Alpinismo Pollino Cengia Mediana Nord Ovest variante in uscita al Valangone e discesa per Canale Nascosto

Parchi della Basilicata
  1. Parco Nazionale del Pollino
Data: 11 aprile 2025
Regione e provincia: Basilicata,Potenza
Località di partenza: Colle Impiso
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 6,30 h
Chilometri: 9,37
Grado di difficoltà: Difficile
Descrizione delle difficoltà: Inclinazioni medie di 50° e qualche passo a 60° ma su terreni molto esposti ed impervi tra cenge,spigoli e anfratti procedendo in modalità esplorativa
Periodo consigliato: sempre ma in inverno è tutta un'altra cosa
Segnaletica: sui sentieri
Dislivello in salita: 784
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2248 m
Accesso stradale: A2 Campotenese direzione Piano Ruggio e proseguire per Colle Impiso (attenzione a parcheggiare nelle aree contrassegnate)
Traccia GPS: https://it.wikiloc.com/percorsi-alp...est-e-variante-finale-del-valangone-208472284

Descrizione

[01] Pollino Cengia mediana.jpg


"L'ultima niva è a meglia"(L'ultima neve è la migliore) esordisce l'amico Mimmo postando una foto sui social il giorno dopo un'escursione sul Pollino. Anche se compare a partire da quota 1650 m, riferisce ottime condizioni, canali ancora carichi e neve durissima, nonostante siamo a primavera inoltrata. E allora perché non cogliere l'attimo prima che arrivi la "scaldata" prevista nel weekend? Detto fatto. Anticipo al venerdì anche se avrò solo una mezza giornata a disposizione per doveri lavorativi. Ma certi "sacrifici" ogni tanto vale la pena farli.

Mi sento con il mio compagno d'avventure e gli propongo la Cengia nord ovest del Pollino fatta la prima volta in estiva nel 2008 e in invernale nel 2016. Non so se fui il primo (la letteratura dedicata a tal proposito tace), e così all'epoca chiamai questa via "Direttissima Nord Ovest". Quest'ultima traccia invece si insinua nella Cengia mediana poco al di sotto di quella originale del 2016 e ne segue la linea più logica, anche se di non facile decifrazione, procedendo a naso e in libera fin dove possibile con le sole piccozze.

Si tratta in ogni caso di un percorso molto alternativo per gente che ama gli ambienti selvaggi ed isolati, e in effetti non ha deluso le aspettative. Si è rivelata infine una spettacolare uscita in ambiente invernale nonostante ci troviamo all'11 aprile, con temperature di poco al di sopra dello zero e vento di tramontana.

Con queste condizioni strepitose mai riscontrare in tutto l'inverno trascorso, andiamo a giocare tra un dedalo di creste, sistemi di cenge e anfratti rocciosi con lo scenario unico dei pini loricati, sovrani incontrastati di questi luoghi selvaggi e tormentati. Tra questi mi imbatto anche in una bianca scultura arborea che osservandola bene somiglia molto al famosissimo "Guardiano" che sorge sulla via normale poco prima della Grande Dolina". Penso che lo chiamerò il "Gemello".

Durante la progressione affronto passaggi non particolarmente difficili con pendenze medie di 50°, su neve dura ma con esposizione notevole che richiede piede fermo e massima attenzione. Il consiglio pertanto per eventuali ripetitori è quello di non inoltrarsi nelle cenge inferiori privi di dispositivi di assicurazione. Nella parte finale mi infilo in un evidente canalino parzialmente ostruito da un loricato, guadagnando così l'uscita dopo un breve ma ostico risalto di misto e roccia.

Subito dopo risalgo la ripida spalla sud ovest raggiungendo l'amico che nel frattempo mi aveva seguito da sopra, lungo la Cengia superiore. In breve ci portiamo sull'anticima ovest a quota 2080 dove il Pollino si svela d'improvviso in veste invernale, sontuoso come una vetta alpina, eppure è il Pollino.

A questo punto tralasciamo la cresta contornata da bellissime cornici e i segni di una slavina giunta fino al fondo del vallone. Ci immettiamo invece nel Valangone puntando l'avancorpo roccioso proprio al di sotto della cima. Affrontiamo infine un canalino che costituisce uno tra le varianti terminali del Valangone con pendenze di 55° e qualche passo a 60° guadagnando infine la vetta del Pollino a cinque minuti dall'uscita. Foto di rito in vetta con il Dolcedorme sullo sfondo e poi il Nevaio, il più meridionale d'Europa ancora in salute.

La discesa più diretta avviene lungo il Canale Nascosto su un ottimo manto nevoso compatto nonostante il sole cominci a picchiare. Infatti leviamo i ramponi soltanto a Piano Gaudolino allorché termina la neve. Infine in un paesaggio desolato (solo tre o quattro "merenderos" incontrati) ritorniamo all'auto che raggiungiamo alle 14.00 dopo sei ore e mezza di cammino.

[02] pollino.JPG


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Piano Gaudolino e Pollino
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Attacco alla Cresta nord ovest
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Cengia Mediana
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Il Gemello
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Serra del Prete
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Serra Crispo in lontananza
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Variante uscita Valangone
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Dolcedorme in lontananza
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Canale Nascosto
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Praticamente sei il solo su questo forum a mantenere alto il nome del meraviglioso Parco Nazionale del Pollino. Mi chiedo quanti qui ci siano passati. Eppure basterebbe, come ho fatto io in passato, - quando la famiglia di costringe al mare al sud - mettere in macchina, vicino al maschera e boccaglio, un paio di scarponi.
 
Data: 11 aprile 2025
Regione e provincia: Basilicata,Potenza
Località di partenza: Colle Impiso
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 6,30 h
Chilometri: 9,37
Grado di difficoltà: Difficile
Descrizione delle difficoltà: Inclinazioni medie di 50° e qualche passo a 60° ma su terreni molto esposti ed impervi tra cenge,spigoli e anfratti procedendo in modalità esplorativa
Periodo consigliato: sempre ma in inverno è tutta un'altra cosa
Segnaletica: sui sentieri
Dislivello in salita: 784
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2248 m
Accesso stradale: A2 Campotenese direzione Piano Ruggio e proseguire per Colle Impiso (attenzione a parcheggiare nelle aree contrassegnate)
Traccia GPS: https://it.wikiloc.com/percorsi-alp...est-e-variante-finale-del-valangone-208472284

Descrizione

Vedi l'allegato 268797

"L'ultima niva è a meglia"(L'ultima neve è la migliore) esordisce l'amico Mimmo postando una foto sui social il giorno dopo un'escursione sul Pollino. Anche se compare a partire da quota 1650 m, riferisce ottime condizioni, canali ancora carichi e neve durissima, nonostante siamo a primavera inoltrata. E allora perché non cogliere l'attimo prima che arrivi la "scaldata" prevista nel weekend? Detto fatto. Anticipo al venerdì anche se avrò solo una mezza giornata a disposizione per doveri lavorativi. Ma certi "sacrifici" ogni tanto vale la pena farli.

Mi sento con il mio compagno d'avventure e gli propongo la Cengia nord ovest del Pollino fatta la prima volta in estiva nel 2008 e in invernale nel 2016. Non so se fui il primo (la letteratura dedicata a tal proposito tace), e così all'epoca chiamai questa via "Direttissima Nord Ovest". Quest'ultima traccia invece si insinua nella Cengia mediana poco al di sotto di quella originale del 2016 e ne segue la linea più logica, anche se di non facile decifrazione, procedendo a naso e in libera fin dove possibile con le sole piccozze.

Si tratta in ogni caso di un percorso molto alternativo per gente che ama gli ambienti selvaggi ed isolati, e in effetti non ha deluso le aspettative. Si è rivelata infine una spettacolare uscita in ambiente invernale nonostante ci troviamo all'11 aprile, con temperature di poco al di sopra dello zero e vento di tramontana.

Con queste condizioni strepitose mai riscontrare in tutto l'inverno trascorso, andiamo a giocare tra un dedalo di creste, sistemi di cenge e anfratti rocciosi con lo scenario unico dei pini loricati, sovrani incontrastati di questi luoghi selvaggi e tormentati. Tra questi mi imbatto anche in una bianca scultura arborea che osservandola bene somiglia molto al famosissimo "Guardiano" che sorge sulla via normale poco prima della Grande Dolina". Penso che lo chiamerò il "Gemello".

Durante la progressione affronto passaggi non particolarmente difficili con pendenze medie di 50°, su neve dura ma con esposizione notevole che richiede piede fermo e massima attenzione. Il consiglio pertanto per eventuali ripetitori è quello di non inoltrarsi nelle cenge inferiori privi di dispositivi di assicurazione. Nella parte finale mi infilo in un evidente canalino parzialmente ostruito da un loricato, guadagnando così l'uscita dopo un breve ma ostico risalto di misto e roccia.

Subito dopo risalgo la ripida spalla sud ovest raggiungendo l'amico che nel frattempo mi aveva seguito da sopra, lungo la Cengia superiore. In breve ci portiamo sull'anticima ovest a quota 2080 dove il Pollino si svela d'improvviso in veste invernale, sontuoso come una vetta alpina, eppure è il Pollino.

A questo punto tralasciamo la cresta contornata da bellissime cornici e i segni di una slavina giunta fino al fondo del vallone. Ci immettiamo invece nel Valangone puntando l'avancorpo roccioso proprio al di sotto della cima. Affrontiamo infine un canalino che costituisce uno tra le varianti terminali del Valangone con pendenze di 55° e qualche passo a 60° guadagnando infine la vetta del Pollino a cinque minuti dall'uscita. Foto di rito in vetta con il Dolcedorme sullo sfondo e poi il Nevaio, il più meridionale d'Europa ancora in salute.

La discesa più diretta avviene lungo il Canale Nascosto su un ottimo manto nevoso compatto nonostante il sole cominci a picchiare. Infatti leviamo i ramponi soltanto a Piano Gaudolino allorché termina la neve. Infine in un paesaggio desolato (solo tre o quattro "merenderos" incontrati) ritorniamo all'auto che raggiungiamo alle 14.00 dopo sei ore e mezza di cammino.

Vedi l'allegato 268798

Vedi l'allegato 268799

Vedi l'allegato 268800

Vedi l'allegato 268801

Piano Gaudolino e Pollino
Vedi l'allegato 268802

Vedi l'allegato 268803

Attacco alla Cresta nord ovest
Vedi l'allegato 268804

Vedi l'allegato 268805

Vedi l'allegato 268806

Cengia Mediana
Vedi l'allegato 268807

Vedi l'allegato 268808

Il Gemello
Vedi l'allegato 268809

Vedi l'allegato 268810

Vedi l'allegato 268811

Vedi l'allegato 268812

Vedi l'allegato 268813

Vedi l'allegato 268814

Vedi l'allegato 268815

Serra del Prete
Vedi l'allegato 268816

Serra Crispo in lontananza
Vedi l'allegato 268817

Vedi l'allegato 268818

Vedi l'allegato 268819

Vedi l'allegato 268820

Vedi l'allegato 268821

Vedi l'allegato 268822

Vedi l'allegato 268823

Vedi l'allegato 268824

Vedi l'allegato 268825

Vedi l'allegato 268826

Vedi l'allegato 268827

Vedi l'allegato 268828

Variante uscita Valangone
Vedi l'allegato 268829

Vedi l'allegato 268830

Vedi l'allegato 268831

Vedi l'allegato 268832

Dolcedorme in lontananza
Vedi l'allegato 268833

Canale Nascosto
Vedi l'allegato 268834

Vedi l'allegato 268835

Vedi l'allegato 268836

Vedi l'allegato 268837

Vedi l'allegato 268839
Che siano delle foto di Pino Loricato fantastiche, l'ho già detto? :woot:
 
Praticamente sei il solo su questo forum a mantenere alto il nome del meraviglioso Parco Nazionale del Pollino. Mi chiedo quanti qui ci siano passati. Eppure basterebbe, come ho fatto io in passato, - quando la famiglia di costringe al mare al sud - mettere in macchina, vicino al maschera e boccaglio, un paio di scarponi.
È vero....tempo fa ce ne stava un altro.Quando ti trovi in spiaggia,versante Tirreno o Jonio,pare toccare con un dito i monti del Pollino tant'è la vicinanza.Possibilissimo fare un'escursione la mattina e andare al mare il pomeriggio.Cosa assolutamente consigliata ai visitatori la prossima estate
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Che siano delle foto di Pino Loricato fantastiche, l'ho già detto? :woot:
Mi pare di sì,grazie mille....a volte mi diletto a dare loro un nome......stuzzicano molto la fantasia.
 
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