La caccia al trofeo è fondamentale nel finanziamento e nella gestione delle riserve naturali. Non siamo più ai tempi di Tarzan. La popolazione di animali va gestita. Vanno fatti abbattimenti. Se li fai fare ai forestali il parco non guadagna. Se il parco non guadagna la conservazione è a rischio. Se li fai fare ai "safaristi", entro regole determinate, ottieni due piccioni con una fava: fai quello che devi fare comunque, e in più rendi profittevole (o meno in perdita) il parco. Inoltre dai lavoro a guide, battitori, impagliatori, ecc.
Personalmente non ho capito che gusto c'è a sparare ad un leone o ad un rinoceronte, ma è anche vero che c'è gente che non capisce che gusto c'è a sudare su un sentiero di montagna.
Per me l'unica cosa che conta è la tutela ambientale. Gli animalisti, con le loro campagne, non fanno che fare danni alla causa conservazionistica. Le politiche di abbattimento sono portate avanti in tutto il mondo dagli Enti Parco. Nessuno ne contesta l'utilità o la necessità, salvo gli animalisti. Ma gli animalisti contestano anche gli abbattimenti di piccioni e cornacchie per salvaguardare specie in via di rarefazione!
Consiglio di non firmare la petizione e di seguire le problematiche di conservazione con uno sguardo alla conservazione degli habitat e agli equilibri tra le popolazioni dell'ecosistema (equilibri che ormai, spesso, non sono mantenibili spontaneamente in natura, per fattori quali esiguità di territorio, carenza di predatori) anziché con la mentalità, che io trovo estremamente dannosa, della salvaguardia della vita del singolo individuo animale.
Queste campagne sono spesso giocate sull'ignoranza da parte della gente delle politiche di gestione. E' facile prendere un quisque de populo e "indignarlo" dicendogli che c'è gente che dà permessi di caccia a specie protette come tigre e rinoceronte. Ma non sono "permessi di caccia". C'è dietro una logica che funziona ed è quella che ha consentito la sopravvivenza di queste specie. Il divieto nudo e crudo non funzionerà mai. Fosse per gli animalisti, le grandi fiere si sarebbero estinte da tempo!
