PMR446, come usarle

Ciao,
incuriosita dal progetto Rete Radio Montana (grazie @Simone_91 ) sono qui a chiedere lumi.
Sono l'utente tipo che guarda RRM come un grande punto interrogativo: vado tanto in montagna, mi piacerebbe avere uno strumento alternativo al cellulare per comunicare/chiamare eventuale soccorso, ma non so nulla di radiocomunicazione e tanto meno possiedo la radio PMR446.

Come ci si avvicina a questo mondo in modo rispettoso (quindi senza disturbare le conversazioni altrui e senza inquinare la comunicazione), ma allo stesso tempo senza diventare radioamatori?
Esiste della documentazione? Si può fare un wiki per i nuovi utenti?

In più, si può capire l'efficacia di questo tipo di comunicazione?

Grazie del supporto
 
Sì, ho visto, però vorrei qualcosa di più. Vorrei avere le basi per capire quello che stanno dicendo nel thread su Rete radio montana. ;)
 
Come ogni cosa la si può fare da praticoni o con un minimo di cognizione di causa.
In ambo i casi per l'uso della radio tipo pmr-446 basterà il buon senso e un po' di smanettamento per imparare senza arrecare disturbi.
Io però ti suggerisco di farti dare qualche dritta da chi è radioamatore o sentire se qualche associazione del genere organizza corsi base dalle tue parti.
Chiedere su un forum è come imparare online a dipingere...

L'unica nozione teorica di immediata utilità da sapere prima di prendere in mano una radio è che si tratta di un sistema diverso dal cellulare in quanto:
- è a una via (simplex): se si parla non si ascolta e viceversa, quindi ci si alterna
- la conversazione è costantemente aperta a chiunque sia sintonizzato (stile chat room)
- non ci sono ponti ripetitori, quindi ci si riceve solo se non si frappongono ostacoli orografici.
 
Se metti su google PMR446 troverai una miniera di informazioni di base,poi se hai qualche domanda specifica puoi postarla qui. Per anfisbena questo e altro,che diamine!
 
ribadisco che non credo si possa imparare a usare bene e consapevolmente la radio da un testo scritto, che se è valido di regola è anche troppo specifico per un principiante.
tutto quel che serve sapere di teoria per iniziare l'ho già scritto, il resto sono procedure operative che vanno viste usare e spiegate a voce, oppure sono accorgimenti pratici che vanno presi conoscendo un minimo di teoria di fondo, ma pur sempre da imparare dal vivo.

come imparare a fare cinema da un pdf, senza aver mai visto un film. molto dura, mi sento di dire.
 
se hai domande specifiche mi associo alla disponibilità, nei (grossi) limiti delle mie conoscenze.
però ripeto non c'è molto di teorico da sapere per un uso base, anche se un uso base forse non consente di sfruttare a pieno il mezzo quindi dopo una prima fase occorre a mio avviso fare un piccolo passo in più nella teoria delle radiocomunicazioni (propagazione, potenza di trasmissione, polarizzazione, ecc.)
 
è un discorso che interessa anche me, è da un pò di tempo che mi stò informando a spizzichi e bocconi online. il lato negativo sembrerà stano è che ci sono fin troppe informazioni/siti/forum, esiste una mostruosità di informazioni da leggere.
la cosa migliore credo sia di comperare una radio e sperimentare questo mondo più vasto del previsto
 
Allora, vediamo, di sicuro quanto detto sopra è ovviamente valido.

Un Wiki c'è https://it.wikipedia.org/wiki/PMR_446

Provo nel frattempo a stare sul pratico e vediamo cosa ne viene fuori.

Nell'ambito delle ricetrasmissioni (tutte e su tutto lo spettro di frequenze utilizzabili), alcune frequenze sono istituzionali e riservate, altre sono riservate a dei servizi, tra i quali quello di radioamatore, altre, poche sono assegnate al libero utilizzo.

Quello che chiamiamo PMR o Personal Mobile Radio, è una fettina di frequenza a 446 MHz (UHF o Ultra High Frequency) all'interno di questa fettina sono stati definiti 8 canali.
In Wiki trovi anche le esatte frequenze dei canali, se ti interessa.

Dato che qualcuno ne ha parlato, ci sono ancora adesso in vendita radio con una seconda fetta di frequenze canalizzate a 433 MHZ, su 69 canali, ma di libero utilizzo i primi 22 o 25, ma sto andando a memoria.

Dal 23, o dal 26, non sono utilizzabili perchè ci sono servizi di anche di stato. Dato che i canali LPD o Low Power Devices sono ancora abbastanza ben frequentati, non è una cattiva idea eventualmente procurarsi una radio che copra entrambe le frequenze.
 
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Ciao Anfisbena, fa piacere che ti vuoi avvicinare al mondo della radio.un piccolo consiglio se non hai limiti di badge è di non cercare di risparmiare su quello che acquisti e se possibile prendi una coppia di radio ti possono servire se non si è da soli e anche per imparare ad usarle al meglio e imparare certe funzioni di cui dispongono in maniera più semplice e facile che a possedere una sola(questo vale per il tone squelch o subtoni) che inizialente ti sconsiglierei di usare.se possibile orientati su un modello che abbia anche la banda LPD (non si sa mai)
Ad ogni modo PMR ha 8 canali ed una potenza di 1/2 Watt e puoi coprire una distanza da un paio di km a svariate decine ,dipende dal territorno da ciò che hai intorno e soprattutto dall'altezza .
LPD ha 69 canali non tutti utilizzabili perché una fetta si trova in gamma radio amatoriale . Una potenza di 10 mW ossia molto meno del PMR e quindi una copertura ( normalmente) minore.
Ad ogni modo direi che se hai domande specifiche sarebbe meglio anche perché sto scrivendo da cellulare. ciao
 
Già le radio, che dire?
A) come già detto prima meglio se fanno entrambe le frequenze446e 433 MHz. Ossia il target è farsi sentire, per farsi sentire bisogna però, prima, sentire se c'è in giro qualcuno, e preferisco allargare il fronte di osservazione, anzi di ascolto.

B) che abbia la funzione di scannerizzazione delle due frequenze. oramai ce l'hanno tutte le radio, ma è meglio accertarsene. A cosa serve? A verificare la presenza di segnali emessi da altri radioutenti in modo sequenziale. Quando la radio riceve un segnale si ferma sul canale e permette di ascoltare, per un tempo +/- definito, quanto emesso da un altro utente piuttosto che un segnale elettromeccanico o altro.

C) che siano semplici da usare, senza ammenicoli strani, con relativamente pochi tasti e manopole.

D) che NON siano di dimensioni minuscole, che non siano di marche sconosciute e che non costino 4 o 5 euro, che non siano dei "giocattoli", che non vengano vendute in coppia (in questo caso spesso si ricade nella categoria dei giocattoli, almeno molto spesso.).

E) che siano alimentati da pacchi batteria sostituibili e magari che abbiano anche il caricatore da utilizzare con batterie AA o a stilo, normali/ricaricabili.

F) che sia facilmente programmabile, magari anche da PC, anche se si dovrebbe riuscire a gestire tutto direttamente dal menu di settaggio della radio.
 
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Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

Ciao @Anfisbena, io ho scritto una guida orienata ai principianti di questo tipo di radio.
http://www.amazon.it/Guida-alle-rad...?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1450363835&sr=1-2

Comunque non ci sono tanti misteri, soprattutto sul loro utilizzo e, se ne prendi in mano una senza tralasciare ovviamente il manuale, con un po' di pratica potrai imparare molto.
Ti faccio i complimenti per la pubblicazione, ma auspico che nelle prossime edizioni aggiungerai anche un capitolo su come si parla alla radio, ovverosia quali sono le buone pratiche da adottare nelle conversazioni, che a mio avviso è fondamentale conoscere specie in caso di segnale debole o disturbato. Un esempio su tutti, conoscere almeno l'alfabeto ICAO a memoria per lo spelling, cosa che non tutti i radioamatori navigati usano.
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

A parte che il fatto devo procurarmelo, dato che mi sto divertendo posso continuare?

Dato che fino ad ora nessuno mi ha insultato, ripeterò quanto già detto dagli illustri colleghi;
non lesinare al momento dell'acquisto,
prendi una radio che copra entrambe le bande (PMR e LPD), probabilmente troverai solo il Midland G7 che è anche abbastanza economico,
quando la comperi torna a casa, attacca alla spina il caricabatterie e lascia che passino 8 ore prima di staccarla. se le batterie non sono al litio, le volte successive è meglio arrivare alla scarica totale e poi ricaricare. Nel frattempo puoi dare una prima scorsa al manuale, potrai cominciare familiarizzarti con i simboli, se la radio ha uno schermo un po' sofisticato, e con i pulsanti descritti nel manuale,
normalmente i manuali sono abbastanza delle ciofeche, tieni a portata di mano carta e penna quando hai capito i passi necessari a gestire una funzione della radio, verifica la congruenza sul manuale e semmai inserisci gli step, pardon, i passi di programmazione che hai fatto. Il sottoscritto ha riempito la terza e la quarta di copertina con le note personali ed ha fatto aggiornare e correggere qualche manuale di recente,
diciamo che finalmente puoi accendere la tua radio, wow, normalmente dopo qualche bip o musichetta si metterà in ascolto sulla frequenza base. Ok ed ora? volume almeno a metà o poco oltre e ascoltiamo qualche secondo. Silenzio in radio? Beh è la prima volta, nessuno ti dirà le parolacce se pigi il bottone della trasmissione, quello più grande che c'è sulla radio e passato un secondo dici "prova...prova..." magari soffi nel microfono etc.etc. Quelle arrivano: a) se vai avanti per tutta la durata delle batterie, b) se qualcuno ti sente continuare per ore a dire "prova...prova..." magari soffiando nel microfono come un elefante marino. :)
Ricorda quanto scritto da mdsjack:
- è a una comunicazione a senso unico alternato (simplex): se si parla non si ascolta e viceversa, quindi ci si alterna
- la conversazione è costantemente aperta a chiunque sia sintonizzato (stile chat room), quindi meglio lasciare un paio di secondi prima di riprendere.
- non ci sono ponti ripetitori, quindi ci si riceve solo se non si frappongono ostacoli orografici, leggi in portata ottica.. Vero ma con qualche eccezione.
La terza voce è in generale la meno importante. ma le altre sono alla base del gioco insieme ad una regolina d'oro: pigia il bottone di trasmissione, aspetta un secondo, pronuncia una parola tipo "ok" "dunque" "bene", poi molli per un secondo o due il pulsante di trasmissione e, se non senti nessuno, ricominci a parlare. Perchè questo cinema? perchè così eviterai di parlare in contemporanea con qualcuno e rispetti la One Way communication rule (comunicazione a senso unico alternato)
 
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Ti faccio i complimenti per la pubblicazione, ma auspico che nelle prossime edizioni aggiungerai anche un capitolo su come si parla alla radio, ovverosia quali sono le buone pratiche da adottare nelle conversazioni, che a mio avviso è fondamentale conoscere specie in caso di segnale debole o disturbato. Un esempio su tutti, conoscere almeno l'alfabeto ICAO a memoria per lo spelling, cosa che non tutti i radioamatori navigati usano.
Dai piano piano lo facciamo noi, e se ci cita saremo felici di essere citati nel suo manuale.:D
 
Ti faccio i complimenti per la pubblicazione, ma auspico che nelle prossime edizioni aggiungerai anche un capitolo su come si parla alla radio, ovverosia quali sono le buone pratiche da adottare nelle conversazioni, che a mio avviso è fondamentale conoscere specie in caso di segnale debole o disturbato. Un esempio su tutti, conoscere almeno l'alfabeto ICAO a memoria per lo spelling, cosa che non tutti i radioamatori navigati usano.
Hai ragione, in effetti l'alfabeto ICAO è un ottimo strumento che ho imparato con piacere anche se ovviamente le bande libere sono esenti da qualsiasi codifica dei messaggi (come il codice Q ecc...) ma ovviamente conoscere determinate sigle e saperne fare lo spelling con l'alfabeto ICAO aiuterebbe non poco in caso di comunicazioni al limite (cosa tutt'altro che rara sui 446MHz)
 
Il mio interesse verso le "radioline" sarebbe più che altro sul fatto che (almeno vedendo le "giocattolose" Brondi dei miei figli) è possibile farle "squillare" a distanza con un altro apparecchio premendo il tasto "call".

Questa funzione la troverei utile nel caso che una persona dispersa non fosse in grado chiedere direttamente aiuto (perché privo di sensi o altro).

Conoscendo la frequenza del malcapitato e grosso modo la zona in cui si è avventurato, si potrebbe cercarlo con un sistema analogo a quello dell'ARVA (penso).

Però il segnale acustico dovrebbe essere piuttosto forte (magari non tanto da ledere i timpani del malcapitato :)), l'apparecchio dovrebbe essere piuttosto compatto e la batteria dovrebbe anche permettere di tenere la radio in stand-by in modalità "ricevi" per la totalità dell'escursione (anche se questo potrebbe comportare il doversi sorbire le discussioni di qualche "chiacchierone" che tiene la stessa frequenza :)).

Secondo gli esperti potrebbe essere un sistema efficace??

Scusate se sono off topic!!
 
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