I problema in questo caso è, mi pare e tanto per cambiare, l'uomo.
Tralasciando cosa fanno la maggior parte dei cacciatori, non solo con le introduzioni forzate, ma a livello di distruzione boschiva (potrei postare varie foto scattate nelle mie zone d'origine) la questione è complessa e delicata.
Premessa, io potrei essere definito "animalista" qualsiasi cosa voglia dire, nel senso che non mangio né carne né derivati animali, ma vivendo attivamente montagna e bosco un'idea di massima me la sono fatta, senza finti moralismi.
Le questioni dei cinghiali e degli scoiattoli sono più che calzanti, si potrebbero citare appunto le nutrie, i pesci siluro nel Po e chissà quanti altri casi. Regolamentazione quindi...che in sintesi vuol dire abbattimenti...ok, abbattiamo, il problema è chi dovrebbe effettuarli.
Io son Toscano, e come si sa la Toscana è terra di cacciatori, da qualche anno si parla di tenere sotto controllo la popolazione dei cinghiali e viene fatto. Ovviamente minor spesa massima resa, gli abbattimenti sono affidati ai cacciatori, sia con specifiche delibere che con aperture della caccia straordinarie. Anni fa fu scoperto che lo spopolamento del cinghiale nostrale con l' "arrivo" di razze dell'est Europa era in realtà opera di alcuni cacciatori che avevano introdotto specie alloctone con lo scopo che la categoria potesse poi ergersi a paladina della biodiversità locale a suon di doppiette.
In Toscana molti comunicati di federcaccia, arci caccia e simili hanno il tenore epico di un manipolo di paladini, loro si "veri ambientalisti" (ma ripeto, ho foto scattate personalmente da me delle postazioni fisse di caccia abbandonate che sono peggio di una discarica) , che tutelano boschi e popolazioni regolamentando la presenza della fauna di cinghiali in primis, ma poi dicervi, e quant'altro.
In tutto sto schifo il prezzo lo pagano sia gli animali che stanno scomparendo che quelli che sono stati inseriti fuori abitat.
Il riequilibrio faunistico è un problema che andrebbe affrontato ma davvero sui metodi non ho le idee chiare, anche non escludendo a priori ciò che non mi va nemmeno di scrivere ancora il nodo fondamentale è: chi dovrebbe farlo? Alla fine temo che la questione verrebbe risolta affidando ai prodi della doppietta il "gravoso" compito che accetterebbero sicuramente a "malincuore", in sostanza rendendo vincente il progetto di cartuccia selvaggia che stava nelle teste degli introduttori di specie alloctone.
Ora si scatenerà la polemica di pro e contro caccia e non ci voglio entrare, qui sul forum ci son già passato e non ho voglia, mi vien però da constatare che i problemi ci sono perché al di là delle migrazioni naturali delle specie certi signori hanno introdotto volutamente specie "forestiere" per poi motivarne l'abbattimento come servizio alla comunità e alla preservazione dell'ambiente biologico autoctono...mentre se la natura avesse semplicemente fatto il suo corso non staremmo qui a parlare di certe cose... io la vedo così, premettendo che provo un sincero schifo per la categoria che ho già troppo citato.