Potere ai PANINI!!!

Io ho sperimentato di farlo così:
primo problema, all'alba non si trova panettiere aperto. Allora la sera prima surgelo il panino già tagliato.
Prima di uscire lo condisco (ancora surgelato) con prosciutto, sottiletta e pomodoro a fette, un pò di sale.

Per ora di pranzo sarà scongelato e fresco.
Mi piace, contiene una ragionevole quantità di proteine (un pò come l'uovo con patè di olive e pezzo di parmigiano sopra! :D) e un pò di verdura (il pomodoro con i suoi sali minerali). Poi di solito mi porto anche una banana o altra frutta.

Certo se trovo un panettiere (in genere dopo le 8 si trova) allora meglio il panino fresco
 
si prende un panino, si taglia a metà e ..... si infila delicatamente il tutto al suo interno ....... senza modificare troppo la struttura geometrica del cilindro (è importante !!!) carta stagnola ...... defibrillatore per l'arresto cardiaco puntato su "automatico" e rigorosamente "carico" e pronto all'uso ....... e quando è ora ...... gnam gnam e poi di nuovo gnam ..... biiiiiiiiiii ...... segnale piatto ...... codice blu ....... libero ...... 150 J ...... pronto ....... contatto !!!!

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Cioè.... il pane con UN PO' di burro e zucchero lo conoscevo ma il panino con l'INTERO PANETTO DI BURRO??!??!?!? :eek: :eek: :eek:
 
Confesso che preferisco avere d'avanti piatto e posate in ogni situazione, forse più per motivi psicologici che pratici.
Tuttavia riconosco la praticità del panino, per cui non mi resta che provare ad associare ad esso, anche quella gratificazione che ti da l'impugnare una forchetta.
Magari si può scegliere un bel posto dove sedersi, mettere comunque davanti una tovaglietta bianca, stappare la borraccia pronta per sorseggiare tra un boccone e l'altro, tirar fuori un frutto o un cioccolatino di fine pasto; insomma chi è sensibile al momento del pasto comprenderà la necessità di soddisfare il corpo ma anche l'animo.
Ora non vorrei andare fuori tema, trattandosi di panini, mi sono ricordato del pane ripieno.
Ricordo da ragazzino gli operai che si portavano dietro in un tovagliolo annodato un pane intero o un mezzo pane, svuotato dalla mollica e ripieno di qualcosa, come melanzane, peperoni, uova sode, pezzi di salame, insomma quello che avevano in casa o potevano permettersi.
La procedura più sofisticata prevede l'apertura del pane dall'alto, realizzando quindi una specie di zuppiera con coperchio.
Nei periodi di festa funzione analoga poteva svolgere la focaccia ripiena (pitta china), ma qui forse sono proprio fuori tema.
Grazie a chi ha iniziato questa interessante discussione e a tutti gli intervenuti.
 
Ricordo da ragazzino gli operai che si portavano dietro in un tovagliolo annodato un pane intero o un mezzo pane, svuotato dalla mollica e ripieno di qualcosa, come melanzane, peperoni, uova sode, pezzi di salame, insomma quello che avevano in casa o potevano permettersi.
Si è verooo!!! A volte me lo faceva anche mia nonna! Prendeva il culetto del filone di pane e mi ci infilava dentro le lenticchie con le salsicce :lol:. Tutte le volte mi raccontava che durante la WWII quando scapparano sulle montagne massesi, si facevano il pane con la farina di castagne (l'unica che si trovasse) e spesso usavano questa "tecnica" della scodellina di pane.

La procedura più sofisticata prevede l'apertura del pane dall'alto, realizzando quindi una specie di zuppiera con coperchio.
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a parlare di queste cose mi è rivenuta fame :sbav:.....vado a farmi un PANINO :lol:
 
Il panino e' una grande risorsa che puo' sostituire nei trekking brevi scodelle e fornellini vari. Ma la prossima voglio tornare al passato.Ho vissuto anni in quel di Como e' mi e' tornato alla mente un vacobolo che dato che l'Italia e' unita posso usare anche io. la " Schiscetta". Dalla prossima escursione......
 
In germania si mangia una zuppa di cipolle fantastica, si prende una pagnotta da almeno mezzo kilo, si svuola della mollica, si riempie con la zuppa, si abbonda con formaggio grattugiato si mette in forno (grill) per far sigillare il formaggio e si magna...
 
Il panino e' una grande risorsa che puo' sostituire nei trekking brevi scodelle e fornellini vari. Ma la prossima voglio tornare al passato.Ho vissuto anni in quel di Como e' mi e' tornato alla mente un vacobolo che dato che l'Italia e' unita posso usare anche io. la " Schiscetta". Dalla prossima escursione......

La schiscetta in dialetto sciscéta è quel pentolino in acciaio inox o alluminio recensito qualche giorno fa da Carbonaro... molto interessante ma il cibo te lo devi comunque fare scaldare... e poi non è proprio a tenuta stagna come si crede... occhio al fondo degli zaini...
 
hai detto bene,comunque ritengo "la schiscetta" uno spunto, un punto di partenza per pensare a piatti gia' pronti e preparati a casa prima di intraprendere una escursione. Con i contenitori della tapperware si va' tranquilli.Una frittatona,un arrosto,un misto fagioli,salsiccia e patate,insalate varie ed altro,insomma i menu' sono tanti e succulenti anche freddi e sarebbero una buona alternativa al paninazzo e forse piu' gratificanti al termine di una salitaccia... Ma sono idee buttate liì' giusto per dialogare,non voglio mica competere con la bonta' di alcuni imbattibili panini.
 
per pensare a piatti gia' pronti e preparati a casa prima di intraprendere una escursione. Con i contenitori della tapperware si va' tranquilli.

fatto per quasi tre anni quando lavoravo, tra gli sguardi attoniti e disgustati dei miei colleghi che mi domandavano come facessi a mangiare la carne fredda. (mai capito dove sia il problema poi...:mumble:)

Volendo ti puoi dare alla complessa e "folle" arte del bento-box :biggrin:
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Una cosa che è da un pò che vorrei provare a fare, ma giusto per una curiosità personale (e per la disponibilità dei prodotti) è unire ste due cose:
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Una cosa che è da un pò che vorrei provare a fare, ma giusto per una curiosità personale (e per la disponibilità dei prodotti) è unire ste due cose...
Cercavo in internet una immagine da allegarti relativa ad un riscaldatore chimico per MRE come suggerimento per realizzare quanto pensavi (se non hai una razione MRE da scaldare puoi infilare il tutto dentro quelle buste trasparenti fatte apposta per cuocere a bagnomaria) anche perchè gli scaldamani arrivano solo a 40/50°C ed è un pò pochino per scaldare una vivanda (però provare non costa nulla).

Comunque invece ho trovato questo link ....... il panino che dura 3 anni fuori dal frigo .......
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BRIDGFORD FOOD's First Strike Sandwiches - SOPAKCO SurePak MRE for Sale Heat Max Hot Hands HeatMax Warmers
ed in effetti il progetto è di origini militari anche se, sembrerebbe, sia rimasto solo un "progetto" quanto meno in ambito militare.

Per il riscaldatore MRE questo sito potrebbe essere uno spunto per il tuo progetto ..... MREInfo.com - FRH

frh.jpg


Ciao, Gianluca
 
è un classico dei milanesi di una volta, una michetta o rosetta e la cotoletta fredda o i salumi o la frittata. Erano i menù alpini di una volta nella mia famiglia di trekkers ante litteram, in quello della val Vigezzo.
 
(però provare non costa nulla).
già :D è per questo che proverò sicuramente (non so bene quando ma proverò).
Ora mi pento, c'è poco da fare la filosofia del "non si butta via niente" alla fine risulta sempre vincente, di aver cestinato la cesso coperta termica "omaggio" della Ferrino strappata la prima volta che l'ho usata, avrei potuto tagliarne un pezzo e foderare l'interno del contenitore =/

praticamente avrei un multi strato fatto da:
- contenitore (ma va!)
- coperta termica abbastana grande da avvolgere tutti il contenuto (avete presente quando comprate le scarpe che c'è quel foglio di carta che e avvolge tutte e tue? una cosa del genere)
- scaldino o scaldini a seconda della grandezza del contenitore (non più di 2 credo)
- foglio di carta da forno (per evitare che il cibo tocchi direttamente le bustine)

beh il termometro digitale ce l'ho, così posso vedere la temperatura iniziale e quella finale (direi dopo un 4-5 ore) che di solito è il tempo che ci metto dal momento in cui esco a quando decido di pranzare. Vi farò sapere :)

il panino che dura 3 anni fuori dal frigo
O.O il panino zombie!

riscaldatore MRE
cercando "Flameless ration heater" si trovano parecche info, qui c'è tutta la spiegazione su come funziona compresi gli elementi chimici presenti.

Certo il concetto se pur simile è totalmente differente, quello militare è una sorta di fornello chimico che fai partire quando lo vuoi tu, la mia versione è solo per avere (tecnicamente poi magari non funzica) un pasto già pronto che nel momento in cui lo vuoi mangiare è tiepido e non freddo.

aaaargh...."brucio" dalla voglia di provare muahahaha! :rofl:
 
già :D è per questo che proverò sicuramente (non so bene quando ma proverò).
Ora mi pento, c'è poco da fare la filosofia del "non si butta via niente" alla fine risulta sempre vincente, di aver cestinato la cesso coperta termica "omaggio" della Ferrino strappata la prima volta che l'ho usata, avrei potuto tagliarne un pezzo e foderare l'interno del contenitore =/

praticamente avrei un multi strato fatto da:
- contenitore (ma va!)
- coperta termica abbastana grande da avvolgere tutti il contenuto (avete presente quando comprate le scarpe che c'è quel foglio di carta che e avvolge tutte e tue? una cosa del genere)
- scaldino o scaldini a seconda della grandezza del contenitore (non più di 2 credo)
- foglio di carta da forno (per evitare che il cibo tocchi direttamente le bustine)
Se è solo per tenere al caldo è una cosa diversa e potrebbe anche funzionare ...... io farei una cosa del genere:

Preparo il mio spezzatino di caribù o di montone.
Lo infilo dentro una busta di quelle che si sigillano con le macchinette sottovuoto, praticamente è in una plastica un pò più spessa e puoi usarle anche per cuocere a bagnomaria.
Lo sigillo con la macchinetta sottovuoto o semplicemente con quelle macchinette sigillanti o, al limite, con il ferro da stiro (soluzione estrema)

Prendo due scaldini chimici di dimensioni proporzionate alla busta con lo spezzatino di caribù e le attivo.

Preparo uno sandwich così composto:

Foglio di polistirolo spessore 6/8 mm (da recupero)
Scaldino chimico (attivato)
Busta con la pappa
Scaldino chimico (attivato)
Foglio di polistirolo spessore 6/8 mm (da recupero)

Avvolgo il tutto con carta stagnola

Al limite infilo il tutto dentro uno dei contenitori di plastica tipo "tapewer" per avere una adeguata protezione "meccanica".

Praticamente "rifai" una borsa termica solo che anzichè mettere il panetto per tenere il freddo metti un qualcosa per fare il "caldo".

Ciao, Gianluca
 
Ma vuoi mettere un bella rosetta o tartaruga che dirsivoglia , magari con prosciutto porchettato:si: e magari in inverno in quota a - 10 e con il vento che ti costringe a sederti dietro un altura per mangiare in pace ? :biggrin:
 

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