Credo che tu confonda l'acqua demineralizzata con l'acqua distillata. Quello che esce da un impianto ad osmosi (di adeguata porosità) è acqua pura con un grado prossimo al 100% in funzione delle specifiche tecniche dell'apparato; ad esempio se usi l'osmosi per l'acqua di casa questa non sarà mai filtrata in modo "spinto" poichè verrebbe desalinizzata ed avresti dell'acqua buona solo per realizzare soluzioni per la chimica analitica e non da bere, anzi, se tu lo facessi anzichè idratarsi ti disidrateresti.
Quando l'acqua è pura, ovvero, non contiene che tracce di elementi estranei si usa dire che è "acqua distillata" ma è solo un modo di dire; in realtà se si volesse essere "precisi" si dovrebbe dire il grado di purezza (ma si dovrebbe indicare anche quali sono i contaminanti, perchè dire pura al 99.99% non vuol dire che possa essere usata per qualsiasi cosa) oppure indicare la sua finalità che, quasi automaticamente, indica i parametri entro i quali deve rientrare.
Quando gli aquofili (si dice così ? boh ?) usano l'acqua da osmosi è perchè è il metodo più economico (in casa) per ottenere acqua estremamente filtrata ma se tu gli fornissi acqua distillata (vera e non solo demineralizzata) gli faresti solo un piacere.
..... finita questa sterile filippica accademica sull'acqua, torniamo a "noi" .....
Se uno vuole avere le stesse garanzie che si hanno dall'acqua potabile pubblica (che è decisamente più controllata sia a livello batteriologico che chimico dell'acqua a pagamento) dovresti metterti nelle stesse condizioni in cui un acquedotto si pone, per cui, laboratorio di analisi e impianti specifici. Ma tutto ciò è virtualmente impossibile per un normale escursionista, virtualmente perchè nulla ti vieta di realizzare un laboratorio portatile ma costi, pesi e capacità tecniche lo rendo praticamente impossibile ai più.
L'acqua che un escursionista incontra può essere di varie tipologie, puoi trovare quella pura (= buona da bere) da sorgente come quella inquinata ( = non buona da bere) da vari contaminanti sia di origine biologica che di tipo chimica. A priori non si può dire che l'acqua che troverai sarà sicuramente, ed esclusivamente, di un certo tipo però puoi usare delle precauzioni (= buon senso) per porti nella condizione migliore possibile per cercare di avere un'acqua il più possibile pura (= buona da bere); acqua che poi puoi decidere se trattatare o se utilizzare così com'è e questo dipende solo da te, nel senso che è in base a ciò che tu (e solo tu) chiedi dall'acqua che vuoi bere (è come dire per me qualsiasi acqua và bene purchè sia fresca oppure voglio solo acqua a basso residuo fisso perchè soffro di calcoli renali).
Le condizioni migliori per prelevare l'acqua è:
- non sia stagnante ma il più possibile in movimento (in altre parole è meglio l'acqua di fiume che di lago)
- non sia in prossimità di allevamenti animali o insediamenti industriali o urbani (rischio inquinamento chimico e biologico) se questo non è possibile si dovrebbe cercare di prelevare l'acqua a monte di questi (è buona norma controllare ciò che è a monte del punto di prelievo, un centinaio di metri più "sopra" potrebbe essere un giusto compromesso)
- non abbia un odore particolare (un odore di ammoniaca potrebbe indicare un inquinamento biologico di tipo animale ma potrebbe essere anche segno di putrefazione, un odore "acido" potrebbe indicare un inquinamento chimico, un odore pungente di zolfo potrebbe indicare la presenza di anidride solforosa per cui un inquinante chimico sia di origine naturale che industriale)
- non sia colorata; l'acqua pura è limpida e fin quì è facile ma ci possono essere elementi che la colorino, se il suo colore è, ad esempio, sul verde potrebbe essere delle semplici alghe (che può essere un bene o un male, dipende dall'alga), sul rosso potrebbe essere un inquinante sempre del tipo "alghe" ma in questo case è un male perchè le alghe "rosse" che ci sono in Italia possono essere pericolose (anche "tanto", dipende dalla loro concentrazione, e la loro "estrazione" può essere problematica), potrebbe essere marrone e questo potrebbe indicare o della semplice terra in sospensione oppure escrementi (ma quì l'odore ti viene in aiuto); colori sgargianti o anomali (giallo, viola, ect.) non sono un buon indice e me ne starei molto alla larga
- non abbia una schiuma persistente, la sua presenza indica un inquinamento da insediamenti umani, attenzione che l'acqua in movimento può formare una schiuma (basta vedere l'acqua nelle cascate o semplicemente nelle cascatelle) ma si dissolve quasi subito, ovvero, è presente solo nelle vicinanze delle cascatelle
- l'acqua dev'essere prelevata nè troppo in superficie nè troppo in profondità ma diciamo poco meno di una spanna dalla superficie ....... ma ...... occhio agli squali

e comunque è preferibile usare almeno una garza o qualsiasi altra cosa per evitare di ritrovarsi una rana nella borraccia [EDIT]
- la presenza di una fauna acquatica non è indice nè di purezza nè di inquinamento, ci sono casi di pesci al mercurio o alla diossina, diversamente la presenza, ad esempio, di gamberetti d'acqua dolce è un indice di acque abbastanza pulite; ovviamente la presenza di pesci passati a miglior vita non è un buon segno [EDIT2]
- la presenza di chiazze oleose sono indice di inquinamento industriale, o urbano, ed ovviamente è molto opportuno starvi lontano (ci puoi trovare di tutto) [EDIT3]
In sostanza se tu prelevi acqua da un fiume in movimento, con delle cascatelle (acqua ossigenata = acqua buona), che non ha un odore particolare e nè un colore strano, verifichi che un centinaio di metri a monte non ci siano allevamenti, carcasse di animali o insediamenti umani, hai un'acqua che potrebbe essere bevuta anche così (questo lo devi decidere TU, nessuno ti può dire che sia buona, lo devi decidere TU). Ovviamente se ciò non è possibile sei tu che valuti il da farsi in funzione del tuo grado di disidratazione, in altre parole, se rischi di morire disidratato arrivi a bere anche la tua urina ma se hai solo "sete" puoi anche cercare un posto migliore senza correre un rischio inutile.
Una volta che hai un'acqua potenzialmente buona da bere sei tu che decidi cosa fare:
- berla così com'è
- filtrarla meccanicamente (normali filtri survival)
- filtrarla fisicamente (osmosi)
- trattarla chimicamente (cloro, diossido, iodio, ipoclorito di sodio)
- trattarla termicamente (bollitura, distillazione)
nulla ti vieta di fare anche tutti i trattamenti, basta avere tempo e l'attrezzatura giusta (= soldi) ed una sana dose di paranoia.
Se io, ribadisco "io", dovessi dire quale è il metodo più sicuro ti direi l'osmosi inversa spinta con l'aggiunta di sali minerali dopo il trattamento previa filtrazione meccanica e passaggio su filtri di carbone attivo sia prima che dopo l'osmosi. Questo darebbe (a mio modesto avviso) un grado di purezza biologica e chimica pari, o forse superiore, a quella di un acquedotto (certo avrei bisogno di un'analisi per essere sicuro al 99.99%); però peso e costo lo fà diventare impossibile per un escursionista non stanziale, di breve durata e in ambienti non "ostili" (l'Italia, per me, è un ambiente "non ostile" a meno di non andare sull'Etna). Però è fattibile a livello tecnolgico, basta usare un desalinatore portatile (questo non costa poi così tanto ed "pronto all'uso"
http://www.katadyn.it/prodotti/scheda.asp?pid=32&cid=14 certo il grado di filtrazione non è "spinto" ma direi accettabile) aggiungere un paio di filtri al carbone attivo (questo è un esempio di un filtro combinato ma trovi anche le cartucce di solo carbone attivo
http://www.katadyn.it/prodotti/scheda.asp?pid=701&cid=6). Te la caveresti anche con poco (avrei detto sui 1.500 euri invece non dovresti neanche arrivare a 1.000 euri) a livello monetario perchè a livello di ingombro non è che sia poco (ma tranquillamente portabile in uno zaino, non c'è bisogno di un container).
Con questo metodo avresti anche un'ottima garanzia per gli elementi termoresistenti quali, ad esempio, le alghe rosse.
Sul metodo che ti ho appena illustrato è facile essere d'accordo ed indicarlo come un metodo sicuro (fin troppo) ma come si è facilmente in accordo sulla sicurezza si può essere facilmente in accordo sulla sua poca usabilità; a questo punto quali sono i metodi alternativi ? Nessuno dei metodi alternativi, ad uso escursionistico, ti darà un grado di sicurezza superiore; tutti sono inferiori.
Quali usare, allora ?
Dipende da te ..... ti consiglio di rileggere questo thread ed anche
http://www.avventurosamente.it/vb/105-alimentazione/9364-bollitura-sufficiente-per-rendere-lacqua-potabile.html in particolar modo, per questo thread, dal 22imo messaggio in poi.
Personalmente io uso la filtrazione meccanica con un "katadyn mini", tratto l'acqua con lo iodio (tintura di iodio) e ripasso il tutto con il "katadyn mini" dopo aver aggiunto un filtro a carboni attivi (sfrutto la pompa del katadyn); stò sviluppando (che parolona) un metodo per eliminare l'eccesso di iodio ma è ancora in fase "sperimentale". Questo è quello che "IO" faccio quando ritengo che l'acqua sia contaminata ma, ad esempio, troverai pochi che usano lo iodo, direi che la maggior parte o non fà nulla o usa la classica pastiglia di cloro o usa semplicemente un filtro meccanico (bisognerebbe fare un "censimento"

).
La bollitura è un bel metodo ma lo trovo lungo e palloso; inoltre l'acqua calda non è proprio il massimo da bere quando uno ha sete e lo userei ("IO") solo se mi trovassi davanti a un rischio biologico serio e probabile o se mi trovassi in africa. La distillazione ha un senso solo se devi trattare acqua di mare ..... o se hai a che fare con il virus ebola !!!
Scusate se sono stato troppo "lungo" ...... spero, sinceramente, di esserti stato di aiuto e, se mi permetti, se per te il problema acqua è un problema "serio" potresti, inizialmente, fare escursioni brevi senza che hai necesità di procurarti l'acqua sul posto e, quando hai preso confidenza ....... oppure puoi sempre prelevare l'acqua, trattarla come vuoi e poi ..... farla analizzare (non costa molto con una cinquantina di euri te la cavi).
Ciao, Gianluca