Perche esser presi per pazzi se si passa una notte fuori in mezzo alla natura....

Di cosa hanno paura che al massimo ti risvegli con la campanellina di qualche capretta che ti sveglia al mattino oppure che scopri della esistenza del uomo delle nevi :eek:e .....ommio dio moriremo tuuutti! :help:Panico generale ecc. Ecc.:rofl:
Amo stare fuori in tutti i sensi. Nonostante anche mia mamma mi faccia del terrorismo sul camping ( video tremendo di una ragazza che viene sgozzata.. brr ) non mi ha fatto dormire per notti :sorry:(mi chiedo dove l'abbia scovato....quella donna é piena di sorprese)

Comunque l'unico episodio spiacevole che mi è capitato è stato sul lago di Mantova... quando mi hanno sollevato la tenda da un lato con me dormiente dentro...:argh: (a qualcuno è mai capitato? )
Da allora evito le city e le periferie, troppe sono le persone che vivono o si aggirano in città, avvolte dalle loro vischiose paure e cupi affanni, nervosi, gastriti e stress. E fattela una dormita sotto le stelle che poi stai meglio.:si::si::si:

Ti dirò di più...
Puoi aver fatto la gran maggioranza dei 3/4000 mt di casa tua...
Puoi aver trascorso settimane, mesi in natura, in maniera "selvatica"...
Puoi aver fatto e fare quello che vuoi... ma se tutto ciò lo fai con un tuo stile, un tuo approccio, che non rispecchia standard, stereotipi, ecc... verrai sempre ritenuto un pazzo, incapace, incosciente, ecc...

Il problema vero arriva dal fatto che raramente trovi persone che non basano i propri giudizi in base al proprio modo di fare, che onestamente dicono semplicemente "...io faccio così e lo preferisco, col tuo sistema non mi ci trovo...". No, trovi sempre persone che in base alle proprie scelte ti dicono o fanno capire "...se fai così e non fai così sei un'imbecille...", ah Insomma, persone che criticano il fare altrui, invece di parlare semplicemente del proprio. Forse perché é scarso o assente ;)

A me stuzzicano sempre queste cose... perché quando mi viene rimproverato qualcosa, in malo modo, invito sempre a seguirmi, prima di "parlare e criticare". Ma stranamente pochi predicatori razzolano bene, AHAH

...e si sà "... il ponte più difficile da attraversare é quello che separa la teoria dalla pratica..." e molti restano fermi sulla sponta iniziale... urlando a gran voce, ma sempre da lì ;)

IN NATURA, TRANQUILLI... SOPRATTUTTO IN INVERNALE??
NON SI STÀ BENE... DI PIÙ... QUELLA PER ME È CASA...È TUTTO ;)
quoto
 
assuefazione la da eccome :)
Di cosa hanno paura che al massimo ti risvegli con la campanellina di qualche capretta che ti sveglia al mattino oppure che scopri della esistenza del uomo delle nevi :eek:e .....ommio dio moriremo tuuutti! :help:Panico generale ecc. Ecc.:rofl:
Amo stare fuori in tutti i sensi. Nonostante anche mia mamma mi faccia del terrorismo sul camping ( video tremendo di una ragazza che viene sgozzata.. brr ) non mi ha fatto dormire per notti :sorry:(mi chiedo dove l'abbia scovato....quella donna é piena di sorprese)

Comunque l'unico episodio spiacevole che mi è capitato è stato sul lago di Mantova... quando mi hanno sollevato la tenda da un lato con me dormiente dentro...:argh: (a qualcuno è mai capitato? )
Da allora evito le city e le periferie, troppe sono le persone che vivono o si aggirano in città, avvolte dalle loro vischiose paure e cupi affanni, nervosi, gastriti e stress. E fattela una dormita sotto le stelle che poi stai meglio.:si::si::si:

quoto
in che senso han sollevato la tenda con te dentro?
io sarei balzato fuori col coltello prima che fossero riusciti a dire "che cazz..."
 
La questione è spinosa, perché rifiutando il giudizio degli altri - o peggio condividendo solo quello di altri appassionati - si rischia di scadere nella autoreferenzialità, quel limite che ciascuno di noi ha nel valutare sé stesso e le proprie capacità e ben si esprime con la esemplificazione: "il cretino non sa di essere cretino perché è troppo cretino per capirlo".

D'altro canto accettare supinamente il parere altrui ci vincolerebbe al conformismo ed un tale atteggiamento, ove fosse generalizzato, eliminerebbe qualsiasi spinta sociale a qualsiasi forma di innovazione.

Io credo che si dovrebbe il più possibile socializzare la propria passione ed eventualmente indirizzarla verso scopi sociali.

Nessun socio CAI è mai stato preso per matto per l'andar per montagne con qualsiasi tempo, perché questo avviene nell' ambito di una associazione conosciuta che gode di una certo apprezzamento sociale.

Ecco questo potrebbe essere uno spunto: perché è socialmente accettato andare 10 giorni in trekking (magari con pernotto in tenda) con un gruppo organizzato mentre andarsene da soli a pochi Km da casa a passare una sola notte sotto un tarp non lo è?
 
D'altro canto accettare supinamente il parere altrui ci vincolerebbe al conformismo ed un tale atteggiamento, ove fosse generalizzato, eliminerebbe qualsiasi spinta sociale a qualsiasi forma di innovazione.

I

E' proprio quello che vogliono fare "dall'alto" un branco di beoti paurosi della propria ombra ,telefonomani e malati di sicurezza.

basti pensare a uno dei rospi che girano da me,andrà alla sfilata di carnevale con una di quelle tute gommose per uso industriale,maschera antigas,elmetto,stivaloni e guanti. Ovviamente filtro P3A2.
Gli altri suoi amici "ma non è pericoloso?" sapendo quello che vola nell'aria è più sicuro lui...
 
Ultima modifica:
...quello che vogliono fare "dall'alto" un branco di beoti paurosi della propria ombra ...

Nel mio invito a socializzare non vedo alcun appiglio a una simile interpretazione, chi gestisce il potere ha interesse a dividere piuttosto che aggregare.

La questione si pone diversamente se approfondiamo l'offerta sociale di aggregazione: l'associazionismo consolidato bene o male è strutturato in un sistema (se non altro per essere riconosciuti come onlus o come ASD ecc ecc) ma credo che l'offerta sia sufficientemente ampia - almeno nelle grandi città - per unirsi a persone compatibili con la propria visione del mondo anche oltre i più immediati scopi sociali.

E' che non siamo nella Tebaide, le brave mamme egli avventurosi sanno che se il figlio se ne va da solo a dormir per boschi difficilmente ne verrà fuori un nuovo sant' Antonio abate, in fondo non chiedono altro di potere un domani contare sui proprio figlio per esser cavate d' impaccio nel momento del bisogno, cioè che sia padrone di un'arte che renda denaro o che abbia nella società la sua parte di prestigio sociale, che altrimenti il pargolo verrebbe giustamente definito "senza arte né parte". ;)
 
U

Utente 24852

Guest
A me piacerebbe "socializzare" nell'ambito di quelle attività che mi appassionano, tutte riguardano la natura, ma hanno approcci particolari. Anzi... sarebbe una cosa che gradirei moltissimo, trovare altre persone con gli stessi interessi. D'altra parte ho ben salde le mie conoscenze, competenze, convinzioni, idee, ecc...

Allo stesso tempo sono uno di quelli che persone come "busdriver" (non lo scrivo in maniera offensiva, che sia chiaro, anzi... da un certo punto di vista condivido i suoi/tuoi discorsi) potrebbero definire "malati di sicurezza" (mentre io non trovo offensivo questo). In quanto non evito alcun tipo di attività o approccio che mi interessa, anche se ritenuto da altri "pericoloso" - "senza senso" ecc... ma avendo comunque il piacere e l'interesse a valutarne rischi e pericoli e capire dove e come poter intervenire sia per prevenire, che per curare. Ma ripeto, senza che questo mi precludi la possibilità di vivere delle esperienze genuine e tranquille ;)

Ma d'altra parte certe attività, argomenti... sono altre mie passioni, interessi... che si collegano benissimo a ciò che amo fare in altri contesti.

Alla fin della fiera é giusto ascoltare gli altri, presumibilmente persone che si conoscono o che godono comunque del nostro rispetto... non per forza ci devono piacere... ma senza che questo ci tolga la capacità di prendere delle decisioni, di seguire ciò che ci piace e perché no... questo forum e i social, per esempio, per me sono solo un "veicolo" per cercare di trovare "seguaci appassionati" e non per altri scopi ;)

Nota personale, da noi i club, le associazioni, ecc... (Alpinistici, Escursionistici, ecc) godono come noi altri di un bel assortimento di "critiche", ecc ;)

Onestamente a me non frega proprio nulla di ciò che uno ha piacere di fare, prima di tutto e ovviamente mi aspetto che gli altri non rompano le "palline" a me per ciò che desidero fare io... poi se posso dare o ricevere dei consigli, altri punti di vita potenzialmente costruttivi e utili, li ascolto e vedo se applicarli a me oppure no. Senza obblighi.

Infatti la mia regola/teoria di fondo é "...non criticare/giudicare il fare altrui, ma parla e predica sulle tue esperienze, conoscenze... argomentando, chiacchierando... ma senza usare il tuo metodo, per valutare quello alrui...". Consapevole che nel momento in cui altri che non seguono la stessa teoria, mi attaccano... mi difendo, ahah
 
Ultima modifica di un moderatore:
assuefazione la da eccome :)

in che senso han sollevato la tenda con te dentro?
io sarei balzato fuori col coltello prima che fossero riusciti a dire "che cazz..."

Nel senso che sulle 4 del mattino con la pioggia torrenziale che si protraeva dalla sera non aspettavo visite di... :ph34r:lui/lei/loro/essi... Non sapevo da quanto erano li. Non potevo far vedere che ero sola e quindi dargli il vantaggio di supremazia. E sopratutto l'unico ingresso alla tenda ci ho messo il lucchetto :biggrin: Quindi cacciai l'urlo più roco che ho potuto sguainai la lama tesi l'orecchio e rimasi al centro della tenda in attesa di un attacco a 360 ... un ora dopo sono uscita, tremante... nessuno si è fatto male.
W il buon senso!
Fortuna che non siamo in tempo di guerra!
 
Salve a tutti!
Mentre scrivo mi trovo a 1000 e qualcosa metri, in mezzo alla neve, sotto il mio tarp e davanti al fuoco, pronto a passar la notte qui....al freddo e in mezzo al nulla.
Perche ogni volta che faccio queste cose, che per me sono una passione, devo continuare a ricevere messaggi da amici e parenti sentendomi dare del pazzo perche passo la notte fuori?
Ma è possibile ogni volta?
A chi di voi succede tutte le volte che passa la notte o in tenda o in amaca o semplicemente sotto il proprio tarp nel sacco a pelo?
Parliamone?
salute, ti rispondo in modo semplice ,si tratta di invidia pura è semplice mascherata da preoccupazione ,considera che in molti che vorrebbero fare le nostre stesse esperienze trovano la scusa del poco tempo a disposizione o si lasciano condizionare dalla pericolosità di certe azioni ma la realtà è che ne hanno paura inconsciamente perchè come ben sappiamo noi avventurosi basta usare il cervello invece del c..... e a casa torni sempre.
p.s. belle foto!
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La questione è spinosa, perché rifiutando il giudizio degli altri - o peggio condividendo solo quello di altri appassionati - si rischia di scadere nella autoreferenzialità, quel limite che ciascuno di noi ha nel valutare sé stesso e le proprie capacità e ben si esprime con la esemplificazione: "il cretino non sa di essere cretino perché è troppo cretino per capirlo".

D'altro canto accettare supinamente il parere altrui ci vincolerebbe al conformismo ed un tale atteggiamento, ove fosse generalizzato, eliminerebbe qualsiasi spinta sociale a qualsiasi forma di innovazione.

Io credo che si dovrebbe il più possibile socializzare la propria passione ed eventualmente indirizzarla verso scopi sociali.

Nessun socio CAI è mai stato preso per matto per l'andar per montagne con qualsiasi tempo, perché questo avviene nell' ambito di una associazione conosciuta che gode di una certo apprezzamento sociale.

Ecco questo potrebbe essere uno spunto: perché è socialmente accettato andare 10 giorni in trekking (magari con pernotto in tenda) con un gruppo organizzato mentre andarsene da soli a pochi Km da casa a passare una sola notte sotto un tarp non lo è?
salute, ha fatto una domanda giusta e ti rispondo una associazione è controllabile ,un solitario è imprevedibile! da sempre le persone massificate temono ci sa levarsi i ditini di ulo in ogni situazione
 
Ultima modifica:
Nota personale, da noi i club, le associazioni, ecc... (Alpinistici, Escursionistici, ecc) godono come noi altri di un bel assortimento di "critiche", ecc ;)
L'argomento è quanto mai attuale, io lo associo alla carenza di resilienza in senso lato, ovvero alla via via perdita nel corso degli anni (e dei secoli, forse) di occasioni per l'uomo di mettersi alla prova, di uscire dalla propria "bolla di confort", operazione che una volta era naturale (pensate anche solo 60/70 anni fa per procurarsi legna, cibo oppure il lavoro all'aria aperta, o anche solo andare al mercato con il cestino e comprare a peso invece che trovare tutto già pronto e confezionato...tutte comodità/operazioni che oggi appiattiscono il cervello, non lo aiutano certo a svilupparsi..) e che invece è stata pian piano relegata ad attività marginale e/o disdicevole, perchè "arretrata".
Allora l'uomo, animale intelligente (almeno in un certo numero di esemplari :D) che fa? Si inventa - e spesso più inconsapevolmente di quello che noi pensiamo - le occasioni per rievocare dal profondo la resilienza (che in fondo è sempre stata dentro di noi) , come gli sport estremi, o comunque attività "fuori dal coro", e viene ovviamente additato, dalla massa (di pecore,aggiungo io...).
 
E' un problema che, come tanti, vivo spesso anche io. Ma anche per cose piu' "semplici", tipo se esco alle 5 di mattina o a mezzanotte per andare nel bosco e mi sento dire "Eh ma e' buio, ti fai male ecc." quando nel 99% dei casi basta essere accorti in quel che si fa. E poi sta fissa di "messaggiare" dove sei: ma per diana, esco proprio per isolarmi dal casino del mondo, figurati se ho voglia di guardare whatsapp in mezzo al bosco :D
Sentito poi da gente che magari fa i 150km/h in autostrada, cosa a mio avviso ben piu' pericolosa e possibilmente fatale
 
U

Utente 24852

Guest
E' un problema che, come tanti, vivo spesso anche io. Ma anche per cose piu' "semplici", tipo se esco alle 5 di mattina o a mezzanotte per andare nel bosco e mi sento dire "Eh ma e' buio, ti fai male ecc." quando nel 99% dei casi basta essere accorti in quel che si fa. E poi sta fissa di "messaggiare" dove sei: ma per diana, esco proprio per isolarmi dal casino del mondo, figurati se ho voglia di guardare whatsapp in mezzo al bosco :D
Sentito poi da gente che magari fa i 150km/h in autostrada, cosa a mio avviso ben piu' pericolosa e possibilmente fatale

Hai super ragione... io sono uno che di giorno o comunque con la luce, il sole, ecc... non é motivato ad uscire. Soprattutto se son zone con tante persone, ci devo passare in mezzo, ecc...
Arriva mezzanotte, buio, meno caos, meno gente e mi viene voglia di fare e strafare.
Ne sanno qualcosa quelli che sono usciti in natura con me, ahah che quando arrivano le ore notturne inizio col dire che "palle", "che noia" "dover quasi" andare a dormire, ahahah

Spesso le reazioni non sono per cattiveria, penso io, ma per ignoranza nei confronti di certi ambienti, attività e le convinziono con cui la maggior parte delle persone vien crescita.

Ma comunque é una palla sentirsi dire sempre le stesse cose, ahahah

A me quello che non piace é che la maggior parte delle persone, anche nelle attività che si trattano per esempio sù stò forum, predicano interesse nei confronti di terminate attività, approcci, tecniche, ecc... ma poi se ne restano comunque nelle loro "comfort zone", nei loro "cliqué", ecc... criticando poi chì quelle cose le fà in una determinata maniera, fedele a ciô che viene predicato.
 
Mia madre: ma come devo fare con te? Non ti passa questo hobby?
Mia moglie: dove vai? A quest'ora? A che ora vieni? Ma sei matto? Ma da solo?
Sorella: stai attento per favore. È pericolosissimo.

Tutto questo ogni santissima volta che esco anche per una semplice passeggiata.
 
Mia madre: ma come devo fare con te? Non ti passa questo hobby?
Mia moglie: dove vai? A quest'ora? A che ora vieni? Ma sei matto? Ma da solo?
Sorella: stai attento per favore. È pericolosissimo.

Tutto questo ogni santissima volta che esco anche per una semplice passeggiata.
Ma infatti mi fa quasi ridere: anche se vado a fare un giro in collina su sentieri segnati è tutto un "ma vai da solo? E se ti fai male? E se finisci in un burrone chi ti trova?" Manco scalassi la Marmolada in sandali
 
...un solitario è imprevedibile!...

Non intendevo dire questo, ma "il solitario non è in grado, da solo, di capire se sta facendo una sciocchezza o meno".

Illuminante il titolo di un vecchio articolo giornalistico (che in fondo diceva già tutto), che suonava più o meno": "perché i cretini non sanno di esserlo?" .

A questo ci serve ascoltare il parere degli altri (purché sia sincero e competente): da solo potremmo "non arrivarci" a capire che stiamo facendo una c***ata.

Il che ovviamente non significa dipendere dalle ansie delle mamme che inevitabilmente ti raccomandano di mettere la maglia di lana o di mangiare abbastanza, ma se gli amici (per fare un esempio) del CAI in coro mi dicono "lascia perdere è meglio che lì non ci vai, almeno non con questo tempo / attrezzatura / allenamento / ecc ecc"... forse è meglio che lasci perdere veramente...
 
U

Utente 24852

Guest
Cavoli, questo é un discorsone molto difficile, perché poi dipende dalle persone che consigliano qualcosa, ecc... Ci sono così tante variabili che sicuramente il "problema" ci sarebbe comunque.

A me piace pensare proprio il contrario, un adulto che pratica con competenza una determinata attività dovrebbe essere in gradi di comprende cosa stà facendo. Rischi e pericoli, soprattutto, inclusi.

Poi la scelta personale non penso possa essere giudicata da terzi, nel senso... facendo quella premessa su un adulto, competente... sarà poi a sua discrezione decidere se fare o meno qualcosa, indifferentemente da tutto il resto che dovrebbe saper valutare.

Discorso diverso se ad un persona inesperta ma troppo temeraria, gli si aggiunge qualcuno di esperto che possa fargli presente cose non "evidenti" e "palesi" in determinate attività.

OPINIONE PERSONALE.... niente oro colato, ahah
 
il problema non è il buio, i feroci animali selvatici (in Sicilia!!!!!!!!!!) i malintenzionati (camminare in citta è senza rischi??????), le intemperie, i disagi, i rischi di un accidente o di un incidente ma.......... di essere completamente solo, di riuscire a fare a meno degli altri questo è veramente imperdonabile

Salve a tutti!
Mentre scrivo mi trovo a 1000 e qualcosa metri, in mezzo alla neve, sotto il mio tarp e davanti al fuoco, pronto a passar la notte qui....al freddo e in mezzo al nulla.
Perche ogni volta che faccio queste cose, che per me sono una passione, devo continuare a ricevere messaggi da amici e parenti sentendomi dare del pazzo perche passo la notte fuori?
Ma è possibile ogni volta?
A chi di voi succede tutte le volte che passa la notte o in tenda o in amaca o semplicemente sotto il proprio tarp nel sacco a pelo?
Parliamone?
 
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