Permacultura

Finito di leggere " La rivoluzione del filo di paglia" molto bello, soprattutto per quanto riguarda i concetti che racchiude, mi riferisco non tanto ai metodi di coltivazione, ma soprattutto alle sue considerazioni nei riguardi della vita, della natura e del rapporto uomo-natura.

Forse,come scrivete voi, i metodi di coltivazione del Sig. Fukuoka non sono propriamente adeguati al nostro clima però, vorrei provare ugualmente, cercando volta per volta nuove soluzioni adatte al mio terreno. Una cosa è certa, se Fukuoka avesse visto come è combinato adesso sarebbe inorridito.

Devo riuscire a risanarla, renderlo nuovamente fertile, è una sfida.
 
Finito di leggere " La rivoluzione del filo di paglia" molto bello, soprattutto per quanto riguarda i concetti che racchiude, mi riferisco non tanto ai metodi di coltivazione, ma soprattutto alle sue considerazioni nei riguardi della vita, della natura e del rapporto uomo-natura.

Forse,come scrivete voi, i metodi di coltivazione del Sig. Fukuoka non sono propriamente adeguati al nostro clima però, vorrei provare ugualmente, cercando volta per volta nuove soluzioni adatte al mio terreno. Una cosa è certa, se Fukuoka avesse visto come è combinato adesso sarebbe inorridito.

Devo riuscire a risanarlo, renderlo nuovamente fertile, è una sfida.
 
magari passerò da estremista (e da prolisso) ma io credo le possibilità per l'agricoltura al giorno d'oggi siano 4:

1) agricoltura "industriale" (uso di diserbanti, fertilizzanti chimici, su grande scala) vantaggi: sostenibilità economica; svantaggi: futuro del pianeta e presente della qualità-gusto dei cibi
2) agricoltura "moderna" (uso di fertilizzanti naturali, su grande scala, e integrazione con metodi naturali per aiutare il terreno) vantaggi: sostenibilità economica (meno dell'industriale); svantaggi: presente della qualità gusto dei cibi
3) agricoltura biologica (tutto naturale, tecniche "moderne" con applicazioni naturali, su piccola scala) vantaggi: bontà del cibo, futuro del pianeta; svantaggi: scarsa sostenibilità economica (ok solo all'autoconsumo o come risparmio nell'economia familiare)
4) agricoltura biologico-comunitaria (biologico, applicato da piccoli produttori uniti dalla vicinanza territoriale) vantaggi: sostenibilità economica (ma meno dell"industriale") futuro del pianeta; svantaggi: bontà del cibo (un pò meno però del biologico)

a voi la scelta. le domande da porsi sono: voglio vivere di SOLA agricoltura? voglio il FUTURO del pianeta? voglio la BONTA' del cibo?

p.s. l'agricoltura, cmq, costituisce una alterazione dell'equilibrio naturale, e quindi a meno di operare come gli indigeni delle foreste amazzoniche, procura cmq un danno alla natura.

p.p.s chi non ha mai mangiato per anni qualcosa coltivato sul suo terreno non sa cosa significa mangiare bene :p
 
Mi inserisco nella discussione perchè ho letto anch'io qualcosina sulla Permacultura e l'ho trovata molto buona, almeno nella teoria (ho letto il libro di AAm terranuova).

Il problema della Permacultura, almeno come è presentata in questo libro, è che non si improvvisa nulla e la sua realizzazione è piuttosto complessa,soprattutto se la vogliamo integrare con l'allevamento di animali e sui fabbisogni della casa, che seguono e si armonizzano con quelli di tutta la struttura. Diventa quindi un sistema autosufficiente.
Dal momento che anch'io ho pensato di realizzare questa cosa in futuro, mi sono fatta delle domande a tal proposito:
- quanto tempo richiede la messa in opera di tutto e il suo successivo mantenimento
- il costo iniziale anche se ammortizzato nel tempo
- se sia possibile la piena e completa autosufficienza in modo che diventi questo un modo di vivere

Credo che parlare di agricoltura vada di pari passo con l'alimentazione e il peso che questa ha sul nostro vivere e sull'energia che prendiamo da ciò che mangiamo. Sembra che la Permacultura si integri bene con il concetto di agricoltura biodinamica, fondamentale per ritrovare non solo il gusto di una volta degli alimenti e le loro caratteristiche biochimiche perse con l'agricoltura intensiva.

Scusate la prolissità ma sono molto interessata all'argomento "alimentazione":p
 
giustissimo! questo è l'atteggiamento che fukuoka voleva trasmettere!
Dall'unico libro che ho letto, ho capito che Fukuoka è stato un grande personaggio, osservava la natura da un punto di vista molto particolare, sembra quasi la visuale di un insetto che si muove tra gli steli del riso, in alcuni passaggi descrive la natura come se vi fosse immerso, totalmente integrato. Questo credo sia l'atteggiamento giusto e la parola chiave (integrarsi) per comprendere appieno gli straordinari meccanismi che operano in natura e poter ottenere poi dei risultati :si:

le domande da porsi sono: voglio vivere di SOLA agricoltura? voglio il FUTURO del pianeta? voglio la BONTA' del cibo?
Per quanto mi riguarda non vorrei vivere di sola agricoltura, sarebbe impossibile, bisogna trovare dei compromessi, ma vorrei nutrirmi di cibi sani autoprodotti e far si che la mia permanenza sulla terra fosse il meno possibile gravosa, rinunciando il più possibile alle cose superflue.

Il problema della Permacultura, almeno come è presentata in questo libro, è che non si improvvisa nulla e la sua realizzazione è piuttosto complessa,soprattutto se la vogliamo integrare con l'allevamento di animali e sui fabbisogni della casa, che seguono e si armonizzano con quelli di tutta la struttura
Sono d'accordo con te sul fatto che la realizzazione di una struttura compatibile e armonizzata sia complessa, però credo sia comunque possibile, mentre credo che raggiungere la totale autosufficienza sia difficile, si ha sempre bisogno di un apporto dall'esterno. Io avrei ripristinato il baratto.;)
 
ciao cinghiale tutte le scelte implicano delle rinunce. :p
io non ho mai letto questi libri ma dubito fortemente ci si possa mai organizzare singolarmente in modo da avere ognuno intorno casa 7 ettari di terreno da coltivare secondo le proprie modalità.

da quel che leggo dai vostri post mi sembra che questi libri siano fondati sulle idee dell'autore: non sull'esperienze di popolazioni (indistrializzate o meno).

personalmente dubito fortemente di quello che non è mai stato provato.
qualcuno ha degli esempi di posti in cui qualcuno ha provato massivamente tali teorie?
 
Per quanto riguarda l'estensione del terreno, dice l'autore del libro "La rivoluzione del filo di paglia", per sfamare una persona basterebbero circa 1000 mq. applicando i suoi metodi di coltivazione.
Le idee del Sig. Fukuoka, l'unico che al momento abbia letto, sono frutto di studi ed osservazioni, messe poi in pratica nei suoi terreni, nei quali ha sperimentato con successo questo genere di coltivazioni.
Non so se tali metodi siano stati applicati in grandi comunità, so però che nei suoi poderi ospitava numerosi giovani che lavoravano con lui e che si autosostentavano col lavoro della terra.
 

Mais

Guest
Solo 1000 mq ??
Quindi un campetto di 33x33 è sufficiente ?
Ah magari, avessi il terreno lo farei subito, ma io son cittadino :cry: ... qualcuno mi vuole ospitare ? :p
A parte gli scherzi, sono cose che mi interessano molto e si sposano perfettamente con la mia filosofia di vita, ma l'impossibilità di praticare mi snerva, posso comunque dare una mano a chi ci prova, chi mi vuole ?? :D
 
1000mq mi sembra difficilissimo!!! soprattutto per il tipo di coltivazioni di fukuoka riso e orzo non sono il massimo del rendimento... con 2000mq però ce la puoi fare. le coltivazioni da usare però sarebbero mais e patate. allora ce la puoi fare.
 
Che bel post, ricco di spunti interessanti. Voglio trovare e leggere i libri da voi citati.

Effettivamente quest'anno per la prima volta ho creato un orticello minuscolo nel giardino della mia casetta sui monti (ahimè poca roba, circa 750mq in totale). Ho fatto un orticello di 6m x 2m ; son partito con poche cose facili, visto che è la prima volta in assoluto: zucchine , insalata in tre diverse varietà, erbe aromatiche. Mai mangiato zucchine così saporite!! E insalatina così tenere e gustosa!

Ho poi messo tre alberelli da frutto: melo, pero e ciliegio. Il solo che abbia dato qualche frutterello nel primo anno è il pero. 7 (sette!) pere. Per confronto ho comprato le stesse pere al super (pere williams): non c'è paragone, quelle del giardino, colte mature dalla pianta e consumate nel giro di 1/2 giorni sono mooolto meglio.

Per ora l'idea di comprarmi un terreno e vivere secondo certi principi non mi pare attuabile (non ho conoscenze, non ho terreno, non saprei da dove cominciare)....
Ma da qualche parte si può sempre iniziare e leggere un buon libro è un buon inizio !

Grazie...e...Federico...se ti va facci sapere come va, è molto bello ciò che fai, complimenti!
 
Ciao Pauser
scusa se ti chiedo, mi potresti dire i metodi che hai usato? Nel senso come mai dici che non funzionano?
grazie mille
ciao
 
Riesumo questa discussione perchè sto scoprendo questo argomento solo di recente e mi piacerebbe sapere, a distanza di tempo, se qualcuno di voi è andando avanti con la sperimentazione del metodo di Fukuoka qui in Italia ed ha ottenuto qualche risultato.

Leggere un libro (devo ancora procurarmi gli altri) di Fukuoka mi ha dato speranza, perchè una persona con tanta cultura ed esperienza è riuscita a fare cose che io ipotizzavo nel mio mondo utopico, e quindi mi piacerebbe poter apprendere maggiormente sui metodi naturali di coltivazione per poterli mettere in pratica appena sarà possibile (momentaneamente non dispongo di una cosa fondamentale: il terreno! :p )

Non credo che il metodo di Fukuoka non sia attuabile in Italia, penso piuttosto che servano le conoscenze adeguate e tanta pazienza per i lunghi esperimenti necessari, e ragionarci con più teste ed esperienze può portare nella giusta direzione.

Io non ho un terreno quindi per ora mi limito alla teoria e presto comincerò la mia avventura come wwoofer per apprendere anche con la pratica.
Spero che ci sia ancora qualcuno di attivo nonostante siano passati anni da questa discussione, e magari anche gente nuova (come me :lol:) che possa condividere le sue esperienze :)
 
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