Prove di digiuno

Salve a tutti, qualcuno ha mai provato a fare delle prove sulla resistenza del proprio stomaco?cioè a rimanere più di un giorno senza mangiare, proprio come se vi foste persi in un luogo ostile. E eventualmente quali sono state le vostre reazioni? :poke:
Data l'attuale condizione che ci fa rimanere chiusi in casa, vorrei sperimentare questa cosa per 4 giorni, anche per vedere se mentalmente resisto o mi lascio tentare già il secondo giorno
 
bè io nel caso che mi capita di non stare bene 24 ore le ho già fatte e più di una volta. L'importante è bere e tanto. Subito dopo che avrai finito il contenuto dello stomaco ti accorgerai che parte una fase di "rigenerazione" ossia ti viene sete bevi e poi zampilli e di solito capita 5 o 6 volte ,alla fine di questa fase stai poi andando con le "riserve"

Arca ve salgo sulla bilancia e mi altero...
 
Bhè, io credo che sia al 90% una questione di testa.
In situazioni di emergenza, lo fai, perchè sei in un certo senso obbligato, ma a casa, è diverso, specialmente in questo periodo in cui non si hanno molte distrazioni. La mente andrà contnuamente verso frigo e credenza.
 
Argomento interessante. Non ho mai provato ma saltuarmente faccio la dieta 8/16 e saltando la colazione, non ho proprio alcun problema. Ovviamente bisogna bere e dare tempo al corpo di imparare l'utilizzo delle riserve di grasso
 
U

Utente 24852

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Salve a tutti, qualcuno ha mai provato a fare delle prove sulla resistenza del proprio stomaco?cioè a rimanere più di un giorno senza mangiare, proprio come se vi foste persi in un luogo ostile. E eventualmente quali sono state le vostre reazioni? :poke:
Data l'attuale condizione che ci fa rimanere chiusi in casa, vorrei sperimentare questa cosa per 4 giorni, anche per vedere se mentalmente resisto o mi lascio tentare già il secondo giorno

Certamente, ma ricordati che c'é un'enorme differenza nel farlo in un'ambiente domestico, dove comunque hai le tue comodità, in una situazione in cui non devi fare altro, sapendo inoltre che puoi smettere ed avere quel che vuoi, nel momento che lo decidi.... rispetto a farlo in una situazione "particolare" in cui l'ambiente non é fatto "sù" misura per te e soprattutto, devi provvedere a tante altre cose, senza avere certezze.

Ho fatto periodi di digiuno di giorni e giorni,... e lunghi periodi di "pseudo-digiuno", ovvero mangi qualcosina senza regolarità, qualche giorno sì, qualche giorno no,.... che sia poco o tanto, dovendo però continuare a provvedere a determinate cose... compresa la ricerca di tutte quelle risorse potenzialmente utili, ecc... Questo per il discorso in natura.

Nella vita "normale" il cibo ha sempre scarseggiato in casa nostra e quindi, per esempio... la situazione "tipica" era tipo 1 kg di pasta e 1 kg di pane che veniva distribuito sull'arco dell'intera settimana (7 giorni)... inizialmente per 4 persone, poi per 3 ;) Dovendo comunque andare a scuola (ai tempi mi dovevo fare sui 30 km di bici al giorno per andarci), poi dovendo lavorare, ecc.... Mai fatto colazione e raramente prenzo e cena, solitamente uno o l'altro,....

Insomma, ci sono enormi differenze in base ai contesti, alle situazioni e alle abitudini.... che modificano, non di troppo, i limiti vitali tra gli individui ;)


NB. per me é pregio, una cosa interessantissima... esperienze di vita utili e arricchenti, infatti cerco di mantenere sempre intatto questo genere di sistema. Indifferente dagli sforzi fisici di attività, lavori, ecc... che devo o voglio fare. Infatti organizzo sempre uscite in natura, trekking, di più giorni, senza portare nulla... se si trova qualcosa bene... altrimenti bene uguale ;) Per brevi periodi non é un problema... se non riscoprire il "necessario" dal "superfluo", che non é una critica... il superfluo può comunque essere fantastico;)
 
Ultima modifica di un moderatore:
già digiunato, o una giornata intera oppure due giorni consecutivi, il tutto per provare le sensazione del corpo e della mente, devo dire che è un bell'esperimento. ti consiglio di incominciare a mangiare sempre di meno due o tre giorni prima di iniziare, è sbagliato abbuffarsi la sera prima. per il bene non mi sono mai sforzato, bevevo quando ne sentivo la necessità. anche per l'attività fisica, non avevo mai smesso di farla, anzi, avevo addirittura una particolare energia. molta lucidità mentale ricordo, riuscivo a stare concentrato molto su ciò che stavo facendo, senza pensare ad altro. alla fine del digiuno consiglio di mangiare qualcosa di molto leggero, io di solito facevo il minestrone
 
Interessante seguo, mi sono chiesto molte volte se ne sarei capace, ma la voglia di provarlo è messa in secondo piano dall'abitudine, certo che è anche un problema di nervi saldi
 
sicuramente conta molto quante sono le calorie che bruci nei giorni di digiuno, come ha detto WildLife un conto è farlo a casa sul divano, un conto è nei boschi o lavorando, e quindi con un fabbisogno di calorie nettamente superiore.
Comunque mai provato e non intendo provare, ho il terrore di perdere massa muscolare.
 
Io anni fa feci un digiuno di 7 (sette) giorni, a scopo salutistico e su consiglio medico, bevendo solo acqua. La cosa più strana è che non sentivo affatto la fame e quando ripresi a mangiare non mi venne nessun desiderio di abbuffarmi.
Non ebbi problemi particolari,solo un po’ di pressione bassa al mattino e naturalmente evitai sforzi fisici.
 
faccio una premessa: di mio sono un goloso immane, ma ho una buona resistenza alla fame (e questo mi ha causato varie volte problemi con altra gente, specie ragazze, che volevano che mi fermassi a mangiare mentre io ero assolutamente puntato su altro).

ormai un decennio fa (sigh!!!) spesso andavo a pescare in bici. zaino in spalla e guadino legato al palo, facevo colazione con te e 3 o 4 biscotti tipo gocciole, poi prendevo la bici verso le 10-11 di mattina e via. mi spostavo, pedalavo ecc, ovviamente avevo dell'acqua da bere. tarda mattinata e pomeriggio a cavedani e bass, fino al coup de soir, poi sera e inizio notte a siluretti, a seconda dell'attivita', della sfiga e delle catture o incazzature del giorno da mezzanotte alle 2 partivo e pedalavo fino a casa. il totale kilometrico non l'ho mai misurato precisamente, calcolandolo a spanne tra andata, ritorno e giretti vari andavo da 15 ad anche 50-60 km (quando mi spingevo fino ad agugliaro, lovertino e dintorni), anche se con dislivello di pochissimi metri, ma la parte in bici era il meno rispetto al camminare sugli argini, pescare, salire e scendere dalla strada. poi tornavo a casa, smontavo la roba, doccia immediata, mangiavo un secondo + un bel tot di pane, scaricavo le foto e andavo a dormire.

e' fattibile? si, ma ero in condizioni controllate e ottimo allenamento sia sui carichi e sforzi che contro la fame, piu' l'adrenalina delle abboccate e degli attacchi (specie quando un siluro ti scoda sotto i piedi). lo rifarei? si, perche' anche se sono totalmente impigrito e fuori allenamento ho mantenuto la resistenza alla fame. era facile? no. lo consiglierei ad altri? assolutamente no. ripeto, io ero abituato e allenato, ma mi e' gia' capitato di vedere gente sentirsi male per un calo di zuccheri dopo due ore di lanci.
 
Interessante argomento. Sono arrivato a 24 ore. Non di più. Ma sono molto curioso di provare ad arrivare a 2 o 3 giorni, soprattutto come prova mentale, anche se stando in casa mi riesce più difficile. Preferirei nel bosco o lontano comunque dal cibo pronto che ho a casa. E non penso, che per sportivi o atleti basti un giorno o 2 perché inizi il catabolismo, a meno di avere già il 5% di grasso corporeo
 
Salve a tutti, qualcuno ha mai provato a fare delle prove sulla resistenza del proprio stomaco?cioè a rimanere più di un giorno senza mangiare, proprio come se vi foste persi in un luogo ostile. E eventualmente quali sono state le vostre reazioni? :poke:
Data l'attuale condizione che ci fa rimanere chiusi in casa, vorrei sperimentare questa cosa per 4 giorni, anche per vedere se mentalmente resisto o mi lascio tentare già il secondo giorno

Per me è sbagliata la premessa: non ha senso provare "la resistenza del proprio stomaco". Non è lui che deve resistere ma il tuo organismo in toto attraverso le attività mretaboliche.

Il digiuno si può fare, ma per terapia e sotto controllo medico.

Per tutti gli altri tipi di digiuno forzati da causa di forza maggiore, la resistenza è in base alle proprie condizioni fisiche, mentali e ambientali.

La resistenza dipende soprattutto dalle proprie riserve adipose perchè anche se si ha fame ma si è in una condizione di emergenza, non si può mangiare comunque e si resiste per forza... :biggrin:
E non si muore solo perchè mentalmente si soffre la fame.

Cose non riproducibili a tavolino, provando a casa.
 
U

Utente 24852

Guest

Condivido, inoltre é un discorso e una situazione molto variegata, non é solo il non mangiare.
Soprattutto se il discorso devia sul voler sapere a grandi linee come ci comporteremmo in un momento di "digiuno" forzato. Che non significa esclusivamente in mezzo alla natura, ma anche in condizioni di povertà, senza lavoro ma doversi arrangiare, ecc... il problema é che a farlo una volta, magari fermandosi quando iniziano le difficoltà, non porta ad avere una risposta, non porta ad avere una conoscenza "più o meno" attendibile della condizione. Come per tutto quello che porta risultati concreti é il realismo, la coerenza, la costanza... che si possono definire con "passione e interesse".

Detto questo, se uno é incuriosito dal digiunare e lo fà senza strafare, seguendo certi criteri... non é rischioso per la salute, é più rischioso il mangiare troppo come é abituata la società, abituarsi a calcolare i nutrienti, ecc... che é meno naturale, che farlo meno... il nostro organismo é adatto a quello, di base siamo così... e personalmente la trovo un'esperienza interessante ;)

Anche arricchente sull'argomento del cibo, il sistema a cui siamo abituati, ecc... ma questo ovviamente a dipendenza di cosa uno cerca, del perché,... Come potrebbero esserlo quelle del "...andiamo a provare il Sushi?...", ahahah

Per le questioni delle fatiche fisiche... dipende tutto da tante cose, abitudini in "primis", io ho sempre fatto lavori molto duri e non ho mai avuto problemi... e anche per le attività sportive "ludiche" idem. Ma si ritorna appunto alle proprie "motivazioni, ambizioni, approcci, ecc...", io ho sempre rinnegato il "nutrizionismo matematico".
Ma non essendo tutti uguali e con le stesse filosofie... quello deve valutarlo ogni singolo.
Proprio perché non ci sono regole assolute,...
 
Ultima modifica di un moderatore:
Ho fatto digiuni di circa 24 ore qualche volta lavorando.
La tipologia del lavoro poteva essere sia fisico (installazione/montaggio apparati) che "intellettuale" (configurazione apparati).

In entrambi i casi, basta avere l'acqua, non ho avuto sofferenze/problemi particolari, forse anche perché ero impegnato.

Personalmente, alla lunga, patisco di più la mancanza di sonno.
 
Condivido, inoltre é un discorso e una situazione molto variegata, non é solo il non mangiare.
Soprattutto se il discorso devia sul voler sapere a grandi linee come ci comporteremmo in un momento di "digiuno" forzato. Che non significa esclusivamente in mezzo alla natura, ma anche in condizioni di povertà, senza lavoro ma doversi arrangiare, ecc... il problema é che a farlo una volta, magari fermandosi quando iniziano le difficoltà, non porta ad avere una risposta, non porta ad avere una conoscenza "più o meno" attendibile della condizione. Come per tutto quello che porta risultati concreti é il realismo, la coerenza, la costanza... che si possono definire con "passione e interesse".

Detto questo, se uno é incuriosito dal digiunare e lo fà senza strafare, seguendo certi criteri... non é rischioso per la salute, é più rischioso il mangiare troppo come é abituata la società, abituarsi a calcolare i nutrienti, ecc... che é meno naturale, che farlo meno... il nostro organismo é adatto a quello, di base siamo così... e personalmente la trovo un'esperienza interessante ;)

Anche arricchente sull'argomento del cibo, il sistema a cui siamo abituati, ecc... ma questo ovviamente a dipendenza di cosa uno cerca, del perché,... Come potrebbero esserlo quelle del "...andiamo a provare il Sushi?...", ahahah

Per le questioni delle fatiche fisiche... dipende tutto da tante cose, abitudini in "primis", io ho sempre fatto lavori molto duri e non ho mai avuto problemi... e anche per le attività sportive "ludiche" idem. Ma si ritorna appunto alle proprie "motivazioni, ambizioni, approcci, ecc...", io ho sempre rinnegato il "nutrizionismo matematico".
Ma non essendo tutti uguali e con le stesse filosofie... quello deve valutarlo ogni singolo.
Proprio perché non ci sono regole assolute,...
:cry::cry:
mamma quanto mi manca una bella mangiata di sushi!!!!
 
U

Utente 24852

Guest
A me manca un bel piatto di Polenta e Brasato ;)
Anche se di fatto basterebbe comprarlo e cucinarlo, ahahahah
 
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