Perché "no" le alkaline nel gps?

Ho cercato discussioni sulle batterie in rete ma sempre si parla di ricaricabili: quali sono le migliori, come sceglierle caricarle gestirle coccolarle bla bla bla :music:

Come prima prova nel GPSMAP 62S ho messo delle Alkaline IKEA (2 euro il pacco da 10) e sono morte dopo 2 escursioni+ prove varie, sicuramente oltre 10 ore di funzionamento. :p

Se fosse per i soldi, con il prezzo di 1/2 caffè cambio batterie ad ogni escursione, mi porto tranquillamente una coppia di ricambio, e soprattutto non devo cariare / scaricare batterie ricaricabili prima di ogni uscita.:music:

Quanto all'ambiente (facciamoci pure un pensierino...) non so quanto lo danneggerò veramente mettendo nel riciclo pile una trentina di pile AA in più in un anno...:zzz:

Dove è che mi sono perso allora? Perché TUTTI (ma proprio tutti!) parlano sempre e solo di ricaricabili? Perché lo stesso gpsmap prima che schiattino le batterie mi dice "per migliori risultati usa batterie ricaricabili"? :mumble:
 
La prima risposta, banale, che mi viene in mente è che probabilmente sulle alkaline c'è poco da informarsi e sui forum nessuno ne parla semplicemente per questo... chi ne ha bisogno sporadico si compra qualche usa e getta e vive in pace.

Chi ne fa un uso intenso e valuta il risparmio, si informa sulle ricaricabili e da qui nascono i vari post (ma vale lo stesso per chi ne fa più usi: io ad esempio mi sono informato prima di spendere soldi per vari set di batterie e caricabatterie di qualità per i flash delle mie reflex, adesso per me non ha senso comprare le usa e getta per il GPS).
 
Penso sia dovuto alla passione di che ne tratta, non si accontenta del banale, ma si spinge verso il meglio, anche se spesso non è richiesto.

Un po' quello che capita coi coltelli, in realtà un opinel potrebbe essere già abbastanza per fare molto e quindi sufficiente, invece si cerca la prestazione massima e così l'utilizzo dello strumento (in questo caso batterie) diventa una sorta di "evento" all'interno del divertimeno principale (l'escursione).
 
...la passione di che ne tratta, non si accontenta del banale, ma si spinge verso il meglio...


Questa risposta mi piace, soprattutto se combinata a quest'altra:

...sulle alkaline c'è poco da informarsi e sui forum nessuno ne parla semplicemente per questo...

Questo mi fa pensare che in qualche caso limite (ad esempio nelle personalizzazioni dei telefonini con le cosiddette rom alternative) nei forum si possa cadere in una sorta di infatuazione collettiva, perché la comunità dei partecipanti di fatto è chiusa e tendenzialmente autoreferenziale.

Sul prezzo vorrei aggiungere che un po' tutti almeno una volta abbiamo sofferto della sindrome energizer, quella che ti porta a spendere 6 euro per 4 batterie (prezzo di 30 batterie Ikea) per il terrore di vedersi rifilare batterie cinesi o perché ci si comporta come chi fa scorta prima di andare in Nepal (per dire un posto) e dopo avere speso 3000 euro di viaggio non è che sta a risparmiare sulla batterie.
 
Intanto il rispetto e la salvaguardia dell'ambiente non mi pare un discorso da poco... 30-40 batterie a testa solo per il GPS sono migliaia e migliaia di batterie ogni anno solo nel nostro paese... pensiamo globalmente.
Io praticamente non uso più batterie non ricaricabili da diversi anni, e vivo felice, non è nemmeno vero che devi ricaricare ogni volta prima dell'escursione.
Informati sulle pile ricaricabili Sanyo Eneloop, dopo un anno dalla carica conservano il 90% della carica, dopo 3 anni il 75%!!!
Sono molto ma molto meglio delle normali ricaricabili sia in prestazioni sia in durata perchè praticamente non hanno autoscarica, cosa che invece affligge le altre ricaricabili e cosa che rende inevitabile il dover ricaricare prima di ogni uscita. Con le Eneloop questo non accade e infatti sono le più usate in diversi ambiti professionali tra cui la fotografia (per i flash). Inoltre hanno una ottima durata in termini di cicli di carica, se non erro 1500!
Provare per credere... si risparmia ui soldi e si risparmia l'ambiente!
 
I...pile ricaricabili Sanyo Eneloop... si risparmia in soldi e si risparmia l'ambiente!


Think globally, act locally: bel motto!

E, comunque, non sarò mai io ad incoraggiare comportamenti anti-ecologici.

E' che come al solito la gente come me si trova schiacciata tra i grandi malandrini e i grandi moralisti, per cui (nel caso dell'ambiente, ma è TUTTO così...) ci tocca sopportare chi ci mette la diossina nel piatto e l'amianto nell'aria e chi ci scassa i cabba**** (scusa non ce l'ho con te in particolare) perché ci ha sorpreso a gettare in terra la cartina delle caramelle.



Delle Sanyo Eneloop ho letto nei forum di cui all'incipit; costano sui 15 euro (ebay, con il ritiro diretto) per cui effettivamente dopo avere consumato 75 batterie ci vado pari, e dopo averne consumate altre 75 avrò realizzato un risparmio di ben 15 euro. Il 3% della mia IMU, chissà che non mi risolva qualcosa.

Detto per inciso la prossima prova sarà con delle Brondi ricaricabili da 2500 che avevo in già casa, di cui ho già letto ogni male possibile per cui mi potrebbero anche piacevolmente sorprendere con una prestazione dignitosa.

Ma, attenzione: lo scopo dichiarato di questo 3d non è ottimizzare l'uso delle batterie del garmin.

No.

Lo scopo è conoscere il perché di una scelta, acciocché poi ciascuno possa a ragion veduta fare come meglio crede secondo le sue finanze, nei limiti della legge e nel rispetto dei suoi principi etici.

:)
 
Ciao, sono anche io contrario ai moralismi di facciata ed inutili, ma le batterie sono davvero inquinanti e se guardiamo sempre quello che fa il vicino senza guardare noi, niente cambierà mai!
Le eneloop constano 35 euro 16 batterie stilo, per cui un set da 2 batterie costa all'incirca 4 euro, una somma decisamente ammortizzabile in 2-3 cariche!
 
Tralasciamo per un istante i problemi ecologici e quelli economici e soffermiamoci solo su quelli pratici.

Concettualmente, a temperature normali, non c'è nessuna differenza fra usare una alcalina rispetto ad una ricaricabile se non ci interessa una autonomia particolare perchè il problema è poi quello in pratica. L'autonomia.

Una batteria alcalina (non le zinco-carbone) AA, di buona qualità, da 1.5V ha indicativamente una capacità intorno ai 1800 mAh che equivale a 2.7Wh
Una batteria alcalina AA, di ottima qualità, da 1.5V può arrivare anche ad una capacità intorno ai 2600 mAh che equivale a 3.9 Wh
Una batteria ricaricabile AA NiMH, di una marca affermata, da 1.2V ha una capacità variabile che normalmente è almeno sui 1000 mAh ma può arrivare anche a 2800 mAh e oltre, ad esempio le Sanyo Eneloop arrivano anche a 2850 mAh che equivalgono a 3.4 Wh

Ora se una sorgente elettrica avesse la possibilità di mantenere costante, in uscita, la tensione (i volt) maggiore è la potenza (i Wh) maggiore sarà l'autonomia dell'accrocchio elettronico ad essa collegato. Questo vuol dire che, ad esempio, una batteria alcalina di buona qualità sarebbe superiore ad una ricaricabile (3.9 Wh contro i 3.4 Wh). Però nella realtà una batteria mantiene relativamente costante la tensione in uscita, durante la scarica, per cui la potenza iniziale (i Wh che sono dati dalla moltiplicazione degli mA e dei volt) rimane solo teorica e più ci si avvicina alla fase di scarica minore sarà la tensione in uscita, questo andamento la si può rappresentare con una curva (vedi grafico).

Guardando il grafico si vede che una batteria alcalina ha una pendenza, della curva di scarica, diciamo "dolce/media" per buona parte sino ad aumentare verso la fine, una batteria zinco-carbone è invece decisamente "ripida" e quella di una ricaricabile NiMH è "molto dolce" e praticamente immediata alla fine.

batscar_0.png


L'inclinazione di questa curva ti dà una idea della costanza della potenza fornita dalla fonte di energia, più l'inclinazione è dolce e più è costante, ovvero ci sarà poca differenza fra l'inizio della curva e la fine, maggiore sarà l'inclinazione maggiore sarà la differenza fra il prima ed il dopo. Ovviamente una potenza costante è sicuramente preferibile in virtù di una resa finale più ottimizzata ma l'inclinazione della curva è anche indice di un altro fenomeno che è poi quello che è alla fine è più importante. Immaginiamo che l'apparecchiatura collegata alla batteria smetta di funzionare quando la tensione di quest'ultima giunge ad esempio a 1.1Volt, più è dolce l'inclinazione maggiore sarà il tempo perchè ciò avvenga mentre più è ripida minore sarà il tempo.

Per cui alla fine se da una batteria alcalina di buona qualità ci fai un ora, con la stessa batteria di buona qualità ricaricabile (e di buona capacità) riesci a farci un ora più "x" minuti dove quel "x" è variabile (secondo me ... pura sensazione ..... nulla di più) fra un 10 ed un 25% in più.

Ovviamente non è tutto oro quello che luccica e le ricaricabili hanno il loro tallone d'achille in alcuni parametri, uno è l'autoscarica (ma le Sanyo Eneloop lo hanno quasi del tutto risolto) ovvero anche se non utilizzata una batteria si scarica lasciandola semplicemente lì ed una ricaricabile ha una autoscarica elevata nell'ordine del 20/30% al mese (escludendo le Eneloop) contro il 1% mese di quelle alcaline, secondo tallone è il costo per singola batteria ma questa andrebbe vista in un ottica temporale, certo una batteria ricaricabile costa anche 4/5 euri, una alcalina (buona) 1 euro ma anche 2-2.5 euri (ottima), se consideriamo quella più economica dopo 4/5 batterie alcaline, almeno per il costo di quella economica, si andrà a pareggio (però c'è da considerare anche il caricabatteria che incide per almeno una decina di euri ..... almeno) e terzo tallone, che può sembrare puramente accademico, è nella temperatura d'utilizzo che se è normalmente inferiore ai -20°C rende la batteria inutilizzabile (mediamente, poi ci sono anche batterie NiMH specifiche per le basse temperature) ma anche le alcaline a queste temperature lavorano male (in questo caso si preferiscono le batterie al litio).

Per cui alla fin fine le batterie ricaricabili sono preferite a quelle alcaline (come principio e non di certo come obbligo) in virtù della loro maggior autonomia ......

..... poi ci sono anche i fattori economici e quelli ecologisti, ovviamente i primi (quelli economici) hanno un impatto in funzione del costo delle batterie alcaline che, tralasciando le tue che sono decisamente economiche, non è da trascurare visto che una batteria alcalina, di marca, di capacità media costa sul euro mentre, analoga marca, ma di alta capacità si arriva anche a due euri contro i circa 4/4.5 euri di una pila Eneloop.

Precisazione ...... quanto da me espresso è stato fatto per sommi capi tralasciando, semplificando ed anche commettendo degli errori questo perchè i vari concetti che stanno dietro alle batterie sono decisamente più complessi ma alla fine non credo che avrebbe senso dare una risposta da "ingegnere" con formule ed il giusto lessico ed ovviamente la giusta esposizione .... per cui i vari "ing" non me ne vogliano :p

Ciao :), Gianluca
 
...Per cui alla fin fine le batterie ricaricabili sono preferite a quelle alcaline... ...in virtù della loro maggior autonomia ...

:si:


Una risposta tecnica, vivaddio!

L'applauso per uno specifico motivo: mi continuava a frullare per la testa il PERCHE' i tecnici della Garmin si fossero presi il disturbo di innestare nel firmware il promemoria "per risultati migliori usa batterie ricaricabili" stante che a loro non credo interessi così tanto né dei miei piccoli risparmi né dei miei comportamenti ecologici.

Il grafico della curva di scarica è molto significativo, anche se la mia personale interpretazione è che la pila NiMh "mantiene meglio le sue promesse di durata" perché il grafico "vero" dovrebbe essere in 3d, con il parametro "carica nominale" sul terzo asse.

Una altra cosa che sta emergendo è che se finirò per utilizzare le Brondi (che ho già in casa, lo dico per chi non ha letto sopra), come riserva saranno meglio le alkaline perché (a parte la seccatura di scaricare al ritorno le batterie inutilizzate per prevenire l'effetto memoria) andando dopo un tot ore ad utilizzare la seconda coppia di ricaricabili rischio di trovarle già un pochino scariche.


...Le eneloop constano 35 euro 16 batterie stilo...

Ok, ma se non condivido la spesa con degli amici 16 batterie sono una scorta per diversi anni.

Salvo acquisti compulsivi (capita anche a me :p ) le prenderò in considerazione quando dovrò affrontare qualcosa di più impegnativo di una gita giornaliera; al momento faccio escursioni da 6-7 ore e se in questo contesto mi trovassi dopo 20 ore ancora in montagna presumo che il GPS sarebbe l'ultimo dei miei problemi.
 
Ultima modifica:
A volte ritornano (le Ikea, stavolta ricaricabili)...

Ok, credo che mettere in discussione le Eneloop per un misero risparmio di un paio di euro sia in contraddizione con quello che ho scritto finora.

Però ho trovato questa tabellina e mi piace postarla; con il GPS c'entra poco ma registra che se le Ikea ricaricabili non mettono in discussione le Eneloop per usi ordinari non sono da buttare.



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Io porto sempre 6 batterie con me... 4 ricaricabili (due nel gps e due di riserva) e due al litio (riserva della riserva, casomai le ricaricabili mi giocassero qualche scherzo, utili in caso di freddo intenso e perfette come sicurezza dato che hanno la scadenza a dieci anni).

Per quel che vale comunque le ricaricabili, oltre ad avere prestazioni significativamente superiori, hanno il loro senso soprattutto nell'aspetto ambientale.
Le batterie sono MOLTO inquinanti e già nel nostro piccolo il fatto di non utilizzarle "usa e getta" è significativo... se poi ci metti le abitudini di un'intera popolazione capisci che la differenza è sostanziale.
Fosse per me vieterei la commercializzazione delle batterie di pessima qualità (zinco-carbone ed alcaline scarsissime) e metterei una forte tassazione su quelle consentite, abbassando in conseguenza quelle sulle ricaricabili per renderne sostanzialmente simile il prezzo d'acquisto.
In un paese civile a questo serve la "leva fiscale"... a disincentivare i comportamenti dannosi ed incentivare quelli virtuosi.
Per me se uno vuole usare delle batterie inquinanti PAGA alla società questa sua comodità, dato che poi il costo ambientale ricade su tutti e non solo sulle sue tasche.
 
Mi lascia un pochino perplesso, nulla di che ovviamente, la tabella che alleghi e mi spiego meglio.

Bisognerebbe capire con quali regole hanno estrapolato la tabella che alleghi perchè, ad esempio, io le Eneloop, al supermercato IperCoop per cui nulla di particolare come fonte di approvvigionamento, le pago 14 euri una confezione da 4 di AA per cui 3.5 euri a pila e non 5.46 (-36%) e quanto alla durata non riesco a capire come una batteria da oltre 2.700 mAh abbia un "mediocre" contro un "buono" di una batteria da oltre 2.000 mAh sempre a livello di durata.

Intendiamoci, non dico che sia sbagliata solo che sarei curioso di sapere come sono arrivati a quei giudizi perchè mi sembrano un pò bassini nei confronti delle Eneloop ...... visto che stiamo parlando di loro :D

Alla fine se non si hanno esigenze particolari una batteria alcalina non è poi una cattiva scelta ed il vantaggio economico è sempre in relazione al consumo, più batterie usi minore sarà il tempo per ammortizzare la spesa iniziale ma non è da escludere che ciò non avvenga se non dopo parecchio tempo.

Ciao :), Gianluca
 
Fosse per me vieterei la commercializzazione delle batterie di pessima qualità (zinco-carbone ed alcaline scarsissime) e metterei una forte tassazione su quelle consentite, abbassando in conseguenza quelle sulle ricaricabili per renderne sostanzialmente simile il prezzo d'acquisto.
In un paese civile a questo serve la "leva fiscale"... a disincentivare i comportamenti dannosi ed incentivare quelli virtuosi.
Non tutti gli utilizzi sono ottimali per le ricaricabili, per esempio una batteria alcalina, o due, nel cronotermostato te le dimentichi lì per uno due ed anche tre anni (visto il basso assorbimento), se tu usassi una ricaricabile (escludendo le Eneloop) la dovresti ricaricare già dopo il terzo mese per cui avresti sì risparmiato di cambiare batteria ma alla fine avresti consumato otto dieci dodici volte di energia in più e per produrla comporta un inquinamento (piccolo o tanto che sia) oltre che un costo. Idem con patate per il telecomando delle televisione.

Le ricaricabili danno il loro meglio quando si ha a che fare con apparecchi avidi di energia come possono essere, per esempio, telefonini, giochi elettronici, giocattoli, macchine fotografiche ect. ect. diversamente rischi che da una parte risparmi (non compri batterie nuove) ma dall'altra parte ci smeni ricaricandole molto più spesso di quello che realmente hai consumato e produrre energia, oggi, vuol dire ancora inquinare.

Ovviamente IMHO / AMMP ..... solo considerazioni personali nulla di più.

Ciao :), Gianluca
 
Verissimo ciò che scrivi, ma io accetterei di pagare un po' di più le batterie del cronotermostato (che come hai detto durano una vita) pagando di meno le ricaricabili e tutelando l'ambiente, soprattutto alla luce del fatto che il consumo di batterie per un uso "stile cronotermostato" è parecchio limitato.
Tra l'altro delle batterie stile "staycharged" durerebbero quanto le alcaline anche in un uso di quel tipo e soprattutto se "aiutate" dallo stato costerebbero ancora qualcosa di meno di adesso.
Considera anche che purtroppo per molti le usa e getta si "gettano" nell'immondizia normale, quindi più ce ne sono in giro più rischi ci sono per l'ambiente.
Io le uso solo per backup, quindi sostanzialmente mai.... usavo le ministilo usa e getta per andare in grotta (per la tikka, preferivo avere sempre batterie nuove) ma adesso ho una zebralight ed uso batterie al litio ricaricabili anche lì....
 
Mi lascia un pochino perplesso, ...come una batteria da oltre 2.700 mAh abbia un "mediocre" contro un "buono" di una batteria da oltre 2.000 mAh sempre a livello di durata....

L'ho notato anche io; forse col marchio sanyo ci sono anche altre batterie (altrimenti il giudizio negativo sulla durata non si spiega proprio) mentre la colonna del giudizio complessivo credo che si debba interpretare come rapporto prezzo / qualità; escluderei che abbiano rapportato al prezzo anche la durata perché non ha senso. Invece per quanto riguarda i prezzi dovrebbero fare una media, non attenersi al listino.
Quello che non dicono è che all'Ikea le batterie sono un prodotto civetta (=vai lì a farti un giro se non compri nulla fai scorta di batterie e rientri del prezzo della benzina) se non addirittura un sottocosto (che andrebbe dichiarato).
 
@andreadefalco ......

Non ho idea di quanto sia incisivo lo stile "cronotermostato / telecomando" rispetto a stili più avidi dove l'uso di una batteria ricaricabile dà il suo meglio. Però c'è da dire anche che in quegli oggetti particolarmente avidi di energia, come ad esempio il telefonino, la macchina fotografica, il lettore MP3 ect. ect., moltissime volte è già presente una batteria ricaricabile in particolar modo da quando sono state introdotte le batterie LiPo, tant'è che se qualche anno fa trovare una macchina fotografica con batterie AA era quasi uno standard, oggi, è quasi una rarità perchè la maggior parte (sia per motivi di marketing ma anche per maggior densità di carica) hanno batterie specifiche ricaricabili o nascono già con batterie AA ricaricabili.

Quanto all'inquinamento da batteria esausta è questione di cultura, se parti dal presupposto che le batterie alcaline (o le zinco carbone) le butti nell'immondizia normale nulla vieta di pensare che le stesse batterie ricaricabili, quando esauste (perchè non durano in eterno neanche loro), finiscano lì e a livello d'inquinamento ho dei forti dubbi che siano meno inquinanti.

Le batterie ricaricabili AA, giusto per identificare un prodotto specifico, scontano, purtroppo, un passato funesto dove batterie vendute a caro prezzo prospettando miracoli sia a livello di autonomia che di risparmio si sono rilevate 'na sola con il risultato che il consumatore, fregato, è più restio a comprarle, inoltre una batteria ricaricabile ha bisogno di un caricabatterie e se non è fatto bene ti rovina la batteria in un amen con il risultato che il consumatore, non accorto, non dà la colpa al caricabatterie da due lire ma alla pila; probabilmente con il tempo questo passato verrà dimenticato e ci sarà un maggior occhio di riguardo per queste batterie anche da parte di chi non consuma un quantitativo significativo di batterie AA.

Poi sicuramente se lo stato aiuta ..... male non fà ..... ma, secondo me, non è solo una questione di prezzo, è una questione di cultura/conoscenza e, parallelalmente, anche da delle limitazioni tecniche che non tutte sono ancora state superate (oggi) o, quanto meno, non tutte le batterie ricaricabili sono totalmente equivalenti alle batterie alcaline almeno discrete.

Come al solito AMMP.

Ciao :), Gianluca
 
D

Derrick

Guest
Io credo che la ragione sia ancora un'altra.

Quando vado in escursione con le ricaricabili so che parto sempre con le batterie cariche al 100%. Può anche darsi che l'autonomia delle ricaricabili sia inferiore a quella delle non-ricaricabili, ma ricaricandole al 100% so che ci faccio, per dire, tutta la giornata.

Con le alcaline può darsi benissimo che una coppia di pile mi duri 2,6 o 3,4 escursioni. Ma capiterà che magari devo usare la funzione "trackback" e quando vado a prendere il GPS scopro che è spento perché si sono scaricate le batterie. Ero alla quarta escursione, "m'attacco al tranve".

Siccome il GPS non avvisa quando le batterie si stanno scaricando - credo - non è tanto importante quante ore faccio con una coppia di batterie, ma avere la certezza che parto la mattina e torno la sera senza dover guardare l'indicatore.

Naturalmente uno potrebbe usare le batterie alcaline e partire ogni volta con una coppia nuova, ma a questo punto il costo aumenterebbe di molto.

Il GPS è uno strumento che, per sua natura, deve essere SEMPRE disponibile al momento del bisogno, e il suo "punto debole" è ovviamente l'alimentazione, come sottolineano quelli che vanno di carta e bussola perché non tradiscono mai (ma hanno l'altimetro elettronico :poke: ) . Non posso stare a preoccuparmi di cambiare le batterie circa a metà escursione. Se l'escursione dura tre giorni, ogni giorno partirò con una diversa coppia di batterie, cariche al 100%.

Dò per scontato che l'indicatore di carica residua del GPS, per quanto "ottimizzato" per le varie pile, sia poco affidabile.
 
...uno potrebbe usare le batterie alcaline e partire ogni volta con una coppia nuova, ma a questo punto il costo aumenterebbe di molto...

[Premetto che al momento sta usando anche io le ricaricabili per il semplice motivo che le avevo già in casa. Confermo la scomodità del doversi attivare praticamente 24h prima della partenza per compere un ciclo di scarica / carica.]

Qui torniamo all'incipit: ho aperto questo 3d dopo avere "scoperto" che una coppia di Alkaline Ikea costa 40 centesimi rispetto ai 50 euro che mi può costare una gita di un giorno di carburante / autostrada.

[questo mi fa tornare sull'argomento ecologico: altro che inquinamento da batterie, se avessimo un minimo di sensibilità ecologica dovremmo SMETTERE di fare escursioni giornaliere in auto!]


...il GPS non avvisa quando le batterie si stanno scaricando...

C'é il classico disegnino a tacche (almeno nel 62S) nella pagina "computer di viaggio" e mi sembra (chiedo aiuto ai più esperti!) che a un certo punto dica che spegne la retroilluminazione. Manca un segnale acustico, quello sì.
 
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