@Derrik: Attenzione all'uso dei termini.
Acqua potabile e' quella certificata da ASL e quindi derivante da rete acquedottistica.
L'acqua di sorgente, se non trattata, non sara' mai certificata dall' ASL
Infatti io ho citato il caso di una sorgente scoperta in cui un cane può farsi il bagno mentre tu bevi l'acqua duecento metri dopo.
Non sono sicuro che quanto dici sia corretto.
L'acqua potabile non è necessariamente trattata, purché sia captata e dunque
non abbia tratti scoperti. L'acqua di sorgente può essere non trattata e potabile. Naturalmente il fatto che non abbia tratti scoperti è una condizione necessaria, ma non sufficiente, perché sia considerata potabile (potrebbero esserci problemi di arsenico, nitrati ecc.). Vale per le acque di sorgente come per i pozzi, che possono dare acqua potabile (dietro certificazione ASL) anche se l'acqua, naturalmente, non è trattata.
Oltre ad essere il caso di tutte le acque minerali e oligominerali (che sono acque di sorgente, e sono potabili) è anche il caso delle molte fontanelle di acqua potabile che si trovano un po' ovunque in montagna oltre una certa quota, che non sono trattate ma sono potabili (salvo cartello in senso contrario).
Per fare due esempi a memoria, Fonte Lupetto a Greccio (RI), oppure la fontana lungo la via Rerum Novarum che da Carpineto sale a Pian della Faggeta, e dove vedo i carpinetani fare acqua. Ma ci sono esempi dappertutto.
Durante l'ultima escursione ho fatto acqua alla Fonte San Marino, sui Lepini, e a naso direi che non è trattata (per trattata intendo che non è clorata, il cloro si sente, per lo meno a Roma si sente).
Capiterà spesso anche a voi vedere gente che riempie taniche di acqua alle fontanelle di montagna. Sono gli abitanti del posto che hanno deciso che si sono stufati di bere cloro
