- Parchi del Lazio
-
- Monti Lepini
Dati
Data: 11/07/2016
Regione e provincia: Lazio (Rm)
Località di partenza: Pian delle Faggete
Località di arrivo: Perrone del Corvo
Tempo di percorrenza: 4 ore circa
Chilometri:
Grado di difficoltà: EE+
Descrizione delle difficoltà: la salita da Pian delle Faggete all'anticima nord è ripida, il terreno assolutamente non facile (sassi, terriccio, pietre, tronchi etc etc), i passaggi di I grado (uno di II- aggirabile) sono su roccia alquanto instabile; gran parte della cresta e TUTTO il versante orientale, fino a scendere alla sella a q.961 sono un luogo veramente inospitale, dove la progressione è lentissima causa rovi, tronchi, rami, arbusti, pietre, sassi e merda varia
Periodo consigliato: non lo consiglio in nessun periodo
Segnaletica: inesistente, non esistono sentieri nè segnaletica
Dislivello in salita:
Dislivello in discesa:
Quota massima: 1035 m.
Accesso stradale:
Descrizione
Tre anni fa per la prima volta perlustrai il Perrone del Corvo fino all'anticima sud (ecco il topic http://www.avventurosamente.it/xf/threads/wild-lepini-avventura-al-perrone-del-corvo.22246/) per poi, qualche settimana dopo, salirne rocambolescamente in vetta dal versante ovest attraverso la sella che separa la vetta dall'anticima nord (http://www.avventurosamente.it/xf/threads/ritorno-al-perrone-del-corvo-e-vetta-fu.22636/).
Oggi ritorno finalmente su quella che è forse una delle cime meno banali di tutti i Monti Lepini, se non la più ignorante in assoluto: la quota è bassa ma non esistono sentieri, tutti i versanti sono ripidi e la salita è resa difficoltosa (in svariati tratti del versante est quasi impossibile) dalla vegetazione, dai sassi e dai tronchi che ti ostacolano in ogni modo.
Stavolta ho aperto in solitaria una variante che sale direttamente all'anticima nord (q.1013) affrontando alcuni facili passaggi su roccia non buona, rendendo la salita ancora piu' pepata e stimolante.
Da lì ho raggiunto in breve la vetta principale (1035 m.), per poi dirigermi verso l'anticima centrale (q.1035 anche questa) e quindi in direzione della sella a quota 961 metri.
E da qui inizia l'avventura, quella seria, di quelle che non ti fanno vivere nè assaggiare nelle escursioni guidate.
Sebbene tre anni fa io sia già stato in vetta, anche questa volta è una battaglia: due ore (dico 2!!) di progressione lentissima tra rovi, tronchi, rami, arbusti, pietre, sassi e merda varia che ti graffia, ti spella, ti scortica, ti punge e ti demoralizza. Ma non me. Alla fine raggiungo la sella, dopo aver perso e guadagnato dislivello in mezzo ai suddetti inferi ambientali.
Dalla sella scendo rapidamente lungo quello che dovrebbe essere il sentiero dell'Alta via dei Lepini fino a Pian delle Faggete.
Anche questa volta ho vissuto una grande avventura sui Lepini, monti mai banali, monti che ti forgiano e che ti riportano all'essenza primordiale di un escursionista-esploratore.
Data: 11/07/2016
Regione e provincia: Lazio (Rm)
Località di partenza: Pian delle Faggete
Località di arrivo: Perrone del Corvo
Tempo di percorrenza: 4 ore circa
Chilometri:
Grado di difficoltà: EE+
Descrizione delle difficoltà: la salita da Pian delle Faggete all'anticima nord è ripida, il terreno assolutamente non facile (sassi, terriccio, pietre, tronchi etc etc), i passaggi di I grado (uno di II- aggirabile) sono su roccia alquanto instabile; gran parte della cresta e TUTTO il versante orientale, fino a scendere alla sella a q.961 sono un luogo veramente inospitale, dove la progressione è lentissima causa rovi, tronchi, rami, arbusti, pietre, sassi e merda varia
Periodo consigliato: non lo consiglio in nessun periodo
Segnaletica: inesistente, non esistono sentieri nè segnaletica
Dislivello in salita:
Dislivello in discesa:
Quota massima: 1035 m.
Accesso stradale:
Descrizione
Tre anni fa per la prima volta perlustrai il Perrone del Corvo fino all'anticima sud (ecco il topic http://www.avventurosamente.it/xf/threads/wild-lepini-avventura-al-perrone-del-corvo.22246/) per poi, qualche settimana dopo, salirne rocambolescamente in vetta dal versante ovest attraverso la sella che separa la vetta dall'anticima nord (http://www.avventurosamente.it/xf/threads/ritorno-al-perrone-del-corvo-e-vetta-fu.22636/).
Oggi ritorno finalmente su quella che è forse una delle cime meno banali di tutti i Monti Lepini, se non la più ignorante in assoluto: la quota è bassa ma non esistono sentieri, tutti i versanti sono ripidi e la salita è resa difficoltosa (in svariati tratti del versante est quasi impossibile) dalla vegetazione, dai sassi e dai tronchi che ti ostacolano in ogni modo.
Stavolta ho aperto in solitaria una variante che sale direttamente all'anticima nord (q.1013) affrontando alcuni facili passaggi su roccia non buona, rendendo la salita ancora piu' pepata e stimolante.
Da lì ho raggiunto in breve la vetta principale (1035 m.), per poi dirigermi verso l'anticima centrale (q.1035 anche questa) e quindi in direzione della sella a quota 961 metri.
E da qui inizia l'avventura, quella seria, di quelle che non ti fanno vivere nè assaggiare nelle escursioni guidate.
Sebbene tre anni fa io sia già stato in vetta, anche questa volta è una battaglia: due ore (dico 2!!) di progressione lentissima tra rovi, tronchi, rami, arbusti, pietre, sassi e merda varia che ti graffia, ti spella, ti scortica, ti punge e ti demoralizza. Ma non me. Alla fine raggiungo la sella, dopo aver perso e guadagnato dislivello in mezzo ai suddetti inferi ambientali.
Dalla sella scendo rapidamente lungo quello che dovrebbe essere il sentiero dell'Alta via dei Lepini fino a Pian delle Faggete.
Anche questa volta ho vissuto una grande avventura sui Lepini, monti mai banali, monti che ti forgiano e che ti riportano all'essenza primordiale di un escursionista-esploratore.