pesca di sopravvivenza con amo e filo

ragasss, sono preso male con l'uni. Ho aperto in parallelo un altro thread con qualcosa di base per chi non ha mai pescato, qua mettero' le montature ecc appena sopravvivo agli esami.

Tra poco torno, chiedo venia per l'assenza!
 
vedo nei vostri kit fili grossi come diametro, ma riuscite a prendere qualcosa ?
Nei nostri fiumi con quei diametri si prendono reine, siluri, lucci ma quegli grossi se poi ci mettete che le reine sono grufolatori....
Vi dico un metodo di pasturazione per i mesi primaverili o estivi, basta avere un recipiente e un pezzo di carne, si prende il pezzo di carne o animale morto si scuoia eventualmente dalla pelle, pratichiamo un foro nel recipiente, mettiamo il pezzo di carne nel recipiente e lo appendiamo ad un albero del fiume, le mosche deporranno le uova e le larve cadranno nel fiume con questo sistema avrete sempre pesci vicino alla riva
 
vedo nei vostri kit fili grossi come diametro, ma riuscite a prendere qualcosa ?
Nei nostri fiumi con quei diametri si prendono reine, siluri, lucci ma quegli grossi se poi ci mettete che le reine sono grufolatori....
Vi dico un metodo di pasturazione per i mesi primaverili o estivi, basta avere un recipiente e un pezzo di carne, si prende il pezzo di carne o animale morto si scuoia eventualmente dalla pelle, pratichiamo un foro nel recipiente, mettiamo il pezzo di carne nel recipiente e lo appendiamo ad un albero del fiume, le mosche deporranno le uova e le larve cadranno nel fiume con questo sistema avrete sempre pesci vicino alla riva

se vuoi ho foto di cavedani presi a spinning per scommessa alcuni anni fa con nylon da 0.50 e cavetto d'acciaio (si, hai letto benissimo, 0.50 mm).

diciamo che non sempre, ma i fili grossi possono fuzionare :) il metodo di pasturazione che dici va bene, ma ha il grosso problema di puzzare (il che lo rende facilmente individuabile) e attirare migliaia di mosche...
 
se non ci sono mosche non hai larve, spinning presuppone di avere la canna e mulinello io farei il classico filaccione un paio di mt di filo un grosso amo e un esca trovata sul posto legato ad un piolo fissato sulla riva del fiume da controllare un paio di volte al giorno.
 
se non ci sono mosche non hai larve, spinning presuppone di avere la canna e mulinello io farei il classico filaccione un paio di mt di filo un grosso amo e un esca trovata sul posto legato ad un piolo fissato sulla riva del fiume da controllare un paio di volte al giorno.

da un lato si. ondulanti, piccole testine piombate con esche in gomma, piccoli jig e vari artificiali da mosca (mosche, streamer e ninfe) sono usabili anche a mano, ovviamente con certi limiti :)

preferirei un albero e qualche m di filo in piu', ma per il resto condivido :)
 
sai non avendo mai pescato con artificiale da questo punto di vista sono ingorante, per le 2 cose dette pastorazione e filaccioni gli ho provati sul campo quando ero ragazzino quando era finita la scuola per noi cominciava la scoperta di quel " mondo dei campi " tagliavamo le canne di fiume per farci porta esche vive basta lasciare un nodo di giunzione tra i vari segmenti della canna e praticare dei fori per il passaggio aria poi riempirle di cavallette e turare con della carta, queste erano formidabili per i cavedani. Sulla riva dell'arno si voltava le pietre poi ci si impiastricciava le dita di sabbia e prendevamo le sanguisughe che non potevano attaccarsi alle dita proprio per la presenza della sabbia anche queste per i cavedani. Un mio zio mi aveva fatto vedere come svuotare le zucche e renderle impermeabili per poi metterci i pesci, mi aveva anche insegnato a intrecciare il crine di cavallo per farci il filo da pesca, ma non ho mai imparato
 
PESCHE SENZA USO DI AMI, molti di voi ricorderanno i racconti dei nonni
Gamberetti: conosco il modo per prendere i gamberetti di fiume con la nassa fatta con un sacco di tela, si fa un cerchio con un filo di ferro si mette un 20cm dall'imboccatura del sacco si rivolta i lembi all'interno e si mette un pezzo di grasso (mettevamo quello del prosciutto che il salumiere toglie) poi si fissa alla riva con dei sassi e si controlla un paio di volte al dì ci trovi gamberetti e/o granchi di fiume, si rivolta i lembi dell'imboccatura per evitare che i gamberetti riescano dalla trappola. Le nasse si fanno anche con le calze rotte delle donne.
Pesca delle rane con la pisana, La pisana è un retino a forma triangolare di circa 50-70 cm di lato fatto con 3 rami o canne abbastanza robuste a cui si fissa una rete poi si risale il fosso le rane si buttano in acqua e spesso si nascondono sotto il fogliame della riva noi con la pisana settacciavamo quel fogliame le rane scappavano e finivano nella rete.
Pesca delle rane con la chiocciola, si prende una canna di fiume abbastanza lunga circa 2,5 mt o piu si lega uno spago alla canna ed in fondo si lega una chiocciola sbucciata poi avvicinandosi senza far rumore si fa battere leggermente in acqua e danzare davanti alla rana la chiocciola, questo provoca l'attacco della rana allora senza dare strattoni ma con decisione ritiriamo la chiocciola con la rana attaccata la prendiamo al volo e si ricomincia con la prossima rana. Una cosa importante se tira vento le rane non si muovono rimangono in acqua perchè il vento seccherebbe loro la pelle quindi niente pesca alla rane e niente fritto :)
Pesca con la bilancia serve una rete si costruisce un quadrato con delle bacchette di ferro,misura consentita 1,5mt di lato, tipo un acquilone tanto per rendere l'idea si lega l'incrocio delle bacchette alle quali si fissa la rete poi si lega i vertici con spago e si uniscono con un nodo a cappio quello servirà per attaccare la bilancia allo spago della canna, con questo metodo si pesca in acque ferme si cala la bilancia e si ritira ogni 20 minuti
ecco un video della bilancia https://www.youtube.com/watch?v=f3tECxaYpvE
Pesca con le mani si cerca un posto dove ci sono molte radici o piante in acqua, si entra dentro il fiume e piano piano si fruga sotto tali anfratti e sotto le pietre, senza agitarsi con calma appena si sente il pesce si cerca di capire dov'è la testa e la coda, se fate piano non si muoverà appena in posizione si afferra per attacco coda e branchie o bocca e si tira su, poi lo gettiamo sulla riva. Ricordo a tutti che non occorre fare una strage inutile per nutrirsi, ed evitare di prendere le tinche che sono in estinzione in italia
video questo signore cerca i barbi lo dico perchè pesca in correntina sotto i sassi mentre sotto le radici o in corrispondenza della riva si prendono reine
pesca con la mazzetta alle anguille, questo lo spiega veramente bene però si pesca la notte quando sono più attive fatele mangiare bene non tirate subito sù, serve uno straccio per prenderle altrimenti vi scappano dalle mani o un ombrello aperto e messo all'incontrario quando si cattura si fa cadere l'anguilla nel cavo dell'ombrello l'anguilla non riuscirà a scappare

poi ci sarebbero le trappole fatte con i ramoscelli ne trovate diverse sul tubo, io vi consiglio di fare l'ingresso contro corrente perchè il pesce tende a risalire la corrente

tutte queste tecniche le ho personalmente fatte da adolescente
 
Ultima modifica di un moderatore:
sapete come si realizza una canna in pezzi fatta in bamboo o i galleggianti con le penne dell'istrice ?
la pesca a strappo con l'ancorina ?
 
Nel mantovano si usava, oramai è veramente ma veramente raro trovarli nei fossi, i gamberetti (i saltarei)

cimg1293ro8.jpg

(versione fritta per l'omonimo risotto)

e per "pescarli" si prendeva un pò di frasche, si rendevano in qualche modo compatte fra di loro, un pezzo di lardo piuttosto che di cotenna in mezzo, si infilava sott'acqua bloccate da qualche pietra e .... il giorno dopo ..... si raccoglieva il "pescato" infilato fra le frasche :p

Mentre le rane, ancora oggi, si pescano con la calza di nylon. Si prende una canna fissa, senza mulinello, si lega un lembo di calza di nylon (i collant del gentil sesso) ad un filo "sottile" e si fa oscillare davanti alla "rana", questa incuriosita addenta la calza, il pescatore allora non farà altro che far "saltare", con un repentino movimento del polso (e di conseguenza della canna) il tutto prendendo letteralmente al volo la rana appesa :p

Dalle mie parti c'era un vecchio (ma neanche poi così tanto) che aveva il motorino "modificato" per le rane. Si fermava lungo i fossi d'irrigazione, ed avendo il motorino con una sella modificata che gli permetteva di ruotare di 90 gradi il sellino senza scendere dal motorino (ovviamente prima metteva il cavalletto), girava appunto il sellino, tirava fuori la canna, pigliava quelle due tre quattro rane con la calza, rigirava il sellino, toglieva il cavalletto e via per altre rane ..... uno spettacolo :biggrin:

Ciao :), Gianluca
 
oggi a nessuno verebbe in mente, ma all'epoca non esisteva il nylon e purtroppo non ho mai imparato a fare il filo col crine della coda del cavallo.
la canna in pezzi si realizza con il bamboo tagliato a lunghezza circa 1,2mt in fondo del primo pezzo si lascia l'anello di congiunzione in cima si taglia appena sotto poi si lascia asciugare lo puliamo per bene eventualmente lo si raddrizza sul fuoco, sulla punta del pezzo dove si innesta il secondo pezzo si liscia bene e si esegue una legatura con del filo da cucito o il filo interdentale o altro per 5cm in modo da irrobustirla evitando che si spacchi, il secondo pezzo lo scegliamo di un diametro alla base simile al foro del primo pezzo, si taglia in basso appena sopra l'anello e in cima appena sotto, lo lasciamo asciugare lo raddriziamo poi si liscia e adatta l'innesto al primo pezzo e si prosegue così fino la cimimo. Dalla penna dell'istrice con 2 pezzetti di guaina per filo eletricco mettendone uno sotto ed uno sopra si ricava un galleggiante adatto per l'acqua corrente se avete del colore acceso dipingete la parte fuori dall'acqua, lo smalto per le unghie va benissimo e servirà anche per fissare e irrobustire le legature della canna di bamboo.
Spero che vi sia utile quello che dico
 
Ultima modifica:
nel mare è ammessa al muggine dallo scoglio

dovrei controllare, in veneto temo non sia permessa...

Nel mantovano si usava, oramai è veramente ma veramente raro trovarli nei fossi, i gamberetti (i saltarei)

cimg1293ro8.jpg

(versione fritta per l'omonimo risotto)

e per "pescarli" si prendeva un pò di frasche, si rendevano in qualche modo compatte fra di loro, un pezzo di lardo piuttosto che di cotenna in mezzo, si infilava sott'acqua bloccate da qualche pietra e .... il giorno dopo ..... si raccoglieva il "pescato" infilato fra le frasche :p

Mentre le rane, ancora oggi, si pescano con la calza di nylon. Si prende una canna fissa, senza mulinello, si lega un lembo di calza di nylon (i collant del gentil sesso) ad un filo "sottile" e si fa oscillare davanti alla "rana", questa incuriosita addenta la calza, il pescatore allora non farà altro che far "saltare", con un repentino movimento del polso (e di conseguenza della canna) il tutto prendendo letteralmente al volo la rana appesa :p

Dalle mie parti c'era un vecchio (ma neanche poi così tanto) che aveva il motorino "modificato" per le rane. Si fermava lungo i fossi d'irrigazione, ed avendo il motorino con una sella modificata che gli permetteva di ruotare di 90 gradi il sellino senza scendere dal motorino (ovviamente prima metteva il cavalletto), girava appunto il sellino, tirava fuori la canna, pigliava quelle due tre quattro rane con la calza, rigirava il sellino, toglieva il cavalletto e via per altre rane ..... uno spettacolo :biggrin:

Ciao :), Gianluca

vero :) ma i gamberi nostrani sono ormai rarissimi e protetti per legge (sono a rischio estinzione purtroppo), mentre e' pieno di gamberoni della louisiana.

attenti anche alle rane, anche se in molti luoghi il regolamento di pesca non vieta la loro cattura, spessissimo in alcune aree sono protette. ad es nella zona del parco colli euganei e' vietato catturarle, mentre per tutto il resto vige il regolamento di pesca della provincia di padova (nel caso di normative che si sovrappongono e' un po' un casino, lo ammetto)

oggi a nessuno verebbe in mente, ma all'epoca non esisteva il nylon e purtroppo non ho mai imparato a fare il filo col crine della coda del cavallo.

il problema della tecnologia e' anche questo, diamo per scontato alcune cose e ne perdiamo altre...
 
vero :) ma i gamberi nostrani sono ormai rarissimi e protetti per legge (sono a rischio estinzione purtroppo), mentre e' pieno di gamberoni della louisiana.
..... bhà .... quì l'invasione dei gamberi (non dei saltarei, magari :cry:) si è un pò ridimensionata purtroppo, dico purtroppo perchè alla fine sti "fetenti" si sono mangiati tutto quello che c'era da mangiare e .... gioco forza ..... si sono ridotti notevolmente come numero (per fortuna).

Tra parentesi, i saltarei, ovvero i gamberetti di acqua dolce, non ho idea se nel mantovano siano "protetti" o meno, stà però di fatto che nei ristoranti si trovano e non ho idea se sia un tipo di animale allevabile in cattività.

Ciao :), Gianluca
 
sai se io e mia figlia dobbiamo raccogliere dei frutti, lei salirebbe sull'albero io prenderei una canna la spaccherei col tacco della scarpa e ci infilerei dentro un sasso ( la chiamiamo canna ladra ) e con questa prenderei più frutti di lei consumando meno energia e non rischiando l'osso del collo. però la seconda volta sono sicuro che farebbe come me, impara l'arte e mettila dapparte come si dice a firenze
 
e per "pescarli" si prendeva un pò di frasche, si rendevano in qualche modo compatte fra di loro, un pezzo di lardo piuttosto che di cotenna in mezzo, si infilava sott'acqua bloccate da qualche pietra e .... il giorno dopo ..... si raccoglieva il "pescato" infilato fra le frasche

Con quel sistema pescavamo illegalmente le anguille!!
Quante se ne prendevano! bastavano 2 o 3 "fascine" per un pranzo luculliano
 
io con la calza di nylon pescavo i gamberetti in mare...gamberi di fiume non credo di averne mai visti (ma da noi in liguria non ci sono nemmeno i fiumi...) le anguille a Sansteva le pescavano con l'ombrello...ma anche quelle non ci sono più..
 
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