Escursione PNALM: Lago Pantaniello da Passo Godi

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
Dati

Data: 2 novembre 2009
Regione e provincia:Abruzzo - AQ
Località di partenza: Passo Godi (1540 m slm)
Località di arrivo:Lago Pantaniello (1860 m slm)
Tempo di percorrenza:3 - 3,5 h salita
Chilometri:
Grado di difficoltà:
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato:
Segnaletica:
Dislivello in salita:
Dislivello in discesa:
Quota massima:1926
Accesso stradale:

Descrizione
Lo scorso WE mi sono concesso una due giorni al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e domenica ho effettuato una bella salita al Lago Pantaniello partendo da Passo Godi, di grande panoramicità e sempre allo scoperto (tranne pochi minuti di attraversamento di una rada faggeta a inizio percorso).
Partito non proprio di buon ora, attraversati i prati che separano il Rifugio del Passo dal contrafforte ovest della Serra Rocca Chiarano, ho intercettato la mulattiera che costeggia una macchia di faggi (bellissimi in questa stagione) e dopo pochi minuti, in corrispondenza di un gruppo di piccoli massi, ho imboccato il sentiero Y2 che con numerosi tornanti risale il ripido pendio da quota 1570 fino al Valico dello Scalone (m1926 s.l.m.). Raggiunto il Valico dopo circa un'ora uno spettacolo meraviglioso: verso Nord le cime gemelle Velino - Cafornia rese diafane dalla foschia e, un pò più vicina, la dorsale del Gran Sasso parzialmente occultata dal crinale. A occidente il versante nord del Marsicano con i suoi circhi glaciali che troneggaiano sulla valle Orsara, roccaforte del lupo appenninico e dell'orso marsicano. A NE l'inconfondibile profilo della Majella imbiancata sopra i 2000-2200 con il bivacco pelino che si mostrava come un puntolino rosso al binocolo 8x25 e che esibiva la sua forma a calotta con un potente 20x60 prontamente tirato fuori dallo zaino. Sotto di me lo stazzo Mantruccio che avrei sfiorato solo al ritorno. Comincio la discesa dal Valico e subito incontro una fonte con abbeveratorio metallico. Mandato giù qualcosa riprendo il cammino tenendomi a mezza costa fino a quando sono costretto a scendere nel fondo del vallone perdendo in tutto circa 150 metri di quota al valico. Di seguito é una lunga cavalcata in uno scenario grandioso dominato dalla piramide del Monte Greco (in prossimità della quale é la mia meta) e dai brecciai che scendono dal precipite contrafforte est della Serra di Rocca Chiarano. Sullo sfondo la Montagna madre (Majella) si rende quasi sempre visibile in un paesaggio selvaggio appena intaccato dagli impianti di risalita che si affacciano dalle vette ad est (M. Pratello e Toppe del Tesoro).
Una solitaria camminata verso sud, con pendenze assai scarse e all'interno di un solco delimitato ad Ovest dal pianoro delle Gravare, non segnalato in questo tratto ma comunque intuitivo e di tanto in tanto tracciato da "omini" di pietra mi porterà, in poco più di due ore dal valico, fino al Lago Vivo, piccolo specchio di acqua purissima (preannunciato dall'omonimo stazzo) che mi godo in tutta la sua struggente solitudine. E' un posto frequentato dall'orso ma mi accontento della compagnia di una comitiva di germani reali.
Il silenzio é di quelli che aprono il cuore.
I riferimenti per raggiungerlo a colpo sicuro: la piramide del Greco e i brecciai delle Gravare ai cui piedi si trova la conca che lo contiene.
Posto alcune foto:
M. MARSICANO DAL VALICO DELLO SCALONE
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MAJELLA DAL VALICO DELLO SCALONE
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I BRECCIAI DEL VERSANTE ORIENTALE DI SERRA DI ROCCA CHIARANO
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PANORAMA SULLA VIA DEL RITORNO
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LAGO PANTANIELLO
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Ultima modifica di un moderatore:
Il Parco Nazionale ha sempre il suo fascino. Bisogna che ci vada più spesso.

Ci sono alcune foto che non si vedono.
 
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