Buongiorno a tutti.
Dopo aver postato un paio di foto nel 3d "Postate qui le vostre lame", volevo provare a fare una prima sommaria recensione "out of the box" del coltello PK55 dell'artigiano Giuseppe Lovaglio.
Giuseppe Lovaglio è un artigiano che conosco da qualche anno, quando vedendo i suoi lavori decisi di commissionargli un coltello da campo con una forma un po particolare che ricorda i Belt Knife di Winkler con dimensioni leggermente più generose, tale coltello è tuttora con me e nonostante i tanti maltrattamenti sfociati a volte anche in abusi, è in perfetta forma, eccolo qua sotto.
Torniamo all'oggetto della recensione.. Il PK55 è arrivato ieri, confezionato alla perfezione, con tanto di certificato di autenticità che è una vera chicca, in quanto metallico e nella medesima finitura del coltello, vi sono riportati alcuni dati e c'è la firma autografa dell'artigiano.
Nella confezione era inoltre presente una custodia in cordura e naturalmente il coltello con il suo fodero.
Il coltello è il modello PK55, un coltello da campo di dimensioni medie prodotto da Giuseppe in differenti varianti di finiture e manicature, io ho scelto la finitura Topshield (che come mi ha spiegato Giuseppe dovrebbe garantire una lunga protezione alla lama), impugnatura in G10 nero e fodero in Kydex.
Di seguito alcune caratteristiche:
Acciaio Sleipner 6,2 mm con copertura Topshield;
Lunghezza totale 25,5 cm;
Lunghezza lama 13,5 cm (filo utile 12,5cm) con bisellatura full flat;
Impugnatura in G10 nero fissato con tubi in acciaio svasati e naturalmente epoxy.
Bilanciamento sul primo pin in acciaio (circa 2 cm arretrata rispetto alla guardia).
La prima impressione, al monento, è di essere al cospetto di qualcosa di veramente robusto, sembra indistruttibile, l'ergonomia, grazie anche al contributo nella progettazione del mitico Molletta, è veramente ricercata, risulta molto comodo sia nella presa normale che nella presa arretrata, credo grazie alla curvatura a 3/4 dell'impugnatura.
Rimanendo sull'impugnatura, il G10 ha una particolare finitura che lo rende grippante pur non risultando aggressivo sulla mano.
Il fodero in Kydex viene fatto produrre da Giuseppe ad una ditta romana ed è veramente ben fatto, quasi all'altezza di quelli che facevo io (SCHERZO!!!), comunque la ritenzione è ottima senza essere esagerata, è dotato di una clip da cintura apribile della Vega Holster con porto, se possiamo definirlo così, low ride.
Vi lascio ad alcune foto, rimandando a più avanti ad un aggiornamento per delle prove che vorrei fare per rendere quanto più esaustiva possibile questa recensione.
Concludo facendo i complimenti a Giuseppe, che si è dimostrato estremamente disponibile e naturalmente un ottimo artigiano tanto che il coltello sembra uscito da una produzione di serie industriale di alta fascia e non dalle mani di un artigiano (non so se si è capito, ma vuole essere un complimento per la precisione delle lavorazioni e finiture di alto livello).
Spero di aver fatto cosa gradita ad aprire questo 3d.
Dopo aver postato un paio di foto nel 3d "Postate qui le vostre lame", volevo provare a fare una prima sommaria recensione "out of the box" del coltello PK55 dell'artigiano Giuseppe Lovaglio.
Giuseppe Lovaglio è un artigiano che conosco da qualche anno, quando vedendo i suoi lavori decisi di commissionargli un coltello da campo con una forma un po particolare che ricorda i Belt Knife di Winkler con dimensioni leggermente più generose, tale coltello è tuttora con me e nonostante i tanti maltrattamenti sfociati a volte anche in abusi, è in perfetta forma, eccolo qua sotto.
Torniamo all'oggetto della recensione.. Il PK55 è arrivato ieri, confezionato alla perfezione, con tanto di certificato di autenticità che è una vera chicca, in quanto metallico e nella medesima finitura del coltello, vi sono riportati alcuni dati e c'è la firma autografa dell'artigiano.
Nella confezione era inoltre presente una custodia in cordura e naturalmente il coltello con il suo fodero.
Il coltello è il modello PK55, un coltello da campo di dimensioni medie prodotto da Giuseppe in differenti varianti di finiture e manicature, io ho scelto la finitura Topshield (che come mi ha spiegato Giuseppe dovrebbe garantire una lunga protezione alla lama), impugnatura in G10 nero e fodero in Kydex.
Di seguito alcune caratteristiche:
Acciaio Sleipner 6,2 mm con copertura Topshield;
Lunghezza totale 25,5 cm;
Lunghezza lama 13,5 cm (filo utile 12,5cm) con bisellatura full flat;
Impugnatura in G10 nero fissato con tubi in acciaio svasati e naturalmente epoxy.
Bilanciamento sul primo pin in acciaio (circa 2 cm arretrata rispetto alla guardia).
La prima impressione, al monento, è di essere al cospetto di qualcosa di veramente robusto, sembra indistruttibile, l'ergonomia, grazie anche al contributo nella progettazione del mitico Molletta, è veramente ricercata, risulta molto comodo sia nella presa normale che nella presa arretrata, credo grazie alla curvatura a 3/4 dell'impugnatura.
Rimanendo sull'impugnatura, il G10 ha una particolare finitura che lo rende grippante pur non risultando aggressivo sulla mano.
Il fodero in Kydex viene fatto produrre da Giuseppe ad una ditta romana ed è veramente ben fatto, quasi all'altezza di quelli che facevo io (SCHERZO!!!), comunque la ritenzione è ottima senza essere esagerata, è dotato di una clip da cintura apribile della Vega Holster con porto, se possiamo definirlo così, low ride.
Vi lascio ad alcune foto, rimandando a più avanti ad un aggiornamento per delle prove che vorrei fare per rendere quanto più esaustiva possibile questa recensione.
Concludo facendo i complimenti a Giuseppe, che si è dimostrato estremamente disponibile e naturalmente un ottimo artigiano tanto che il coltello sembra uscito da una produzione di serie industriale di alta fascia e non dalle mani di un artigiano (non so se si è capito, ma vuole essere un complimento per la precisione delle lavorazioni e finiture di alto livello).
Spero di aver fatto cosa gradita ad aprire questo 3d.
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