- Parchi del Lazio
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- Parco Naturale dei Monti Aurunci
Dati
Data: 12 Feb 2022
Regione e provincia: Lazio Roma
Località di partenza: Manziana
Località di arrivo: Marina di Cerveteri
Tempo di percorrenza: 5/6 ore comprese soste
Chilometri: 50 km circa
Grado di difficoltà: Facile quasi tutto in discesa
Descrizione delle difficoltà: Facile tranne il sentiero sassoso .Un venti per cento di strada statale
Periodo consigliato: Sempre
Segnaletica: Assente
Dislivello in salita: minimo
Dislivello in discesa: costante lieve discesa da 369 slm
Quota massima:
Accesso stradale: Manziana
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Itinerario da percorrere con la formula treno più bici. Si parte dalla stazione di Manziana. A questo proposito consiglio di acquistare dalla stazione da cui si prende il treno il biglietto per le bici da 3,50 euro che ricordiamolo vale 24 ore dalla timbratura ed è a chilometraggio illimitato. Dico questo perchè se al ritorno si vuole utilizzare il treno per Roma da Marina di Cerveteri il biglietto ha un costo immotivato quanto scandaloso di 3.60 euro quindi si spenderebbero 7,20 euro !! Tornando all'itinerario: da Manziana prendere la direzione di Canale Monterano ,poco dopo l'incrocio girare a sinistra per Via del Poggio della Torre . Subito si avvista il casale dell'Università Agraria.Poche decine di metri prima di questo a destra si apre l'Ipogeo di Santa Pupa. Tunnel percorribile per circa settanta metri prima della frana che lo ostruisce. Il posto è molto affascinante e misterioso.Mi aveva sempre colpito il nome di questo ipogeo che porta il nome di una santa inesistente che però a Roma da sempre, si usa ringraziare quando un bambino ha corso un pericolo gravissimo ma è sopravvissuto. Dicono che il nome venga da una sintesi dei nomi di alcune deità pagane come Edusia o semplicemente dal latino puer. Circa un km più avanti si entra nel bosco a sinistra e si continua sulla comoda sterrata .Poi fare attenzione ad un cartello sulla sinistra e seguire in discesa la direzione lungo il prato che viene solcato dai basoli della Clodia romana. Sempre su sterrato si segue via della Mola verso la Caldara. Qui ci può essere qualche problema di orientamento ma comunque bisogna dirigersi verso la Manziana Sasso, strada statale certo, ma con scarso traffico e abbastanza sicura. Poco prima dell'Aereoporto Savini girare a destra per via del Casale delle Pietrische. Il casale con la sua meridiana ammonitrice è molto interessante. Da questo punto,non in bici,ma in una futura escursione si possono raggiungere posti interessantissimi come la grotta del Battilocco e svariate tombe etrusche. Tornati sulla statale sempre in comoda discesa si incontra a sinistra il casale del Sambuco e il cartello dell'Agriturismo la Puglia. Girati attorno al casale dopo poco asfalto si è di nuovo sullo sterrato della strada Sambuco Castel Giuliana. Un paio di km dopo c'è a destra un cancello grande chiuso e uno più piccolo aperto con accanto un cartello con varie raccomandazioni ai biker e agli escursionisti. Ho avuto modo, questo Sabato,di parlare con il signore che gestisce l'ovile che mi ha rassicurato circa la regolarità dell'accesso e alla sicurezza, tipo cani da guardia o da pecore. Dice che se ci sono le pecore c'è pure lui,se non ci sono è lo stesso ma basta come richiede il cartello scendere dalle bici e andare piano. Quindi superato il cancellino si scende accanto al piccolo ovile. Il ricovero è attiguo ad un vecchio capannone che a sua volta poggia su delle grandi rovine di una enorme caseggiato dalla mure spessissime e alte. Si vede anche su OSM. Che sarà stato ? Il signore di prima era ormai lontano per chiedere. Poco avanti c'è un lungo fontanile in secca sulla destra e a sinistra un sentierino fra i rovi. Dobbiamo prendere questo sentierino che si inoltra a tunnel nella vegetazione. Consente una piena immersione nel verde, sarebbe molto bello se non fosse a tratti sassosissimo che costringe in alcuni tratti a condurre la bici a mano. Dopo circa un km e mezzo si arriva sulla sterrata che corre parallela alle colline e qui "Thalassa thalassa" impareggiabile veduta dall'alto sul mare verso la piana di Ladispoli. Continuando a destra si arriva ad un bivio: in discesa accanto ad un vigneto si entra nella gola del Fosso del Norcino per fare un :saluto" alle splendide cascatelle. Tornati all'incrocio si va dritti verso il sole quasi al tramonto. Si arriva poi all'asfalto della Cerveteri Sasso. Questa è la strada su cui è morto Giuliano Gemma. Tutte le volte che ci passo non posso fare a meno di ripensare a quell'attore che ha divertito e appassionato tutta la mia generazione di ragazzini. Subito a destra il rettifilo di Via del Fosso dei Cento Corvi, nome affascinate, ci porta all'asfalto delle amata Aurelia. Solo un paio di km e siamo a Marina di Cerveteri. Il vituperato biglietto potete trovarlo al bar accanto all' UfficioPostale.
https://www.google.it/maps/@42.0527203,12.0774189,98m/data=!3m1!1e3
Data: 12 Feb 2022
Regione e provincia: Lazio Roma
Località di partenza: Manziana
Località di arrivo: Marina di Cerveteri
Tempo di percorrenza: 5/6 ore comprese soste
Chilometri: 50 km circa
Grado di difficoltà: Facile quasi tutto in discesa
Descrizione delle difficoltà: Facile tranne il sentiero sassoso .Un venti per cento di strada statale
Periodo consigliato: Sempre
Segnaletica: Assente
Dislivello in salita: minimo
Dislivello in discesa: costante lieve discesa da 369 slm
Quota massima:
Accesso stradale: Manziana
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Itinerario da percorrere con la formula treno più bici. Si parte dalla stazione di Manziana. A questo proposito consiglio di acquistare dalla stazione da cui si prende il treno il biglietto per le bici da 3,50 euro che ricordiamolo vale 24 ore dalla timbratura ed è a chilometraggio illimitato. Dico questo perchè se al ritorno si vuole utilizzare il treno per Roma da Marina di Cerveteri il biglietto ha un costo immotivato quanto scandaloso di 3.60 euro quindi si spenderebbero 7,20 euro !! Tornando all'itinerario: da Manziana prendere la direzione di Canale Monterano ,poco dopo l'incrocio girare a sinistra per Via del Poggio della Torre . Subito si avvista il casale dell'Università Agraria.Poche decine di metri prima di questo a destra si apre l'Ipogeo di Santa Pupa. Tunnel percorribile per circa settanta metri prima della frana che lo ostruisce. Il posto è molto affascinante e misterioso.Mi aveva sempre colpito il nome di questo ipogeo che porta il nome di una santa inesistente che però a Roma da sempre, si usa ringraziare quando un bambino ha corso un pericolo gravissimo ma è sopravvissuto. Dicono che il nome venga da una sintesi dei nomi di alcune deità pagane come Edusia o semplicemente dal latino puer. Circa un km più avanti si entra nel bosco a sinistra e si continua sulla comoda sterrata .Poi fare attenzione ad un cartello sulla sinistra e seguire in discesa la direzione lungo il prato che viene solcato dai basoli della Clodia romana. Sempre su sterrato si segue via della Mola verso la Caldara. Qui ci può essere qualche problema di orientamento ma comunque bisogna dirigersi verso la Manziana Sasso, strada statale certo, ma con scarso traffico e abbastanza sicura. Poco prima dell'Aereoporto Savini girare a destra per via del Casale delle Pietrische. Il casale con la sua meridiana ammonitrice è molto interessante. Da questo punto,non in bici,ma in una futura escursione si possono raggiungere posti interessantissimi come la grotta del Battilocco e svariate tombe etrusche. Tornati sulla statale sempre in comoda discesa si incontra a sinistra il casale del Sambuco e il cartello dell'Agriturismo la Puglia. Girati attorno al casale dopo poco asfalto si è di nuovo sullo sterrato della strada Sambuco Castel Giuliana. Un paio di km dopo c'è a destra un cancello grande chiuso e uno più piccolo aperto con accanto un cartello con varie raccomandazioni ai biker e agli escursionisti. Ho avuto modo, questo Sabato,di parlare con il signore che gestisce l'ovile che mi ha rassicurato circa la regolarità dell'accesso e alla sicurezza, tipo cani da guardia o da pecore. Dice che se ci sono le pecore c'è pure lui,se non ci sono è lo stesso ma basta come richiede il cartello scendere dalle bici e andare piano. Quindi superato il cancellino si scende accanto al piccolo ovile. Il ricovero è attiguo ad un vecchio capannone che a sua volta poggia su delle grandi rovine di una enorme caseggiato dalla mure spessissime e alte. Si vede anche su OSM. Che sarà stato ? Il signore di prima era ormai lontano per chiedere. Poco avanti c'è un lungo fontanile in secca sulla destra e a sinistra un sentierino fra i rovi. Dobbiamo prendere questo sentierino che si inoltra a tunnel nella vegetazione. Consente una piena immersione nel verde, sarebbe molto bello se non fosse a tratti sassosissimo che costringe in alcuni tratti a condurre la bici a mano. Dopo circa un km e mezzo si arriva sulla sterrata che corre parallela alle colline e qui "Thalassa thalassa" impareggiabile veduta dall'alto sul mare verso la piana di Ladispoli. Continuando a destra si arriva ad un bivio: in discesa accanto ad un vigneto si entra nella gola del Fosso del Norcino per fare un :saluto" alle splendide cascatelle. Tornati all'incrocio si va dritti verso il sole quasi al tramonto. Si arriva poi all'asfalto della Cerveteri Sasso. Questa è la strada su cui è morto Giuliano Gemma. Tutte le volte che ci passo non posso fare a meno di ripensare a quell'attore che ha divertito e appassionato tutta la mia generazione di ragazzini. Subito a destra il rettifilo di Via del Fosso dei Cento Corvi, nome affascinate, ci porta all'asfalto delle amata Aurelia. Solo un paio di km e siamo a Marina di Cerveteri. Il vituperato biglietto potete trovarlo al bar accanto all' UfficioPostale.
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