Peste suina

sicuramente è una cosa da considerare.

Una delle tante...non è che questo pianeta azzurrino tanto bello si sta stufando di chi lo popola?

Comunque qui in piemonte era già arrivata una quindicina di anni fa se non ricordo male.

Adesso c'è da sperare che qualche intelligentone in camice bianco non studi un salto di specie
 
Ultima modifica:
tranquillo, i virus ci pensano da soli a saltare specie...
in questo caso non ci sarà il salto di specie la peste africana suina è una malattia che colpisce solo cinghiali e suini sia domestici che selvatici, il virus ha lasciato l'Africa più o meno nel 1957 con i primi casi in spagna e portogallo, fino ad allora la malattia era confinata in africa, dopo il 1960 ci furono casi in Francia e Belgio, successivamente 2007 espandendosi nei paesi ex unione sovietica come Georgia, Armenia, Azerbaigian fino alla polonia ed altri paesi europei, i primi casi in Italia si verificarono nel 2015 in Sardegna, la malattia rimase confinata sul isola, negli ultimi giorni ci sono stati casi in Piemonte e Liguria.
Dalla Liguria raggiungere l Appennini tosco emiliano è un attimo, da li espandersi sul intera catena appenninica è semplicissimo, speriamo di no.
Comunque non ci sono rischi di contagio per gli esseri umani o salti di specie.
Se dovesse avanzare la malattia in Italia, ci sarà una ecatombe di suini con ripercussioni finanziarie molto rilevanti
 
in questo caso non ci sarà il salto di specie la peste africana suina è una malattia che colpisce solo cinghiali e suini sia domestici che selvatici, il virus ha lasciato l'Africa più o meno nel 1957 con i primi casi in spagna e portogallo, fino ad allora la malattia era confinata in africa, dopo il 1960 ci furono casi in Francia e Belgio, successivamente 2007 espandendosi nei paesi ex unione sovietica come Georgia, Armenia, Azerbaigian fino alla polonia ed altri paesi europei, i primi casi in Italia si verificarono nel 2015 in Sardegna, la malattia rimase confinata sul isola, negli ultimi giorni ci sono stati casi in Piemonte e Liguria.
Dalla Liguria raggiungere l Appennini tosco emiliano è un attimo, da li espandersi sul intera catena appenninica è semplicissimo, speriamo di no.
Comunque non ci sono rischi di contagio per gli esseri umani o salti di specie.
Se dovesse avanzare la malattia in Italia, ci sarà una ecatombe di suini con ripercussioni finanziarie molto rilevanti
a me preoccupano poco quelle finanziarie, mi preoccupano quelle relative alla nostra dieta... tra pollo con l'aviaria e suino con la peste e' una brutta situazione.
 
sarà la volta che i prezzi salgono e la si pianta lì di abbuffarsi come maiali?
Per quanto riguarda le malattie che una volta erano confinate in spazi piccoli e ora si spandono come gli incendi quando tira vento ,bè signori volo londra dubay a 49,9 e ancora vi lamentate?
 
sarà la volta che i prezzi salgono e la si pianta lì di abbuffarsi come maiali?
Per quanto riguarda le malattie che una volta erano confinate in spazi piccoli e ora si spandono come gli incendi quando tira vento ,bè signori volo londra dubay a 49,9 e ancora vi lamentate?
In effetti, sarebbe l'occasione per la società di rivedere sia le abitudini alimentari riducendo il consumo di carne, sia i tipi di allevamento, riducendo gli allevamenti ultraintensivi e concentrati.
Quanto alle diffusioni degli agenti patogeni, in effetti il problema deriva proprio dalla frequenza ed intensità degli spostamenti, che avvengono con mezzi veloci.
Nella storia umana è sempre stato così:
- per la peste nera di inizio XIV sec. arrivata dalla Cina;
- per lo scambio di malattie con la scoperta dell'America: gli europei hanno involontariamente sterminato le popolazioni locali con morbillo, vaiolo, malaria ed epatite; gli americani ci hanno passato la sifilide, la peronospora della patata, la fillossera della vite, i danni da dorifora, etc. ;
- la zanzara tigre e coreana ed altri insetti (es. metcalfa, punteruolo rosso della palma, drosofila suzuki, cimice asiatica, etc. ) o funghi/batteri patogeni (es. cancro dei cipressi, cancro dei castagni, xylella, etc. ) sono arrivati qui grazie agli scambi massicci e rapidi innescati negli ultimi 50 anni.
 
Con la globalizzazione ci sono dei vantaggi e degli svantaggi, quello della rapida diffusione di malattie e patogeni vari è sicuramente uno di questi ultimi.
Non ci si può fare nulla anche se io, te e tutti e noi sul forum smettessimo di volare in giro per il mondo, mangiare frutta tropicale o fare a meno dell'elettronica che viene dal sud est asiatico, c'è sempre qualcun altro che non rinuncerà; basta vedere cosa sta succedendo ora con quelli che vanno all'estero per le "vacanze di natale" e portano a casa COVID o più semplicemente quelli che vanno a festeggiare a casa degli amici che sono appena rientrati dall'estero per le vacanze e così si infettano.
Si deve correre ai ripari e sperare che la problematica evolvi per il meglio.
 
Con la globalizzazione ci sono dei vantaggi e degli svantaggi, quello della rapida diffusione di malattie e patogeni vari è sicuramente uno di questi ultimi.
Non ci si può fare nulla anche se io, te e tutti e noi sul forum smettessimo di volare in giro per il mondo, mangiare frutta tropicale o fare a meno dell'elettronica che viene dal sud est asiatico, c'è sempre qualcun altro che non rinuncerà; basta vedere cosa sta succedendo ora con quelli che vanno all'estero per le "vacanze di natale" e portano a casa COVID o più semplicemente quelli che vanno a festeggiare a casa degli amici che sono appena rientrati dall'estero per le vacanze e così si infettano.
Si deve correre ai ripari e sperare che la problematica evolvi per il meglio.
Anche se praticamente puoi avere ragione - ovvero ci sarà sempre qualcuno che non rinuncia a qualcosa - non è un buon motivo per non essere in prima persona il buon esempio.
Tanti 1 fanno 111.111 persone, di preciso 6 :biggrin:
 
Anche se praticamente puoi avere ragione - ovvero ci sarà sempre qualcuno che non rinuncia a qualcosa - non è un buon motivo per non essere in prima persona il buon esempio.
Tanti 1 fanno 111.111 persone, di preciso 6 :biggrin:

Esatto, è un po' come quella storiella che durante un incendio in una foresta tutti gli animali scappano dal fuoco ma ce n'è solo UNO, un colibrì, che va in senso contrario, con una goccia d'acqua nel becco.
Gli altri animali gli chiedono dove stia andando con quella goccia d'acqua e lui risponde a spegnere l'incendio.
Gli altri animali ribattono che una sola goccia d'acqua non basta per spegnerlo e lui replica: "Io faccio la mia parte"...
 
a me preoccupano poco quelle finanziarie, mi preoccupano quelle relative alla nostra dieta... tra pollo con l'aviaria e suino con la peste e' una brutta situazione.
hai dimenticato la mucca pazza
Con la globalizzazione ci sono dei vantaggi e degli svantaggi, quello della rapida diffusione di malattie e patogeni vari è sicuramente uno di questi ultimi.
Non ci si può fare nulla anche se io, te e tutti e noi sul forum smettessimo di volare in giro per il mondo, mangiare frutta tropicale o fare a meno dell'elettronica che viene dal sud est asiatico, c'è sempre qualcun altro che non rinuncerà; basta vedere cosa sta succedendo ora con quelli che vanno all'estero per le "vacanze di natale" e portano a casa COVID o più semplicemente quelli che vanno a festeggiare a casa degli amici che sono appena rientrati dall'estero per le vacanze e così si infettano.
Si deve correre ai ripari e sperare che la problematica evolvi per il meglio.
la globalizzazione centra poco, le epidemie cerano ci sono e ci saranno, fermare un processo che va avanti da miliardi di anni, che colpisce tutti gli esseri di questo pianeta non è semplice o meglio quasi impossibile
 
  • Mi piace
Reactions: GRM
la globalizzazione centra poco, le epidemie cerano ci sono e ci saranno, fermare un processo che va avanti da miliardi di anni, che colpisce tutti gli esseri di questo pianeta non è semplice o meglio quasi impossibile
Fidati che se si ANNULLA il trasporto aereo,si migliora parecchio.

Devo spedire un fax all'isis....he he he
 
la globalizzazione centra poco, le epidemie cerano ci sono e ci saranno
Che le epidemie ci siano sempre state e ci saranno sempre è vero, ma è altrettanto vero che queste si diffondono con rapidità direttamente proporzionale alla circolazione delle persone.
Il punto è quindi un altro ed è solo una constatazione: quanto più frequentemente e velocemente ci si sposta e quanto più lontano si spostano le merci (animali e vegetali vivi inclusi), tanto più aumentano le possibilità di introduzione nell'ambiente di elementi "alieni" dannosi.
Infatti, in teoria, le norme di controllo sull'importazione di animali e vegetali dall'estero sono in genere abbastanza rigide e, in alcuni stati (penso sicuramente ad Australia e USA), rigidissime nel tentativo di ridurre per quanto possibile le possibilità di ingresso di specie invasive e dannose.
Più resti isolato, meno possibilità di scambio hai: lo sviluppo di razze (mondo animale/umano) e specie (vegetale) diverse - altrimenti interfertili - deriva proprio dall'isolamento, come spiegato già da Darwin.
Ovviamente, oggi è impossibile pensare di immobilizzare il mondo, ma è evidente che la "globalizzazione" ha intensificato le occasioni di contaminazione e contagio.
 
orsetti lavatori, scoiattoli grigi, dei cinghiali est europei qui da noi abbiamo già parlato anche troppo, siluri, nutrie etc etc, ma quando si parla di eradicazione con qualunque mezzo ehh no, non si può, sono animalini tanto carini.......................
 
Ultima modifica:
e i soldi/potere sovrastano i sentimenti e ancora di piu' l'ecologia.

sul parco colli i cinghiali qualche anno fa erano stati quasi eradicati, un politico si e' messo di mezzo e ha volutamente bloccato la forestale in modo che tornassero. no go paroe.

lo stesso politico, quando poi hanno prolificato, ha tirato fuori questa perla

https://www.vipiu.it/leggi/colli-eu...iali-servono-piani-gestione-in-aree-protette/

(per inciso, lui e' una delle persone che mi piacerebbe vedere davanti ad un giudice)

ora, io sono allergico agli animalari, pescatore (anzi, pescacazzaro) e pro caccia. purtroppo a volte devo dire che nel nostro fronte c'e' chi fa grossi danni. e purtroppo quanto scritto in questa pagina, in un link di cui NON condivido l'orientamento, e' all'80% vero. e ci sarebbe molto altro da dire :ignore:

https://gruppodinterventogiuridicow...l-parco-naturale-regionale-dei-colli-euganei/

c'e' da dire che il cinghiale e' il cavallo di troia per riapertura delle cave, cementificazione e speculazione edilizia. quei gruppi politici, con la scusa di "eliminare il cinghiale", vogliono togliere tutti i vincoli ambientali. inutile dire che operai forestali, ente parco, universita' e forestali sono veramente incazzed di brutto con tutti, loro vorrebbero il parco senza cinghiali e basta.

https://www.lastampa.it/cronaca/201...anei-tra-cinghiali-e-speculazione-1.34663272/
 
Ultima modifica:
Anche io sono pro caccia, così come è ora all'incirca: controllata con specie, periodi selezionati e con periodiche revisioni per introdurre specie come i cinghiali nell'elenco di quelli cacciabili dove ce ne siano troppi. Il troppo è un dato dinamico: magari quest'anno ce ne sono zero e fra 5 ce ne sono così tanti che "arano" tutti i campi e addio produzione alimentare a chilometro zero il che porterà che i vegani saranno costretti a mangiare carne (di cinghiale).
Quindi se vogliamo ridurre il consumo della carne, perchè ambientalmente meno sostenibile dell'agricoltura, dovremmo difendere i campi, o no?

Oltre al cinghiale non vedo bene, anzi vedo molto male, l'avanzata del lupo e il fatto che ci sono zone in cui ci sono troppi orsi e sono zone dove ci sono paesi abitati. Es. in Trentino si sta verificando una concentrazione di orsi che è fra le maggiori in Europa e se proseguirà così nei prossimi anni sarà ancora più problematica di quello che è adesso. Va da se che gli orsi dovrebbero spostarsi da soli ma è un processo molto lungo e i cosidetti incidenti aumenteranno nel frattempo.
L'introduzione dell'orso in Trentino non è naturale ma artificiale (lo fu anche per i conigli in Australia e anche per questo motivo ci sono leggi molto severe lì), anche questa scelta fu molto miope. Inizialmente i politici hanno guadagnato consensi e anche turisti ma ora (perchè non sono stati in grado di guardare più in la del loro naso oppure non hanno voluto) ci teniamo il bel "casino" di dover ridurre il numero di orsi senza poterli uccidere ma sopratutto senza poterli ricollocare in aree d'Europa dove non ci sono abitanti per centinaia di chilometri.
 
OK hitchiker, a te a fiaccola del martirio in nome della ecologia vera e non quella animalista, brambilliana, d'accatto, etc etc. perchè normalmente qui partono i difensori estremi a raccontarci parabole francescane e a rifiutare qualunque intervento tendente ad allontanare i grandi carnivori dalle aree abitate dall'uomo.
 
Alto Basso