premessa: e' un work in progress, per cui chiedo gentilmente la vostra collaborazione!!! prossimamente buttero' giu' una seconda parte. a dire il vero l'avevo gia' scritta, anzi sarebbe stata la versione originale dell'articolo, pero' non mi piaceva, per cui l'ho segata brutalmente e ho rifatto tutto da capo, quella parte diventera' un'integrazione. spero vivamente che quanto scrivo possa esservi utile, e che non dobbiate mai applicarlo se non per semplice divertimento personale.
inoltre, spero di non aver sbagliato sezione, nel qual caso chiedo venia allo staff e chiedo se si puo' spostare il thread in una sezione piu' appropriata
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pesco da quando ero piccolo, e ho sempre visto la pesca come hobby, come passione, come stare all'aria aperta, piu' che sotto qualsiasi altro aspetto. non mi e' mai successo (per fortuna) che la mia sopravvivenza dipendesse solo da un pesce in piu', anche se anni fa ho fatto delle scatolette minimali di attrezzatura da pesca da sopravvivenza per amici.
iniziando a girare anche da queste parti, ho notato molte idee «da emergenza» da cui prendere spunto per applicazioni molto piu' tranquille e serene. ho notato anche che spesso molti kit «survival», nel settore pesca, hanno piccoli errori o carenze. e che moltissimi escursionisti hanno dimestichezza con tantissime attivita' all'aperto, ma mancano di idee chiare sull'approccio all'acqua o sulle attrezzature da usare.
ora, sia chiaro, ho moltissimo da imparare anche io. per cui chiedo la gentilezza di segnalarmi eventuali imprecisioni o errori, o se avete idee in merito sono benvenutissime.
premessa: in situazioni di reale necessita' di sopravvivenza, la pesca con amo e filo, specie se praticata «alla regola», e' tra le meno efficaci, ma ha alcuni netti vantaggi che altre tecniche non hanno (ad es, solitamente pesci molto malati o parassitati non abboccano). esistono molti metodi infinitamente piu' rapidi efficaci, ma non intendo spiegarli. mi e' gia' successo di scoprire che gente senza scrupoli ha tratto spunto da miei scritti per commettere delle nefandezze assurde, e non intendo che questo si ripeta. per cui, parlero' solo di un utilizzo «pulito». sono un pescatore, non uno stragista ittico. infine, mi permetto di invitare a praticare un c&r quanto piu' integrale possibile, oppure almeno un «selective harvest» il piu' corretto possibile. senza pesci non esisteranno neppure pescatori. non solo, loro c'erano milioni di anni prima di noi, e noi siamo loro discendenti. a loro dobbiamo portare rispetto.
infine, un appunto. in quasi tutta italia, salvo regolamenti locali, pescare con il filo a mano e' illegale, e sono richieste licenze e permessi appositi. ricordo che si puo' andare oltre i regolamenti soltanto se sussiste lo stato di necessita' (art. 54 c.p.), e spero vivamente che non vi capiti mai.
la condizione migliore e' avere a disposizione una canna da pesca. questa facilita moltissimo le cose. se dovessi scegliere la mia combo di sopravvivenza, non avrei dubbi: una canna telescopica compatta da spinning lunga tra 1.80 e 2.40, con un mulinello abbastanza solido. la mia primissima scelta sarebbe l'alcedo green line pack spin da 210, e non solo per la mia collaborazione con questo marchio, ma per le caratteristiche specifiche di questo particolare modello. in abbinamento userei probabilmente un mulinello 2500 o 4000 a frizione anteriore, con 2 bobine cariche con fili di diametro diverso.
come ripiego economico, anche il kit caperlan 1.80 che si trova da decathlon puo' andare, e' facilmente reperibile e molto comodo oltre ad avere un prezzo bassissimo, ma auguratevi di non agganciare mai qualcosa di serio... il mulinello ha una sola bobina, caricato con un filo da 0.25 puo' tornare utile per un utilizzo medio, con tutte le ovvie limitazioni del caso e del prodotto resta comunque abbastanza versatile per tirarci fuori dai pasticci, a meno di non incappare in qualche siluretto o lucciotto inferocito...
altrimenti, ci tocchera' pescare con il filo a mano. esistono vari modi per pescare con il filo a mano, ovviamente dipende dall'ambiente ed esca.
consiglio spassionato, non legate mai il filo a un dito o ad un braccio, e' molto pericoloso, e quando lo tenete in mano per pescare usate sempre un paio di guanti da giardinaggio o da lavoro leggero... eviterete molti problemi, specie in caso di abboccate improvvise e violente. inoltre, se incappate in una situazione di sopravvivenza, agli inizi puntate sempre su pesci di taglia medio piccola (supponendo che siate costretti a ricorrere alla pesca per periodi brevi, al massimo di pochi giorni, altrimenti le strategie in gioco si complicano decisamente per innumerevoli fattori).
esistono in giro molte ottime spiegazioni su come farsi i vari kit da pesca, tra cui gli "hobo fishing kit". vi lascio a queste, ce ne sono di ottime anche in questo forum. parlero' in seguito del dimensionamento delle attrezzature per casi specifici, ma e' un discorso a parte.
inizio con le esche artificiali
le primissime che tratterei sono gli ondulanti. si possono usare quasi in ogni modo, sono versatilissimi e facili da gestire, si possono trovare in misure adatte ad ogni situazione. basta lanciarle, e poi recuperarle lentamente, alternando strappetti e pause o recuperi "a dente di sega". ovviamente si possono usare anche trainando da una barca, e a volte un recupero regolare tranquillo puo' andar bene.
le seconde sono le esche in gomma, consiglio le testine piombate con i falcetti (in gergo, "grub"). cambiando dimensione e peso della testina e dell'esca si possono ottenere combinazioni per tantissime situazioni, profondita' e correnti diverse. vale quanto detto per gli ondulanti, con la differenza che il peso concentrato sulla testa dell'esca rende molto piu' semplice un recupero basato con movimenti sul piano verticale che non su quello orizzontale. sono comodissime per pesci di piccola taglia, che specie se in branco attaccheranno l'esca con foga inaspettata. ricordate che le esche in gomma si rovinano con l'uso, per cui e' utile averne una buona scorta, in numero superiore alle testine piombate (che comunque si perdono facilmente, purtroppo). infine, faccio notare che le testine piombate si possono usare anche per pescare con esche naturali (spiego dopo).
mosche, streamer e ninfe hanno caratteristiche diverse, pero' tutte queste esche hanno in comune il fatto di imitare microfauna presente sul posto. si possono usare in corrente, facendole scendere lentamente dando filo con le mani e tenendole un po' alte in modo da non perderle sul fondo. nota di colore, per quanto solitamente la modalita' di utilizzo piu' efficiente sia farle scendere in corrente, come succede con insetti morti o trascinati dai flussi, a volte anche recuperi palesemente innaturali, come ad es bloccare il recupero o addirittura farli tornare improvvisamente controcorrente, possono rendere e stimolare abboccate di reazione.
passo ora alle tecniche con esche naturali. ricordate sempre che, se pescate a ridosso del fondo in molte regioni del centro-nord italia, molto probabilmente la vostra esca attirera' orde di gamberi della louisiana che se la spazzoleranno!!! ok, volendo potete pescare e mangiare quelli (a parte che sono ferocissimi e richiedono un secchio, se ci tenete alle mani...), ma il nostro obiettivo sono i pesci. tenete inoltre conto che, anche se ufficialmente sono ritenuti vegetariani, in realta' questi fastidiosi inquilini sono onnivori, e sanno trasformarsi in predatori efficientissimi... ho gia' visto varie volte agguati tesi con successo a pesciolini inermi.
tornando alle tecniche, la piu' semplice e' l'amo con l'esca naturale senza nulla. funziona bene, e' semplice, pero' se c'e' anche un minimo di corrente l'esca non resta in posizione.
la seconda e' la pesca a fondo. si possono usare varie disposizioni per il piombo, se non usate il piombo "in linea" personalmente ne consiglio una per cui il piombo sia legato su un filo piu' debole rispetto a quello tra voi e l'amo, cosi' che in caso di incaglio non si perda il pesce. un caso particolare e' l'uso per la pesca a fondo di testine piombate. si puo' fare, e' una tecnica solitamente usata oltreoceano, in cui la posizione della piombatura viene a coincidere con quella dell'amo.
poi si puo' pescare a galleggiante. non entro in merito dei vari tipi di galleggiante e della loro efficacia o meno nelle varie condizioni. personalmente mi preparerei 2 o 3 galleggiantoni "da assalto" con i relativi piombi, poi delle girelle con moschettone e una scorta di terminali con tenuta al massimo dell'80% rispetto al filo principale (o "linea madre"), in modo da perdere solo l'amo in caso di incaglio. l'ideale per questo sono posti con acqua ferma o corrente lenta, e il grosso vantaggio e' che si puo' scegliere facilmente la profondita' in cui far restare la nostra esca.
infine, un commento rapido sulle attrezzature. consiglio la forbice da pesca a becchi piatti e uno slamatore per ovvi motivi. per il coltellino, vado controcorrente, e mi permetto di consigliarvi qualcosa di economico, va bene anche un modello cinese da tutto a un euro, perche' ipotizzo che per lavori seri abbiate qualcosa di piu' adeguato, e solitamente i lavori da coltellino relativi alla pesca con filo e amo sono molto leggeri. consiglio anche un tagliaunghie, ideale per tagliare il nylon. se dovete tagliare frecce, una buona forbice da unghie in cui le lame siano a stretto contatto (ottime quelle a punta arrotondata) puo' andar bene. infine, il gia' citato paio di guanti torna molto comodo durante l'azione di pesca.
sui fili scrivero' qualcosa in seguito. unico appunto, la bobina su cui li avvolgete deve essere robusta, perche' la pressione esercitata dalla fuga di un grosso pesce puo' stringere le spire e danneggiarla o, in particolari casi, farla esplodere. non solo, il filo alla fine deve essere annodato alla stessa, e la bobina deve avere un laccio con cui tenerla a contatto con il nostro corpo, evitando che un attacco fulmineo, un ramo portato dalla corrente oppure una nostra disattenzione ci faccia perdere l'attrezzatura.
prossimamente scrivero' qualcosa in merito al dimensionamento delle attrezzature per casi molto specifici (grossi pesci, montagna, spazi larghi...), e alla loro scelta e integrazione.
inoltre, spero di non aver sbagliato sezione, nel qual caso chiedo venia allo staff e chiedo se si puo' spostare il thread in una sezione piu' appropriata
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pesco da quando ero piccolo, e ho sempre visto la pesca come hobby, come passione, come stare all'aria aperta, piu' che sotto qualsiasi altro aspetto. non mi e' mai successo (per fortuna) che la mia sopravvivenza dipendesse solo da un pesce in piu', anche se anni fa ho fatto delle scatolette minimali di attrezzatura da pesca da sopravvivenza per amici.
iniziando a girare anche da queste parti, ho notato molte idee «da emergenza» da cui prendere spunto per applicazioni molto piu' tranquille e serene. ho notato anche che spesso molti kit «survival», nel settore pesca, hanno piccoli errori o carenze. e che moltissimi escursionisti hanno dimestichezza con tantissime attivita' all'aperto, ma mancano di idee chiare sull'approccio all'acqua o sulle attrezzature da usare.
ora, sia chiaro, ho moltissimo da imparare anche io. per cui chiedo la gentilezza di segnalarmi eventuali imprecisioni o errori, o se avete idee in merito sono benvenutissime.
premessa: in situazioni di reale necessita' di sopravvivenza, la pesca con amo e filo, specie se praticata «alla regola», e' tra le meno efficaci, ma ha alcuni netti vantaggi che altre tecniche non hanno (ad es, solitamente pesci molto malati o parassitati non abboccano). esistono molti metodi infinitamente piu' rapidi efficaci, ma non intendo spiegarli. mi e' gia' successo di scoprire che gente senza scrupoli ha tratto spunto da miei scritti per commettere delle nefandezze assurde, e non intendo che questo si ripeta. per cui, parlero' solo di un utilizzo «pulito». sono un pescatore, non uno stragista ittico. infine, mi permetto di invitare a praticare un c&r quanto piu' integrale possibile, oppure almeno un «selective harvest» il piu' corretto possibile. senza pesci non esisteranno neppure pescatori. non solo, loro c'erano milioni di anni prima di noi, e noi siamo loro discendenti. a loro dobbiamo portare rispetto.
infine, un appunto. in quasi tutta italia, salvo regolamenti locali, pescare con il filo a mano e' illegale, e sono richieste licenze e permessi appositi. ricordo che si puo' andare oltre i regolamenti soltanto se sussiste lo stato di necessita' (art. 54 c.p.), e spero vivamente che non vi capiti mai.
la condizione migliore e' avere a disposizione una canna da pesca. questa facilita moltissimo le cose. se dovessi scegliere la mia combo di sopravvivenza, non avrei dubbi: una canna telescopica compatta da spinning lunga tra 1.80 e 2.40, con un mulinello abbastanza solido. la mia primissima scelta sarebbe l'alcedo green line pack spin da 210, e non solo per la mia collaborazione con questo marchio, ma per le caratteristiche specifiche di questo particolare modello. in abbinamento userei probabilmente un mulinello 2500 o 4000 a frizione anteriore, con 2 bobine cariche con fili di diametro diverso.
come ripiego economico, anche il kit caperlan 1.80 che si trova da decathlon puo' andare, e' facilmente reperibile e molto comodo oltre ad avere un prezzo bassissimo, ma auguratevi di non agganciare mai qualcosa di serio... il mulinello ha una sola bobina, caricato con un filo da 0.25 puo' tornare utile per un utilizzo medio, con tutte le ovvie limitazioni del caso e del prodotto resta comunque abbastanza versatile per tirarci fuori dai pasticci, a meno di non incappare in qualche siluretto o lucciotto inferocito...
altrimenti, ci tocchera' pescare con il filo a mano. esistono vari modi per pescare con il filo a mano, ovviamente dipende dall'ambiente ed esca.
consiglio spassionato, non legate mai il filo a un dito o ad un braccio, e' molto pericoloso, e quando lo tenete in mano per pescare usate sempre un paio di guanti da giardinaggio o da lavoro leggero... eviterete molti problemi, specie in caso di abboccate improvvise e violente. inoltre, se incappate in una situazione di sopravvivenza, agli inizi puntate sempre su pesci di taglia medio piccola (supponendo che siate costretti a ricorrere alla pesca per periodi brevi, al massimo di pochi giorni, altrimenti le strategie in gioco si complicano decisamente per innumerevoli fattori).
esistono in giro molte ottime spiegazioni su come farsi i vari kit da pesca, tra cui gli "hobo fishing kit". vi lascio a queste, ce ne sono di ottime anche in questo forum. parlero' in seguito del dimensionamento delle attrezzature per casi specifici, ma e' un discorso a parte.
inizio con le esche artificiali
le primissime che tratterei sono gli ondulanti. si possono usare quasi in ogni modo, sono versatilissimi e facili da gestire, si possono trovare in misure adatte ad ogni situazione. basta lanciarle, e poi recuperarle lentamente, alternando strappetti e pause o recuperi "a dente di sega". ovviamente si possono usare anche trainando da una barca, e a volte un recupero regolare tranquillo puo' andar bene.
le seconde sono le esche in gomma, consiglio le testine piombate con i falcetti (in gergo, "grub"). cambiando dimensione e peso della testina e dell'esca si possono ottenere combinazioni per tantissime situazioni, profondita' e correnti diverse. vale quanto detto per gli ondulanti, con la differenza che il peso concentrato sulla testa dell'esca rende molto piu' semplice un recupero basato con movimenti sul piano verticale che non su quello orizzontale. sono comodissime per pesci di piccola taglia, che specie se in branco attaccheranno l'esca con foga inaspettata. ricordate che le esche in gomma si rovinano con l'uso, per cui e' utile averne una buona scorta, in numero superiore alle testine piombate (che comunque si perdono facilmente, purtroppo). infine, faccio notare che le testine piombate si possono usare anche per pescare con esche naturali (spiego dopo).
mosche, streamer e ninfe hanno caratteristiche diverse, pero' tutte queste esche hanno in comune il fatto di imitare microfauna presente sul posto. si possono usare in corrente, facendole scendere lentamente dando filo con le mani e tenendole un po' alte in modo da non perderle sul fondo. nota di colore, per quanto solitamente la modalita' di utilizzo piu' efficiente sia farle scendere in corrente, come succede con insetti morti o trascinati dai flussi, a volte anche recuperi palesemente innaturali, come ad es bloccare il recupero o addirittura farli tornare improvvisamente controcorrente, possono rendere e stimolare abboccate di reazione.
passo ora alle tecniche con esche naturali. ricordate sempre che, se pescate a ridosso del fondo in molte regioni del centro-nord italia, molto probabilmente la vostra esca attirera' orde di gamberi della louisiana che se la spazzoleranno!!! ok, volendo potete pescare e mangiare quelli (a parte che sono ferocissimi e richiedono un secchio, se ci tenete alle mani...), ma il nostro obiettivo sono i pesci. tenete inoltre conto che, anche se ufficialmente sono ritenuti vegetariani, in realta' questi fastidiosi inquilini sono onnivori, e sanno trasformarsi in predatori efficientissimi... ho gia' visto varie volte agguati tesi con successo a pesciolini inermi.
tornando alle tecniche, la piu' semplice e' l'amo con l'esca naturale senza nulla. funziona bene, e' semplice, pero' se c'e' anche un minimo di corrente l'esca non resta in posizione.
la seconda e' la pesca a fondo. si possono usare varie disposizioni per il piombo, se non usate il piombo "in linea" personalmente ne consiglio una per cui il piombo sia legato su un filo piu' debole rispetto a quello tra voi e l'amo, cosi' che in caso di incaglio non si perda il pesce. un caso particolare e' l'uso per la pesca a fondo di testine piombate. si puo' fare, e' una tecnica solitamente usata oltreoceano, in cui la posizione della piombatura viene a coincidere con quella dell'amo.
poi si puo' pescare a galleggiante. non entro in merito dei vari tipi di galleggiante e della loro efficacia o meno nelle varie condizioni. personalmente mi preparerei 2 o 3 galleggiantoni "da assalto" con i relativi piombi, poi delle girelle con moschettone e una scorta di terminali con tenuta al massimo dell'80% rispetto al filo principale (o "linea madre"), in modo da perdere solo l'amo in caso di incaglio. l'ideale per questo sono posti con acqua ferma o corrente lenta, e il grosso vantaggio e' che si puo' scegliere facilmente la profondita' in cui far restare la nostra esca.
infine, un commento rapido sulle attrezzature. consiglio la forbice da pesca a becchi piatti e uno slamatore per ovvi motivi. per il coltellino, vado controcorrente, e mi permetto di consigliarvi qualcosa di economico, va bene anche un modello cinese da tutto a un euro, perche' ipotizzo che per lavori seri abbiate qualcosa di piu' adeguato, e solitamente i lavori da coltellino relativi alla pesca con filo e amo sono molto leggeri. consiglio anche un tagliaunghie, ideale per tagliare il nylon. se dovete tagliare frecce, una buona forbice da unghie in cui le lame siano a stretto contatto (ottime quelle a punta arrotondata) puo' andar bene. infine, il gia' citato paio di guanti torna molto comodo durante l'azione di pesca.
sui fili scrivero' qualcosa in seguito. unico appunto, la bobina su cui li avvolgete deve essere robusta, perche' la pressione esercitata dalla fuga di un grosso pesce puo' stringere le spire e danneggiarla o, in particolari casi, farla esplodere. non solo, il filo alla fine deve essere annodato alla stessa, e la bobina deve avere un laccio con cui tenerla a contatto con il nostro corpo, evitando che un attacco fulmineo, un ramo portato dalla corrente oppure una nostra disattenzione ci faccia perdere l'attrezzatura.
prossimamente scrivero' qualcosa in merito al dimensionamento delle attrezzature per casi molto specifici (grossi pesci, montagna, spazi larghi...), e alla loro scelta e integrazione.