Io ho seguito per anni una "routine" in base ad una scheda che mi era stata preparata in palestra, che includeva esercizi a corpo libero, addominali, pesi, stretching finale.
Come attrezzistica ho la classica sbarra nel vano di una porta, a cui saltuariamente agganciavo degli elastici per simulare il movimento di "spinta" sui bastoncini (che è verso il basso ed all' indietro) sia escursionistici che di fondo (quindi oscillando le braccia in modo appropriato tiravo gli elastici per un tot ripetizioni).
Attrezzature vere e proprie sono necessarie per gli esercizi aerobici, sempre che non si possa uscire e fare una corsa di 20' all' esterno: di questi il meno rumoroso, ingombrante e costoso, avendo già una bici, mi è sembrato il dispositivo chiamato "rulli" per la bici da corsa.
Gli esercizi aerobici sono fondamentali perché servono a fare fiato e cardiofitness a differenza della pesistica che sviluppa la potenza muscolare mentre gli esercizi a corpo libero danno la scioltezza.
Per fare da sé è importante farsi una cultura di base leggendo qualcosa (libro o internet) e sviluppare la cosiddetta propriocezione: interpretare i segnali che vengono dal proprio corpo, soprattutto dal cuore. Io all' inizio usavo il cardiofrequenzimetro poi alla lunga è diventato abbastanza inutile.
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L' escursionismo (Hiking, salite in montagna con rientro alla base nell' arco di poche ore) è tuttavia difficile da simulare in palestra, è attività di durata (la salita può durare due o tre ore o magari di più, nessuno in casa si allena così a lungo lo stesso vale per le braccia, che solo con l'uso dei bastoncini vengono sollecitate così a lungo) con sforzo moderato per la maggior parte del tempo che può essere però aggravato da condizioni avverse (caldo, ridotte scorte di acqua, aumento dello sforzo nel tratto finale quando già si sta camminando da ore, meteo avverso ecc ecc).
Quindi l'allenamento infrasettimanale torna utile per farsi una base ma poi - almeno così credo - la pratica continua è la sola forma di allenamento veramente utile.