La montagna più alta del Trentino ed un MUST per chi ama i percorsi misti!
Dati:
Data: 1 luglio 2021
Regione e provincia: Trentino Alto Adige (TN)
Località di partenza: Malga Vallina d’Amola
Località di arrivo: Cima Presanella
Grado di difficoltà: PD
Descrizione delle difficoltà: Percorso un po’ lungo, attraversamento di vedretta, piccola ferrata e passaggi di misto per la vetta.
Periodo consigliato: estate
Dislivello in salita: circa +1700m
Quota massima: 3558m
Accesso stradale: dal paesino di S.Antonio di Mavignola si devia per la Val Nambrone fino a raggiungere il parcheggio nei pressi della Malga Vallina.
Descrizione:
Si seguono le indicazioni del rifugio Segantini alle spalle del quale si trovano evidenti indicazioni per la Presanella, (bolli bianco/rossi e ometti) che conducono su una morena che si risale fino a raggiungere ciò che resta della Vedretta di Monte Nero, quasi interamente ricoperta di detriti. Lo scenario con sfondo Dolomiti di Brenta alle spalle con il sole che sta per sorgere è qualcosa da pelle d’oca e foto o video non pareggiano affatto quello che la vista offre!
Si risale la vedretta in direzione dell’omonima Bocchetta (percorso poco evidente in questo tratto) fino a raggiungere l’inizio del tratto di via ferrata che conduce in cresta (m 3170 circa, un po’ a sinistra della Bocchetta vera e propria) per poi scendere brevemente sul versante opposto (val di Genova) sulla Vedretta di Nardis Orientale, anche questa ricoperta di detriti e grossi massi di granito.
Si procede poi in direzione Nord Ovest, costeggiando inizialmente la parete del Monte Nero e poi la cresta Sud Est della Presanella. Dopo alcuni tratti su roccette, sfasciumi e neve si raggiunge quella che prende il nome della traversata dei Caminetti, ora attrezzata con cavo fisso che facilita il tratto delicato.
Si scende per un camino di II grado, si continua su una stretta cengia e si risale un canale sfaciumoso (o nevoso). Giunti nei pressi del bivacco Orobica (3382m), vedo la croce brillare meno di 200m più su e… ultimo sforzo…(accuso un po’ il dislivello in giornata anche reduce dalle altre salite) la raggiungo salendo su terreno ripido in prossimità della cresta Sud Est senza percorso obbligato.
Dalla cima lo sguardo si perde dal vicino Adamello, il Brenta, il Gruppo del Bernina e dal lato opposto le 13 cime dell’Ortles-Cevedale.
FELICITA’!!!!!
Dati:
Data: 1 luglio 2021
Regione e provincia: Trentino Alto Adige (TN)
Località di partenza: Malga Vallina d’Amola
Località di arrivo: Cima Presanella
Grado di difficoltà: PD
Descrizione delle difficoltà: Percorso un po’ lungo, attraversamento di vedretta, piccola ferrata e passaggi di misto per la vetta.
Periodo consigliato: estate
Dislivello in salita: circa +1700m
Quota massima: 3558m
Accesso stradale: dal paesino di S.Antonio di Mavignola si devia per la Val Nambrone fino a raggiungere il parcheggio nei pressi della Malga Vallina.
Descrizione:
Si seguono le indicazioni del rifugio Segantini alle spalle del quale si trovano evidenti indicazioni per la Presanella, (bolli bianco/rossi e ometti) che conducono su una morena che si risale fino a raggiungere ciò che resta della Vedretta di Monte Nero, quasi interamente ricoperta di detriti. Lo scenario con sfondo Dolomiti di Brenta alle spalle con il sole che sta per sorgere è qualcosa da pelle d’oca e foto o video non pareggiano affatto quello che la vista offre!
Si risale la vedretta in direzione dell’omonima Bocchetta (percorso poco evidente in questo tratto) fino a raggiungere l’inizio del tratto di via ferrata che conduce in cresta (m 3170 circa, un po’ a sinistra della Bocchetta vera e propria) per poi scendere brevemente sul versante opposto (val di Genova) sulla Vedretta di Nardis Orientale, anche questa ricoperta di detriti e grossi massi di granito.
Si procede poi in direzione Nord Ovest, costeggiando inizialmente la parete del Monte Nero e poi la cresta Sud Est della Presanella. Dopo alcuni tratti su roccette, sfasciumi e neve si raggiunge quella che prende il nome della traversata dei Caminetti, ora attrezzata con cavo fisso che facilita il tratto delicato.
Si scende per un camino di II grado, si continua su una stretta cengia e si risale un canale sfaciumoso (o nevoso). Giunti nei pressi del bivacco Orobica (3382m), vedo la croce brillare meno di 200m più su e… ultimo sforzo…(accuso un po’ il dislivello in giornata anche reduce dalle altre salite) la raggiungo salendo su terreno ripido in prossimità della cresta Sud Est senza percorso obbligato.
Dalla cima lo sguardo si perde dal vicino Adamello, il Brenta, il Gruppo del Bernina e dal lato opposto le 13 cime dell’Ortles-Cevedale.
FELICITA’!!!!!