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Speleoalp
Guest
La penso uguale, ma ho esperienze differenti. Almeno nella mia regione, una delle più attive di tutta la svizzera a riguardo di incidenti in montagna.
Restare fuori per emergenza, anche se di emergenza non si tratta, è una delle principali richieste di soccorso.
Infatti moltissime persone chiamano nonostante non hanno ferite, ma sono solo stanchi, non sono sicuri sui sentieri da prendere o si sono "persi".
Questo è sempre frutto di un'organizzazione errata, poca conoscenza della disciplina, mancanza di prudenza e soprattutto non aver mai messo in conto cosa sarebbe potuto accadere e partire dal fatto che la notte non mangia nessuno.
In questi casi, secondo me, è la mancanza di esperienze reali sul campo...anche se volontarie, nel bivaccare in ogni dove, con diverse situazioni metereologiche e soprattutto imparando da ogni esperienza quello che non sarebbe servito e quello che avrebbe fatto comodo.
Inoltre c'è da dire che nella realtà la differenza tra escursione di poche ore e quelle da giornate intere non fa differenza, gli incidenti non guardano l'orologio e basta una stupidata... anche a 5 minuti dall'inizio dell'escursione per essere feriti e dispersi.
La mia filosofia è... appassionarsi ad una disciplina e poi provare volontariamente tante di quelle cose che potrebbero farne parte. Senza arrivare nel momento della vera necessità per scoprire come ci si sente, cosa sarebbe servito, ecc.
Almeno... queste solo le esperienze che ho fatto io nella mia regione.
Restare fuori per emergenza, anche se di emergenza non si tratta, è una delle principali richieste di soccorso.
Infatti moltissime persone chiamano nonostante non hanno ferite, ma sono solo stanchi, non sono sicuri sui sentieri da prendere o si sono "persi".
Questo è sempre frutto di un'organizzazione errata, poca conoscenza della disciplina, mancanza di prudenza e soprattutto non aver mai messo in conto cosa sarebbe potuto accadere e partire dal fatto che la notte non mangia nessuno.
In questi casi, secondo me, è la mancanza di esperienze reali sul campo...anche se volontarie, nel bivaccare in ogni dove, con diverse situazioni metereologiche e soprattutto imparando da ogni esperienza quello che non sarebbe servito e quello che avrebbe fatto comodo.
Inoltre c'è da dire che nella realtà la differenza tra escursione di poche ore e quelle da giornate intere non fa differenza, gli incidenti non guardano l'orologio e basta una stupidata... anche a 5 minuti dall'inizio dell'escursione per essere feriti e dispersi.
La mia filosofia è... appassionarsi ad una disciplina e poi provare volontariamente tante di quelle cose che potrebbero farne parte. Senza arrivare nel momento della vera necessità per scoprire come ci si sente, cosa sarebbe servito, ecc.
Almeno... queste solo le esperienze che ho fatto io nella mia regione.