Primo Soccorso (ER) in attività - Esperienze, tecniche e suggerimenti per vari ambiti

No le salviettine NO
Come le mantieni sterili?
Lo sono di partenza?
In ogni caso perderebbero la sterilità molto facilmente in più non permettono un accurato lavaggio delle mani che in ambiente boschivo(e non solo)è fondamentale per evitarsi dal tetano a se vi dice MALE MALE MALE MALE MALE MALISSIMO MA PROPRIO BRUTTO il simpaticissimo Vivrio Vulnificus(per fortuna ve lo potreste baccare solo in spiaggia, non le nostre e vi deve dire sfortuna).
Quindi FLACONE e basta possibilmemte clorexedina che non sporca troppo e la sua formulazione è ottima e già usata in sala operatoria.
Almeno cerchiamo di evtare le infezioni e facciamoci i vaccini e i richiami per esempio consiglio a TUTTI gli over30 fi farsi il vaccino per l'epatite B.
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Per non parlare degli amici virus!
Insomma portatevi un flacone e BASTA
 
Intanto quelle bustine che hai trovato tu NON vanno bene perchè appunto come è scritto è un DETERGENTE non DISINFETTANTE.
Purtroppo le parole hanno in peso in sostanza non ha funzione antisettica.
Basta guardare tra i componenti in pratica sono tutti composti di piante per avere un effetto idratante c'è la clorexedina ma da sola non serve a nulla ci sono poi degli stabilizzanti termici e di Ph(si ho detto stabilizzanti di Ph chiedo venia:oops:) e profumi.
La clorexedina che dico io è un potentissimo disinfettante che viene venduto e usato in formulazione alcolica come ha detto @delta2 circa 70% perchè così lo spettro è pressoche totale poichè la clorexedina ha un effetto di lisi(rompe le membrane batteriche) mentre l'etanolo di denaturazione delle proteine(tipo cottura).

Il fatto che le salviette non mi vadano a genio è per una questione igenica nel senso che sebbene siano sterili vanno sapute maneggiare perchè la sterilità si perde subito e per lavarsi le mani non vanno bene perche le salviette così facendo si contaminano subito rigiardo al loro uso su ferite come prima NON puoi pulirtici le mani, sebbene alcune siano presidio in un ambiente come quello esterno non sono il massimo inoltre tamponano e non lavano via.
Insomma avere una boccetta(lasciatela nel contenitore con cui la comperate NON travasatela ler amor della microbiologia) da 250 ml rompe così tanto le scatole?
 
Al lavoro, sono tra gli addetti del primo soccorso.
Ho fatto il corso ed i vari aggiornamenti periodici obbligatori.

Alla fine di tutto, la morale è: "se non siete medici, fate il meno possibile in attesa dei soccorsi".

L'unica manovra da fare è la RCP - rianimazione cardiopolmonare (massaggio cardiaco + ventilazione forzata) perchè va fatto ad un soggetto incosciente che non ha polso e non respira, per cui danni non se ne possono fare.
 
Ultima modifica:
Per me ha ragione Giulio Sherpa quando dice di provare ad uscire dal contesto vita de tutt i dii o escursioni nazionali, dove l'assistenza c'è e a molti livelli.

Mettetevi in situazioni completamente diverse, lo chiedo anche e soprattutto ai più esperti che hanno partecipato fino ad ora, i contatti come li conosciamo noi o non ci sono o sono a ore e ore di distanza, forse, molto forse e forse più no che sì, si riesce ad avere un trasporto aereo che però può metterci parecchie ore ad arrivare. Questo è il quadro, la foto, i casi su cui lavorare.A

@Wombat, anch'io ho parecchi corsi sul groppone sia come addetto antincendio che come addetto del primo soccorso, come istruttore subacqueo di formazione FIPS storica, e sono d'accordo che in Italia, il lasa staa, touca no ha un miliardo e oltre di ragioni d'essere. Salvo l'essere minuziosamente guidati in attesa dell'arrivo dei soccorritori.

A me interessa sapere cosa portare e cosa fare se, per dirne una, me ne vado con amici nella Siberia più selvaggia, nell'Africa australe meno civilizzata, ossia +/- la maggioranza del territorio. et similia e succedesse qualche cosa.
 
Si potrebbe in questa sede, sempre con il rispetto delle tragedie e l'umiltà di ricordarsi che seduti davanti una tastiera è tutta un'altra cosa, analizzare anche dei casi di cronaca reale?

Mi piacerebbe sentire le opinioni di chi più conosce la materia.

Come tutti noi, credo, sono rimasto molto scosso dal caso di Simon Gautier, già se ne è discusso nel forum.

Ammetto che non ho più seguito, ma all'epoca ricordo d'aver compreso che il poveretto, anche se fosse riuscito a farsi trovare, forse i soccorsi non sarebbero arrivati comunque in tempo per la massiva emorragia conseguente alla frattura che (forse, ma vado a memoria) aveva reciso non so se una od entrambe le femorali.

Tutti concordi che la cosa migliore sarebbe stato non precipitare, ma, se pure uno di noi fosse passato da quelle parti e per non so quale intuizione avesse compreso la situazione, una manovra tipo quella di cui inserisco il link avrebbe potuto fare la differenza in attesa dei soccorsi correttamente indirizzati?


Ho considerato questo video con molto interesse, anche perché, senza essere militari, molti di noi spesso hanno un caschetto appeso allo zaino.

Ditemi cosa ne pensate in generale e nello specifico del caso che analizzo e se conoscete "manovre" analoghe un po' di circostanza che almeno per scuola è interessante condividere.
 
Per me ha ragione Giulio Sherpa quando dice di provare ad uscire dal contesto vita de tutt i dii o escursioni nazionali, dove l'assistenza c'è e a molti livelli.
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@Wombat, anch'io ho parecchi corsi sul groppone sia come addetto antincendio che come addetto del primo soccorso, come istruttore subacqueo di formazione FIPS storica, e sono d'accordo che in Italia, il lasa staa, touca no ha un miliardo e oltre di ragioni d'essere. Salvo l'essere minuziosamente guidati in attesa dell'arrivo dei soccorritori.

A me interessa sapere cosa portare e cosa fare se, per dirne una, me ne vado con amici nella Siberia più selvaggia, nell'Africa australe meno civilizzata, ossia +/- la maggioranza del territorio. et similia e succedesse qualche cosa.

Certo, io ho ragionato per quello che mi può capitare negli ambiti che frequento.

Tu parli di "Siberia più selvaggia, Africa australe meno civilizzata" ecc. be', quelle, secondo me , devono essere spedizioni organizzate comprendenti persone dotate di conoscenze professionali.

Personalmente non organizzerei mai con i miei amici un tour da quelle parti. Mi aggregherei ad una organizzazione strutturata.
 
Certo, io ho ragionato per quello che mi può capitare negli ambiti che frequento.

Tu parli di "Siberia più selvaggia, Africa australe meno civilizzata" ecc. be', quelle, secondo me , devono essere spedizioni organizzate comprendenti persone dotate di conoscenze professionali.

Personalmente non organizzerei mai con i miei amici un tour da quelle parti. Mi aggregherei ad una organizzazione strutturata.

Però, vedi, e senza voler imporre nessun punto di vista, anzi con la sincera tristezza di chi teme al pensiero che non riuscirà mai a controllare tutto, la Siberia può essere ad un'ora di auto da casa se come nell'esempio che facevo un ritardo di mezz'ora o di dieci giorni sortiscono lo stesso effetto, oppure le frane esistono e magari hanno il cattivo gusto di verificarsi nel bel mezzo di condizioni metereologiche proibitive, così sei tagliato fuori sia via terra che cielo, e l'Africa australe è la casera dove hai trovato rifugio per 24h.

Ti assicuro che sono l'opposto di un Rambo, sono solidamente convinto che il primo strumento survival che abbiamo a disposizione non sia il coltello ma il cellulare, sebbene molto meno "romantico"...

Ma come qualche post prima ci si domandava cosa sia affrontare il rimorso per una manovra sbagliata e infausta, io non posso non chiedermi come l'affronterei se mi capitasse di assistere un caso grave disarmato sia di mezzi che di conoscenze, le seconde non pesano nulla, i primi non tanto come la colpa che immagino mi riserverei.

Da bambino sono stato coinvolto in un incidente mortale in montagna, naturalmente non avevo capito nulla e veramente in quel caso non ci sarebbe stato nulla da fare, ma ripensando ai miei genitori e agli altri adulti presenti dev'essere stata orribile l'impotenza. Forse ci si affardella per scongiurala, ma sarà poi così criticabile?
 
Certo, io ho ragionato per quello che mi può capitare negli ambiti che frequento.

Tu parli di "Siberia più selvaggia, Africa australe meno civilizzata" ecc. be', quelle, secondo me , devono essere spedizioni organizzate comprendenti persone dotate di conoscenze professionali.

Personalmente non organizzerei mai con i miei amici un tour da quelle parti. Mi aggregherei ad una organizzazione strutturata.
Tu dici? Vardee chi , la ragazza non scherza in nessun senso

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Simon ha avuto molteplici e violentissime botte di sfiga, dubito molto che chiunque avrebbe potuto fare qualche cosa per lui, salvo tenergli compagnia fino alla fine.

Ho ritrovato un articolo che riporta i risultati autoptici:
L'esame autoptico sulla salma di Simon Gautier ha chiarito definitivamente le cause del decesso del turista francese: il 27enne è morto in seguito ad uno choc emorragico dovuto alla rottura dell'arteria femorale. L'autopsia è stata effettuata oggi nell'obitorio dell'ospedale di Sapri dal medico legale Adamo Maiese dell'ASL Salerno su disposizione della procura di Vallo della Lucania. Sul corpo di Gautier sono state riscontrate anche fratture esposte e composte ad entrambi gli arti inferiori ed il laceramento di tessuti. Danni e traumi importanti sono risultati pure alle vertebre.
Da il Messaggero.
Tempo stimato di sopravvivenza post caduta 45', ma quanti di lucidità?
 
Ultima modifica:
Avete tutti a parer mio espresso punti di vista corretti. E' vero che nella quasi totalità delle nostre uscite, difficilmente non siamo in grado ( noi o chi è con noi) di chiamare soccorsi, è vero anche però che non è detto che questo sia sempre fattibile e ve lo dico da professionista ( infermiere 118 sia su territorio che centrale operativa).
IL SOCCORSO NON SI IMPROVVISA MAI.
Secondo me, un buon corso di soccorso sanitario di secondo livello (anpas, Cri o misericordie), fornirebbe già le conoscenze sufficienti per effettuare in sicurezza le prime manovre di soccorso, allestire un kit efficiente da portarsi dietro e soprattutto, sapere quali manovre non fare mai assolutamente ( un esempio: dare il cordiale agli infortunati in ipotermia).
I corsi sono molto divertenti, studiati per essere fruibili velocemente e non richiedono percorsi di studio particolari.
Se sapete "veramente" fare qualcosa , per il 118 ed il paziente sarete sicuramente una risorsa molto importante, altrimenti potreste essere pericolosi.
rendetevi conto che il 118 :
-non vede il paziente e non lo conosce
-non ha assistito all'infortunio
-non vede lo scenario
- non può agire nell'immediato
Voi potreste essere occhi, mani ed orecchie del 118 e fare veramente la differenza.
 
Si un corso di quel tipo è ovviamente eccellente e come già detto gratuito una pecca secondo me è magari farsi una base minima minima di microbiologia.
Per esempio Vivrio vulnificus sapere dove te lo becchi quondi magari le malattie che servirebbero sapere in caso di.
Ovvio non è fisiopatologia o microbiologia ma sapete dove è endemico cosa esempio classico l'encefalopatia delle zecche.
Ripeto SEGUIRE quei corsi e avere base base base base base di microbiologia ovvero 2/3 malattie da sapere.
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Quelle appunto pericolose ed endemiche in quelle zone.
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Ps sono impuntato con il vivrio vulnificus perchè diciamo che non mi vengono in mente infezioni batteriche(meningiti a parte) così fulminanti.(magari aiutatemi con la vostra fantasia:rofl: )
QUINDI DISINFETTARE
 
Se sapete "veramente" fare qualcosa , per il 118 ed il paziente sarete sicuramente una risorsa molto importante, altrimenti potreste essere pericolosi.
rendetevi conto che il 118 :
-non vede il paziente e non lo conosce
-non ha assistito all'infortunio
-non vede lo scenario
- non può agire nell'immediato
Voi potreste essere occhi, mani ed orecchie del 118 e fare veramente la differenza.
Ecco, mi piace molto questa interpretazione, che è proprio lo spirito con cui avevo inteso il thread, ovvero seguire le regole ma essere d'aiuto, almeno, non "neutri" o peggio d'impaccio, se non altro, con le proprie competenze.
E anche @Paperogamix conferma che si può intervenire, con la testa e con le mani, se "guidati" o con iniziativa, in alcuni ambiti, dove forse non si può sperare nei soccorsi a breve.
Non credo che questa sia (in generale) una discussione accademica da bar del paese: anch'io credo che la "Siberia" a volte possa essere davvero dietro l'angolo (quanti fungaioli qui da noi in appennino abbiamo trovato dopo molti giorni, deceduti a poche centinaia di metri dalla carraria dove avevano parcheggiato l'auto?).
Certo, non tutti qui avranno avuto (e, spero, avrannno) la fortuna di andare in spedizione all'estero o affrontare un viaggio esplorativo in altri continenti.
Però questo è un forum, aperto a tutti, non solo agli scout o ai bushcrafters della domenica (senza offesa per nessuno, per carità, anch'io nella maggior parte delle giornate faccio solo "campeggio"...) e ci sono fior fior di utenti che nel loro piccolo e con enorme disponibilità, senza la pretesa di "brevettare" nessuno, ci possono illustrare i loro punti di vista e le loro esperienze.
Appena si potrà uscire dal Paese, per esempio, ho già un paio di mete in mente, e come staff abbiamo già previsto la dotazione di squadra dal punto di vista medico. Se poi tra i partecipanti ci sarà anche un medico od un sanitario, meglio. Mi è capitato, per citare una delle ultime, nel 2019 in Namibia di avere con me ben 4 sanitari, di cui un infermiera di sala operatoria e un medico di rianimazione. Pura fortuna. Di sicuro saremmo stati ben assistiti in caso di emergenza, ma è andato tutto benissimo ed hanno fatto la loro vacanza. Altre volte ne avremmo avuto bisogno e c'ero solo io a "condurre".
Quindi, se lo scopo del forum è di "essere preparati", come il buon @AndreaDB , da scout inveterato, credo abbia impostato le cose a suo tempo, ben vengano commenti su fatti o atti ben lontani dalla nostra realtà quotidiana.
 
Ma in realtà come confermerà @LOREBRU la centrale ti guida SEMPRE nel fare qualcosa per esempio ti guida nell'RCP passo passo oppure nell'ABCDE e credo che in determinati casi anche nel bendaggio.
Insomma se lo scopo è quello di farsi guidare al meglio bhe "non serve".
Ricordiamoci in fondo che se si crede di avere necessità chiamare112/118 non è reato e l'operatore vi guiderà con dovizia senza la necessità del mezzo di soccorso.
In fondo dall'altra parte non c'è un robot.

Se invece si va in paesi "esotici" magari una base base di soccorso non è male oltre a guardarsi se fare o meno determinati vaccini.(anche non obbligatori oppure richiami)
 
Sul discorso vaccini sono d'accordo: viaggio dal 2009 in tutti i continenti con i miei figli (F11 e M9), anche a loro ho fatto fare oltre le canoniche, tetano, epatite A e B, anche la febbre gialla e ogni tre anni facciamo tutti il Neotyf.
Speriamo bene!
 
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