Potabilizzare l'acqua

Ciao a tutti! Ho seguito con attenzione questo thread, ho una domanda da porvi. Ho utilizzato la candeggina per la disinfezione dell'acqua in pochissime occasioni, ma ogni volta l'acqua trattata presentava sapore ed odore tipici della candeggina, tra l'altro piuttosto intensi.
Di recente ho riutilizzato questa tecnica, ma il risultato non è stato quello atteso, infatti il sapore e l'odore dell'acqua non erano alterati, o almeno non come le volte precedenti.
Probabilmente questo è indice di una mancata disinfezione dell'acqua, o sbaglio? A cosa può essere dovuto? Possibile che la candeggina fosse ormai scaduta, o qualcosa del genere? Oppure c'è qualche particolare che potrebbe sfuggirmi? Come al solito l'ho versata con un piccolo contenitore contagocce in una borraccia di acciaio inox, come ho sempre fatto.
 
Più l'acqua è fredda o torbida e più candeggina devi usare o farla agire per più tempo. L'ideale (se l'acqua è fredda o torbida) è filtarare e decantare l'acqua e dopo mettere più candeggina e farla gire per più tempo della canonica mezz'ora. A volte anche 3 ore.

Avresti dovuto ripetere il procedimento, sino a quando l'odore dell'acqua è palesemente di candeggina.
La candeggia non va esposta al sole per lungo tempo. Per questo i contenitori commerciali sono di un bianco opaco. Se più vecchia di un anno, non rischiare: cambiala!

MI RACCOMANDO UTILIZZATE CANDEGGINA PURA, NON DILUITA CON ESSENZE E PROFUMI!!!
 
Grazie delle informazioni, in realtà l'ho fatta agire molto a lungo, proprio perchè fredda, ma non sapevo oltre le 3 ore, per cui non ho tenuto conto del tempo effettivo. Certamente più di un'ora.
Non volevo ripetere il procedimento per non aumentare la quantità di candeggina. Il problema è che non convinto dall'odore l'ho bevuta! La prossima volta aspetterò di sentire l'odore tipico, ed eventualmente ripeterò il procedimento.
La candeggina ha meno di 6 mesi, e ho fatto attenzione a non prendere quella profumata :D
Grazie ancora delle informazioni ;)
 
Sperando che possa essere utile a qualcuno:

ho fatto una prova utilizzando la candeggina contenuta nel mio piccolo contenitore con contagocce, e quella contenuta nella confezione originale.

Ho utilizzato 2 bottiglie di plastica uguali e la stessa quantità di candeggina e acqua. La candeggina ha agito in entrambi i casi per tutta la notte.

Sicuramente la candeggina nel contenitore originale è stata molto più efficace, ma non posso essere certo che il risultato sia stata acqua ben disinfettata (o meglio di sicuro lo era visto che era acqua potabile :D).

Conclusioni: probabilmente è necessario utilizzare candeggina ben conservata o addirittura aperta da pochi giorni, visto e considerato che i danni provocati dall'assunzione di acqua non potabile possono essere fastidiosi, o molto peggio. Ovviamente non posso essere io a dire quale sia il tempo di decadimento degli effetti disinfettanti della candeggina, una volta aperta, ma a questo punto, meglio non rischiare.

Chissà se lo stesso vale per l'amuchina!?
 
L'amuchina dura 30 mesi per cui ha una data di scadenza scritta sulla confezione, la candeggina invece non ha indicazioni e sinceramente per il bucato funziona anche se è vecchia, però non l'ho mai cambiata di contenitore, non vorrei dipendesse da quello ;)
 
L'amuchina dura 30 mesi per cui ha una data di scadenza scritta sulla confezione, la candeggina invece non ha indicazioni e sinceramente per il bucato funziona anche se è vecchia, però non l'ho mai cambiata di contenitore, non vorrei dipendesse da quello ;)

Sicuramente o dal contenitore differente o dal fatto che sia stata aperta a lungo, ma visto che l'amuchina indica la data di scadenza, probabilmente meglio utilizzare quest'ultima, anche se la candeggina ha il vantaggio di poter essere utilizzata in quantità minore per litro. Chissà magari con l'amuchina l'acqua avrà un sapore migliore :biggrin::biggrin:
 
L'amuchina dura 30 mesi per cui ha una data di scadenza scritta sulla confezione, la candeggina invece non ha indicazioni e sinceramente per il bucato funziona anche se è vecchia, però non l'ho mai cambiata di contenitore, non vorrei dipendesse da quello ;)

Credo che dipenda dal fatto che, a prescindere dalle dosi, sulla candeggina ci sia scritto di non ingerirla, mentre per l'amuchina tra i suoi infiniti usi c'è anche quello di "detergente per alimenti", quindi è implicitamente dichiarato che, nelle corrette dosi e quantità, può essere ingerita.
 
Credo che dipenda dal fatto che, a prescindere dalle dosi, sulla candeggina ci sia scritto di non ingerirla, mentre per l'amuchina tra i suoi infiniti usi c'è anche quello di "detergente per alimenti", quindi è implicitamente dichiarato che, nelle corrette dosi e quantità, può essere ingerita.

L'amuchina è una cendeggina più diluita.
L'acqua degli acquedotti e quindi quella che esce dai rubinetti, è già trattata con ipoclorito di sodio (o cloro).
A meno che non si beva direttamente la candeggina o che non se ne usino enormi quantità, la sua tossicità è limitata.

L'ipoclorito di sodio perde il suo contenuto in cloro, al ritmo di 0.75 grammi al giorno. Praticamente che vuol dire? Non lo so... :D Ma so che dopo 1 anno (valore indicativo) perde la sua efficienza. Il calore e l'agitamento lo dissolvono, così come l'aria e i raggi solari. In genere va tenuto in un luogo fresco, in un contenitore opaco a chiusura ermetica. DOpo qualche tempo di inutilizzo, il cloro diventa inattivo. Perciò avevo consigliato di cambiarlo dopo un anno. Anche se non avete nemmeno aperto la confezione, cambiatelo!

Steso discorso sull'amuchina. Ha una data di scadenza di 30 mesi, ma sono le condizioni in cui è tenuta che vi portano sino ai 30 mesi. Altrimenti è da buttare prima.
 
La candeggina, venduta con nomi commerciali diversi nei supermercati (per esempio), è una soluzione di Ipoclorito di Sodio con una concentrazione variabile fra il 1% ed il 5%.

L'amuchina è sostanzialmente la stessa cosa a livello di principio attivo, ovvero l'Ipoclorito di Sodio, ma varia rispetto alla "normale" candeggina per la presenza di additivi che hanno appunto la funzione di stabilizzante, questa funzione dovrebbe essere assolta dal Sodio Tetraborato, alias Borace, usato, nell'industria alimentare, ad esempio, anche come conservante o stabilizzante.

Non ho la scheda tecnica di tutte le "candeggine" di questo mondo ma quelle due o tre che ho trovato non riportano la presenza di questo stabilizzante, il Sodio Tetraborato.

Non è presente, il Sodio Tetraborato, ipotizzo alias parere personale alias posso sbagliare, poichè le "candeggine" nascono con finalità completamente diverse rispetto all'amuchina e una riduzione del cloro del x% su una soluzione del 5%, dopo x giorni, probabilmente non influisce alla fine sulla sua capacità candeggiante ma non è detto che questa riduzione, parallelamente, e considerando che viene poi ulteriormente diluita, non influisca invece sulla funzione disinfettante che, invece, in questo caso è quello che è richiesto. In altre parole, magari, una "candeggina" dopo 12 mesi passa dal 5% al 2% (sparo dei numeri) ma pur essendo una percentuale più bassa riesce a fare la stessa cosa anche perchè non credo che la massaia, o chi per esso, usi il cilindro graduato per versarla ... dove la versa :D .... ma se la stessa soluzione perde analoga efficacia in una situazione in cui se ne mette, invece, quasi il minimo indispensabile, e partendo dal presupposto che il quantitativo di cloro sia stabile nel tempo, forse e ribadisco forse potrebbe non essere sufficiente.

Personalmente, visto il costo esiguo e il modesto quantitativo che un escursionista Italiano può avere bisogno nell'arco di 12/24 mesi, io vedrei più opportuno l'amuchina non per altro perchè, all'origine, viene dichiarata come "utilizzabile per l'alimentazione umana" (nei metodi e modi da "loro" previsti) la "candeggina" mi risulta di no (ovviamente chi produce "candeggina" non guarda all'uso come disinfettante) inoltre riportando un periodo di "vita", immagino, che qualcuno si sia preso la briga di verificarlo visto e considerato che poi ne risponde (e l'amuchina è data come disinfettante non come candeggiante). Poi, ovviamente, ognuno faccia le proprie considerazioni in merito.

Il mio post è da intendersi non come un "consiglio", nè come una "precisazione" nei confronti di nessuno, ma semplicemente come una considerazione personale.

Ciao :), Gianluca
 
E' un post vecchio ma..cercando su internet ho notato che lo steridrolo serve per pulire la cute lesa e non per disinfettare l'acqua..cosa non ho capito?
Lo Steridrolo è il nome commerciale di un composto a base di Cloramina.

Con quel nome, una volta, era in commercio anche un dosaggio tale che potesse essere utilizzato per la potabilizzazione dell'acqua .... ora non più e lo Steridolo, in commercio, viene venduto con altri fini.

Tra parentesi lo "Steridolo" è un prodotto che si usava già nel Regio Esercito

steridrolo.jpg


Ciao :), Gianluca
 
dopo aver letto tutto il post con i metodi più disparati per potabilizzare l'acqua vorrei chiedervi arrivare ad una soluzione facendo 2 domande...
se si riesce a distillare l'acqua, si è realmente sicuri che non si trasportino batteri e virus con il vapore??
se la risposta fosse affermativa, potrei potabilizzare l'acqua e renderla dissetante sciogliendo una bustina di integratori di sali minerali??
 
più che distillarla, visto che hai fuoco, pentolino ed acqua basta farla bollire ed hai risolto.
comunque acqua senza sali (vedi neve) + bustina è una soluzione che ho adottato più volte utilizzando un integratore salino in bustine.
 
In linea di principio l'ebollizione è sufficiente per virus e batteri anche se non tutti i virus sono inattivati a 100^C, ad esempio le alghe rosse sviluppano delle microcisteine che sono termoresistenti e bisognerebbe ricorrere all'uso di autoclavi o altri sistemi, inoltre non agisce sull'inquinamento chimico ...... PERO' ....... queste sono situazioni limite che dubito fortemente si presentino nelle nostre montagne (tolto le alghe rosse ma sono facilmente riconoscibili e non mi sembra che siano particolarmente diffuse), discorso diverso se l'acqua ha origini da zone urbanizzate o peggio ancora industrializzate.

Ciao :), Gianluca
 
Il problema delle "alghe rosse" (Flagellate) e dei cianobatteri si pone solo in particolari situazioni non di interesse escursionistico. In genere innocue, quando hanno esplosioni demografiche (flos aquae, blooms) in laghi o nel mare emettono pericolosissime tossine dannose per ingestione diretta, mangiando animali contaminati e addirittura per aerosol! Certo è sconsigliatissimo utilizzare acque che presentino colorazioni e/o presenza di forte vegetazione.
 
Mi sono letta un po' di questo post e... sono rimasta colpita!
Personalmente non ho mai neppure pensato di "potabilizzare" l'acqua di montagna, forse perché frequento zone non inquinate e ricchissime di acque sorgive o di scioglimento glaciale. Cerco di non bere dai laghi, ma diverse volte l'abbiamo fatto per errore (non sapevamo da dove pescava la presa d'acqua). Non siamo mai stati male. E' immunizzazione o solo fortuna?
D'altra parte ci sono state delle diatribe tra rifugisti e Asl sulla potabilità dell'acqua (ufficialmente quella delle prese in quota non si può bere) e le analisi parlano chiaro: mille volte meglio di quella di pianura, sarebbe sicura anche a livello microbiologico (poi è chiaro, non si può garantire la presa). Nelle acque di scioglimento basta aggiungere una bustina di sali o il limone.

Poi conta molto il tipo di ambiente e l'acqua che si trova, ma... non è che stiamo un po' esagerando con i gadget?

Capisco se si va in posti esotici e ci si trova a prelevare l'acqua dall'origine quantomeno incerta, ma qui... Poi dalle parti mie clorare l'acqua sorgiva è reato grave :rofl:
 
27 pagine di considerazioni su come potabilizzare l'acqua quando basterebbe una mini pubblicazione di 30 righe (fatta bene).
ovvero: come confondere chiunque approcci all'argomento.
 
Spyrozzo sei mitico :rofl:
Cmq penso che, alcuni (sopratutto io) facenti parte di questo forum siano abbastanza fantasiosi nell'immaginare una condizione di sopravvivenza in un paesaggio post apocalittico e si lascino trascinare dalle proprie fantasie
la realtà è ben altra cosa... ma perchè tagliare le ali della fantasia??
 
S

Speleoalp

Guest
A parte tutto... non esistono solo uno o due modi... se in una discussione ci sono persone che portano tanti sistemi e ancor più importante esperienze reali, non fanno male. Inoltre secondo me il discorso è sempre solito, se avere discussioni lunghe, con molte idee, modi di vedere e di fare... ecco se queste cose infastidiscono.... allora forum come questi sarebbero morti.

Perché arrivati ad un certo punto è ovvio che le persone parlino di cose già trattate, altri idee, sistemi modificati in prova, ecc... ma sempre sulle medesime cose.
I discorsi per stare in natura son poi sempre i soliti... tutto il resto è puramente per interessi personali, punti di vista e filosofie.

Secondo me se una persona è confusa o in dubbio ci sono due soluzioni:
"chiedere ai diretti interessati" o "informarsi meglio in generale, altri siti, libri,ecc".

Per me è peggio limitare gli elenchi delle possibili soluzioni che averne fin troppe.
Perché passerebbe un messaggio, come in tante cose, che si può solo fare, così, cosà o cosù... punto. Quando non è vero.
In tutti i campi le novità, alternative, possibilità vengono fuori da chi non si limita a fare ciò che la gente ritiene come unica possibilità... ma perché ci provano in altre maniere.
Senza offesa per nessuno e non per iniziare dibattiti accesi, ecc.... è semplicemente un punto di vista opposto al vostro.
 
S

Speleoalp

Guest
Mi sono letta un po' di questo post e... sono rimasta colpita!
Personalmente non ho mai neppure pensato di "potabilizzare" l'acqua di montagna, forse perché frequento zone non inquinate e ricchissime di acque sorgive o di scioglimento glaciale. Cerco di non bere dai laghi, ma diverse volte l'abbiamo fatto per errore (non sapevamo da dove pescava la presa d'acqua). Non siamo mai stati male. E' immunizzazione o solo fortuna?
D'altra parte ci sono state delle diatribe tra rifugisti e Asl sulla potabilità dell'acqua (ufficialmente quella delle prese in quota non si può bere) e le analisi parlano chiaro: mille volte meglio di quella di pianura, sarebbe sicura anche a livello microbiologico (poi è chiaro, non si può garantire la presa). Nelle acque di scioglimento basta aggiungere una bustina di sali o il limone.

Poi conta molto il tipo di ambiente e l'acqua che si trova, ma... non è che stiamo un po' esagerando con i gadget?

Capisco se si va in posti esotici e ci si trova a prelevare l'acqua dall'origine quantomeno incerta, ma qui... Poi dalle parti mie clorare l'acqua sorgiva è reato grave :rofl:

Idem, non mi faccio mai il problema e bevo ovunque.
Però trovo che ogni argomento che possa anche solo lontanamente essere collegato ad un'eventuale vita in natura, possa essere interessante e utile.

Inoltre è sempre meglio conoscere più cose... che meno...
 
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