di ragazzi incuriositi che mi fanno domande! Gran soddisfazione... :biggrin:
 
Ammetto che è da qualche anno che sto tentando di spostare il mio gruppo sui fornelli ad alcool...la strada è lunga ma ce la faremo...forse/spero!
fai bene,se non altro anche come fiamma non ha il sinistro sibilo dell'infame gassino,da quando ho preso l'alcopot (sebbene non sia anti/disastro) campingaz può solo chiudere
 
Grazie a te per aver dato il via.
Purtroppo è una questione che difficilmente troverà una soluzione per i motivi sopracitati.
Anche da quello che scrive det lo deduciamo "sono anni" non settimane o mesi.
Ritengo sia comunque utile parlarne con i ragazzi (oltre ai genitori), spiegargli e soprattutto dare l'esempio noi capi. Non credo che nel loro percorso scout miglioreranno l'attrezzatura più si tanto, ma almeno impareranno, vedranno e qua do saranno adulti e avranno possibilità sapranno che scegliere bene l'equipaggiamento è importante. Qualcuno ci prova comunque, tra regali di compleanno e natale, come la ragazza dello zaino troppo piccolo che ai farà regalare come prima cosa un paio di scarponcini di qualità visto che ora usa quelli da 50 euro di Decathlon e pure vecchi. Poi magari lo zaino ecc..


Del resto nonostante l'attrezzatura un'adeguata, un po' di male alle spalle e ogni tanto una vescica sono sempre felici, si divertono e godono di una libertà sempre più rara tra i giovani. Conoscono altro oltre al consumismo. Passano parte del loro tempo libero nella natura o a fare servizio (grazie a un video realizzato dal clan nel comune di Ozieri rimetteranno in funzione l'ascensore per i disabili per raggiungere parte alta della città). A ranno dei ricordi unici. E magari se non tutti ,qualcuno diventerà un adulto che dedicherà del tempo agli altri. Del resto quando una ragazza di 16 anni per natale chiede non uno smartphone,non la piastra per i capelli, non dei vestiti ma degli scarponi da trekking, mi commuove e mi fa sperare...
Chissenefrega se lo zaino pesa 9kg invece di 6...sono altri i pesi che fanno male nella vita.
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Ammetto che è da qualche anno che sto tentando di spostare il mio gruppo sui fornelli ad alcool...la strada è lunga ma ce la faremo...forse/spero!
Buona strada, immagino che ti riferisci al Clan\Fuoco. Come rispondono alla cosa i ragazzi, ma soprattutto gli altri capi?

Non conosco i fornelli ad alcol, ho però sentito qualcuno dire che non sono performanti come il gas. Inoltre il trasporto dell'alcol e sicuro anche per i ragazzi al primo anno di clan,che non sono mai troppo accorti nel fare lo zaino?
 
Ultima modifica:
La performance non è assolutamente un problema...nel senso che non è un parametro da considerare importante secondo me.
Alcool va bene per risparmiare peso, soldi e produrre meno rifiuti. Inoltre lo trovo molto più sicuro durante il funzionamento.
Il trasporto del combustibile non è un grosso problema, ma ci sono delle accortezze aggiuntive da osservare, questo si.
E poi come dice @paiolo è una bella attività da fare per costruirli etc.

Il grosso problema è invece il dover cambiare i piani alimentari...non si cucina più...niente pasta che sta 12" per cuocersi sul fornello a fiamma media...niente risotti in busta cucinati come da istruzioni.
E poi ci vuole un attimo studiare/provare per capire che fornello/quanti fornelli portarsi per il gruppo etc.
Ma tutto si fa, con calma.

Non si pensava di andare sulle buste liofilizzate, troppo costose, e nemmeno mettersi a disidratare i pasti in casa, troppo complesso...ma di cambiare muovendosi sulle buste in reflexit (altro bello e semplice progettino) e sostituire gli spaghetti al sugo (esagero) con dei tortellini in brodo ad esempio, o fare un uso intenso di cous cous...we are working on it.
 
Due sole persone che non ti piacciono
No, se vogliamo i personaggi citati potrebbero anche essermi simpatici, non è questo il punto.

Di per sé "educare" significa anche proporre dei valori. Valori condivisi, nel caso specifico, da un' area politica che all' epoca era più o meno coincidente con una delle correnti di un noto partito. Fin qui tutto bene.

Ciò che invece potrebbe determinare antipatia / simpatia è la conseguente confusione del confine tra sodalizio politico e sodalizio educativo, sodalizio che, specie in un Paese a ciò predisposto come il nostro, potrebbe trasformarsi in una rete di mutuo appoggio nell' occupare posizioni di potere, d' altro canto ampiamente giustificata (Gramsci docet) dal principio "se credo in certi valori devo impegnarmi attivamente, ogni volta che posso, a sostenere chi li condivida veramente nella sua spirazione di accedere a ruoli decisionali di rilievo par la società, in qualsiasi campo, sia esso educativo, economico, politico, aziendale, ecc ecc"

E' chiaro che questo genere di sodalizi, veri o presunti che siano, suscitano poi l' antipatia di chi pretende di essere uno spirito libero ovvero di non far parte di alcun sodalizio, anche a costo di essere per sempre escluso dal novero delle persone che contano (ammesso che possa aspirare ad un simile ruolo).
 
No, se vogliamo i personaggi citati potrebbero anche essermi simpatici, non è questo il punto.

Di per sé "educare" significa anche proporre dei valori. Valori condivisi, nel caso specifico, da un' area politica che all' epoca era più o meno coincidente con una delle correnti di un noto partito. Fin qui tutto bene.

Ciò che invece potrebbe determinare antipatia / simpatia è la conseguente confusione del confine tra sodalizio politico e sodalizio educativo, sodalizio che, specie in un Paese a ciò predisposto come il nostro, potrebbe trasformarsi in una rete di mutuo appoggio nell' occupare posizioni di potere, d' altro canto ampiamente giustificata (Gramsci docet) dal principio "se credo in certi valori devo impegnarmi attivamente, ogni volta che posso, a sostenere chi li condivida veramente nella sua spirazione di accedere a ruoli decisionali di rilievo par la società, in qualsiasi campo, sia esso educativo, economico, politico, aziendale, ecc ecc"

E' chiaro che questo genere di sodalizi, veri o presunti che siano, suscitano poi l' antipatia di chi pretende di essere uno spirito libero ovvero di non far parte di alcun sodalizio, anche a costo di essere per sempre escluso dal novero delle persone che contano (ammesso che possa aspirare ad un simile ruolo).

:D:D:D:D
Scusa ma sto ridendo ma non di te,voglio ridere CON te. Quindi vado off topic cercando di essere breve.
Si è vero che tra i politici di centro-centrosinistra (ma magari anche più a destra) ci sono alcuni che sono stati scout AGESCI. Ma da qui a quello che hai scritto....quella che descrivi si chiama massoneria! Gli scout non contano un caciocavallo. Ma figurati che stiamo sulle scatole persino alla maggior parte dei parroci, stiamo sulle scatole all'azione cattolica e a tutte le associazioni parrocchiali. Molti gruppi devono letteralmente supplicare per farsi dare un magazzino fatiscente e inutilizzato come sede. Noi per anni eravamo in un locale senza agibilità e senza bagni per non parlare dell'impianto elettrico da denuncia, ora abbiamo una stanza di 25mq con un infiltrazione di umido che sembra una cantina,e dobbiamo dividercela tra le tre branche mentre altre associazioni parrocchiali hanno spazi inutilizzati. E pensa che il vescovo è stato scout e ci tiene molto! Figurati cosa possiamo contare!
Siamo un anomalia e come tale veniamo visti male. Promuoviamo l'indipendenza di azione e di pensiero, l'individualità (non l'individualismo).
Un associazione che i cui ragazzi dei clan nel 2014 hanno prodotto la "carta del coraggio" in cui si chiede alla chiesa di accettare omosessualità, divorzio e convivenza:
CI IMPEGNIAMO

• ad essere testimoni di un amore autentico ed universale e portare avanti valori di non discriminazione e di accoglienza nei confronti delle persone di qualunque orientamento sessuale;
• a vivere coraggiosamente e con serietà una scelta consapevole di amore autentico e duraturo, considerando la famiglia (intesa come qualunque nucleo di rapporti basati sull'amore e sul rispetto) come comunità primaria e strumento privilegiato di formazione ai valori di apertura e convivenza dell’individuo nella società, senza discriminare persone che hanno vissuto o stanno vivendo esperienze quali divorzio o convivenza.

https://www.agesci.it/?wpfb_dl=1960


Probabilmente essere scout è più penalizzante, che vantaggioso. Del resto il motto non ufficiale dello scouttismo cattolico è: Fedeli e ribelli!
 
quella che descrivi si chiama massoneria!
Bravo. Per me queste sette (ci metto dentro anche CL) sono un cancro della società.

Gli scout quado sono fedeli a quei due semplici ideali iniziano a star sulle scatole ai poteri.

Non credo sia mai esistito uno scout balilla perché la storia che so è che il fascismo li ha perseguitati. Addirittura nascondevano il saluto scout nella stretta di mano per non farsi beccare.
 
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