primi viaggietti in bici(futuri)

ciao a tutti.dopo attente riflessioni sono giunto a pensare che per i primi piaggi mi converra' la bici(sempre quando avro' i soldi per comprarne una )e volevo sapere se mi conviene prendere e girare cosi caso o organizzarmi con mappe,tappe ecc(dormendo il piu' possibile in boschi per risparmiare)e se serve un allenamento specifico per preparsi a pedalare molte ore al giorno.io comunque pratico parkour da 4 anni quindi ho una generale buona forma fisica ma immagino che non basti,anche a livello psicologico,per affrontare lunghi viaggi in bici.ditemi pure.sono affamato di consigli:pio:
 
un sacco di consigli... ci vuole qualche domanda:

1) lunghi viaggi in bici... lunghi quanto? quanti Km? quanti giorni?
2) conoscenze di cartografia e orienteering?
3) Dormire per boschi significa portarsi dietro + attrezzatura, ed essendo in bici, SCONSIGLIO VIVAMENTE con uno zaino, ma con le borse da bici (il perineo ringrazierà, imparare dalle esperienze altrui :p ). Hai valutato il costo di questa attrezzatura (borse e supporti) vs pernottamenti in B&B o ostelli?

in generale, secondo la mia esperienza:
1) PIANIFICA IL + POSSIBILE, ti aiuterà a portare con te solo lo stretto necessario in funzione delle necessità.
2) TAPPE, in base alla lunghezza del viaggio cerca di non strafare subito all'inizio, anche se sei allenato, alla fine invece che un paicevole viaggio diventerebbe un allenamento Spartano
3) Come sempre, BUONSENSO, valuta obbiettivamente le tue capacità e poniti degli obbiettivi. Al raggiungimento di ognuno accumulerai esperienza che ti aprirà la strada verso i successivi...

spero di essere stato di aiuto...

ciao
 
Oltre alle domande e consigli di cui sopra, aggiiungo per esperienza personale che il problema dello stare tante ore in bici, non è tanto la fatica che comporta il pedalare, quanto gli eventuali problemi derivanti da una posizione errata in sella
Cerca "posizione in sella" su google e leggiti qualche cosa.....poi comunque sarà soprattutto l'esperienza personale a farti trovare la posizione giusta.
Se poi viaggi, come faccio io, con le dita sempre sui freni, è molto importante anche l'assetto/angolazione del sistema manubrio/leve dei freni......una volta per una regolazione sbagliata i miei polsi mi hanno fatto vedere le pene dell'inferno.....poi ho capito! :D
 
Giuste le osservazioni di BeppeG76 e Oloapota anche se dò per scontato che chi si incomincia ad avventurare in qualche viaggio abbia già conoscenza del proprio mezzo ed abbia gia provveduto alle necessarie regolazioni relativamente alle proprie misure corporee e le abbia affinate con l'esperienza.
Un viaggio, breve o lungo che sia, non si improvvisa, si pianifica a tavolino in base alle proprie esigenze, capacità, condizioni fisiche e a quello che si vuole ottenere.
Organizzati una tabella di marcia non molto impegnativa, che non ti costringa ad uno sforzo eccessivo rispetto a quelle che sono le tue capacità per rispettarla. Individua dei punti di accoglienza o ricovero intermedi nel caso si verifichino dei contrattempi. Organizza il tuo equipaggiamento facendo uso delle borse da applicare posteriormente e/o anteriormente; evita lo zaino che costringe la schiena ad un superlavoro ed inoltre ne impedisce la traspirazione.
Se vuoi risparmiare soldi potrai organizzarti, come dici tu, a dormire nei boschi ma ciò implica un maggior peso per tutta l'attrezzatura che devi portarti al seguito. Ci sono molti B&B, agricamping ed ostelli a prezzi veramente accessibili; dipende anche dai luoghi in cui intendi pedalare; facci sapere
 
Segui quanto detto da oloapota ed aggiungo anche: "Pedala con le punte!"
Non si sa mai ma svariate persone pedalano con la pianta del piede che è una cosa sbagliatissima.
Poi, comunque, facendo parkour dovresti avere una buona resistenza ma fai delle prove sulle lunghe distanze poiché solitamente la bicicletta ho notato che sforza i muscoli delle gambe in maniera differente rispetto alla corsa. Dato che comunque nel parkour oltre alla corsa semplice si salgono e scendono ostacoli non dovresti avere troppi problemi.

Per il viaggio: luce bianca dinanzi e rossa lampeggiante dietro e giubbetto catarifrangente (non si sa mai), casco ecc...
Io porterei anche un lucchetto. Per anni la bici è stato il mio "mezzo di trasporto" e l'idea che mi venisse sottratta non mi piaceva... non mi piaceva per niente! (anche perché a meno di fare mountain bike sei sempre vicino a strade e centri abitati a diversi chilometri da casa).

Ciao e buona fortuna!
 
Concordo con l'uso del lucchetto.
Preferisco quello flessibile con il cavo in acciaio avvolto in una guaina di plastica e con la chiusura apribile con la chiave principale mentre, quella di scorta, è al sicuro in qualche tasca dell'abbigliamento. Quelli con l'apertura a combinazione sono forse più pratici se non fosse per il fatto di doversi ricordare la.... combinazione. Non "digerisco" i modelli a spirale che si attorcigliano da tutte le parti. Quelli del tipo a "U" rigidi sono senz'altro più resistenti e con la chiusura a prova di scasso ma sono anche notevolmente più pesanti ed ingombranti.

A questo punto dato che la bici è a prova di furto, il consiglio è quello di togliere la sella con relativo cannotto, anche se può risultare scocciante, per evitare spiacevoli sorprese.
 
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