Sul discorso del sale da cucina bisogna secondo me fare una premessa.
Sabato a Cantalupo si è raggiunta una temperatura di 30° con un tasso di umidita dell'80%. In queste condizioni si è svolta una gara di trailrunning di 71km. e 4000mt. D+ e altrettanti D- in totale autosufficienza alimentare. L'organizzazione fornisce solo acqua a temperatura ambiente in 5 punti e la parte centrale dal 20° al 40°km. è priva di fonti (in realtà in vetta all'antola con una piccola deviazione è possibile raggiungere un rifugio gestito ma non tutti ne sono a conoscenza). Il percorso si svolge al 90% sui crinali della val borbera e quindi non ci sono fonti naturali (qualcosa nella prima parte).
Completare entro 16 ore un simile percorso è sicuramente una prova "estrema". Estrema nel senso che nel tentativo di arrivare al traguardo si porta all'estremo il proprio fisico. Non bisogna certo essere dei superuomini per arrivare al traguardo.
L'assunzione di piccole dosi di sale da cucina va quindi inquadrata in questo contesto "limite".
Io non sono un medico ma da quello che ho capito i normali preparati salini che si trovano in commercio contengono minime quantità di sale. Evidentemente la normale integrazione salina con preparati commerciali non è stata sufficiente a compensare le enormi perdite di sali dovute alla sudorazione. A quanto pare uno dei sintomi della disidratazione è proprio la nausea che può condizionare fortemente l'assunzione di alimenti necessari a compensare l'enorme dispendio energetico. In pratica si entra in un vortice da cui può essere difficile uscire.
I normali preparati energetici o salini hanno tutti dei gusti dolciastri (agrumi, cola, arancio) che dopo molte ore (dalle 10 in su) diventano nauseanti, a questo si associa il desiderio di salato e il vago senso di nausea di chi è disidratato (avete presente i camosci che leccano il sale sulle rocce? ). Per questi motivi il parmigiano è uno degli alimenti preferiti.
Il problema poi si pone ancor di più se si è trailer veloci. I camminatori girando a regimi più bassi hanno la possibilità di alimentarsi meglio magari mangiando anche qualcosa di solido (micropanini).
Spero di non aver detto castronerie, semplicmente ho riportato l'esperienza accumulata in una dozzina di ultratrail. Ovviamente siamo tutti diversi e quello che vale per uno non è detto che valga per tutti.
In ogni caso riporto il contributo di un amico trailer e medico ematologo postato su un altro forum.
"Per moltissimi altri i problemi sono stati via via legati non solo alla calura (qualche probabile colpo di calore c'è stato, almeno tra quelli che ho avuto occasione di vedere....) ma sempre più alla sudorazione eccessiva mal compensata dal solo utilizzo di acqua e delle solite soluzioni saline dolciastre che erano a disposizione.
Introdurre eccessivi quantitativi di acqua, ma anche compensare con saline non adeguatamente ricche in banale sale da cucina (che, purtroppo è sempre scarso anche nelle "migliori" soluzioni utilizzate in ambito sportivo perchè altrimenti diventano ben poco bevibili) porta alla lunga a una relativa iponatriemia che è stata con tutta probabilità la causa della maggior parte dei malori.
I sintomi sono di solito, oltre al senso di affaticamento, la nausea fino al vomito, l'edema dei tessuti (con particolare facilità al gonfiore alle mani) e la situazione può anche peggiorare con alterazioni sensoriali e possibilità di perdita di coscienza sia per alterazioni pressorie che per edema cerebrale......
Una giornata come ieri andava affrontata programmando il reintegro idrosalino (oltre all'alimentazione, ovviamente, ma è argomento a parte) comprensivo del cloruro di sodio, badando, nello stesso tempo, a non sbagliare il ritmo.....( come, pare, dice Marco Olmo.....per terminare una ultra partire piano....e poi rallentare....regola d'oro proprio per chi già di per se, come nel mio caso, va piano e quindi paradossalmente dovendo stare più a lungo sulle gambe, è a maggior rischio di problemi....)
Resta da considerare, infine, che dal 20° al 40° km non erano previsti ristori....ed è proprio in questo tratto che si sono verificati i maggiori problemi. Forse un ripensamento anche in questo senso può essere utile per le edizioni future.
Comunque, a parte l'ecatombe (come qualcuno l'ha descritta altrove nei vari forum o su facebook) sicuramente una giornata da ricordare e magari da cui imparare per il futuro facendo tesoro dell'esperienza....
Complimenti a tutti per averci provato.....finendola o meno!"
E ancora.........
"1) Il sale da cucina: come, quando e perchè:
premesso che nella maggior parte dei casi l'iponatriemia non è da sola sudorazione ma deriva dalla contemporanea eccessiva assunzione di acqua (in pratica non solo si perde cloruro di sodio sudando, specie se copiosamente, ma il sodio restante si diluisce in un eccesso di acqua) tuttavia nello sforzo prolungato al caldo e sudando molto si può andare in iponatriemia grave. E' possibile utilizzare il sale in piccole dosi (in grani....) a intervalli, che peraltro non è molto diverso dall'assumere ad intervalli cibi molto salati come il formaggio grana......l'importante è non esagerare (a granpasso ho fatto bere una piccola dose di acqua in cui ha sciolto circa un grammo di sale da cucina.....ma lui in quel momento era evidentemente in iponatriemia! in genere preferisco assumere sale in continuo mettendolo nella soluzione del camel bag (vedere oltre)
2) l'alimentazione nell'endurance.
esistono molte scuole di pensiero ma ben pochi dati che in qualche modo riescano a dimostrare che si conosca un modo "migliore" per alimentarsi.....ognuno sperimenti e trovi il meglio per sè.
Sicuramente è meglio evitare di riempire troppo lo stomaco perchè questo potenzialmente può stornare sangue verso i visceri a discapito della muscolatura e perchè può causare disturbi digestivi.....ma questo è scontato.
Quindi è preferibile un regime il più possibile continuo, o comunque a piccole dosi ad intervalli regolari, ad oltranza.
Cosa utilizzare? Non ho ovviamente nessuna ricetta magica, ammesso che esistano ricette valide per tutti.....(secondo me non ne esistono)
Personalmente uso riempire il camel bag da 2 litri con acqua, maltodestrine insapori (10 misurini), 2-3 bustine di sali di magnesio e potassio (quelle che trovo, di solito una bustina andrebbe sciolta in 500 mL di acqua), 2 grammi di sale da cucina, 3 cucchiaini pieni di fruttosio, un succo per dare un po' di sapore, secondo me meglio se agli agrumi ma va a gusti.
Non metto come già detto glucosio.....anche se un po' di saccarosio (classico zucchero.....) o un po' di glucosio magari nel succo in effetti c'è....ma è poco.
Questo vale per la sacca pronta alla partenza. Per praticità evito di mettere le maltodestrine nelle sacche successive (si può provare a portarsi delle monodosi....ma se si inumidiscono diventano inutilizzabili e appiccicano ovunque....)
2) Oltre alla sacca utilizzo (a intervalli per me comodi da controllare di un ora) gel senza stimolanti, piccoli panini al latte con coppa, prosciutto crudo salato o similari (prezioso insegnamento di Cesare....
) e, più di rado, barrette, alternandoli tra loro.
Sabato ho fatto fuori 4 camel bag, 6 minipanini, 6 gel. Inoltre, in tutti i ristori in cui mi sono fermato ho bevuto, alternandoli, dai 2 ai 4 bicchieri di liquidi (in questo caso acqua o acqua con sali). In due soste, conntrollando lo stato di eventuale gonfiore della mani, ho aggiunto 1 grammo di sale da cucina. tenete conto che sudo moltissimo......posso raccogliere i granellini di sale dalla schiena una volta asciugatosi il sudore anche dopo una sola oretta di attività.
Questo è da intendersi come una delle tante possibili soluzioni "ragionate".......provate a trovere le vostre soluzioni e raccontatele.....come già detto non esistono dati in questo ambito, almeno non ne conosco....
"
Perdonante la lunghezza ma gli argomenti sono questi
Ciao.