Dati
Data: 14/05/22
Regione e provincia: Liguria/Piemonte
Località di partenza: Piani di Praglia, Genova
Località di arrivo: Monte Moro, Alessandria
Tempo di percorrenza: 1h 30m (molto con calma)
Chilometri: 4,60
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna in particolare
Periodo consigliato: primavera, autunno, inverno
Segnaletica: fino al guado "cerchio giallo", da li "ometti di sassi"
Dislivello in salita: 176m
Dislivello in discesa: 168m
Quota massima: 919m s.l.m. (883 sulle cartine)
Accesso stradale: direttamente dalla strada
Traccia GPS: Praglia - Monte Moro
Descrizione
Ciao a tutti, finalmente si ricomincia a girar per sentieri; tra una storia e l'altra son stato lontano da questa mia passione per troppo tempo e cominciavo a sentirne il bisogno, finalmente son tornato a godermi tutto ciò; per ripartire ecco cosa mi sono regalato, nulla d'impegnativo ma molto molto bello, si parte dal parcheggio esattamente difronte alla strada per andare al Lago du Manzu
si costeggia, dall'altra parte della vallata,la strada che prosegue per le Capanne di Marcarolo
in primo piano,a centro foto, il nostro arrivo: Monte Moro
in un tratto di discesa verso il rio da guadare ci si imbatte in questo vecchio cartello, in gran parte ormai inleggibile, ma senzaombra di dubbio indicante "ACQUEDOTTO DE FERRARI GALLIERA"
quando il nostro percorso comincia ad allargarsi quasi a diventare una strada forestale che vira a sinistra, occorre fare molta attenzione perchè il nostro obiettivo si trova verso il basso ma i simboli su rocce e alberi possono darci una grossa mano
arrivati all'apertura della recinzione, la attraversiamo e ci accingiamo a guadare il rio, nulla di che basta fare un po' d'attenzione
arrivati al "ricordo" di questo povero ragazzo (che tu possa riposare in pace) si può scegliere se continuare ancora costeggiando il rio verso nord-est o salire subito lungo il crinale
se, come me, avete preferito costeggiare il rio, a questo punto esatto, occorre inventarsi un po' il percorso, non attaversiamo il cancelleto ma, a sinistra, cominiamo a salire cercando di scorgere gli omini in pietra che ci indicano la via; da qua si fa faticosa la faccenda
un rapido sguardo a da dove ne veniamo
a questo punto ci siamo quasi, basta seguire le indicazioni
finalmente si arriva sulla cima, il panorama è a 360°: qua possiamo vedere il Monte Orditano col suo ripetitore, e un po' più sullasinistra la zona ristoro dei cacciatori, proprio sulla strada principale
verso Sud-Est l'ultima parte dei rilievi con i forti di Genova e sullo sfodo il Monte Fasce, certo la foschia non aiuta
girandoci ancora possiamo vere il Monte Leco, anch'esso con i suoi ripetitori e a centro foto il Monte Taccone
verso Nord la Costa Lavezzara, e spuntare appena sulla sinistra il Monte Tobbio con la sua inconfondibile cappelletta sulla cima
Grazie a tutti voi che avete avuto voglia e tempo da dedicare a questa lettura.
Data: 14/05/22
Regione e provincia: Liguria/Piemonte
Località di partenza: Piani di Praglia, Genova
Località di arrivo: Monte Moro, Alessandria
Tempo di percorrenza: 1h 30m (molto con calma)
Chilometri: 4,60
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna in particolare
Periodo consigliato: primavera, autunno, inverno
Segnaletica: fino al guado "cerchio giallo", da li "ometti di sassi"
Dislivello in salita: 176m
Dislivello in discesa: 168m
Quota massima: 919m s.l.m. (883 sulle cartine)
Accesso stradale: direttamente dalla strada
Traccia GPS: Praglia - Monte Moro
Descrizione
Ciao a tutti, finalmente si ricomincia a girar per sentieri; tra una storia e l'altra son stato lontano da questa mia passione per troppo tempo e cominciavo a sentirne il bisogno, finalmente son tornato a godermi tutto ciò; per ripartire ecco cosa mi sono regalato, nulla d'impegnativo ma molto molto bello, si parte dal parcheggio esattamente difronte alla strada per andare al Lago du Manzu
si costeggia, dall'altra parte della vallata,la strada che prosegue per le Capanne di Marcarolo
in primo piano,a centro foto, il nostro arrivo: Monte Moro
in un tratto di discesa verso il rio da guadare ci si imbatte in questo vecchio cartello, in gran parte ormai inleggibile, ma senzaombra di dubbio indicante "ACQUEDOTTO DE FERRARI GALLIERA"
quando il nostro percorso comincia ad allargarsi quasi a diventare una strada forestale che vira a sinistra, occorre fare molta attenzione perchè il nostro obiettivo si trova verso il basso ma i simboli su rocce e alberi possono darci una grossa mano
arrivati all'apertura della recinzione, la attraversiamo e ci accingiamo a guadare il rio, nulla di che basta fare un po' d'attenzione
arrivati al "ricordo" di questo povero ragazzo (che tu possa riposare in pace) si può scegliere se continuare ancora costeggiando il rio verso nord-est o salire subito lungo il crinale
se, come me, avete preferito costeggiare il rio, a questo punto esatto, occorre inventarsi un po' il percorso, non attaversiamo il cancelleto ma, a sinistra, cominiamo a salire cercando di scorgere gli omini in pietra che ci indicano la via; da qua si fa faticosa la faccenda
un rapido sguardo a da dove ne veniamo
a questo punto ci siamo quasi, basta seguire le indicazioni
finalmente si arriva sulla cima, il panorama è a 360°: qua possiamo vedere il Monte Orditano col suo ripetitore, e un po' più sullasinistra la zona ristoro dei cacciatori, proprio sulla strada principale
verso Sud-Est l'ultima parte dei rilievi con i forti di Genova e sullo sfodo il Monte Fasce, certo la foschia non aiuta
girandoci ancora possiamo vere il Monte Leco, anch'esso con i suoi ripetitori e a centro foto il Monte Taccone
verso Nord la Costa Lavezzara, e spuntare appena sulla sinistra il Monte Tobbio con la sua inconfondibile cappelletta sulla cima
Grazie a tutti voi che avete avuto voglia e tempo da dedicare a questa lettura.