Problema lupi? Facile, eliminiamoli.

Tratto dall'intervista ad uno dei "tanti" pastore colpiti dalla "sciagura" dei lupi...
I lupi hanno saltato il recinto con la corrente, in parte danneggiato e hanno ucciso 6 agnelli, ma ne hanno mangiato solo uno. Potrebbe (dal momento che non ci sono stati avvistamenti...) essere stato un branco con cuccioli che giocavano, visto che non tutti gli agnelli sono stati mangiati. Ora ho creato due recinti, uno esterno ed uno più interno e ho deciso di tener fuori il cane. Fino ad ora avevo preferito lasciar perdere per paura che fosse aggressivo con le persone, ma adesso è necessario. Conclusione? Non ci sono molte soluzioni. Secondo me l'unica cosa da fare è eliminare i lupi.
Ci risiamo... eccoci di nuovo davanti alla vera mentalità dei montanari (per fortuna non tutti) contro cui (spererei non ci fossero molti altri con il mio problema...)mi scontro giornalmente. Possibile che la gente che abita la montagna, che dovrebbe essere in prima linea per difenderla sia la prima a distruggerla? Io non riesco a capirla tanta ottusità verso qualsiasi cosa (non mi riferisco solo ai lupi) che sia diversa, dall'avarizia e dall'egoismo dell'uomo nel credere di essere l'unico essere vivente che a diritto all'esistenza e dove tutti gli altri, che non sono utili ad aumentare questo egoismo, sono da sterminare senza alcun riguardo...questo senza stare a commentare ogni singola parola del pastore sopracitato.
 
Sono d'accordo fino a un certo punto.
Spesso dimentichiamo che la natura è un posto terribile. Il debole soccombe, il forte sopravvive, almeno fino a che non trova qualcuno più forte di lui. La scelta è tra uccidere o essere uccisi. Forunatamente l'uomo si è emancipato da questo meccanismo crudele, ma chi non vive più a contatto l'ambiente ha finito per credere che la natura sia come un cartone animato della Disney, dove tutti gli animali vivono in "armonia" fischiettando motivetti allegri.
Quindi, pur ritenendo doveroso trovare un metodo alternativo alla soppressione dei lupi, che ormai scarseggiano sulle nostre montagne, farei uno sforzo per capire il punto di vista del pastore. "I lupi mi attaccano, io attacco loro." Non esiste ragionamento più naturale e millenario di questo.
 
la vita in montagna e' dura,crescere un agnello ad un montanaro costa fatica e poi dopo tutta la fatica arriva il lupo e ammazza tutto quello che il montanaro si e' sudato fino a quel momento e quindi soldi in fumo e' normale che la prima risposta e' Eliminiamo il lupo.
Ci sono le leggi per tutelare gli animali in via di estinzione ma ci dovrebbero essere anche dei rimborsi per i pastori che in questi casi perdono parte del gregge,un pastore se viene rimborsato magari ha meno istinto di sterminare una razza di animale che gli crea problemi.
Non voglio difendere il montanaro ma nemmeno condannarlo.
Imaginati tu al suo posto che a fine mese il tuo capo non ti da' i soldi come reagisci ?
Ovio non lo puoi ammazzare ma lo faresti volentieri.
 
Credo che ci siano già delle leggi per cui gli allevatori sono risarciti, o almeno ne ho sentito parlare
Bisognerebbe far funzionare meglio quelle

Altrimenti la reazione del pastore è ahimé comprensibile
 
Sono d'accordo fino a un certo punto.
Spesso dimentichiamo che la natura è un posto terribile. Il debole soccombe, il forte sopravvive, almeno fino a che non trova qualcuno più forte di lui. La scelta è tra uccidere o essere uccisi. Forunatamente l'uomo si è emancipato da questo meccanismo crudele, ma chi non vive più a contatto l'ambiente ha finito per credere che la natura sia come un cartone animato della Disney, dove tutti gli animali vivono in "armonia" fischiettando motivetti allegri.
L'uomo si emanciperà solo quando capirà che il mondo non appartiene soltanto a lui e che in un ambiente severo come la montagna deve sentirsi rispettoso ospite anche se ci vive da generazioni. Siccome ciò non avviene la conclusione ovvia é che l'uomo cavalchi benissimo - in prospettiva antropologica- il crudele meccanismo: più forte distrugge più debole.
 
vivo nel cuore della piana del Sele, conosco bene i problemi del mondo agricolo.:D
Anche io ho la disgrazia di conoscerli: un quintale di olive a 22 € e solo per raccoglierlo ce ne vogliono 18.
Molti si ostinano a non capire che qusta crisi acuta e strutturale dovrà pur significare qualcosa..
 
"I lupi mi attaccano, io attacco loro." Non esiste ragionamento più naturale e millenario di questo.
guarda, mi occupo di questo problema per lavoro e ti devo dire, per esperienza diretta, che la questione con la pastorizia non è proprio come dici, l'attacco da parte di predatori sui greggi è stato per anni, in realtà, molto sbandierato, ma anche assai gradito, per circa 15 o più anni, lungo tutto l'arco appenninico ci sono state leggi regionali (e/o nazionali) che hanno restituito fior di moneta per gli animali deceduti a seguito di detti attacchi. direi che per tanti anni ogni pecora morta per traumatismo ha visto come imputato principale il lupo. ora, io non nego che ci siano dei lupi, anche da noi in toscana ci sono zone maggiormente soggette al problema, ma di attacchi da predatori, nei miei dieci anni di attività professionale come veterinario aziendale prima, e pubblico poi gli attacchi realmente riconducibili al lupo no erano più di un 5-7%. era per logico che i diretti interessarti facessero carte false per farsi riconoscere il giusto tipo di danno....quello del lupo veniva risarcito con circa 500.000 delle vecchie lire, quello da cane con 0.000.000 lire...ti lascio fare mente locale. poi guarda, che quando ho visto pastori seri mettersi in testa di risolvere il problema ci sono riusciti e senza ricorrere alle armi da fuoco, soprattutto con dei cani efficacemente selezionati. alla fine cosa vuoi che ti dica, per tanti pastori sardi presenti nelle nostre zone, la presenza del lupo scatena quasi un rito di caccia al demonio, e non ti dico che gesti si arriva a compiere, completamente inutili e incivili, per non usare i termini che dovrei, "ragionamento più naturale e millenario di questo" mi dispiace ma non mi sembra un ragionamento naturale, ma solo un ragionamento legato a questioni di profitto, quanto al millenario ti do ragione...la legge del taglione, mors tua vita mea ecc. scusa ma lo trovo un poco superatino, specie per chi come noi dovrebbe mettere la natura, le sue bellezze e la sua tutela prima del tornaconto personale, trovo che in fondo sparare ai lupi non sia proprio una caccia etica e di tradizione millenaria.
scusatemi, ma come dico sempre nelle mie campagne "non mi fate scegliere tra un lupo ed un pastore"
p.s. scusami, non è una polemica con te caro Jacq, ma ho solo approfittato per dare sfogo a una questione che conosco molto a fondo e che vedo spesso affrontata in modo superficiale da chi nella vita non ha mai avuto a che fare ne con i lupi ne con i pastori. scusa ancora
 
guarda, mi occupo di questo problema per lavoro e ti devo dire, per esperienza diretta, che la questione con la pastorizia non è proprio come dici, l'attacco da parte di predatori sui greggi è stato per anni, in realtà, molto sbandierato, ma anche assai gradito, per circa 15 o più anni, lungo tutto l'arco appenninico ci sono state leggi regionali (e/o nazionali) che hanno restituito fior di moneta per gli animali deceduti a seguito di detti attacchi. direi che per tanti anni ogni pecora morta per traumatismo ha visto come imputato principale il lupo. ora, io non nego che ci siano dei lupi, anche da noi in toscana ci sono zone maggiormente soggette al problema, ma di attacchi da predatori, nei miei dieci anni di attività professionale come veterinario aziendale prima, e pubblico poi gli attacchi realmente riconducibili al lupo no erano più di un 5-7%. era per logico che i diretti interessarti facessero carte false per farsi riconoscere il giusto tipo di danno....quello del lupo veniva risarcito con circa 500.000 delle vecchie lire, quello da cane con 0.000.000 lire...ti lascio fare mente locale. poi guarda, che quando ho visto pastori seri mettersi in testa di risolvere il problema ci sono riusciti e senza ricorrere alle armi da fuoco, soprattutto con dei cani efficacemente selezionati. alla fine cosa vuoi che ti dica, per tanti pastori sardi presenti nelle nostre zone, la presenza del lupo scatena quasi un rito di caccia al demonio, e non ti dico che gesti si arriva a compiere, completamente inutili e incivili, per non usare i termini che dovrei, "ragionamento più naturale e millenario di questo" mi dispiace ma non mi sembra un ragionamento naturale, ma solo un ragionamento legato a questioni di profitto, quanto al millenario ti do ragione...la legge del taglione, mors tua vita mea ecc. scusa ma lo trovo un poco superatino, specie per chi come noi dovrebbe mettere la natura, le sue bellezze e la sua tutela prima del tornaconto personale, trovo che in fondo sparare ai lupi non sia proprio una caccia etica e di tradizione millenaria.
scusatemi, ma come dico sempre nelle mie campagne "non mi fate scegliere tra un lupo ed un pastore"
p.s. scusami, non è una polemica con te caro Jacq, ma ho solo approfittato per dare sfogo a una questione che conosco molto a fondo e che vedo spesso affrontata in modo superficiale da chi nella vita non ha mai avuto a che fare ne con i lupi ne con i pastori. scusa ancora

Ecco avevo sentito anche queste cose ma non avendo riferimenti precisi ho preferito non scrivere.....
La solita furbizia, tanto paga lo Stato
 
chi non vive più a contatto l'ambiente ha finito per credere che la natura sia come un cartone animato della Disney, dove tutti gli animali vivono in "armonia" fischiettando motivetti allegri.

(Bellissima analisi,condivido)

Salvo poi cag....si sotto al primo grugnito o ululato e darsela a gambe verso la sicurezza del 4x4 che a quel punto non dovrebbe partire...sai il divertimento...
 
chi non vive più a contatto l'ambiente ha finito per credere che la natura sia come un cartone animato della Disney, dove tutti gli animali vivono in "armonia" fischiettando motivetti allegri.

Già....basta anche dare un'occhiata a Paperissima Sprint....quanta gente che si avvicina agli animali in modo assolutamente sbagliato, prendendosi poi un bello spavento o magari facendosi male quando loro reagiscono in modo assolutamente naturale (o peggio ancora facendo spaventare poveri bimbi di pochi anni [qui inizio a esagerare ->] che magari rimangono traumatizzati e non vorrano mai più avvicinarsi alla natura[fine esagerazione])

Almeno fanno ridere!
 
Magari pagasse veramente lo Stato. In realtà che paga siamo sempre i soliti, non lo Stato :(

mi associo assolutamente, quando noi veterinari firmavamo del il risarcimento erano tutti i cittadini a pagare, non che sia sbagliato, ma vi potete immaginare che magnamagna... ora per fortuna le cose sono assai cambiate, e i soldi per i risarcimenti sono finiti, come al solito si fanno le cose all'italiana, più di qualche furbo ci si è fatto il tetto del podere, qualche povero c......ne nemmeno le gomme della macchina!
 
Per quel che può contare, condivido il parere di VEt.
Come ho scritto in un'altra discussione, e come probabilmente molti sapranno, dalla creazione delle prime aree wilderness ad oggi, molti progressi sono stati fatti. Mi riferisco al fatto che queste aree originariamente erano praticamentte dei ghetti, che per tanto grandi che fossero, l'equilibrio di predatori e predati tra aniamli selvatici era inesorabilmente destinato a veder scomparire in breve tempo i predati. Anche perchè da un amico cacciatore ho appreso, mi riferisco al passato, che le pernici e i fagiani che venivano immessi erano acquistati all'estero, nella fattispecie in Jugoslavia, ora Slovenia, che per avere un inesauribile mercato di questo genere, forniva soggetti sterili.
Ora le cose stanno diversamente. Le aree wilderness sono contigue, in modo da formare un corridoio che va dalla Calabria ai confini del nostro Stato con la Germania, e continua al di là ancora per molti km.. Diventa evidente che un tale spazio consentirà ai predatori, nel nostro caso ai lupi, di avere a disposizione un ampio territorio di caccia, così come ai predati di avere delle possibilità per scamparla e riprodursi, ricostituendo il giusto equilibrio.
D'altra parte basta fare la considerazione che più lupi non possono certo essere sopravvissuti solo con qualche pecora uccisa qua e là.
E' un meccanismo che richiede il suo tempo per entrare a regime, ma non tutti sanno e ci sono i furbi che ci marciano.
Sull'Altopiano di Asiago, 40 nanni fa vedevo montanari partire in inverno con la doppietta e le esche per andarle a mettere nelle zone dove erano stati avvistati lupi (raramente) e sopratutto volpi e poi appostarsi in buche nella neve, coperti da pelli di pecora per mascherare l'odore umano. Oggi è solo un ricordo del passato. I capi uccisi dai selvatici vengono portati alla forestale che certifica ed i proprietari sono rimborsati, anche se per la verità non benissimo e con tempi piuttosto lunghi.
 
Premesso che il benessere di un allevatore, al momento, non è conseguenza di qualche capo ucciso ma di altri fattori di tipo economico/politico/sanitario.
Con economico/politico/sanitario intendo: epidedemie e relativi abbattimenti forzati, prezzo del latte e della carne sul mercato e soprattutto la capacità/possibilità dell'allevatore di vendere i propri prodotti direttamente al consumatore o comunque di creare una catena corta, che nella catena lunga i margini di guadagno sono esigui.

Come è già stato detto cani pastore mal selezionati o mal addestrati creano tutt'ora più danni di qualsiasi lupo, magari non al gregge a loro affidato ma a quello del vicino si. In alcune regioni a questi cani pastore si aggiungono i danni fatti dai randagi. Altra causa di morte di entità non trascurabile, soprattutto in zone carsiche, è data dalle cadute in dirupi, grotte e forre.

Il danno dei lupi non è tanto nei capi uccisi, che vengono rimborsati, ma nel terrore che creano nelle greggi/mandrie.
Si parla di aborto spontaneo nelle femmine gravide anche se questa potrebbe essere una leggenda non metropolitana.
Sicuramente un attacco di lupi porta alla dispersione delle bestie e quindi di lavoro aggiuntivo per ri riunire i greggi/mandrie da parte di chi gestisce gli alpeggi.


Tutt'ora nell'economia globale di un alpeggio un branco di lupi fa gli stessi danni di un temporale violento o di un cane espansivo in gita con i padroni.

saluti
 
A me il lupo ha sempre fatto una gran compassione. Da che mondo e mondo l'uomo lo incolpa di praticamente tutto, nelle favole è il lupo cattivo, per i pastori è l'unica causa di decesso delle proprie bestie etc etc....
Vorrei sottolineare che il lupo è un predatore, ma molto meno aggressivo specialmente verso l'uomo ad esempio di un cane randagio. Il lupo comunque fa la sua vita, caccia per vivere. Se il pastore vuole difendersi dal lupo dovrebbe adottare dei sistemi di protezione efficace, pensare di sterminare il lupo è una cosa da imbecilli. Innanzitutto perché il lupo è l'unico nemico naturale del cinghiale. L'uomo ha sterminato lupi per secoli e adesso si lamenta che i cinghiali arrivano fino in città. E fidatevi che un cinghiale fa molti più danni di un lupo.
Ma soprattutto, se i vitelli potessero pensare cosa direbbero? "Sterminiamo l'uomo, è l'unica soluzione per non essere macellati". Ogni bestia, uomo compreso vive sopprimendo e nutrendosi del più debole. Il lupo non fa altro che seguire questa logica. L'uomo dovrebbe essere abbastanza intelligente da pensare a difendersi, non a sterminare. Per me è come dire "gli zingari rubano e allora sterminiamoli" un ragionamento miope e ingiustificabile.
 
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