Voglio condividere con voi questa semplice procedura per fare lo yogurt in casa, che ho già tempo fa postato su un altro forum.
Premessa: questo è il metodo che uso io, adattato ai materiali in mio possesso in ottica volutamente anti-consumista, non è IL metodo, ognuno fa come crede meglio, gli avvertimenti che ritengo però fondamentali sono quelli sulle temperature.
Non uso yogurtiera, nè fermenti liofilizzati. Per rinnovare la popolazione batterica nel latte nuovo uso un vasetto di yogurt dei miei, che non mangio, e che rimetto poi nel latte, con il metodo che vi spiegherò.
Ulteriore premessa: per "far partire" la popolazione però, la prima volta che si fa lo yogurt, bisogna comprare un vasetto di yogurt al supermercato. Esso deve essere ovviamente neutro e non zuccherato, io mi sono trovato molto bene con il Fage 0%, perchè (non so il motivo ma fidatevi che è così) la marca di yogurt, che si compra per partire, influenza il sapore almeno per le prime 5-6 volte che si fa lo yogurt in casa.
Inoltre quel preciso tipo di yogurt contiene ben 5 tipologie di batteri, due dei quali (lactobacillus bulgaricus e streptococcus termophilus) sono quelli responsabili della yogurtificazione (link sullo yogurt da wiki Yogurt - Wikipedia ), mentre altri 3 fanno parte della flora batterica intestinale, e fa quindi molto bene assimilarli, ma spesso non sono contenuti negli yogurt che si comprano.
Ultimo avvertimento: quando comprate il suddetto yogurt fate attenzione che sia il più fresco possibile, ed usatelo il prima possibile, così da utilizzare i fermenti ancora belli "attivi".
Ingredienti:
Latte. Io uso quello crudo comprato al farmer market, 1€ al litro, ma va bene anche quello del supermercato. Di norma dovrebbe essere intero, anche per garantire una bella consistenza allo yogurt, ma ho sperimentato un po' e va bene anche metà parzialmente scremato e metà intero. Con 2 litri di latte si fanno circa 12 vasetti.
Yogurt (vasetto fatto da noi la volta precedente, o, per chi inizia ora, vasetto nuovo). Ieri ho usato dello yogurt nuovo perchè è la prima volta che lo rifaccio dopo l'estate, e chiaramente, avendo lasciato la casa per due mesi, non ho tenuto il vasetto "madre". Dalla prossima però userò un vasetto mio.
Materiali:
Pentola in acciaio di capienza doppia rispetto alla quantità di latte usata
Mestolo
Imbuto
Ciotola
Vasetti in vetro con coperchio, puliti accuratamente e asciugati (io ho comprato quelli 4 stagioni da 150 ml, con un investimento iniziale di una decina di euro ho preso vasetti e coperchi).
Scatola in legno o cartone che contenga i vasetti
Forno
Candela (non necessaria se avete uno di quei forni stramoderni che tengono temp più basse di 50 gradi, per precisione 40 C°)
Termometro da ambiente con sensore esterno (ma va bene anche normale)
Termometro da cucina o termometro elettronico per la febbre, debitamente fasciato nel cellophane.
Cominciamo:
1. Mettere il latte nella pentola e portare a ebollizione. Occhio che quando bolle saleeeeeeee!!
2. Intanto togliere il vasetto di yogurt dal frigo e lasciarlo scaldare, magari vicino alla pentola, così si scalda più che alla temp ambiente. Il segreto, per non ammazzare i preziosi batteri è di non fargli subire shock termici, quindi tutto deve avere la stessa (più o meno temperatura)
3. Una volta che il latte sta bollendo, abbassare la fiamma e far sobbollire 20 - 25 minuti. Questo serve a fargli perdere un po' d'acqua con l'evaporazione, per avere un prodotto più denso, e nel mio caso, con latte crudo, per cautelarmi da eventuali batteri presenti nel latte.
4. Dopo i 20 - 25 minuti lasciar raffreddate il latte. Un "trucco" per fare prima è di immergere la pentola in acqua fredda.
4bis. Intanto che si raffredda il tutto, accendere la luce del forno e accenderci dentro una candela, o un lumino. Mettere dentro al forno il sensore del termometro, così da sorvegliare la temperatura, he deve portarsi intorno ai 42-43gradi.
5. Quando il latte ha raggiunto una temperatura intorno ai 40 gradi, prendere col mestolo un po' di latte e amalgamarlo allo yogurt all'interno della ciotola, così da sciogliere i grumi (il Fage 0% è moooolto denso), e poi versare tutto nella pentola girando tanto, almeno 1 minuto, per far amalgamare i batteri nel latte in modo omogeneo.
6. Infine versare, con l'aiuto di un imbuto, il latte yogurtizzato nei vasettii. Non ho fatto foto di queste fasi prchè avevo le mani occupate e perchè in questa fase è meglio fare in fretta per non far raffreddare troppo il latte.
7. Chiudere senza troppa forza i vasetti, metterli nella scatola, insieme al sensore del termometro per ambienti.
8. Mettere tutto in forno, lasciando luce del forno e candela accese. La temperatura del forno deve essere compresa tra 40 e 45 gradi. Dovete trovare il vostro equilibrio, nel senso che io con la luce del forno e un lumino accesi tengo perfettamente quella temperatura, magari in un altro forno basta la luce, o al contrario servono due lumini.
9. Lasciare il tutto circa 6 ore, meglio 6 ore e mezza. Se vi piace lo yogurt più acido lasciate più tempo, ma mai meno delle 6 ore.
Nella foto sono passate cinque ore circa, e la temperatura è bella costante da parecchio. Ho tolto dal forno alle 23:35
10.Tolta la scatola dal forno, mettere subito i vasetti in frigo, per stoppare i processi fermentativi.
Voilà
Notare la consistenza la mattina dopo, il cucchiaio sta in piedi (ma anche appena "sfornato è così)
Questa è la mia colazione autarchica: yogurt fatto da me con latte crudo, marmellata di fichi genovesi fatta da me con fichi presi dall'albero di amici, e "pizzelle" cialde dolci abruzzesi molto buone fatte sempre da me. Magari se vi interessa vi spiegherò come (c'è anche il caffè ma non era ancora pronto per fare la composizione )
spero di aver fatto cosa gradita (e utile)
Ultimo appunto: le prime due volte che si fa lo yogurt la popolazione batterica non si è ancora stabilizzata per bene, e i risultati possono essere deludenti, soprattutto in termini di consistnza. Non bisogna scoraggiarsi e bisogna insistere. Ad esempio la consistenza che ho ottenuto ieri, pur con yogurt nuovo, è stata sorprendentemente alta. Di solito, a regime, ha la consistenza della panna cotta.
saluti
Premessa: questo è il metodo che uso io, adattato ai materiali in mio possesso in ottica volutamente anti-consumista, non è IL metodo, ognuno fa come crede meglio, gli avvertimenti che ritengo però fondamentali sono quelli sulle temperature.
Non uso yogurtiera, nè fermenti liofilizzati. Per rinnovare la popolazione batterica nel latte nuovo uso un vasetto di yogurt dei miei, che non mangio, e che rimetto poi nel latte, con il metodo che vi spiegherò.
Ulteriore premessa: per "far partire" la popolazione però, la prima volta che si fa lo yogurt, bisogna comprare un vasetto di yogurt al supermercato. Esso deve essere ovviamente neutro e non zuccherato, io mi sono trovato molto bene con il Fage 0%, perchè (non so il motivo ma fidatevi che è così) la marca di yogurt, che si compra per partire, influenza il sapore almeno per le prime 5-6 volte che si fa lo yogurt in casa.
Inoltre quel preciso tipo di yogurt contiene ben 5 tipologie di batteri, due dei quali (lactobacillus bulgaricus e streptococcus termophilus) sono quelli responsabili della yogurtificazione (link sullo yogurt da wiki Yogurt - Wikipedia ), mentre altri 3 fanno parte della flora batterica intestinale, e fa quindi molto bene assimilarli, ma spesso non sono contenuti negli yogurt che si comprano.
Ultimo avvertimento: quando comprate il suddetto yogurt fate attenzione che sia il più fresco possibile, ed usatelo il prima possibile, così da utilizzare i fermenti ancora belli "attivi".
Ingredienti:
Latte. Io uso quello crudo comprato al farmer market, 1€ al litro, ma va bene anche quello del supermercato. Di norma dovrebbe essere intero, anche per garantire una bella consistenza allo yogurt, ma ho sperimentato un po' e va bene anche metà parzialmente scremato e metà intero. Con 2 litri di latte si fanno circa 12 vasetti.
Yogurt (vasetto fatto da noi la volta precedente, o, per chi inizia ora, vasetto nuovo). Ieri ho usato dello yogurt nuovo perchè è la prima volta che lo rifaccio dopo l'estate, e chiaramente, avendo lasciato la casa per due mesi, non ho tenuto il vasetto "madre". Dalla prossima però userò un vasetto mio.
Materiali:
Pentola in acciaio di capienza doppia rispetto alla quantità di latte usata
Mestolo
Imbuto
Ciotola
Vasetti in vetro con coperchio, puliti accuratamente e asciugati (io ho comprato quelli 4 stagioni da 150 ml, con un investimento iniziale di una decina di euro ho preso vasetti e coperchi).
Scatola in legno o cartone che contenga i vasetti
Forno
Candela (non necessaria se avete uno di quei forni stramoderni che tengono temp più basse di 50 gradi, per precisione 40 C°)
Termometro da ambiente con sensore esterno (ma va bene anche normale)
Termometro da cucina o termometro elettronico per la febbre, debitamente fasciato nel cellophane.
Cominciamo:
1. Mettere il latte nella pentola e portare a ebollizione. Occhio che quando bolle saleeeeeeee!!
2. Intanto togliere il vasetto di yogurt dal frigo e lasciarlo scaldare, magari vicino alla pentola, così si scalda più che alla temp ambiente. Il segreto, per non ammazzare i preziosi batteri è di non fargli subire shock termici, quindi tutto deve avere la stessa (più o meno temperatura)
3. Una volta che il latte sta bollendo, abbassare la fiamma e far sobbollire 20 - 25 minuti. Questo serve a fargli perdere un po' d'acqua con l'evaporazione, per avere un prodotto più denso, e nel mio caso, con latte crudo, per cautelarmi da eventuali batteri presenti nel latte.
4. Dopo i 20 - 25 minuti lasciar raffreddate il latte. Un "trucco" per fare prima è di immergere la pentola in acqua fredda.
4bis. Intanto che si raffredda il tutto, accendere la luce del forno e accenderci dentro una candela, o un lumino. Mettere dentro al forno il sensore del termometro, così da sorvegliare la temperatura, he deve portarsi intorno ai 42-43gradi.
5. Quando il latte ha raggiunto una temperatura intorno ai 40 gradi, prendere col mestolo un po' di latte e amalgamarlo allo yogurt all'interno della ciotola, così da sciogliere i grumi (il Fage 0% è moooolto denso), e poi versare tutto nella pentola girando tanto, almeno 1 minuto, per far amalgamare i batteri nel latte in modo omogeneo.
6. Infine versare, con l'aiuto di un imbuto, il latte yogurtizzato nei vasettii. Non ho fatto foto di queste fasi prchè avevo le mani occupate e perchè in questa fase è meglio fare in fretta per non far raffreddare troppo il latte.
7. Chiudere senza troppa forza i vasetti, metterli nella scatola, insieme al sensore del termometro per ambienti.
8. Mettere tutto in forno, lasciando luce del forno e candela accese. La temperatura del forno deve essere compresa tra 40 e 45 gradi. Dovete trovare il vostro equilibrio, nel senso che io con la luce del forno e un lumino accesi tengo perfettamente quella temperatura, magari in un altro forno basta la luce, o al contrario servono due lumini.
9. Lasciare il tutto circa 6 ore, meglio 6 ore e mezza. Se vi piace lo yogurt più acido lasciate più tempo, ma mai meno delle 6 ore.
Nella foto sono passate cinque ore circa, e la temperatura è bella costante da parecchio. Ho tolto dal forno alle 23:35
10.Tolta la scatola dal forno, mettere subito i vasetti in frigo, per stoppare i processi fermentativi.
Voilà
Notare la consistenza la mattina dopo, il cucchiaio sta in piedi (ma anche appena "sfornato è così)
Questa è la mia colazione autarchica: yogurt fatto da me con latte crudo, marmellata di fichi genovesi fatta da me con fichi presi dall'albero di amici, e "pizzelle" cialde dolci abruzzesi molto buone fatte sempre da me. Magari se vi interessa vi spiegherò come (c'è anche il caffè ma non era ancora pronto per fare la composizione )
spero di aver fatto cosa gradita (e utile)
Ultimo appunto: le prime due volte che si fa lo yogurt la popolazione batterica non si è ancora stabilizzata per bene, e i risultati possono essere deludenti, soprattutto in termini di consistnza. Non bisogna scoraggiarsi e bisogna insistere. Ad esempio la consistenza che ho ottenuto ieri, pur con yogurt nuovo, è stata sorprendentemente alta. Di solito, a regime, ha la consistenza della panna cotta.
saluti
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