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“Aml è fino a quattromila volte più accurato degli attuali sistemi in uso”, specifica l’Eena in una scheda informativa. E se fosse attivato in tutta Europa salverebbe “7.500 vite in dieci anni”. Con un risparmio a livello economico di “95 miliardi di euro“. Soltanto 13 Stati in Europa hanno già adottato questa funzione: Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Irlanda, Lituania, Moldavia, Paesi Bassi, Norvegia, Slovenia, Regno Unito. Fuori dal Vecchio continente invece: Stati Uniti, Messico, Nuova Zelanda, Emirati Arabi Uniti.
“Entro la fine dell’anno anche l’Italia adotterà questo sistema, che non è mai stato obbligatorio, rappresentando una scelta virtuosa che abbiamo messo in cantiere con lungimiranza – assicura Carlo Bui, responsabile del gruppo tecnico di supporto alla commissione interministeriale ex art. 75-bis per la realizzazione del numero unico di emergenza -. Il costo è di circa 1 milione di euro“.
La Penisola grazie a un progetto europeo ha già sperimentato la tecnologia aml tra il 2016 e il 2017. “Prima è stato necessario prendere accordi con Google e Apple per abilitare i telefonini a questa funzione”, specifica Bui. In pratica, funziona così: lo smartphone rileva la chiamata al servizio di emergenza, attiva i dati gps per localizzare l’utente e, sempre in automatico, invia un sms alla centrale di soccorso con la posizione.
Attenzione però. In Italia “soltanto le regioni in cui sono già operative le centrali uniche di risposta del 112, potranno attivare anche l’aml. Un incentivo affinché tutto il territorio nazionale si adegui al più presto al numero unico di emergenza”, spera Bui. Al momento il servizio nue, attivo in tutti gli Stati europei per contattare i servizi di emergenza, che prevede centrali uniche di risposta per smistare le chiamate alla Polizia, al Soccorso sanitario, ai Vigili del fuoco o ai Carabinieri, è fruibile in Lombardia, Piemonte, Sicilia orientale, Valle d’Aosta, Liguria, Trento e Bolzano, Friuli Venezia Giulia e Lazio (nei territori coperti dal prefisso telefonico 06).
“A breve entrerà in vigore anche nel resto della Sicilia, in Toscana, Umbria e Marche entro marzo e poi seguirà la Puglia, la Sardegna, l’Emilia Romagna e il Veneto”, aggiunge Bui. In attesa che l’innovazione aml sia operativa, possiamo scaricare un’app che può salvarci la vita. Si chiama “Where are u” e consente di effettuare una chiamata di emergenza con l’invio automatico all’operatore della centrale dei dati relativi alla posizione del chiamante ricavati dal sistema gps del cellulare.