Perché il coltello da campo (non) è il miglio strumento per tagliare della legna

Per non farla troppo lunga non avevo specificato che gli "uomini blu" a cui mi riferivo NON sono più i Tuareg che attraversavano il Sahara con carovane di decine di dromedari, ma esperte guide che, con grosse Toyota, (ormai solo LC 100) accompagnano gruppetti di turisti in giro per il Tadrart...il fuoco, date le altitudini del sud Algerino, nelle stagioni obbligate (da ottobre a febbraio) serve oltre che a preparare scenograficamente il tè serale, a ritardare la ritirata in branda ad un orario decente per degli adulti :roll:..oltre che a fornire un supporto termico a guide e cuochi, che seppelliscono sotto pochi cm di sabbia le braci residue, per poi sdrairvicisi sopra avvolti nelle tipiche trapunte, da cui sporgono i piedi, nudi, rivolti agli ultimi bagliori del fuoco.
 
Per non farla troppo lunga non avevo specificato che gli "uomini blu" a cui mi riferivo NON sono più i Tuareg che attraversavano il Sahara con carovane di decine di dromedari, ma esperte guide che, con grosse Toyota, (ormai solo LC 100) accompagnano gruppetti di turisti in giro per il Tadrart...il fuoco, date le altitudini del sud Algerino, nelle stagioni obbligate (da ottobre a febbraio) serve oltre che a preparare scenograficamente il tè serale, a ritardare la ritirata in branda ad un orario decente per degli adulti :roll:..oltre che a fornire un supporto termico a guide e cuochi, che seppelliscono sotto pochi cm di sabbia le braci residue, per poi sdrairvicisi sopra avvolti nelle tipiche trapunte, da cui sporgono i piedi, nudi, rivolti agli ultimi bagliori del fuoco.
Sempre piú interessante. Peró comunque resta il fatto che fanno ció per una questione "lavorativa" e che per loro é uso comune vivere cosí!
 
Vedere queste realtà credo cambi il modo di pensare anche di chi vi assiste e basta, credo faccia crescere enormemente sia in conoscenza sia in sobrietà nell'affrontare poi il resto della vita
Beh, certo, incontrare persone che provengono da una cultura molto diversa è sempre istruttivo, anche se devo segnalare che dai primissimi viaggi nel Sahara algerino (1965/'66) ad oggi è veramente (è ovvio!) cambiato tanto: dai tempi dell'acqua da bere conservata nelle ghirbe di pelle di capra ad oggi, con i fardelli da 12 bottiglie di plastica, caricati in grande quantità nei toyotoni (che da vuote vengono però accuratamente raccolte e riportate alla base..anche se il concetto di discarica è tuttora alquanto primitivo): allora il turista veniva trasportato sul cassone di un camion Berliet, oggi sui sedile un pò consumato di un 4X4 giapponese (altro cambiamento: negli anni '60 c'era qualche rara Land Rover) il punto è che come in tutto il mondo il numero di visitatori è enormemente aumentato: anche una piccola agenzia come quella a cui mi appoggio io ormai in una stagione (ottobre- dicembre) fa viaggiare 800 persone, che devi rifocillare (non bastano più le scatolette di sardine e la mezza baguette ( squisite!) degli anni '60), non ci si siede più per terra per mangiare: un pickup con driver, cuoco, aiutante cuoco, bombola e fornello etc etc precede le auto dei turisti e si fa trovare sotto una delle poche piante della zona...con tavola, sedie, primo piatto caldo, secondo a base di verdure cotte o fresche, tonno o pollo, patate fritte etc etc...Coca Cola: nel 2002/2004 le bottiglie di plastica della Coca Cola servivano a conservare le zucchero: un buchino sul tappo permetteva un dosaggio "al risparmio": oggi la zuccheriera è un barattolo da un kg di zucchero con coperchio da 12 cm che la crew della cucina riempie ogni mattina mentre prepara l'acqua calda per il tè e il caffè in polvere.....confesso che alla mia età (74 anni) queste comodità le apprezzo...però affiorano ancora i ricordi di quei campi in cui se eri stato veloce trovavi una roccia piatta su cui sederti, altrimenti piatto, forchetta e bicchiere tutti in alluminio in mano e mangiavi in piedi! Per non parlare del Wi-Fi nell'albergo a Djanet dove tutti si agganciano per mandare foto a casa....
Basta, divento noioso...portatevi quello che volete in escursione, ma pensate al Targui che spacca la legna con il piccone!
o_O
 
Beh, certo, incontrare persone che provengono da una cultura molto diversa è sempre istruttivo, anche se devo segnalare che dai primissimi viaggi nel Sahara algerino (1965/'66) ad oggi è veramente (è ovvio!) cambiato tanto: dai tempi dell'acqua da bere conservata nelle ghirbe di pelle di capra ad oggi, con i fardelli da 12 bottiglie di plastica, caricati in grande quantità nei toyotoni (che da vuote vengono però accuratamente raccolte e riportate alla base..anche se il concetto di discarica è tuttora alquanto primitivo): allora il turista veniva trasportato sul cassone di un camion Berliet, oggi sui sedile un pò consumato di un 4X4 giapponese (altro cambiamento: negli anni '60 c'era qualche rara Land Rover) il punto è che come in tutto il mondo il numero di visitatori è enormemente aumentato: anche una piccola agenzia come quella a cui mi appoggio io ormai in una stagione (ottobre- dicembre) fa viaggiare 800 persone, che devi rifocillare (non bastano più le scatolette di sardine e la mezza baguette ( squisite!) degli anni '60), non ci si siede più per terra per mangiare: un pickup con driver, cuoco, aiutante cuoco, bombola e fornello etc etc precede le auto dei turisti e si fa trovare sotto una delle poche piante della zona...con tavola, sedie, primo piatto caldo, secondo a base di verdure cotte o fresche, tonno o pollo, patate fritte etc etc...Coca Cola: nel 2002/2004 le bottiglie di plastica della Coca Cola servivano a conservare le zucchero: un buchino sul tappo permetteva un dosaggio "al risparmio": oggi la zuccheriera è un barattolo da un kg di zucchero con coperchio da 12 cm che la crew della cucina riempie ogni mattina mentre prepara l'acqua calda per il tè e il caffè in polvere.....confesso che alla mia età (74 anni) queste comodità le apprezzo...però affiorano ancora i ricordi di quei campi in cui se eri stato veloce trovavi una roccia piatta su cui sederti, altrimenti piatto, forchetta e bicchiere tutti in alluminio in mano e mangiavi in piedi! Per non parlare del Wi-Fi nell'albergo a Djanet dove tutti si agganciano per mandare foto a casa....
Basta, divento noioso...portatevi quello che volete in escursione, ma pensate al Targui che spacca la legna con il piccone!
o_O
No non é noioso anzi é interessante! Complimenti per la tua attività anzi che ti consente di incontrare realtà di altro tipo rispetto alla nostra!
 
pensando di avere gioco facile appena arrivati a Djanet mi sono fiondato nel locale mercato cercando nei negozi di articoli vari una sega ad arco o un seghetto pieghevole o anche solo una piccola accetta......già... fermi tutti: è arrivato il milanese:wall:: tutti gli articoli anche solo lontanamente "pericolosi" semplicemente NON ci sono: nessuno li vende, non arrivano lì
Questo concetto però mi è poco chiaro... :-?

Accette, seghe e segacci NON sono in vendita/disponibili perchè potrebbero essere pericolosi, usati come armi improprie?!? o_O

Capisco bene?
 
Questo concetto però mi è poco chiaro... :-?

Accette, seghe e segacci NON sono in vendita/disponibili perchè potrebbero essere pericolosi, usati come armi improprie?!? o_O

Capisco bene?
Confesso che è la spiegazione che mi sono dato io: ti pare possibile che in una cittadina con circa 15.000 abitanti non si trovi, in nessuno dei 3/4 negozi in cui vendono pentole, stufette, ventilatori, tutta roba cinese, un martello, una sega da ferro o da legno, un grosso martello;? Quando ho chiesto il motivo alle guide mi hanno guardato come se avessi chiesto l' ultimo modello di I-phone 16 o un Rolex GMT Master: una cosa che da quelle parti non si è mai vista ( se non in mano o al polso di qualche facoltoso visitatore); anche la cassetta dei ferri che si portano dietro in auto è una specie di museo della civiltà contadina: martelli con il manico consumato dall' uso, poche chiavi fisse...magari saranno solo quelle giuste per quel veicolo ma ...Aggiungo che quando ho domandato alla guida ( italiana) che passa parecchi mesi all' anno tra Algeria e Mauritaia se avrei potuto affidare a lei i seghetto e le accettine che avevo comprato perchè le portasse giù mi ha detto che non le avrebbero accettate nemmeno nel bagaglio in stiva.
 
Riparto un attimo dal titolo:

Perché il coltello da campo (non) è il miglio strumento per tagliare della legna

Opinione mia personale, perché normalmente ul coltello manca di peso e quando c'è il peso non è concentrato dove serve. Per me un esempio di coltello che serve allo scopo è il kukri

il_1588xN.5417608163_tay2.jpg
,
il_1588xN.5369443290_mvsc.jpg

grosso, pesante possibilmente miitare, full tang (come foto sopra) e con tanto peso verso la punta, non lo è il Puma Whitehunter,
s-l1600.webp
nonostante la configurazione ben studiata,troppo corto.
Torno poi un attimo alla sega a filo, la trovo interessante come accessorio emergenziale, leggerissima e semplicissima ma con dei limiti mica male, tipo non va bene su rami elastici, lavora bene su pezzi di legno che non si pieghino troppo quando li si taglia, anzi meglio se non si piegano affatto.
Poi nei modelli con gli anelli elastici, quelli dei portachiavi per intenderci, vale la pena di creare ad ogni estremità un anello di paracord con cui manovrare la sega a filo evitando di massacrarsi le dita negli anelli elastici.
shopping
il tipo che ho io,
shopping
un modello + intelligente,

Stretta è la foglia, larga la via .........
 
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Riparto un attimo dal titolo:

Perché il coltello da campo (non) è il miglio strumento per tagliare della legna

Opinione mia personale, perché normalmente ul coltello manca di peso e quando c'è il peso non è concentrato dove serve. Per me un esempio di coltello che serve allo scopo è il kukri

il_1588xN.5417608163_tay2.jpg
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il_1588xN.5369443290_mvsc.jpg

grosso, pesante possibilmente miitare, full tang (come foto sopra) e con tanto peso verso la punta, non lo è il Puma Whitehunter,
s-l1600.webp
nonostante la configurazione ben studiata,troppo corto.
Torno poi un attimo alla sega a filo, la trovo interessante come accessorio emergenziale, leggerissima e semplicissima ma con dei limiti mica male, tipo non va bene su rami elastici, lavora bene su pezzi di legno che non si pieghino troppo quando li si taglia, anzi meglio se non si piegano affatto.
Poi nei modelli con gli anelli elastici, quelli dei portachiavi per intenderci, vale la pena di creare ad ogni estremità un anello di paracord con cui manovrare la sega a filo evitando di massacrarsi le dita negli anelli elastici.
shopping
il tipo che ho io,
shopping
un modello + intelligente,

Stretta è la foglia, larga la via .........
Io il kukri lo vedo piú per vegetazione "giunglosa"... Un po lontana dalla vegetazione del nostro territorio. Il puma white hunter (bellissimo) nasce appunto come coltello da caccia, difficile farci altro efficacemente, e pure per la caccia é un modello ormai abbondantemente superato. La sega ad anello davvero troppo limitante...
 
Per me un esempio di coltello che serve allo scopo è il kukri
Bello Olas il kukri è un heritage?

Provo a ribaltare la domanda...

Può un'accetta sostituire un coltello da campo?

Confrontandola con coltelli di massimo 10 pollici, la reputo più efficace(non vuol dire la mia preferita) sia nel chopping che nel batonig.
Sarà in grado di assolvere i piccoli lavori al pari di un coltellone?
O magari anche in quel compito è migliore?

Macetino Angelo B., lama oltre 10 pollici, spessore 4mm.

IMG_20230512_192300_edit_2643302099531034.jpg

Leuku YP 230, lama oltre 10 pollici, 5,2 mm. di spessore con manico da 7 pollici
IMG_20231203_192223_edit_2643205841145111.jpg

Accetta Norden 7, lunghezza 14 pollici, lama da 3 pollici scarsi
IMG_20240210_125619_edit_88734439978126.jpg
 
Nella discussione mini accette si parlava di questo, con la giusta accettina si bypassa il coltellone, ma sono punti di vista, c'è chi prende il coltellone per bypassare l'accetta! Una cosa é certa, Nicola sui tuoi coltelli ci si puó specchiare per radersi! Bellissimo il nordico, lo so che lo dico ogni volta che lo posti ma tanto tu mi sopporti vero??
 
Credo che aprirò una discussione speculare a questa:

"Perché la motosega (non) è il miglior strumento da portarsi in un trekkig per tagliare la legna"

:p :rofl:
Tanto salterà fuori prima o poi qualcuno che proporrà do portarsi dietro un coltello Hori Hori di quelli per le piante che dirà che con quello per il bushcraft fai tutto
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Tanto salterà fuori prima o poi qualcuno che proporrà do portarsi dietro un coltello Hori Hori di quelli per le piante che dirà che con quello per il bushcraft fai tutto
1000319624.jpg

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Tanto salterà fuori prima o poi qualcuno che proporrà do portarsi dietro un coltello Hori Hori di quelli per le piante che dirà che con quello per il bushcraft fai tutto
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É un po' Yacut é un po' scandi, ha le scanalature per il firesteel, é coltellone, fa autodifesa, é ha una sega! Il coltello da sopravvivenza europeo 2026
 
Tanto salterà fuori prima o poi qualcuno che proporrà do portarsi dietro un coltello Hori Hori di quelli per le piante che dirà che con quello per il bushcraft fai tutto
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Vedi l'allegato 270192
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É un po' Yacut é un po' scandi, ha le scanalature per il firesteel, é coltellone, fa autodifesa, é ha una sega! Il coltello da sopravvivenza europeo 2026
effettivamente sembra abbastanza completo e multitask ahaha
 
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