Recensione Prijon Touryak 470LV (kayak)

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Marca: Prijon
Modello: Touryak 470 LV
Dimensioni: lunghezza 470cm, larghezza 59cm, volume totale 360l, peso a vuoto 26kg, portata max dichiarata 115kg.
Uso: turismo mare, lago, fiumi tranquilli - adattissimo a trekking di più giorni
Taglia: versione “Low Volume” in alternativa versione ad alto volume (modello “500HV”)
Materiale: HTP (polietilene) - costruzione a soffiaggio tipica Prijon
Costo: 1699€ (prezzo 2020)

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(i nostri due Touryak 470LV di fronte a Varenna - LC-)


Caratteristiche costruttive e dotazioni:
La qualità costruttiva è ottima, l’esclusivo metodo di stampaggio fa si che non risenta eccessivamente di deformazioni varie a causa soprattutto dei lunghi viaggi sulle barre dell’auto (lo scafo si deforma ma torna alla conformazione originale dopo poco tempo senza aver lasciato traccia fino ad ora).
La dotazione è la classica Prijon top di gamma, unica scelta possibile per questo modello che non è venduto in versione “active” più povera di dotazione.
Il kayak presenta due gavoni veramente molto molto ampi (sebbene si chiami basso volume i 360 litri totali sono tanti anche in confronto ad altre barche più lunghe di mezzo metro). L’accesso ai gavoni è molto, molto ampio; non con i classici tappi ovali/tondi in gomma ma da dei boccaporti con tappi stagni in neoprene e pannello protettivo in plastica in cui ci passa veramente di tutto.
In coperta ci sono cime tientibene, elastici portaoggetti davanti al pozzetto, rete dietro al pozzetto, maniglie per il trasporto, anello antifurto e gavoncino anteriore per occhiali da sole ed altri piccoli oggetti. Il timone è venduto a parte ma vi è già il suo alloggiamento a poppa ed i relativi passacavo per cui installarlo è molto semplice.
Dotazione di sicurezza molto apprezzata su questo tipo di imbarcazione è lo scasso dietro al pozzetto in cui si appoggia la pagaia durante la risalita col paddle-float ed i suoi appositi elastici per tenerla in posizione. Molto utile sia perchè è un tipo di imbarcazione che strizza l’occhio ai neofiti sia perchè la distribuzione dei volumi fa sì di avere un ponte posteriore abbastanza alto per cui il rientro dopo una scuffia è un po’ meno facile rispetto a kayak più “marini”.
Il pozzetto è ampio e comodo al punto che se ci si abitua a questi livelli di comfort poi entrare ed abituarsi ad altri kayak è davvero una sofferenza. Il puntapiedi è regolabile, robusto e già dotato di pedaliera integrata per comandare il timone. Il seggiolino comodo, imbottito, con un’ottimo supporto lombare anch’esso regolabile anche in navigazione. I premicoscia nel mio modello sono piccoli ma più che sufficienti ed in seguito ad un restyling sono stati ulteriormente migliorati (resi regolabili e più avvolgienti). Il contatto con il kayak lo trovo ottimo, ho un completo controllo dello scafo ed i punti di contatto sono ampi così che non si creino dei piccoli punti di pressione che causerebbero durante lunghe permanenze a bordo formicolii ed altri fastidi.
Non ho nessun problema neanche con i piedi che hanno ampio spazio.
Io sono 1,78 x 78kg, scarpe n°43; la mia compagna che è molto più minuta di me avrebbe bisogno di spessorare i fianchi ma comunque si trova bene e non ha grossi problemi nella gestione normale, solo qualche difficoltà nei colpi d’anca necessari per appoggi o roll (comunque non è un kayak leggero e forse meno adatto ad una ragazza).

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(i nostri due Touryak 470LV in un tratto roccioso di costa dell'isola di Krk -Croazia-)

Comportamento in acqua:
Il kayak si presenta con le classiche linee che hanno reso noti gli scafi della casa tedesca ed il comportamento in acqua è esattamente come ci si aspetta, senza sorprese nè in positivo nè in negativo.
Poco adatto a giochi, manovrine e tecnicismi vari ma un’ottimo, stabile e sicuro kayak da spedizione che si presta bene anche a fare da kayak scuola per le primissime esperienze.
L’opera viva ha un hard chine regolare e poco accentuato che evolve da prua a poppa in assenza completa di rocker, la prua ha un leggero slancio che si comporta bene sulle onde e si presta a sbarchi ed atterraggi duri; la poppa è tutta in acqua. Questo scafo fa si che, assieme ai 59cm di larghezza, ci sia tanta tanta stabilità primaria… tanto da essere il kayak ideale per le prime esperienze ma non troppa da essere fastidiosa quando, divenuti pagaiatori un minimo evoluti, si voglia usare con disinvoltura fare manovre con inclinazioni dello scafo anche pronunciate. Mi trovo bene anche a fare foto con reflex ed obbiettivo mediamente pesante anche con del vento o qualche onda.
La stabilità secondaria è buona. Non è immediata come su kayak più tecnici e ci si deve prendere un pò la mano ma una volta capito il comportamento appoggi alti e bassi sono fattibili con buona disinvoltura.
La velocità di crociera è tutto sommato buona, non eccelle nè in stabilità direzionale -che viene sicuramente esaltata dal timone, che potrebbe rivelarsi una scelta vincente su questo tipo di kayak- nè in agilità nelle manovre strette risultando anche qui un buon compromesso consentendoci di affrontare navigazioni di media distanza con meteo non completamente favorevole ma anche una buona manovrabilità per infilarsi in spazi angusti tra rocce e scogli (motivo principale per scegliere un kayak di lunghezza inferiore ai 5m).
Il comportamento sull’onda è buono. L’onda lunga di mare non lo scompone minimamente, anzi ci permette di divertirci in sicurezza anche senza essere troppo smaliziati con le tecniche di recupero della posizione (provato fino a due metri, anche nelle cosiddette “lavatrici”, dove ci si diverte alla grande senza diminuire sensibilmente la percezione dei margini di sicurezza) mentre diventa più fastidiosa - come è ovvio - l’onda corta di lago specie al traverso.
Altra nota negativa si ha col vento forte dove si fanno sentire i limiti dei kayak a grosso volume che sono caratterizzati da ponti, specie quello posteriore, molto alti.

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(giornata invernale ventosa sul lago di Mezzola -So-)

Conclusioni: un kayak sicuro, un vero allround in grado di soddisfare parecchie esigenze dal pagaiatore alle prime armi fino al pagaiatore più esperto che desideri un kayak robusto e sicuro per i propri viaggi ed escursioni in grado di poter stivare materiale per restare in autosufficienza anche più di un fine settimana.

Link al sito del produttore: https://en.prijon.com/touryak-470-lv-2.html


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Ultima modifica:
In vista del mio progetto di trasferimento dalla pianura padana alla Liguria, pensavo di comprare un kayak marino per fare un po’ di attività fisica e anche divertirmi un po’. Ho già avuto una breve esperienza di un mese al mare con un kayak in vetroresina della Janautica tanti anni fa e me la cavicchiavo.Due anni fa ho fatto anche un corso di kayak fluviale col KTT a Turbigo. Sono 1,80 per 86 kg e ho quasi 70 anni.
Mi chiedo se questo modello si possa adattare alle mie esigenze e se valga comunque la pena di spendere inizialmente la cifra,non proprio modesta,nel senso che spendendo che so,la metà (la butto lì) si vada sotto il minimo sindacale.
Bella recensione,la foto del Mezzola l’avevo scambiata per un posto del Grande Nord.
 
Ciao @vagabondo60 dipende da che intenzioni hai, questo kayak è una buona via di mezzo... come si dice per gli allround non eccelle in niente ma si adatta bene quasi a tutto!
Per escursioni in tutta comodità e con ampi margini di sicurezza è ottimo. Specie se mi dici che hai avuto qualche esperienza ma non sei un kayaker frequente e smaliziato... diciamo che è molto difficile finire in acqua per sbaglio.
Potresti provare anche la versione 500HV o i Seayak.
Se preferisci fare zig-zag tra gli scogli forse è meglio puntare su altro... così come se hai intenzione di usare il kayak per fitness.

Consiglio sempre e comunque un corso, magari l'iscrizione ad un club (serio e che metta a disposizione kayak di buon livello) e frequentare un po' l'ambiente per avere la possibilità di provare un certo numero di barche di tipo diverso e capire qual'è quella che si adatta meglio alle proprie esigenze. Comprare un kayak alla cieca non è mai una cosa intelligente.
Risparmiare si può... sia rivolgendosi al mercato dell'usato (dove però i Prijon sono rari da trovare perchè tendenzialmente chi li ha se li tiene) sia valutando kayak che per vari motivi da nuovi hanno prezzi inferiori.


Bella recensione,la foto del Mezzola l’avevo scambiata per un posto del Grande Nord.
Grazie del report... non sei il primo. Tempo fa ho esposto delle foto fatte sul Lago di Como in pieno inverno in un bar della provincia di Como... mi hanno chiesto se le avessi fatte in Canada. Abbiamo dei posti spettacolari a due passi da casa e non sappiamo valorizzarli.
 
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