- Parchi del Lazio
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- Parco Regionale dei Monti Lucretili
Data: novembre
Regione e provincia: Lazio - Roma
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Tempo fa, cercando su internet qualcosa di nuovo da vedere non troppo lontano da casa, mi sono imbattuta in questo nome “Lagustello di Percile” e immediatamente ho pensato al Lagusel, un piccolo laghetto, che conosciamo in v.di Fassa, e così siamo subito partiti.
L’autunno con i suoi colori ci ha accolto all’arrivo nel paesino di Percile.
Il paese sorge in posizione panoramica su un modesto rilievo 575 m. slm e domina l'alta valle del torrente Licenza.
Secondo alcune fonti il nome di Percile deriva dalla famiglia romana dei Porcia. (Marco Porcio Catone)
Un mito del luogo narra che qui sarebbe avvenuto il ”ratto delle Sabine”.
Ed è rimasto il conseguente ricordo nel “Pozzo delle zitelle”, una dolina a caverna in cui si rifugiavano le donne in caso di minaccia d’invasione.
Del periodo romano rimane come testimonianza una stele marmorea di una fanciulla di età di circa 7 anni, il quale monumento ricorda anche vari personaggi locali.
Sicuramente, a parte l’antico paesino molto piacevole, una delle attrazioni di Percile, se non la principale, sono i suoi laghetti, detti anche “occhietti del Parco dei Lucretili” che si trovano a circa 6 km dall’abitato e a 700 m. di altitudine e che si raggiungono tramite una strada sterrata che aggira una parte della montagna.
La loro origine, probabilmente, è di natura carsica, e si sono generati in seguito a fenomeni geologici che hanno provocato crolli in profondità di masse calcaree.
Il più piccolo dei Laghetti, denominato Marraone è a un livello inferiore, circa 20 metri, rispetto al maggiore ed è difficile localizzarlo tanto è sommerso dalla vegetazione, invece quello più grande, denominato Fiaturno, ha una forma quasi circolare con un diametro di circa 96 metri e una profondità di 16.
I laghetti costituiscono un microsistema a tutela integrale, punteggiato di aceri, ornielli, salici, pioppi e canneti. Il Fraturno dà vita anche al pesce tinca e alla pianta sommersa potamogeton.
La fauna comprende elementi d’interesse come la martora e sembra la puzzola .
Qualche volta si può incontrare la donnola che spesso attraversa le carrarecce, mentre l'intera zona ricade nell'areale di caccia dell'aquila reale.
Di sicuro camminando, abbiamo incontrato molti animali che pascolavano piacevolmente liberi ed anche un incontro un po’ meno piacevole…i cinghiali…
Però una volta arrivati lo spettacolo non si è fatto desiderare certamente!!
Fino ad ora quello che ho visto la, lo posso paragonare solo ai riflessi del bellissimo arcobaleno di colori del lago di Carezza!
Tornando indietro le mucchine ci hanno guardato meravigliate, i cavalli giocavano e gli alberi prendevano fuoco...
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