Buongiorno a tutti. Premetto che non sono un medico ne un sanitario, per cui mi approccio alla materia da appassionato e da utente.
Negli svariati anni passati outdoor, in vari ambiti e continenti, mi è capitato di intervenire per eseguire piccole medicazioni e anche sommisnitrare farmaci molto elementari, di quelli per cui non è necessaria alcuna prescrizione medica, ma sappiamo che nelle nostre attività l'"incidente", in senso ampio, è sempre dietro l'angolo: si va dalle infezioni per aver ingerito qualcosa di sbagliato fino a traumi e complicanze varie.
Lo scopo della discussione è dare spazio alle esperienze personali, con riallaccio magari alle discussioni che ci sono già aperte sul kit di primo soccorso (che ognuno di noi dovrebbe sempre avere a portata di mano) ma non per duplicare il tema, semplicemente perchè qui è possibile indicare come e quando avete usato tali dispositivi, se hanno funzionato e se i sanitari poi hanno potuto intervenire e ne hanno tratto giovamento.
La prima regola per il non esperto è sempre la stessa NON INTERVENIRE MA STABILIZZARE IL PAZIENTE, POI CHIAMARE IL 118 (da noi) oppure comunque cercare di avvisare i soccorsi autorizzati e qualificati.
Da legale ricordo che in caso di intervento su una persona infortunata, si può incorrere in diversi reati, che vanno dalle lesioni lievi fino all'omicidio colposo, se non si sa bene quello che si fa. D'altra parte, mi risponderà qualcuno, è anche difficile restare con le mani in mano mentre il compagno di cordata o il "coppio" in missione si contorce per terra...
E' capitato in svariatissimi casi che comunque l'intervento abbia salvato la vita del malcapitato, pur apportandogli lesioni o amputazioni permanenti a causa dell'intervento del primo soccorritore giunto sul posto, benchè non esperto.
Le situazioni possono quindi esser svariate, ed ognuna andrà affrontata con l'analisi sul posto e delle circostanze.
Mi piacerebbe che gli utenti del forum competenti in materia, siano essi appartenente ad unità ER, a P.S. di ospedali o operatori del settore sanitario, ma anche solo appassionati, dessero il loro contributo per fatti o atti accaduti, e trarne gli insegnamenti del caso.
Negli svariati anni passati outdoor, in vari ambiti e continenti, mi è capitato di intervenire per eseguire piccole medicazioni e anche sommisnitrare farmaci molto elementari, di quelli per cui non è necessaria alcuna prescrizione medica, ma sappiamo che nelle nostre attività l'"incidente", in senso ampio, è sempre dietro l'angolo: si va dalle infezioni per aver ingerito qualcosa di sbagliato fino a traumi e complicanze varie.
Lo scopo della discussione è dare spazio alle esperienze personali, con riallaccio magari alle discussioni che ci sono già aperte sul kit di primo soccorso (che ognuno di noi dovrebbe sempre avere a portata di mano) ma non per duplicare il tema, semplicemente perchè qui è possibile indicare come e quando avete usato tali dispositivi, se hanno funzionato e se i sanitari poi hanno potuto intervenire e ne hanno tratto giovamento.
La prima regola per il non esperto è sempre la stessa NON INTERVENIRE MA STABILIZZARE IL PAZIENTE, POI CHIAMARE IL 118 (da noi) oppure comunque cercare di avvisare i soccorsi autorizzati e qualificati.
Da legale ricordo che in caso di intervento su una persona infortunata, si può incorrere in diversi reati, che vanno dalle lesioni lievi fino all'omicidio colposo, se non si sa bene quello che si fa. D'altra parte, mi risponderà qualcuno, è anche difficile restare con le mani in mano mentre il compagno di cordata o il "coppio" in missione si contorce per terra...
E' capitato in svariatissimi casi che comunque l'intervento abbia salvato la vita del malcapitato, pur apportandogli lesioni o amputazioni permanenti a causa dell'intervento del primo soccorritore giunto sul posto, benchè non esperto.
Le situazioni possono quindi esser svariate, ed ognuna andrà affrontata con l'analisi sul posto e delle circostanze.
Mi piacerebbe che gli utenti del forum competenti in materia, siano essi appartenente ad unità ER, a P.S. di ospedali o operatori del settore sanitario, ma anche solo appassionati, dessero il loro contributo per fatti o atti accaduti, e trarne gli insegnamenti del caso.