pesca di sopravvivenza con amo e filo

premessa: e' un work in progress, per cui chiedo gentilmente la vostra collaborazione!!! prossimamente buttero' giu' una seconda parte. a dire il vero l'avevo gia' scritta, anzi sarebbe stata la versione originale dell'articolo, pero' non mi piaceva, per cui l'ho segata brutalmente e ho rifatto tutto da capo, quella parte diventera' un'integrazione. spero vivamente che quanto scrivo possa esservi utile, e che non dobbiate mai applicarlo se non per semplice divertimento personale.

inoltre, spero di non aver sbagliato sezione, nel qual caso chiedo venia allo staff e chiedo se si puo' spostare il thread in una sezione piu' appropriata

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pesco da quando ero piccolo, e ho sempre visto la pesca come hobby, come passione, come stare all'aria aperta, piu' che sotto qualsiasi altro aspetto. non mi e' mai successo (per fortuna) che la mia sopravvivenza dipendesse solo da un pesce in piu', anche se anni fa ho fatto delle scatolette minimali di attrezzatura da pesca da sopravvivenza per amici.

iniziando a girare anche da queste parti, ho notato molte idee «da emergenza» da cui prendere spunto per applicazioni molto piu' tranquille e serene. ho notato anche che spesso molti kit «survival», nel settore pesca, hanno piccoli errori o carenze. e che moltissimi escursionisti hanno dimestichezza con tantissime attivita' all'aperto, ma mancano di idee chiare sull'approccio all'acqua o sulle attrezzature da usare.

ora, sia chiaro, ho moltissimo da imparare anche io. per cui chiedo la gentilezza di segnalarmi eventuali imprecisioni o errori, o se avete idee in merito sono benvenutissime.

premessa: in situazioni di reale necessita' di sopravvivenza, la pesca con amo e filo, specie se praticata «alla regola», e' tra le meno efficaci, ma ha alcuni netti vantaggi che altre tecniche non hanno (ad es, solitamente pesci molto malati o parassitati non abboccano). esistono molti metodi infinitamente piu' rapidi efficaci, ma non intendo spiegarli. mi e' gia' successo di scoprire che gente senza scrupoli ha tratto spunto da miei scritti per commettere delle nefandezze assurde, e non intendo che questo si ripeta. per cui, parlero' solo di un utilizzo «pulito». sono un pescatore, non uno stragista ittico. infine, mi permetto di invitare a praticare un c&r quanto piu' integrale possibile, oppure almeno un «selective harvest» il piu' corretto possibile. senza pesci non esisteranno neppure pescatori. non solo, loro c'erano milioni di anni prima di noi, e noi siamo loro discendenti. a loro dobbiamo portare rispetto.
infine, un appunto. in quasi tutta italia, salvo regolamenti locali, pescare con il filo a mano e' illegale, e sono richieste licenze e permessi appositi. ricordo che si puo' andare oltre i regolamenti soltanto se sussiste lo stato di necessita' (art. 54 c.p.), e spero vivamente che non vi capiti mai.

la condizione migliore e' avere a disposizione una canna da pesca. questa facilita moltissimo le cose. se dovessi scegliere la mia combo di sopravvivenza, non avrei dubbi: una canna telescopica compatta da spinning lunga tra 1.80 e 2.40, con un mulinello abbastanza solido. la mia primissima scelta sarebbe l'alcedo green line pack spin da 210, e non solo per la mia collaborazione con questo marchio, ma per le caratteristiche specifiche di questo particolare modello. in abbinamento userei probabilmente un mulinello 2500 o 4000 a frizione anteriore, con 2 bobine cariche con fili di diametro diverso.

come ripiego economico, anche il kit caperlan 1.80 che si trova da decathlon puo' andare, e' facilmente reperibile e molto comodo oltre ad avere un prezzo bassissimo, ma auguratevi di non agganciare mai qualcosa di serio... il mulinello ha una sola bobina, caricato con un filo da 0.25 puo' tornare utile per un utilizzo medio, con tutte le ovvie limitazioni del caso e del prodotto resta comunque abbastanza versatile per tirarci fuori dai pasticci, a meno di non incappare in qualche siluretto o lucciotto inferocito...

altrimenti, ci tocchera' pescare con il filo a mano. esistono vari modi per pescare con il filo a mano, ovviamente dipende dall'ambiente ed esca.

consiglio spassionato, non legate mai il filo a un dito o ad un braccio, e' molto pericoloso, e quando lo tenete in mano per pescare usate sempre un paio di guanti da giardinaggio o da lavoro leggero... eviterete molti problemi, specie in caso di abboccate improvvise e violente. inoltre, se incappate in una situazione di sopravvivenza, agli inizi puntate sempre su pesci di taglia medio piccola (supponendo che siate costretti a ricorrere alla pesca per periodi brevi, al massimo di pochi giorni, altrimenti le strategie in gioco si complicano decisamente per innumerevoli fattori).

esistono in giro molte ottime spiegazioni su come farsi i vari kit da pesca, tra cui gli "hobo fishing kit". vi lascio a queste, ce ne sono di ottime anche in questo forum. parlero' in seguito del dimensionamento delle attrezzature per casi specifici, ma e' un discorso a parte.

inizio con le esche artificiali

le primissime che tratterei sono gli ondulanti. si possono usare quasi in ogni modo, sono versatilissimi e facili da gestire, si possono trovare in misure adatte ad ogni situazione. basta lanciarle, e poi recuperarle lentamente, alternando strappetti e pause o recuperi "a dente di sega". ovviamente si possono usare anche trainando da una barca, e a volte un recupero regolare tranquillo puo' andar bene.

le seconde sono le esche in gomma, consiglio le testine piombate con i falcetti (in gergo, "grub"). cambiando dimensione e peso della testina e dell'esca si possono ottenere combinazioni per tantissime situazioni, profondita' e correnti diverse. vale quanto detto per gli ondulanti, con la differenza che il peso concentrato sulla testa dell'esca rende molto piu' semplice un recupero basato con movimenti sul piano verticale che non su quello orizzontale. sono comodissime per pesci di piccola taglia, che specie se in branco attaccheranno l'esca con foga inaspettata. ricordate che le esche in gomma si rovinano con l'uso, per cui e' utile averne una buona scorta, in numero superiore alle testine piombate (che comunque si perdono facilmente, purtroppo). infine, faccio notare che le testine piombate si possono usare anche per pescare con esche naturali (spiego dopo).

mosche, streamer e ninfe hanno caratteristiche diverse, pero' tutte queste esche hanno in comune il fatto di imitare microfauna presente sul posto. si possono usare in corrente, facendole scendere lentamente dando filo con le mani e tenendole un po' alte in modo da non perderle sul fondo. nota di colore, per quanto solitamente la modalita' di utilizzo piu' efficiente sia farle scendere in corrente, come succede con insetti morti o trascinati dai flussi, a volte anche recuperi palesemente innaturali, come ad es bloccare il recupero o addirittura farli tornare improvvisamente controcorrente, possono rendere e stimolare abboccate di reazione.

passo ora alle tecniche con esche naturali. ricordate sempre che, se pescate a ridosso del fondo in molte regioni del centro-nord italia, molto probabilmente la vostra esca attirera' orde di gamberi della louisiana che se la spazzoleranno!!! ok, volendo potete pescare e mangiare quelli (a parte che sono ferocissimi e richiedono un secchio, se ci tenete alle mani...), ma il nostro obiettivo sono i pesci. tenete inoltre conto che, anche se ufficialmente sono ritenuti vegetariani, in realta' questi fastidiosi inquilini sono onnivori, e sanno trasformarsi in predatori efficientissimi... ho gia' visto varie volte agguati tesi con successo a pesciolini inermi.

tornando alle tecniche, la piu' semplice e' l'amo con l'esca naturale senza nulla. funziona bene, e' semplice, pero' se c'e' anche un minimo di corrente l'esca non resta in posizione.

la seconda e' la pesca a fondo. si possono usare varie disposizioni per il piombo, se non usate il piombo "in linea" personalmente ne consiglio una per cui il piombo sia legato su un filo piu' debole rispetto a quello tra voi e l'amo, cosi' che in caso di incaglio non si perda il pesce. un caso particolare e' l'uso per la pesca a fondo di testine piombate. si puo' fare, e' una tecnica solitamente usata oltreoceano, in cui la posizione della piombatura viene a coincidere con quella dell'amo.

poi si puo' pescare a galleggiante. non entro in merito dei vari tipi di galleggiante e della loro efficacia o meno nelle varie condizioni. personalmente mi preparerei 2 o 3 galleggiantoni "da assalto" con i relativi piombi, poi delle girelle con moschettone e una scorta di terminali con tenuta al massimo dell'80% rispetto al filo principale (o "linea madre"), in modo da perdere solo l'amo in caso di incaglio. l'ideale per questo sono posti con acqua ferma o corrente lenta, e il grosso vantaggio e' che si puo' scegliere facilmente la profondita' in cui far restare la nostra esca.

infine, un commento rapido sulle attrezzature. consiglio la forbice da pesca a becchi piatti e uno slamatore per ovvi motivi. per il coltellino, vado controcorrente, e mi permetto di consigliarvi qualcosa di economico, va bene anche un modello cinese da tutto a un euro, perche' ipotizzo che per lavori seri abbiate qualcosa di piu' adeguato, e solitamente i lavori da coltellino relativi alla pesca con filo e amo sono molto leggeri. consiglio anche un tagliaunghie, ideale per tagliare il nylon. se dovete tagliare frecce, una buona forbice da unghie in cui le lame siano a stretto contatto (ottime quelle a punta arrotondata) puo' andar bene. infine, il gia' citato paio di guanti torna molto comodo durante l'azione di pesca.

sui fili scrivero' qualcosa in seguito. unico appunto, la bobina su cui li avvolgete deve essere robusta, perche' la pressione esercitata dalla fuga di un grosso pesce puo' stringere le spire e danneggiarla o, in particolari casi, farla esplodere. non solo, il filo alla fine deve essere annodato alla stessa, e la bobina deve avere un laccio con cui tenerla a contatto con il nostro corpo, evitando che un attacco fulmineo, un ramo portato dalla corrente oppure una nostra disattenzione ci faccia perdere l'attrezzatura.

prossimamente scrivero' qualcosa in merito al dimensionamento delle attrezzature per casi molto specifici (grossi pesci, montagna, spazi larghi...), e alla loro scelta e integrazione.
 
Usi un gergo troppo da addetto al lavoro e rischi che la cosa sia realmente capita probabilmente da chi già la conosce, inoltre, opinione mia, qualche foto vale più di mille parole ;)

Comunque argomento interessante. Grazie in anticipo per i "prosegui"

Ciao :), Gianluca
 
Usi un gergo troppo da addetto al lavoro e rischi che la cosa sia realmente capita probabilmente da chi già la conosce, inoltre, opinione mia, qualche foto vale più di mille parole ;)

Comunque argomento interessante. Grazie in anticipo per i "prosegui"

Ciao :), Gianluca

grazie a te per la tua opinione :)

metto nella lista delle cose da fare un dizionarietto base e qualche tutorial piu' semplice :)

edit: e colgo l'occasione per chiedere scusa per la mia deformazione professionale, ho dato troppo per scontato vari punti :(
 
sono un negato della pesca, e se devessi affidare la mia sopravvivenza a quello che hai scritto morirei di fame :)
ci sono molti, troppi punti dedicati ai già avvezzi.
allora, o ti dedichi a loro o scrivi potabile e quindi a prova di cretino quindi spyroproof :) oppure ti orienti a chi è più esperto (e non ci vedo nulla di male) tanto io parlo bistecca.
 
Beh io sono appassionato di pesca e trovo che quello che è stato scritto da Walter sia molto comprensibile.....certo magari un non avvezzo non ha ben chiaro di ciò che si parla quando sente le parole "grub" "falcetti" "ondulanti".....magari si potrebbe fare una sorta di glossario con foto ;)

Ritornando al discorso pesca di sopravvivenza, personalmente mi affiderei ad una tecnica da vecchiotti o da bracconieri (ricordatevi siamo in emergenza MAI mi sognerei di farla altrimenti).
In pratica serve una bobina di filo di nylon(0.30 va più che bene), piombi e amo.

Si tagliano spezzoni di filo, si mette il piombo, si lega l'amo, lo si innesca e si lancia. Il capo di filo libero lo si lega lungo la riva (questo la sera).
Alla mattina presto si vanno a recuperare i fili e, si spera, qualche pesce.
 
ragassss, vi ringrazio moltissimo.

Mea culpa, ho dato per scontato molte cose (il difetto di girare quasi solo forum di pesca). ormai finisco questo articolo come e', e poi provvedo appena possibile a realizzare qualcosa di molto piu' semplice con le istruzioni base, come giustamente mi fate notare :)
 
pur essendo digiuno di tecniche di pesca trovo l'articolo molto comprensibile. eviterei di chiamarlo pesca di sopravvivenza, come quanluno sopra ha già ribadito.
se parto con canna e hobo fishing kit prevedo un minimo di organizzazione e poco di sopravvivenza.

insegna a come realizzare un amo con una spilla da balia, a usare un pezzo di corteccia come galleggiante e un sasso come piombino (tutte cose che ho fatto e ti dico che funzionano!!) e allora dacci di sopravvivenza!
l'articolo più tecnico e ben scritto lo terrei per pesca nei fiumi!
 
Mea culpa, ho dato per scontato molte cose
walterfishing non crearti il minimo problema! sto semplicemente facendo l'avvocato del diavolo :) così se pensavi che avessi scritto che la tua era una guida comprensibile a tutti ecco che arrivo io il rompi @@ e ti rovino tutto :)
il tutto solo per darti una dritta qualora tu volessi aggiustare il tiro. comunque complimenti per la completezza che comunque si evince :)
 

blukiller

Guest
complimenti a walterfishing per le informazioni, da pescatore apprezzo la competenza che dimostri, ma per tornare al discorso sopravvivenza, cioe' ho in tasca lenza e amo (azz che male!) potresti spiegare come trovare le esche in natura da usare e quali sono le piu' indicate
 
In natura puoi trovare esche di origine naturale e vegetale.

Per quelle vegetali osserva l'ambiente intorno, osserva le piante lungo la riva.

More, bacche di sambuco, ciliegie, amoli ma anche chicchi di uva matura.

Per le esche di origine animale sposta le pietre lungo la riva e scava nella fanghiglia se vuoi trovare dei vermi d'acqua.

Nella terra umida invece puoi trovare dei lombrichi, nell'erba delle lumache, larve nel legno marcio. Al mare sugli scogli o sotto la sabbia si trovano un sacco di molluschi.

Son tutte esche che vanno bene per pescare diversi tipi di pesci, io le ho usate praticamente tutte.
 
premessa: mi sono segnato bene i punti dei vostri commenti. purtroppo non riuscivo ad adattare piu' il thread, quindi ho continuato a seguire il filo del discorso gia' iniziato. pero', come detto sopra, ho preso nota delle critiche, e ho capito di aver dato per scontato troppe cose. prossimamente per rimediare faro' degli articoletti base in cui spieghero' queste cose. mi scuso anticipatamente quindi per la continuazione piuttosto tecnica. mi scuso anche per aver fatto un papiro, le basi teoriche iniziali sono pesantiiiiiiiiiii, pero' fanno capire il perche' di certi concetti espressi dopo.

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parto con qualcosa che mi e‭' ‬assolutamente remoto,‭ ‬ma mi e‭' ‬tornato utile.‭ ‬mentre cercavo su internet delle specifiche su alcuni fili da pesca,‭ ‬sono incappato in una pagina in inglese con le specifiche dell'equipaggiamento di sopravvivenza richiesto per gli aerei in volo sopra l'alaska e il canada.‭ ‬la legge‭ ‬02.35.110‭ ‬dell'alaska e‭' ‬molto chiara in merito,‭ ‬e indica chiaramente quali attrezzature bisogna avere.

riporto la riga in merito

(D‭) ‬an assortment of tackle such as hooks,‭ ‬flies,‭ ‬lines,‭ ‬and sinkers‭;

la precedente legge era ancora piu‭' ‬stringente e prevedeva ancora piu‭' ‬attrezzatura

e.‭ ‬one small gill net and an assortment of tackle such as hooks,‭ ‬flies,‭ ‬lines,‭ ‬sinkers,‭ ‬etc.

l'equivalente legge del canada in merito,‭ ‬602.61,‭ ‬invece,‭ ‬e‭' ‬molto nebulosa.‭ ‬anche in questo caso,‭ ‬la precedente legge canadese era molto chiara e dettagliata

Fishing equipment including still fishing bait and a gill net of not more than a‭ ‬2‭ ‬inch or‭ ‬3‭ ‬centimeter mesh.

inoltre ho preso spunto dalle specifiche dei kit di sopravvivenza per piloti militari usaf‭ (‬le piu‭' ‬facili da trovare‭)‬...‭ ‬posso assicurarvi che,‭ ‬come caratteristiche,‭ ‬vanno pesanti‭!!! ‬e,‭ ‬data la destinazione d'uso,‭ ‬e‭' ‬comprensibile.‭ ‬in tutti i casi,‭ ‬oltre al kit da pesca c'e‭' ‬un minimo di attrezzatura piu‭' ‬pesante‭ (‬coltelli da lavoro o da combattimento,‭ ‬in canada e alaska asce,‭ ‬ecc‭)‬.‭ ‬inoltre teniamo conto che i loro scenari di utilizzo sono enormemente diversi dai nostri.

la cosa elegante pero‭' ‬e‭' ‬un'altra:‭ ‬nella legge dell'alaska si chiede esplicitamente che nel kit da pesca ci siano delle mosche,‭ ‬in quella canadese che ci sia dell'esca in genere,‭ ‬nel kit militare invece mettono degli ondulanti.‭ va fatto notare che un'esca naturale e' solitamente molto piu' efficace di un'esca artificiale, per vari motivi, e spesso pure piu' facile da usare per chi non ha molta esperienza in merito, pero' i kit includono sempre qualcosa di artificiale. ‬in tutti i casi la spiegazione e‭' ‬la stessa:‭ ‬tutto questo serve a evitare la dipendenza da esche "esterne", soprattutto proprio quelle naturali. infatti queste hanno anche grossi problemi: reperibilita', conservazione, comodita' (che non e' da confondere con la facilita' d'uso), rischio di attirare animali indesiderati o di altri effetti biologici sgradevoli, ecc.‭ ‬se hai una mosca pronta o un cucchiaino,‭ ‬o un'esca generica,‭ ‬sei gia‭' ‬pronto a cercare pesci.‭ ‬se invece hai solo gli ami ma non hai l'esca,‭ ‬a meno di rampinamenti vari‭ (‬sistema,‭ ‬per quanto efficace,‭ ‬con forti limitazioni effettive‭)‬,‭ ‬non prendi nulla,‭ ‬e,‭ ‬se devi andare a cercarti qualcosa da usare o adattare sull'amo,‭ nella migliore delle ipotesi ‬perdi tempo prezioso.‭ ‬per questo quasi tutti i kit di questo tipo richiedono esche‭ “‬gia‭' ‬pronte‭”‬.‭ ‬poi che siano mosche o altro e‭' ‬una questione solitamente piu‭' ‬culturale che non tecnica, anche se per i fiumi dell'alaska‭ si puo' giustificare con le particolari caratteristiche idrologiche e di ittiofauna. in ogni caso, ‬l'importante e‭' ‬avere qualcosa di utilizzabile subito,‭ ‬solo legando un filo.

ora,‭ ‬dopo aver perso tempo in questioni filosofiche,‭ ‬passo a qualcosa di molto piu‭' ‬adatto alla nostra cara piccola italia.‭ ‬e ci va molto bene che sia cosi‭'‬, in questo siamo fortunati,‭ ‬il perche‭' ‬lo spiego tra poco.‭ ‬le condizioni ambientali influenzano direttamente per ovvi motivi i pesci presenti,‭ ‬e quindi le attrezzature da pesca che possono tornarci comode.‭

in linea teorica,‭ ‬e‭' ‬quasi impossibile fare un kit da pesca‭ "‬universale",‭ ‬adatto a tutti gli ambienti e i pesci,‭ ‬senza ricadere nei limiti visti per i kit d'oltreoceano.‭ ‬avendo a che fare con ambienti nettamente diversi,‭ ‬in cui il pesce medio che incontreremo puo‭' ‬variare dal cavedanello da mezza spanna al siluro da oltre un metro,‭ ‬dare dei valori definitivi non e‭' ‬semplice.

da noi,‭ ‬fortunatamente,‭ ‬la distribuzione degli insediamenti‭ "‬a macchia di leopardo"‭ ‬e la conformazione geografica del territorio rende molto piu‭' ‬semplice le scelta del materiale.
in gran parte del nostro territorio,‭ ‬i pesci di grossa taglia sono in mare,‭ ‬e quindi sulle coste,‭ ‬e in acque interne‭ (‬siluri,‭ ‬lucci,‭ ‬lucioperca,‭ ‬pescegatti dei vari tipi,‭ ‬carpe,‭ ‬rarissimamente trote‭) ‬sono concentrati in determinati punti,‭ ‬solitamente grandi fiumi e laghi.‭ ‬sia chiaro,‭ ‬e‭' ‬possibile trovare pesciolini da una spanna in po e pesci da un metro in fossi e torrentelli infimi‭!!! ‬comunque a noi solitamente interessa la taglia media, che per vari motivi e' la misura piu' "efficace" per i nostri scopi: e' comune, ci sono molti pesci di misura non grande, e' quindi anche abbastanza facile da catturare, e di taglia pero' sufficiente a permetterci di sacrificare solo uno o qualche pesce per le nostre necessita'.

fatto salvo il basso polesine e alcuni punti scoscesi dei grandi laghi,‭ ‬quasi tutti i grandi bacini sono abbastanza attorniati da insediamenti,‭ ‬per cui,‭ ‬se siete in grado di muovervi o di contattare qualcuno,‭ ‬quasi sempre non vi sara‭' ‬difficile chiedere e ricevere aiuto, e non avrete molto bisogno di un kit da pesca d'emergenza.‭ ‬i punti in cui e‭' ‬probabile perdersi solitamente hanno piccoli bacini con pesci di taglia media non troppo grande.‭ ‬per cui, per iniziare, possiamo suddividere il nostro kit da pesca in‭ ‬2‭ ‬ipotesi:

1‭)‬posti larghi con presenza di grossi pesci

2‭)‬posti infrascati,‭ ‬montagna,‭ ‬ecc

successivamente introdurremo un terzo compromesso, una via di mezzo abbastanza generica.

quasi tutti i concetti sono in comune tra i‭ 3 ‬kit,‭ ‬cambia solo la misura della destinazione d'uso e quindi il dimensionamento del materiale. passo quindi al dunque:

materiale in comune: guanti da lavoro, un coltellino, forbice da pesca a becchi piatti (andrebbe bene anche una pinza a becchi piatti da tutto a un euro, ma per allamature profonde da problemi), slamatore (con amo singolo e' piu' comodo che non la forbice), un tagliaunghie economico (ottimo per tagliare il filo), e una pinzetta (a volte capita di pungersi e piantarsi qualche scheggia, oltre ad esser comoda per alcuni lavori sul filo). le forbici da pesca spesso hanno anche un ago che in teoria andrebbe usato per sciogliere nodi, ecc. personalmente lo tolgo, perche' non mi e' mai capitato di usarlo, ma invece mi e' successo di pungermi mentre andavo a prendere la forbice perche' si era smosso dalla sua posizione.

1)acque con grandi pesci, o di grandi dimensioni. in questo caso, non si scherza. piu' che ai siluri, penso soprattutto a carpe e perca (pesci relativamente diffusi e che raggiungono grosse taglie). una bella bobina di nylon da 0.40, ami e terminali di grossa taglia (se si usa il terminale, meglio se e' fatto con un filo con carico di rottura non oltre l'80% del filo principale, magari con una buona resistenza all'abrasione; un buon 0.35 dovrebbe andar bene), e come esche artificiali ondulantoni e grub con testa piombata di grossa taglia. necessario il cavetto d'acciaio, e i guanti da lavoro per maneggiare il filo, meglio ancora qualcosa per avvolgere. se ci sono siluri, si puo' salire come filo allo 0.50 o addirittura allo 0.60, ma prendere un pesce simile con un filo a mano e' qualcosa di veramente rischioso!!! con lo 0.60, per il terminale si puo' usare dacron da 50 lbs, avendo cosi' una combinazione in grado di resistere a fortissime trazioni, pero' piuttosto visibile in acqua. in tutti i casi, consiglio almeno una 50ina di metri di filo, meglio una 80ina, per avere piu' margine di lotta col pesce, e non trovarsi senza filo in caso di rotture.

per questi kit sconsiglio di usare la treccia perche' e' anelastica e quindi difficile da gestire, e per il suo profilo taglia tantissimo, puo' causare lesioni profondissime. inutile dire che e' estremamente pericolosa, specie se usata a mano. inoltre, e' importantissimo scegliere un punto che ci permetta di seguire la cattura senza problemi, e di salparla. so che e' qualcosa di scomodo e pesante, ma puo' fare molto comodo anche un giubbottino di salvataggio di quelli leggeri tipo da kayak, specie se si pesca in fiumi con correnti forti o sponde in cemento. purtroppo non sono rari i casi di gente che cerca i pesci da posizioni instabili, magari si lega il filo addosso, e viene trascinata dentro anche da pesci relativamente piccoli.
come esca naturale, si puo' usare di tutto, per certi pesci va benissimo il mais in scatola per alimentazione umana ( va bene quello da discount, non spendete milioni, e ocio ai regolamenti, in certi periodi e' proibito... possiamo violarli solo se sussiste lo stato di necessita')

2)piccole acque, con pesci piccoli, es montagna, fossati, ecc. valgono le stesse considerazioni sul seguire il pesce e sul giubbottino (molto utile per attutire le cadute soprattutto), e ne sorgono altre relative al non farsi vedere dai pesci in ambienti cosi' piccoli. come filo, solitamente lo 0.20 va bene, dati i diametri ridotti non e' difficile portarsi dietro una bobina da un centinaio di metri. data la forte abrasione in questi ambienti a causa di rocce e legna, e le frequenti rotture per il diametro ridotto, un paio di centinaia di metri tornano utili. come esche artificiali, oltre agli ondulantini e ai grub con testina piombata di piccole dimensioni aggiungerei qualche mosca (se ne trovano anche dai cinesi, 4 mosche a un paio di euro, tecnicamente non sono granche' ma per quel che ci dobbiamo fare vanno benissimo). anche qualche esca in gomma a forma di insettino, oppure certi tipi di esche in bioplastica aromatizzata (in scatoline, ocio a conservarli sempre nel loro liquido puzzolente!!!) possono far comodo. se ne trovano a poco nei negozi di pesca. oppure, nei fossati di pianura, il solito mais. puo' fare comodo anche un ulteriore slamatore apposito per pesci di piccola taglia, oltre a quello "standard". quest'attrezzatura leggera puo' essere usata anche nei posti di cui al punto 1), magari per fare il vivo, e preparando una bella scorta di terminali perche' se incappiamo in pesci di grossa taglia romperanno facilmente il filo. e' la piu' versatile in termini di ambienti di utilizzo, ma la piu' limitata per quanto riguarda le dimensioni dei pesci catturabili.

3)un compromesso tra le due, che dia sufficiente sicurezza anche con pesci di buona taglia, senza ridurre troppo le abboccate dei piccoli. 80-100 m di filo da 0.30 circa, terminali da 0.25, cavetti d'acciaio e ondulanti e grub di media taglia. questa e' la combinazione piu' versatile come utilizzi, permette di puntare a ciprinidi da una spanna e gestire anche siluretti da metro senza troppe paure, in spazi estremamente ridotti e con pesci molto piccoli o molto grandi puo' essere pero' fuori luogo.

quale delle 3 portare con noi? dipende. la 2 e' usabile ovunque e occupa pochissimo spazio, avendo le esche piu' piccole. pero' e' adatta soprattutto per piccole acque e pesci, soprattutto in montagna, oppure se abbiamo spazio possiamo usarla come complementare della 1 per fare il vivo da usare poi con l'altra. la 1 va benissimo in mare, o in ambienti tipo polesine, arno, grandi fiumi e bacini in genere, dove incappare in grossi pesci e' molto probabile. la 3 va bene un po' per tutto, ma come tutte le soluzione intermedie taglia sopra e sotto. per i canali delle mie parti, la 3 e' una scelta quasi obbligata (se non ci fossero carpe e siluretti punterei diretto sulla 2, e i siluretti in questione sono piccoli, quindi la 1 e' eccessiva).

le montature e i vari utilizzi saranno esaminati poi in altri articoli che pubblichero' prossimamente.
 
ho conosciuto da poco un biologo americano che spesso sta via delle settimane a studiare nelle foreste, mi ha mostrato le sue foto (meravigliose) e in una c'era lui con uno zaino da 40 lt in spalla, dentro solo amaca, macchina foto, alcuni strumenti, coltello, vestiti.... e per mangiare... solo una canna da pesca, mi raccontava che nei periodi di studio mangia solo il pesce che pesca e qualche erba selvatica.
:D
Non aveva l'acciarino però, gliene ho fornito uno io e gli ho insegnato ad usarlo, in cambio lui mi insegnerà tutto il resto, se vado a trovarlo sul campo :)
 
ho conosciuto da poco un biologo americano che spesso sta via delle settimane a studiare nelle foreste, mi ha mostrato le sue foto (meravigliose) e in una c'era lui con uno zaino da 40 lt in spalla, dentro solo amaca, macchina foto, alcuni strumenti, coltello, vestiti.... e per mangiare... solo una canna da pesca, mi raccontava che nei periodi di studio mangia solo il pesce che pesca e qualche erba selvatica.
:D
Non aveva l'acciarino però, gliene ho fornito uno io e gli ho insegnato ad usarlo, in cambio lui mi insegnerà tutto il resto, se vado a trovarlo sul campo :)

questi sono quelli che veramente ci sanno fare :si: :si: fatti insegnare tutto l'insegnabile!!!

tra l'altro non mi spiacerebbe contattarlo se possibile per chiedergli qualche appunto in merito, dato che le condizioni usa sono ben diverse dalle nostre
 
Ho letto con enorme interesse finora, auspico che troverai il tempo di finire questa mini-guida!
Resto sintonizzato per quanto suggerirai in tema di montature, piombi, galleggianti, ecc...

In particolare, se potessi suggerire 2-3 montature standard di facile realizzazione, in particolare per pescare nelle acque dolci di montagna, dove l'acqua è cristallina e fredda e il fondo spesso roccioso. Sempre per finalità di sussistenza, s'intende.
 
Concordo.

Pur apprezzando le info fornite e la competenza dimostrata, non ho capito nulla..

L'ideale sarebbe, IMHO, ipotizzare l'arrivo in un luogo dove c'è acqua (quindi presumibilmente pesci) ma ZERO attrezzatura specifica.

Di conseguenza realizzazione di attrezzatura d'emergenza per la pesca e nozioni per la stessa (con l'attrezzatura improvvisata).

Vero survival !

:D:D:D
 
questo è il mio ki maturato con l'esperienza .. Non mi è mai servito di più.. vabbè se poi ti porti una canna e un mulinello allora si andava a pesca non in montagna

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