Escursione Picco dei Caprai e Picco Pio XI, "direttissima" in solitaria

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati

Data: 04/06/2015
Regione e provincia: Abruzzo (Te)
Località di partenza: Prati di Tivo
Località di arrivo: Pietracamela
Tempo di percorrenza: 9 ore
Chilometri: non li ho contati, ma cmq abbastanza
Grado di difficoltà: EE++ (F+ la "direttissima")
Descrizione delle difficoltà: direttissima Picco dei Caprai: percorso ripidissimo non segnato, passaggi esposti fino al II+ su roccia pessima con appigli aleatori; salita al Picco Pio XI: percorso molto ripido non segnato
Periodo consigliato: sicuramente con meteo buono, non dopo la pioggia e non con meteo incerto
Segnaletica: presente solo lungo i sentieri del CAI 2V, 1B (non sempre continua) e 15. Tutto il resto del percorso si svolge fuori sentiero
Dislivello in salita: 1000m circa
Dislivello in discesa: 1400m circa
Quota massima: 2282m.

Descrizione


Stratosferica, entusiasmante ed ingaggiante escursione solitaria, una delle piu' belle mai fatte da solo insieme alla Brancadoro al Prena e alla Rava della Giumenta Bianca al M.Amaro.
Ambienti selvaggi, maestosi, resi ancora piu' severi dal difficile percorso di avvicinamento, un canalino sassoso ed erboso davvero bastardo, ripidissimo, una sorta di direttissima che dalla sorgente del Rio Arno conduce alla base del Picco dei Caprai, la cui variante di sinistra da me percorsa e' resa ancora piu' infida da passaggi di arrampicata di I e II+ su roccia a dir poco instabile.
Una volta raggiunta l'innevata Conca del Sambuco si sale ripidamente (ma e' una salita sicura e non esposta) sulla panoramicissima vetta del Picco Pio XI.
La discesa, attraverso un interminabile bosco, l'ho fatta fino a Pietracamela.
Mi ritengo fortunato a poter girare in lungo e largo il Gran Sasso, una montagna vera, seria, che quando chiama non chiede altro che trovarti pronto. Questo e' il vero Gran Sasso.

1a parte: Prati di Tivo-Sorgenti Rio Arno
Il percorso iniziale si svolge lungo il facile sentiero 2V, che dai Prati di Tivo attraversa un bosco e, dopo aver superato un tratto franato con vista su alcune meravigliose cascate, scende di quota e raggiunge le impetuose Cascate di Rio Arno. Da li' si risale la valle per qualche centinaio di metri fino a raggiungere le omonime sorgenti, da dove si prospetta il percorso da fare (e aggiungo, dove dovrebbe passare ogni velleita' di salire :D)

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2a parte: "direttissima" Sorgenti Rio Arno-Picco dei Caprai

Dalle sorgenti (quota 1520m.) occorre individuare sul fianco del massiccio dell'Intermesoli-Picco Pio XI-Picco dei Caprai un ripidissimo canalino detritico che poi diventa erboso, da raggiungere con un faticoso traverso (ovviamente ripido pure lui) su pietre instabili.
In realta', non so per quale motivo, ho preferito evitare il primo tratto di questo canalino ritenendo fosse piu' sicuro ed agevole salire di poco alla sua sinistra. Niente di piu' errato!! Mi sono ritrovato ad affrontare una insidiosa crestina (ripida ed esposta) con passaggi fino al II+ su roccia che rimane in mano come la guardi. Per la prima volta ho infranto la regola secondo la quale non bisogna salire se non si e' sicuri di tornare indietro..ma ormai era troppo tardi e dovevo solo andare avanti e cercare una via di collegamento al canalino suddetto.
Dopo aver affrontato un centinaio di metri di dislivello in arrampicata ho raggiunto una cengia dove ho traversato (su terreno ripido, stranamente!) fino a raggiungere il benedetto canalino.
Oltre a cercare di non cadere (assolutamente vietato!) mi sono goduto la vista di 4 bellissimi camosci.
Raggiunto il canalino erboso dietro un ultimo dosso (meno male che non era un salto di roccia) il percorso diventa piu' agevole, anche se rimane comunque ripido e bastardo a causa dei pini mughi.
L'ambiente e' davvero severo, se si guarda indietro sembra quasi impossibile salire da li' sotto, eppure....si sale!
A quota 1920 m. si raggiunge la bellissima e solitaria Conca del Sambuco e gli speroni rocciosi del Picco dei Caprai.

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parte 3: salita sul Picco Pio XI

dalla Conca del Sambuco, ancora molto innevata, si sale sulla ripida cresa nord del Picco Pio XI senza sentiero ma in maniera molto intuitiva.
L'ambiente e' maestoso, da una parte le pareti verticali dell'Intermersoli e dall'altra i due Corni.
Dopo circa un'ora di faticosa salita raggiungo la vetta, a quota 2282 metri.

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parte 4: discesa e ritorno a Pietracamela

Dopo aver percorso con attenzione a ritroso la cresta nord del Picco Pio XI fino alla Conca del Sambuco, scendo di quota superando prima la morena detritica dell'Intermesoli settentrionale e poi il Picco dei Caprai, raggiungendo i primi segni del CAI, che mi porteranno, dopo svariati km di interminabile bosco, fino alla Valle del Rio Arno e quindi fino a Pietracamela, 500 metri piu' in basso rispetto ai Prati di Tivo.
Ogni tanto mi rivolgo indietro con lo sguardo e quasi mi sento male a vedere dove ero fino a qualche ora prima...

Mi sento di consigliare questa escursione solamente a persone molto motivate, allenate e con esperienza in certi tipi di ambiente..ma per coloro che volessero esplorare questi luoghi garantisco che le emozioni saranno infinite.
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Ultima modifica:
Alessandro anche io ho realizzato questo percorso e mi ritrovo bene nelle tue descrizioni soprattutto delle emozioni vissute. Bella gita di cui ancora adesso il ricordo mi dà soddisfazione.
A mia volta condivido il mio racconto a caldo...scritto subito dopo l'escursione:
https://sites.google.com/site/diegoscyberhouse/gallery/le-tre-cime-di-intermesoli-2

curioso che il tuo amico si chiamasse come me :)... Quando ho letto di come ti aggrappavi ai ciuffi d'erba mi e' venuto un sorriso e mi sono ricordato di come in mezzo a "quella roba" cosi' ripida ogni tanto anche io cercavo nei pochi ciuffi d'erba e nei pini mughi i miei alleati per non cadere :biggrin:
Queste sono avventure che rimangono per sempre colpite nella memoria, complimenti anche a te!
 
Un paio di anni fa ho fatto il tuo stesso itinerario ... fino alle cascate del rio Arno :biggrin: . Poi però ho preso per il ghiaione sulle sinistra del rio e infine ho preso un pure un'acquazzone da "bagna mutande" :azz:.

Che dire!! Riesci sempre a superarti :eek: e a dimostrare continuamente uno spirito avventuroso ed esploratore davvero autentico :si:.

A questo punto, per quando salirai il Vettore, ti consiglio di dare un occhiata al Fosso "Colleluce" (canalino nord-est del Vettore, praticamente una direttissima), io sono stato "respinto" ma tu penso che lo potrai trovare appagante ..
 
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