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Alimentazione Potabilizzazione termica

znnglc ha inserito una nuova risorsa:

Potabilizzazione termica - Potabilizzazione termica

TERMICO (bollitura)

Il metodo storico per eccellenza è la potabilizzazione mediante calore, ovvero, mediante apporto termico sino all'ebollizione; con questo metodo viene ridotta sia la carica batterica che la carica virale, la maggior parte dei batteri e dei virus praticamente vengono completamente eliminati, ma gli inquinanti chimici risulteranno sostanzialmente inalterati.

Ogni tipologia di inquinante biologico ha una sua temperatura tale per il quale viene annullata la sua...

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Ultima modifica di un moderatore:
Il problema è che in quota, salvo utilizzare una pentola a pressione, la temperatura non supera un certo valore, per cui, puoi farla bollire anche per un giorno, per assurdo, ma la temperatura non cambia e se l'inquinamento è da elementi termolabili oltre gli 85/88° potrebbe non risultare efficace.
Questa è la "letteratura" ovviamente, la fisica delle cose se vuoi ...... la realtà è la realtà, non ho idea nel mondo ovviamente, ma in Italia a 4000 metri ho dei dubbi sulla necessità di potabilizzazione però considerando le possibili conseguenze, che a 4000 metri potrebbero risultare molto più pericolose che a 1000 metri, penso che sia più che normale "prevenire" più che curare.
Però ci potrebbe essere un motivo, o quanto meno io ne immagino uno, per il quale si consiglia di far bollire per 20 minuti in quota, e potrebbe essere per il fatto che l'acqua è in movimento, viene continuamente "rimescolata" proprio per l'ebollizione, questo "rimescolamento" protratto nel tempo può, più facilmente, portare a contatto tutta l'acqua con la superficie del contenitore il quale, esposto al fuoco, si trova ad una temperatura superiore ai 100°.
Poichè la teoria è una bella cosa ma la pratica di più ...... ritengo che segnalare questo prolungamento del tempo, in quota, sia sicuramente utile. Grazie.

Ciao :si:, Gianluca
 
Lo scritto era riferito ai microrganismi, non ad altri tipi di inquinamento.
Sintetizzando diceva se a 100° bastano 5 minuti per fare morire tutti i microrganismi, a 80° ne servono almeno 20 minuti.
Riferito ai microrganismi che posso trovare in natura, no contesto urbano.
 
Con il termine microrganismi c'è un mondo.

Per esempio i cianobatteri dell'alga rossa, che si trovano in natura, sono termoresistenti, e 80°C non sono sufficienti, per me, è un azzardo senza una contestualizzazione tale da ridurre, almeno sul piano statistico, certe tipologie di inquinamento naturale, asserire che 80°C per 20 minuti siano sufficienti in generis (se è questo il senso delle tue parole) ovvero da 0 a 8000 m.s.l.m., anche sempre se solo in un contesto non urbano.

Anche la mia ipotesi sui "moti" ha un senso, sempre per me, se il contenitore è piccolo, un gamellino, e meno se è una "pentola".

Ciao :si:, Gianluca
 
Risorsa molto interessante, sperando di non avere mai bisogno di queste tecniche è comunque bello arricchire le proprie conoscenze!
 
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