Polycryo: Costruirsi un Tarp da 200gr con 13€

Ogni tanto mi diletto a leggere i forum americani di Ultralight-backpacking, perché ogni volta trovo idee furbe su come utilizzare in maniera originale per finalità escursionistiche materiali destinati in origine a tutt'altri usi.

Dopo il Tyvek (di cui s'è già parlato), questa volta ho "scoperto" il Polycryo, una pellicola trasparente tipo nylon (utilizzata spesso ad esempio per isolamenti supplementari dei serramenti) che unisce leggerezza estrema ad una elevata resistenza (ben superiore a quella che ci si potrebbe aspettare da una pellicola simil-nylon).

Gli americani han ben pensato di provare a farci dei Tarp (anzi qualcuno s'è fatto quasi una tenda) con questo materiale, e ci son pure riusciti:

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I pesi di questi ripari sono solitamente attorno ai 2 etti (!), e da quel che dicono gli autori son tutt'altro che strutture monouso.

In america fogli da qualche metro quadro (destinati all'isolamento di finestre) si trovano molto facilmente ma ho visto che anche in Italia per 13€ ci si può portare a casa da Amazon un bel foglio 1,5x4m (fosse stato largo 2m era meglio...)

EDIT 3/6/2014: Sulla baia ho ora trovato questo bel telo 2,1x2,8m (ottimo per un Tarp!) a soli 9€ spedizione in Italia compresa!

A voi cosa ve ne pare? Vi fidereste a passare la notte sotto un velo di domopack? :biggrin:
 
Ultima modifica:

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Questo tizio a quanto pare l'ha testato bene: ha lasciato il Tarp aperto sotto una nevicata, senza sbatterlo... a causa del peso non indifferente si è tutto imbarcato (come un qualunque altro Tarp in una condizione simile), ma ha retto egregiamente, ed è bastato sbatterlo per farlo tornare allo stato originario!

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Un piccolo dettaglio costruttivo: assieme al telo danno sempre anche del biadesivo che servirebbe per fissarlo ai serramenti; tale biadesivo è utilissimo per passare i 4 lati del telo e poi ripiegarci sopra 2 cm del telo stesso, per ottenere dei bordi "doppi" ben rinforzati.

Poi un po' di (buon) nastro telato per fare le asole ed il tarp è fatto!
 
Essendo Americano...:rofl::rofl::rofl:

c'e' l'ho, nel garage, per mettere sulle finestre quando serve.

Ottimo come "Ground Cloth", perche' pesa pochissimo.

Pero', per fare rifugi, c'e' un grande problema: Non essendo tessuto, quando lo metti intensione basta la minima fessurina o taglietto per aprirlo come un palloncino gonfio: RRRRIP! Quindi, dire che "Funziona" e' molto relativo:

Per una ora? per una notte? senza vento? senza rischio che cada nulla sopra? tipo rametti? Tutto da provare. :)

Il tessuto super fuffonio unobtanium per fare tarps di questi giorni si chiama cuben. Bellissimo...carissimo...un po' resistente agli strappi, un po' delicato.

https://www.google.com/search?q=cub...EcbWkQfX6ICwDQ&ved=0CDIQsAQ&biw=1920&bih=1139
 
interessante, ma tanto vale a questo punto farsi un tarp con una coperta d'alluminio.
Tiene meglio il calore e si trova molto più facilmente, no?
 
@iacco: Da quel che dicono gli ammmmericani che lo usano è NETTAMENTE più resistente della classica coperta d'alluminio

@Crafter: C'è chi l'ha lasciato fuori casa montato per settimane a pioggia e vento (nel limite di quel che può venire giù e soffiare nel giardino di casa), senza alcun danno. La durata è di sicuro inferiore al tessuto ma (da quel che ho trovato scritto) se trattato con po' di buon senso un tarp fatto con questo materiale dura ben più di un'ora o di una notte. C'è chi l'ha denominata appunto la "cuben fiber dei poveri" ;)
In caso di (possibilissimi) tagli, è possibile ripararlo con del nastro telato (ho visto infatti foto di tarp con 2-3 pezzetti di nastro telato messi qua e là! ;) ).

Se decidessi di farmi un bel tarp con questo materiale, inizierei ovviamente ad usarlo partendo dalle situazioni più "tranquille" per capire che tipo di affidamento posso farci.

In ogni caso, può cmq essere una idea interessante per un Tarp "d'emergenza" da tenere nel fondo dello zaino o per quelle uscite in cui il meteo è tendenzialmente favorevole e si vuole camminare leggeri... o quando si pernotta nel bosco dove si sa che vento ce n'è pochissimo.
 
Paiolo, ottimo, "Vivere" dentro il tarp, con tutti i movimenti che si fanno, e' molto piu' logorante che lasciarlo da solo, consiglio, se lo fai, di non tenderlo molto, cosi' se si sviluppa uno strappo sei in tempo a fermarlo, poi, siccome il materiale e' termo reattivo, si restringe con il calore: Se metti il fornelletto a tutto gas sotto rischi di scaldare una parte e non un'altra, il materiale si restringe e strappa i punti di ancoraggio. A proposito, questa proprieta' del restringersi e' quello che rende utile questo prodotto: una volta dopo averlo messo sulla finesta, gli si da' una passata con il fon dei capelli e si tende come un tamburo.

Ti metto il tubo di un arzillo barbuto che usa il materiale nei suoi campi ultralight.

https://www.youtube.com/watch?v=2LuWo7lpauQ&feature=c4-overview&list=UUCH1a6PL4oWnoCz621xLX_w
 
Col mio micro-fornellino ad alcool (con cui preparo tutto ciò di cui ho isogno) dubito di correre particolari rischi di termodeformazione! :D

Sicuramente dopo tutto quello che mi hai detto avrei proprio voglia di avere un pezzo di PolyCryo per le mani per capire effettivamente le modalità di "strappo" di questa pellicola... penso a tutte le varie pellicole termorestringenti che si trovano attorno ai prodotti, ve ne sono di particolarmente "rigide" che basta creare una minima incisione per "tagliarle" in due in mezzo secondo... ve ne sono che se invece provi a "tirarle" si deformano un bel po' prima di strapparsi, e cmq non creano tagli che "camminano"... vorrei davvero vedere il Polycryo in che punto si inserisce fra questi due estremi.

Ed in ogni caso, probabilmente vi sono anche vari tipi di Polycryo (tra parentesi, sai dirmi la marca e modello della pellicola che hai tu in casa?), e mi verrebbe da dubitare che una pellicola troppo "fragile" possa risquotere un tale successo tra gli ultralight-backpackers

PS: Mi son guardato il video dell'arzillo barbuto... certo che gli ultimi minuti son proprio da mal di mare! ;) Cmq anche i bastoncini da trekking in bamboo mi incuriosiscono...altro che fibra di carbonio! ;)
 
Riapro l'argomento, dato che in questo periodo ho approfondito un po' l'argomento: in particolare mi sono letto tutto questo (interminabile!) POST di un po' di simpatici americani che hanno fatto davvero un bel po' di esperimenti.
Qualcuno di sti tizi ha lasciato alle intemperie nel bosco dietro casa per più di un anno (due inverni) un paio di tarp in polycryo, con risultati interessanti:

  • Il primo tarp, fatto in Polycryo "da interni" (cd "indoor", spessore 0.6-0.75 mil, cioè millesimi di pollice...viva le unità di misura degli 'mmericani!) ha ceduto alla fine del SECONDO inverno lasciato fuori
  • Il secondo tarp, fatto in Polycryo "da esterno" (cd "exterior", spessore 1.2-1.4 mil) ha continuato a reggere senza problemi anche dopo il secondo inverno
Di sicuro le condizioni del bosco dietro casa non sono le stesse di un'escursione più in quota (dove il tarp viene montato/smontato una volta al giorno, e dove c'è una persona sotto che si muove), però il fatto che abbia retto N mesi lascia comunque spazio all'ottimismo. ;)

Ho approfondito anche la questione sollevata da Crafter ("Non essendo tessuto, quando lo metti intensione basta la minima fessurina o taglietto per aprirlo come un palloncino gonfio"): ho trovato conferma infatti che i tagli si allungano facilmente, ma per fortuna non siamo ai livelli dei teli termici (dove il minimo taglio causa l'autodistruzione istantanea del telo...). La cosa migliore è prevenirli predisponendo un risvolto su tutto il perimetro (vedi sotto).

Riepilogo le varie "best-practice costruttive" che ho raccolto dalle mie letture:

- E' praticamente indispensabile, come detto sopra, creare un risvolto sul bordo dei 4 lati, utilizzando il rotolo di biadesivo fornito con la pellicola stessa: rendendo "doppio" tutto il perimetro, si riduce drasticamente la possibilità che dai bordi possa partire un taglio

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- Se si fa un tarp in stile "A-frame" o "Lean-to", è bene far passare un cordino lungo tutta la "linea di cresta" per distribuire uniformemente il carico in caso di vento (evitare quindi di fissare alla linea di cresta due semplici tiranti direttamente al tarp, come potrebbe venire spontaneo fare)

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- Un'attenzione particolare va ai vari tiranti, che sono di solito i veri punti deboli: non potendo cucirli, è importante utilizzare nastro telato di qualità e dei giusto tipi: ho visto discussioni fra 100 tipi di nastri telati della 3M (non sapevo vi fosse un mondo nel campo dei nastri telati!), mi sembra di aver capito comunque che il famoso (in America) "Gorilla-tape" vada tutto sommato benone. Se si fora il tirante per far passare il cordino bisogna mettere ad es. una rondellina in plastica o qlc del genere, come è visibile nell'immagine sopra (in alternativa si fa passare il cordino da destra a sinistra e dove passa si mette nastro doppio per evitare che "attacchi", non so se mi sono spiegato...). C'è chi ha fatto un bel po' di test: ;)

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Come vedete gli unici tiranti che hanno retto ad un bel tirone sono il secondo da sinistra (nastro doppio e cordino che passa di lato) ed il sesto da sinistra (foro rinforzato con rondellina di plastica)

Che formati di teli si trovano in giro?

Le pellicole per finestre sono di solito larghe 1,5m e lunghezza variabile (ad esempio quelli che si trovano su amazon.it sono lunghi 1,7/4/10m). La larghezza di 1,5m non è ottimale, per fare un tarp è troppo poco e bisogna unire due pezzi (= un potenziale punto debole). Si trovano però anche pellicole da porte-finestre ("patio"), di dimensioni circa 2x3m... praticamente perfette per farci un tarp! :)

Su ebay il migliore affare mi sembra essere questo prodotto: 9€ SPEDITI per un telo 2.1m x 2.8m oppure 15€ per DUE teli delle stesse dimensioni...
(in Europa non riesco purtroppo a trovare, perlomeno a prezzi sensati, quello "da esterno" con spessore maggiorato...)

Ho anche trovato sto "Gorilla Tape" a poco più di 6€ SPEDITI, sempre dal Regno Unito.

Ieri ho ordinato entrambe, ed a inizio luglio sto organizzando con un amico una notte in montagna sotto le stelle, sarà l'occasione per collaudare il tutto, vi tengo aggiornati! ;)
 

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Lo uso come base sul terreno.
Affidabile e resistente.
Sul tensionarlo sono meno propenso, è pur sempre un foglio di plastica, anche leggerina.
 
Il materiale è arrivato ormai da un bel pezzo, e qusto WE ho finalmente avuto il tempo di assemblarlo!

Ecco tutto ciò che mi è servito:

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Telo in polycryo, gorilla-tape, forbice e biadesivo (quello bianco) fornito assieme alla pellicola, che mi servirà per fare un "orlo" di rinforzo su tutto il perimetro del telo

Ho poi scoperto che un po' di nastro di carta da imbianchini è utilissimo per tenere fermo il tutto durante la preparazione...

Ed il risultato finale, dopo un'oretta di lavoro:

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la parte più noiosa è fare il doppio-bordo col biadesivo, i tiranti invece ci vuole niente a costruirli. sul lato stretto c'è un rinforzo con un "anello" di nastro telato dove far passare la corda che attraverserà tutta la "cresta" del tarp.

Spero di avere al più presto occasione di provarlo!

La cosa più impressionante è quando l'ho ripiegato e l'ho messo sopra ad una bilancia:

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Miseri 158 grammi! :-O

Il solo telo sono 107 gr, ci sono quindi 51 gr tra bioadesivo e gorilla-tape. Mancano solo un po' di cordini e picchetti per completare l'opera
 

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Non dirlo a me!

Certo dovrò prima raccogliere un bel po' di coraggio per decidere di passare una notte sotto un bel velo di "domopack" ;)

Ma in ogni caso se butta male ho sempre un bel poncho occhiellato con me quindi la ruota di scorta non mi manca...

Mi dispiace non aver trovato in Europa la versione "heavy duty" della pellicola, molto più "rassicurante": peserà quasi il doppio ma stiamo parlando di un etto in più, mica di chili!

Ho in ogni caso identificato un po' di situazioni in cui un tarp del genere, seppur delicato (e dovrò scoprire quanto), può far comodo: il primo è ovviamente quello di utilizzarlo come tarp d'emergenza (pesa niente quindi non c'è il rischio di lasciarlo a casa...); il secondo è quello di usarlo come tarp da abbinare ad un altro "shelter" primario per migliorarne la vivibilità, ad esempio:

  • in aggiunta ad un bivvy si ha un bel "soggiorno" protetto dalla pioggia con aggiunta di peso quasi nulla
  • in aggiunta a qualche tendina ultralight magari con atrio un po' troppo striminzito
  • in particolare, in aggiunta ad una monotelo permette anche in caso di pioggia di passarsi la notte chiudendo solo la zanzariera (mantenendo quindi una buona areazione ed evitando quindi eccessi di condensa)
  • se si esce con altri amici e ciascuno ha la sua tendina personale, si può creare cmq una "area comune" per stare assieme in caso di pioggia.
In tutti questi casi, anche se il tarp non dovesse reggere c'è sempre quindi un "riparo sicuro" dove rifugiarsi: si rimane in pratica senza "salotto" ma non senza "camera da letto" ;)
 
Io l'ho acquistato dall'Inghilterra qui, quando l'ho preso io la spedizione era 4€, adesso son 15€!!!

Cmq è la versione "sottile" (spessore suppongo 0,75 "mil", che vuol dire millesimi di pollice), quello che hai acquistato tu da GG dovrebbe essere 1,0 mil mentre quello "heavy duty" che in europa non riesco a trovare arriva a 1,2/1,4 mil
 

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Macché! Non sono riuscito ad usare manco un tarp in questi ultimi 2 anni! Avevo pure investito ben 5 dico 5€ in un bel telo da ferramenta...che ci sta servendo solo a coprire la piscinetta della piccina :ka:
Sigh!
 
Mannaggia, mi dispiace per l'investimento in stallo :)) ho chiesto perché sono molto interessato ad un tarp trasparente
 
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