Possibile lupo in Lessinia

Se, come sembra, fosse confermato sarebbe un buon indicatore: come ai tempi del famoso Dino. Non c'erano ricordi del lupo da noi...
 
Sarebbe stato interessante se avessero scritto dove....

Chi si occupa di lupi,sia a livello amatoriale o professionale,evita sempre di dare indicazioni precise sul luogo dell'avvistamento......il motivo e' che NON si sa' chi legge i messaggi!!:ka::ka:

Anche una eccessiva presenza di eventuali curiosi,anche se fatta a fin di bene,reca disturbo ad animali tipo lupo,lince,orso etc....

Quando riusciamo ad immortalare qualcosa di interessante,usando fototrappole,mettiamo solo la zona senza riferimenti precisi nel caso i filmati o foto venissero pubblicati su forum od altro......

Claudio
 
Lancio una provocazione: ma siamo sicuri che la presenza di lupi e grossi predatori in genere sia necessariamente un fatto positivo?
 
io ne sono sicura... Cinghiali, caprioli, ecc in alcuni luoghi sono diventati nocivi a coltivazioni e anche alla sopravvivenza di boschi già sin troppo danneggiati per altri motivi... L'equilibrio deve esserci, senza predatori il loro numero diventa ingestibile... A meno di non dare ai cacciatori numeri di capi da abbattere... Allora preferisco che ci siano i predatori naturali :p
 
ma i lupi fanno gran poco per limitare ad esempio i cinghiali. Io temo che un certo atteggiamento un po' manicheo acceleri ancora di piú fenomeni di abbandono della montagna da parte di chi ci vive (parlo ad esempio di pastori). E allora chi la fa la manutenzione ai boschi, ad esempio? Vogliamo che le aree montane diventino semplicemente uno zoo?

Come ho scritto, sto deliberatamente lanciando una provocazione e sono conscio di aver forzato i toni. Spero solo di stimolare una discussione senza preconcetti.
 
colgo la provocazione di fratello vikingo e rispondo:
le montagne come qualsiasi ambiente naturale devono essere per gli animali e l'uomo dovrebbe ridurre al massimo possibile l'impatto causato dalla sua presenza.
Capisco ci si lamenti se arrivassero in città ma in Lessinia i paesi sono minimi (come dimensioni) e dovrebbero adattarsi alla natura anzichè far adattare la natura all'uomo... ma questo si sa non è mai stato così e non solo negli ultimi cento anni.
Di sicuro un predatore non può arrecare danno agli erbivori presenti ma semmai può ristabilire l'equlibrio; vedi bene che se un giorno diventassero troppo faremmo in tempo ad accorgersene "prima che sia troppo tardi". quindi: viva il lupo e l'orso sulle nostre montagne! oltretutto, parlo da ignorante del settore, dubbio ci siano rischi di un forte/eccessivo e rapido ripopolamento di queste due specie dalle nostre parti (sigh! sob!).
 
Dico la mia: la presenza di animali come il lupo e l'orso è sempre un indicatore per quanto riguarda l'integrità di un territorio, e questo già di per sè rende la cosa positiva. Del resto i danni alle greggi sono cosa molto limitata (specie considerando i numeri di cui stiamo parlando) e credo che nel caso esistano forme di risarcimento...per quanto riguarda il pericolo "diretto" per l'uomo, resta la possibilità teorica ma con probabilità davvero minime (non si parla di grizzly nè di baribal...).
 
Scusate i tempi biblici della mia risposta (se avete pensato "questo lancia il sasso e nasconde la mano" ...ci stava).
Vengo al punto. Mi rendo conto del fatto che la presenza di medio/grandi predatori sia un buon segno, un ottimo segno. Io vorrei riflettere su frasi come "le montagne come qualsiasi ambiente naturale devono essere per gli animali" (Uomusi ti prego non te ne avere: è solo l'esempio piú vicino da cui fare copia/incolla). Ecco, secondo me questi atteggiamenti non considerano la montagna in una prospettiva piú allargate e quindi finiscono per fare danni. Io credo che in montangna, come altrove, si debba trovare un equilibrio che includa anche noi bipedi.
Mi spiego con un esempio pratico: i monti Sibillini ( perdonate le eventuali inesattezze, ma negli ultimi anni li ho potuti frequentare ahime molto meno che in precedenza).
Ora, i Sibillini sono stati storicamente sempre molto antropizzati, lasciandoci perle architettoniche (vedi le chiesette lungo il sentiero dei mietitori, ad esempio) e un lascito culturale notevole. Se oggi ci gustiamo la fioritura di Castelluccio è perché qualcuno, da secoli, ci pianta la lenticchia (e prima ancora ha bonificato la zona). Negli ultimi decenni i Sibillini "alti" sono stati sostanzialmente abbandonati dalle attivitá economiche tradizionali (i pastori). Risultato? Casali e trocche in malora, sentieri che vanno persi e cosí via. In tutto ció l'ente parco ha spinto sulla reintroduzione dei lupi, alcuni dei quali sono recentemente finiti impallinati e appesi ai cartelli stradali (ahimé). Ora, è un dato di fatto che i per i pochi pastori ancora in attivitá i lupi rappresentino una minaccia. La linea massimalista che citavo sopra rischia, secondo me, di esacerbare gli animi e non permette di trovare un equilibrio positivo. Ben vengano i lupi, con i dovuti distinguo e le contro misure del caso.
Nota a margine: credo che l'animale selvatico piú dannoso (e probabilmente pericoloso) in giro sia il cinghiale e dubito fortissimamente che i lupi possano limitarne il numero in modo percettibile.
 
A me è capitato di leggere un libro, che ho anche segnalato nell'apposita sezione, intitolato "Il totem del lupo" e mi ha fatto riflettere come i lupi "fossero utili" ai pastori, ma si parla di un'altra parte del mondo e di un'altra epoca.

Qui da noi, ma parlo da inesperto, forse è che le greggi sono troppo facili da attaccare per un branco di lupi, forse se fossero meglio protette i lupi veramente cambierebbero obiettivo puntando su daini cinghiali....

Però io sono di parte e il mio sogno è di sentire ululare la notte dalla mia amaca nel bosco, sempre con l'accetta bella vicina ;)
 
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Ora, è un dato di fatto che i per i pochi pastori ancora in attivitá i lupi rappresentino una minaccia. La linea massimalista che citavo sopra rischia, secondo me, di esacerbare gli animi e non permette di trovare un equilibrio positivo. Ben vengano i lupi, con i dovuti distinguo e le contro misure del caso.
Nota a margine: credo che l'animale selvatico piú dannoso (e probabilmente pericoloso) in giro sia il cinghiale e dubito fortissimamente che i lupi possano limitarne il numero in modo percettibile.

Per quanto riguarda il lupo e il suo rapporto con l'allevamento, con un po' di pazienza puoi leggere questa interessante discussione e in particolare gli interventi di zulo

Il link che ho indicato io lì per fornire altra documentazione e riguardante il progetto lupo in piemonte, non è più valido. Lo trovate ora qui http://www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali/eventi/2010/dwd/wolf1.pdf
Oltre documentare l'impatto del lupo sugli allevamenti e le contromisure con cani e recinzioni, mostra anche le statistiche alimentari dei lupi di ogni area (piemontese, lo ricordo): eccome se mangiano cinghiali! L'essere però un predatore non specializzato fa sì che la preda più colpita sia sempre quella in sovrannumero

:)
 
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