Informazione Prima volta con ciaspole

Ciao a tutti! Volevo un informazione,nel weekend vorrei affittare delle ciaspole per farmi una passeggiata ma esperienza con escursioni invernali poco e niente.

Ho sentito che molti consigliano il monte san Franco ed è proprio su questo che volevo chiedervi un consiglio:
Le relazioni di salita dicono tutte di salire per il san franco da ovest,ovvero dal passo delle capannelle.
Io volevo invece salire da sud lasciando la macchina in prossimità della sterrata che porta alle sorgenti di san franco,insomma la classica via normale..è fattibile la cosa?

Seconda domanda..se invece volessi partire da fonte cerreto e seguendo a zigzag i piloni della funivia così da arrivare a campo imperatore? la pendenza è fattibile con le ciaspole o meglio i ramponi?
 
Ciao a tutti! Volevo un informazione,nel weekend vorrei affittare delle ciaspole per farmi una passeggiata ma esperienza con escursioni invernali poco e niente.

Ho sentito che molti consigliano il monte san Franco ed è proprio su questo che volevo chiedervi un consiglio:
Le relazioni di salita dicono tutte di salire per il san franco da ovest,ovvero dal passo delle capannelle.
Io volevo invece salire da sud lasciando la macchina in prossimità della sterrata che porta alle sorgenti di san franco,insomma la classica via normale..è fattibile la cosa?

Ciao... visto che hai detto di avere poca o niente esperienza invernale permettimi una piccola parentesi, ciaspole e ramponi non sono la stessa cosa nel senso che non basta mettere i ramponi al posto delle ciaspole per fare alpinismo. L'escursionismo invernale si chiama alpinismo anche su sentieri poco tecnici e segue regole completamente differenti da quello estivo. Serve esperienza, conoscenza dei luoghi (un vecchio adagio dei montanari diceva che non si sale mai in invernale dove non si è stati prima in estivo) saper leggere il manto nevoso, non basta avere l'attrezzatura.

Ciò detto, la provinciale del Vasto che ti porterebbe all'imbocco dell'acqua di San Franco è chiusa da una sbarra, ci si passa accanto per chi vuole rischiare, ma significa che non la puliscono e quindi non è detto che sia transitabile.
Inoltre la salita da sud prevede di passare sulla cosiddetta cresta di Rotigliano che va valutata come innevamento, va fatta con picozza e ramponi ed in generale essendo una cresta ha delle insidie che non sono consigliabili per chi ha poca dimestichezza.

Seconda domanda..se invece volessi partire da fonte cerreto e seguendo a zigzag i piloni della funivia così da arrivare a campo imperatore? la pendenza è fattibile con le ciaspole o meglio i ramponi?

L'anno scorso, anche se è stata un'annata eccezionale ed attualmente c'è poca neve, una valanga ha danneggiato un pilone della funivia... per salire da lì ci devono essere le condizioni e soprattutto bisogna saperle "leggere", io sinceramente non sono sicuro che ne sarei capace. Ad ogni modo, tecnicamente oltre i 25/30 gradi di pendenza servono i ramponi e non più le ciaspole, il fatto stesso che tu abbia posto la domanda mi spinge a sconsigliarti di farla, quella dei piloni è una pendenza seria, ammesso che tu riesca a salire con le ciaspole non riusciresti a scendere e comunque la funivia mi risulta sia aperta.

P.S. in entrambe le tue ipotesi si allungano percorrenze e dislivelli, non conosco il tuo passo, ma tieni sempre ben presente che le ore di luce sono poche.
 
Ciao... visto che hai detto di avere poca o niente esperienza invernale permettimi una piccola parentesi, ciaspole e ramponi non sono la stessa cosa nel senso che non basta mettere i ramponi al posto delle ciaspole per fare alpinismo. L'escursionismo invernale si chiama alpinismo anche su sentieri poco tecnici e segue regole completamente differenti da quello estivo. Serve esperienza, conoscenza dei luoghi (un vecchio adagio dei montanari diceva che non si sale mai in invernale dove non si è stati prima in estivo) saper leggere il manto nevoso, non basta avere l'attrezzatura.

Ciò detto, la provinciale del Vasto che ti porterebbe all'imbocco dell'acqua di San Franco è chiusa da una sbarra, ci si passa accanto per chi vuole rischiare, ma significa che non la puliscono e quindi non è detto che sia transitabile.
Inoltre la salita da sud prevede di passare sulla cosiddetta cresta di Rotigliano che va valutata come innevamento, va fatta con picozza e ramponi ed in generale essendo una cresta ha delle insidie che non sono consigliabili per chi ha poca dimestichezza.



L'anno scorso, anche se è stata un'annata eccezionale ed attualmente c'è poca neve, una valanga ha danneggiato un pilone della funivia... per salire da lì ci devono essere le condizioni e soprattutto bisogna saperle "leggere", io sinceramente non sono sicuro che ne sarei capace. Ad ogni modo, tecnicamente oltre i 25/30 gradi di pendenza servono i ramponi e non più le ciaspole, il fatto stesso che tu abbia posto la domanda mi spinge a sconsigliarti di farla, quella dei piloni è una pendenza seria, ammesso che tu riesca a salire con le ciaspole non riusciresti a scendere e comunque la funivia mi risulta sia aperta.

P.S. in entrambe le tue ipotesi si allungano percorrenze e dislivelli, non conosco il tuo passo, ma tieni sempre ben presente che le ore di luce sono poche.

Ti ringrazio della risposta,si conosco (almeno sulla carta) la differenza tra ciaspole e ramponi,e non volevo assolutamente confondere l'uno con l'altro e lasciar intendere alpinismo=piccozza+ramponi..detto questo hai ragione,e non voglio ne azzardare ne andarmela a cercare,d'estate più o meno ho fatto parecchie escursioni sul gruppo gran sasso e in quella zona ho fatto piana di camarda e il relativo pizzo.
Perciò ti chiedo,la salita che invece va dal passo delle capannelle è fattibile da un principiante (come suggerito in un altro post sul forum) o mi consigli di ripiegare su qualche altro percorso? Se sì quale?
(O magari fare la stessa salita per il piano di camarda passando per la strada sterrata poco dopo san pietro della ienca)
 
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Ti ringrazio della risposta,si conosco (almeno sulla carta) la differenza tra ciaspole e ramponi,e non volevo assolutamente confondere l'uno con l'altro e lasciar intendere alpinismo=piccozza+ramponi..detto questo hai ragione,e non voglio ne azzardare ne andarmela a cercare,d'estate più o meno ho fatto parecchie escursioni sul gruppo gran sasso e in quella zona ho fatto piana di camarda e il relativo pizzo.
Perciò ti chiedo,la salita che invece va dal passo delle capannelle è fattibile da un principiante (come suggerito in un altro post sul forum) o mi consigli di ripiegare su qualche altro percorso? Se sì quale?
(O magari fare la stessa salita per il piano di camarda passando per la strada sterrata poco dopo san pietro della ienca)

Ciao, si la salita al San Franco dalle Capannelle è fattibile, con le dovute cautele in caso di neve, non è tecnicamente complessa.

Il problema che hai attualmente è che il libeccio e la pioggia hanno alzato la quota neve non so di quanto e quindi consigliarti delle alternative per ciaspolare diventa difficile mentre pochi giorni fa ciaspolavi già a 1400/1500m di quota.

Il piano di Camarda con la neve è raggiungibile in sicurezza solo facendo prima lo Ienca, provendendo magari dal rifugio Panepucci al quale si accede pure dalle Capannelle un po' prima del sentiero per il San Franco. Il pizzo di Camarda visto che l'hai fatto capirai bene che è fattibile con estrema cautela e con i ramponi vista la salita piuttosto ripida e l'itinerario pressochè su un baratro. In ogni caso si tratta di escursioni lunghe da fare con l'attuale durata delle giornate, mentre il San Franco è alla portata.

Se temporeggiamo un attimo per capire la situazione dell'innevamento per il fine settimana possiamo parlare anche di alternative, perchè per una ciaspolata anche solo la valle del Chiarino fino al Rifugio Fioretti dalla diga di Provvidenza può essere un bell'itinerario ma attualmente non sono nemmeno sicuro che abbia resistito la neve al rifugio (circa 1500m slm) figuriamoci ai 1000 della diga.

Ci aggiorniamo più avanti, se hai altre domande chiedi pure
 
Ciao, si la salita al San Franco dalle Capannelle è fattibile, con le dovute cautele in caso di neve, non è tecnicamente complessa.

Il problema che hai attualmente è che il libeccio e la pioggia hanno alzato la quota neve non so di quanto e quindi consigliarti delle alternative per ciaspolare diventa difficile mentre pochi giorni fa ciaspolavi già a 1400/1500m di quota.

Il piano di Camarda con la neve è raggiungibile in sicurezza solo facendo prima lo Ienca, provendendo magari dal rifugio Panepucci al quale si accede pure dalle Capannelle un po' prima del sentiero per il San Franco. Il pizzo di Camarda visto che l'hai fatto capirai bene che è fattibile con estrema cautela e con i ramponi vista la salita piuttosto ripida e l'itinerario pressochè su un baratro. In ogni caso si tratta di escursioni lunghe da fare con l'attuale durata delle giornate, mentre il San Franco è alla portata.

Se temporeggiamo un attimo per capire la situazione dell'innevamento per il fine settimana possiamo parlare anche di alternative, perchè per una ciaspolata anche solo la valle del Chiarino fino al Rifugio Fioretti dalla diga di Provvidenza può essere un bell'itinerario ma attualmente non sono nemmeno sicuro che abbia resistito la neve al rifugio (circa 1500m slm) figuriamoci ai 1000 della diga.

Ci aggiorniamo più avanti, se hai altre domande chiedi pure

Perfetto ti ringrazio per la disponibilità ;)..Camarda dici solo dal panepucci/passo delle capannelle perchè dal lato san pietro della ienca c'è rischio per valanghe?
 
Perfetto ti ringrazio per la disponibilità ;)..Camarda dici solo dal panepucci/passo delle capannelle perchè dal lato san pietro della ienca c'è rischio per valanghe?

Da San Pietro in realtà non ci sarebbe nemmeno un percorso vero e proprio.. ad ogni modo troppo ripido, in invernale non ho mai sentito nessuno fare il Camarda da lì

Comunque non avere fretta che molte invernali si fanno a primavera quando la quota neve si alza, gli avvicinamenti sono più facili, la neve si è assestata e le giornate iniziano ad allungarsi
 
Da San Pietro in realtà non ci sarebbe nemmeno un percorso vero e proprio.. ad ogni modo troppo ripido, in invernale non ho mai sentito nessuno fare il Camarda da lì

Comunque non avere fretta che molte invernali si fanno a primavera quando la quota neve si alza, gli avvicinamenti sono più facili, la neve si è assestata e le giornate iniziano ad allungarsi

Ho capito..Sì era giusto per farmi qualche camminata prima di gennaio sulla neve,poi a fine gennaio comincerò un corso di alpinismo invernale con il cai e non vedo l'ora!
 
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