Può interessare?

Un paio di nuovi arrivi da recensire, poi, credo, ci sarà da attendere l'autunno.

Laurent Juhel, bretone
187274


Črtomir Lorenčič, sloveno
187275
 
Le tue recensioni sono sempre interessanti.
A proposito di slojd, ne ho comprato uno anch'io, non so se lo hai gia fatto, puoi dirci qualcosa su questi coltelli? Perché si chiamano così per esempio.
 
Molto interessato per lo yakut specie se ci saranno osservazioni sulle tecniche di uso e affilatura, ne ho uno e farò il bis ma su dimensioni contenute
 
Le tue recensioni sono sempre interessanti.
A proposito di slojd, ne ho comprato uno anch'io, non so se lo hai gia fatto, puoi dirci qualcosa su questi coltelli? Perché si chiamano così per esempio.
Che cosa hai preso?

Chiamare slojd i coltelli da intaglio è in realtà leggermente improprio, ma fatto comunemente anche in Scandinavia. Ogni coltello da intaglio, in base alla propria specifica funzione avrebbe un nome particolare, ma è molto più pratico usare un termine ombrello che li copra tutti, poi, nel caso, si scende nello specifico.

Quelli che ho recensito io, in realtà, sarebbero più propriamente detti täljkniv, termine che identifica i coltelli da intaglio di dimensioni più grandi.

Con il temine "slojd" si identifica, attualmente, un tipo di insegnamento dell'artigianato teorizzato nel 1865 dal Uno Cygnaeus, pastore protestante e pedagogo finlandese, considerato il padre del sistema scolastico finnico.
Propriamente, però, lo svedese slöjd è traducibile semplicemente come "artigianato" e viene usato per indicare prima di tutto l'intaglio, ma anche il cucito, il ricamo, la lavorazione a maglia e a uncinetto.

@cimabue99: commenti sull'uso e sull'affilatura li avevo già fatti nella recensione dello jakuto di Henri Tikkanen. Vedremo questo che differenze avrà, avendo una geometria più acuta.
 
Ultima modifica:
Certo che interessa, in particolare quello yakut, con quella geometria acuta ricorda molto il classico mora carving, dev'essere molto comodo lavorarci.
 
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