Alpinismo Pic d'Asti via normale (cresta SE)

Dati

Data: 19/07/2015
Regione e provincia: Piemonte - CN
Località di partenza: SP 251 nei pressi del Colle dell'Agnello
Località di arrivo: SP 251 nei pressi del Colle dell'Agnello
Tempo di percorrenza: 3h
Chilometri:
Grado di difficoltà: PD
Descrizione delle difficoltà: passaggi di II e III grado
Periodo consigliato: estate e autunno
Segnaletica: ometti
Dislivello in salita: 600
Dislivello in discesa: 600
Quota massima: 3219
Accesso stradale: Percorri la provinciale 251 per il colle dell'Agnello ci si ferma un paio di tornanti prima del colle in corrispondenza di un piccolo laghetto, si lascia la macchina a bordo strada, occhio che in alcune zone c'è un bel gradino.

Descrizione

Oggi affronto la mia seconda cima alpinistica e ovviamente mi portano a farne una semplice un bel PD.
Si lascia la macchina a bordo strada poco prima del colle in corrispondenza di un piccolo laghetto.
Lasciata la macchina ci portiamo dietro tutta l'attrezzatura: abbiamo usato imbrago, casco, mezze corde, qualche rinvio e longe per assicurarsi.
Il sentiero non è segnalato, ma la traccia è chiara e ci sono ometti ad indicarla.
La cima è visibile fin dalla partenza e fa una certa impressione. :eek:
Si parte per comodi pratoni che poi diventano pietraie ed infine sfasciumi.
Attenzione a non andare diretti attraverso la pietraia, il sentiero passa più a destra. Comunque la vetta è sempre in vista non ci si può sbagliare. Prima di noi qualche escursionista, ma si fermerà prima della Sella per fare una via di arrampicata.
Arrivati sulla Sella d'Asti (3123 m) ci si ritrova sulla sinistra la nostra punta che ci aspetta, 100 metri di roccia abbastanza verticale o molto scoscesa se preferite. :help:
si scende un paio di metri e poi si aggira il torrione Gina (o_O), il sentiero da qui è segnato da qualche bollo verde. Da qui usiamo le corde, due cordate una da due con tiri tradizionali e una da tre che avanza in conserva. C'è qualche chiodo, qualche sosta e qualche cavo d'acciaio aiutano la progressione.
Si passa una cengia e si arriva alla parete che porta alla croce. C'è un po di gente che sale e ci creerà qualche problema di traffico nei pressi della cime. La parete principale si può fare con corda da 60 metri che permette di arrivare alla sosta poco sotto la cima. Si tratta di una cresta abbastanza verticale con una piccola placca, passaggi di II e III ma molto appigliati.
Alla sosta ci incrociamo con altra gente che scende che fermerà la seconda cordata per parecchio tempo.
Dalla sosta alla vetta la pendenza diminuisce e con facili passi si raggiunge la vetta dove ci attende la croce bianca, in vetta non c'è molto spazio, ma da qui si gode un fantastico panorama.

La discesa è più difficoltosa con molti passo di disarrampicata.
Dalla sosta scendiamo in doppia qualcuno, e su una corda sola qualcun altro. Non scendiamo per la via di salita ma pieghiamo verso sud dove la parete è più verticale e termina in una cengia in prossimità dell'attacco della parete principale. Occhio alle pietre che si staccano, completata la discesa spostatevi di qualche metro.
Da qui si ripercorre la via di andata fino alla sella, alcuni passi di disarrampicata non sono banali meglio assicurarsi.

In conclusione bella ed impegnativa escursione che mi ha dato molta soddisfazione, grazie ai soliti @kima, @giuliof, @Giu8686 e @Gaijin che hanno condiviso questa splendida giornata con me.

Nel prossimo post le foto.
 
La cima dalla partenza
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I pratoni
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Le pietraie e gli sfasciumi
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Il Pic dalla sella, si vede la croce bianca
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La parete principale
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giuliof sta salendo
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Ecco la vetta
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Panorami
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Il Monviso
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Arrivano gli altri
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Ultima modifica:
:si:
Bellissima gitarella fuori porta! Nei prossimi giorni appena mi sarò ripreso cercherò di mettere il mio piccolo contributo!
Ancora grazie a Giulio, giuliof, kima e Phantom per la bellissima giornata passata insieme e per avermi aiutato a portare a casa la pellaccia nonostante la pessima salute:gover:
 
Bravi ragazzi. Dalle foto non sembra così difficile :biggrin::biggrin::biggrin:
Fa più impressione a vederlo che a farlo.

Il punto è che se vai da secondo allora sali tranquillo e le difficoltà, a parte un paio di punti (la prima cengia e la placchetta) non sono niente di trascendentale. Da primo non è la stessa cosa, hai molte meno sicurezze e almeno psicologicamente cambia molto.
La parte più difficile almeno per me è la discesa, sono migliorato molto ma la disarrampicata è ancora un po' ostica. Adesso devo allenarmi di doppia e mezzo barcaiolo a go go. :lol:

Un grazie ai compagni esperti che ci permettono di mettere nel sacco queste belle cime altrimenti fuori portata.
 
NON E' VERO!!
E' TUTTO FALSO!!!

abbiamo passato tutto il tempo sdraiati sulla strada a fare i merenderos a prendere il sole, VERGOGNA!

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:biggrin:


meraviglia stò pic, direi una salita facile perchè molto appigliata e scalinata, invece occorre fare attenzione al ritorno per i tratti in disarrampicata, molti appoggi sono sporchi di terriccio, scivolare per 200 metri è un attimo, quindi piede molto fermo.

ottima idea quella di calarsi in doppia nel versante sud, si giunge ad una cengia a un pò più di 50 metri al di sotto e non si rischiano di incastrare le corde che sul versante di salita la probabilità è molto elevata.

rocca riservata a chi soffre poco di vertigini, l'esposizione è tanta!


all'incomincio, qui il @giuliof con dietro la nostra meta
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il Pic d'Asti, assomiglia molto molto al Cervino, solo che è una miniatura
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il @Gaijin che si sciala in un momento di sosta su pietraia
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arrivati al colle inizia la via, pochi bolli verdi sbiaditi da seguire (e comunque al ritorno sono riuscito a perdermi anche in cresta, pazzi gli altri a farmi andare per primo :p)
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il canale iniziale
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il @Giu8686 che si appropinqua nella salita
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dopo il canale occorre affrontare un traverso, in seguito c'è un minimo di crestina che abbiamo fatto in conserva protetta. poi inizia la salita vera e propria.
qui il @Phantom in cordata col @giuliof , io e il pollo eravamo col @Giu8686
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@Gaijin che raggiunge giulio, altre cordate nel frattempo scendono da un pò tutte le parti, attenzione alle pietre!
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finito il tratto verticale incomincia l'ultima cresta, è una 40ina di metri parecchio esposta ben appigliata
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dietro le spalle :help:
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vetta!
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al ritorno siamo scesi con la doppia dalla parete sud, sono un pò più di 50 metri e si arriva su una comoda cengia. il @giuliof
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al ritorno
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bella bella, per quello che riguarda il sottoscritto grande divertimento! :)

alla prossima!
 
Wow, a farla non ti rendi conto di cosa combini
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Ecco questa placchetta è la parte più difficile della salita.

Se la vedesse mia moglie...
addio escursioni. :rofl:
 
Non me la ricordo proprio quella placca...sono proprio salito alla bersagliera, ho davvero pochissimi ricordi della parte alpinistica :eek:
 
Molto molto bella questa via! Comunque anch'io voto santa doppia: disarrampicare slegati sul vuoto.... brrrrr!! Son peggio solo i sassi che volano.
 
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