Se il corso, come vedo in alcuni casi, viene svolto in "fondi" di proprietà della società, che appunto realizza questi corsi, non avrei difficoltà ad immaginare equiparabili ad attività svolte in palestra ovvero in un ambiente controllato a maggior ragione se questa attività venisse svolta in una struttura esistente ma semplicemente posta all'esterno ...... tanto per intenderci un qualcosa di similare alla torre dei pompieri.
Però cosa c'entra il CAI o la guida alpina con questo ? cioè, mia ignoranza non è polemica, vi sono "n" scuole che, almeno stando ai loro siti, mai interessato seriamente, promuovono corsi per diventare istruttori nazionali/regionali di alpinismo per cui perché proprio il CAI ? o è solo un esempio di un "titolo" (anche il CAI ha dei corsi in merito ovviamente) ?
Comunque la discesa in doppia rappresenterà probabilmente un'attività a maggior rischio di incidenti per l'alpinismo, non ne ho idea la prendo per buona, ma in un corso di sopravvivenza qualsiasi prova, che non sia accendere leggere una cartina, può rappresentare una situazione di pericolo con conseguenze anche serie per cui immagino che non siano tutti, gli imprenditori che le gestiscono, degli sprovveduti kamikaze ed abbiano le adeguate coperture assicurative diversamente bastano un paio di cause per chiudere il giorno dopo, non vi pare ?
Poi per carità ogni società e ogni professionista è un caso a sè, e comunque questo avvalora maggiormente la mia scelta, ipotetica visto che non ho intenzione di fare corsi, di rivolgermi a strutture con una certa storicità piuttosto che il "tizio", bravo quanto volete, ma pur sempre un tizio.
Ciao
, Gianluca
PS.: non sto difendo ovviamente nulla nè il corso in sè nè l'attività imprenditoriale però, per carattere, sono portato a pensare, in linea di principio, che se uno fa qualcosa ha un titolo per farlo poiché diversamente, oltre a commettere un illecito, ne risponde in prima persona civilmente ed oggi non è più come quaranta anni fa che non si andava in tribunale, oggi ci si và anche per delle cavolate, poi è ovvio che il mio pensiero, magari, fosse sempre vero e prendersi una fregatura è la cosa più semplice di questo mondo.