Escursione Punta Basei, 3338 m. da Pont

Parchi della Valle d'Aosta
  1. Parco Nazionale Gran Paradiso
Dati

Data: 22 agosto 2016
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Le Pont (Valsavarenche)
Località di arrivo: Punta Basei
Tempo di percorrenza: 11 ore
Chilometri: poco più di 29
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: la lunghezza e l'ultimo tratto di arrampicata per raggiungere la vetta
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: ottimamente segnato con bolli bianco/rossi e piccoli ometti in pietra nella parte alta
Dislivello in salita: circa 1400 metri
Quota massima: 3338 m.
Accesso stradale: si percorre tutta la Valsavarenche fino al grande parcheggio di Le Pont


Descrizione

Lunghissima escursione che unisce ben quattro diversi ambienti in poco più di 29 chilometri di percorso.
Dai tornanti della strada reale di caccia allo stupendo Piano del Nivolet, dall'altopiano dei laghi Rosset, Leytaz e decine di altri specchi d'acqua senza nome fino agli ambienti d'alta quota dove rocce, ghiaie e nevai introducono al Colle Basei, il più bello e panoramico tra tutti i valichi che uniscono la Valsavarenche alla val di Rhemes, per poi concludere la lunga camminata sull'aerea e piccola vetta dove l'esiguo spazio fa aumentare la sensazione di essere in volo sui ghiacciai di confine e dell'alta val di Rhemes.
Qui, sul mio sito la descrizione completa e tutte le foto. Grazie a tutti!!!
https://fabri64.wordpress.com/2016/09/13/punta-basei-3338-m-da-pont-per-la-piana-del-nivolet/

La cascata emissaria del Piano del Nivolet quasi ad inizio percorso, lungo i tornanti della mulattiera reale
Copia di Punta Basei 22.8.16 022.jpg


Il bellissimo poggio panoramico a 2324 metri di quota, con la croce di Roley e panorama sul Gran Paradiso
Punta Basei 22.8.16 025 - Copia.jpg


Le torbiere del lungo Piano del Nivolet
Punta Basei 22.8.16 027.jpg


Marmotta curiosa
Punta Basei 22.8.16 032 (2).jpg


La Punta Basei, 3338 m. vista dal lago Rosset
Punta Basei 22.8.16 037.jpg

la zona dei laghi vista dall'alto del sentiero che sale alla Punta Basei
Punta Basei 22.8.16 044.jpg


ghiacciaio Basei
Punta Basei 22.8.16 049.jpg


ghiacciai di confine e dell'alta val di Rhemes
Punta Basei 22.8.16 053.jpg


Punta Basei 3338 m.
Punta Basei 22.8.16 067.jpg


Punta Basei 22.8.16 062.jpg


l'arco in pietra poco sotto la vetta
2 basei ok.JPG


in vetta
1 Basei ok.JPG
 
Complimenti ti sei fatto un bel giro, con un itinerario decisamente alternativo.

Volevo salire anch'io alla Basei, ma semplicemente dal Nivolet, da quel che ho letto i nevai non creano nessun problema, giusto?
 
Benvenuto nel club delle lunghe percorrenze.
Superbo itinerario che attraversa alcuni degli ambienti a me più cari: le torbiere e i laghi glaciali. Sono alcuni anni che manco dalla Val d'Aosta, forse troppo aspra per le esigenze dei bambini. Ma appena mia figlia è un po' più grande, tradisco le Dolomiti e torno in quella terra più selvaggia.
Riguardo alla strana sensazione di trovare caos e gente riposata mentre tu sei bello sudato e affaticato, per me resta comunque un piacere che mi fa apprezzare ancora di più proseguire il cammino e allontanarmi nel silenzio.
 
Benvenuto nel club delle lunghe percorrenze.
Superbo itinerario che attraversa alcuni degli ambienti a me più cari: le torbiere e i laghi glaciali. Sono alcuni anni che manco dalla Val d'Aosta, forse troppo aspra per le esigenze dei bambini. Ma appena mia figlia è un po' più grande, tradisco le Dolomiti e torno in quella terra più selvaggia.
Riguardo alla strana sensazione di trovare caos e gente riposata mentre tu sei bello sudato e affaticato, per me resta comunque un piacere che mi fa apprezzare ancora di più proseguire il cammino e allontanarmi nel silenzio.
Come al solito mi dai sempre un motivo per risponderti lungamente. Dividerò la mia risposta in tre punti.
  • Ma di quanti club facciamo parte? Ormai non li conto più... :rofl:
    Si, è stata la più lunga percorrenza di tutta la mia "carriera" escursionistica ma la cosa strana, è che non ho mai avvertito stanchezza, nè fisica e neppure psicologica. Credo appunto che sia da attribuire poprio ad un fattore psicologico oltre che, tutto sommato, ad un dislivello non eccessivo. L'entusiasmo, la voglia di scoprire, la novità, i paesaggi, la consapevolezza di trovarmi nel cuore del Parco nazionale più antico d'Italia... e tante altre cose, mi hanno letteralmente fatto volare, senza pensare che in effetti mi muovevo... era come se tutte le cose mi venissero incontro.
  • Fai come me, arriva ad un compromesso per accontentare la tua voglia di Dolomiti e di Val d'Aosta e alterna gli anni in cui vai in un posto e nell'altro. Faccio così da 24 anni!
  • La strana sensazione di arrivare sudato e mezzo morto in un posto dove tutti scendevano dalle macchine pimpanti e saltellanti come grilli non mi ha di certo fatto venire i sensi di colpa, anzi sarebbe dovuto accadere il contrario. E' stato esattamente come hai detto tu, mi ha fatto venir voglia di fuggire da quel caos andando a cercare la pace e il silenzio delle alte terre.
 
da pont incomincia a essere proprio lunga :woot: , ma forse è meglio così, l'ambiente è decisamente bello, ne vale la pena
Si, decisamente lunga, direi da masochisti. Oltretutto, arrivato al lago Rosset, gli ho fatto il giro intorno perchè era abbastanza presto, allungando ulteriormente il percorso.
 
Come al solito mi dai sempre un motivo per risponderti lungamente. Dividerò la mia risposta in tre punti.
  • Ma di quanti club facciamo parte? Ormai non li conto più... :rofl:
    Si, è stata la più lunga percorrenza di tutta la mia "carriera" escursionistica ma la cosa strana, è che non ho mai avvertito stanchezza, nè fisica e neppure psicologica. Credo appunto che sia da attribuire poprio ad un fattore psicologico oltre che, tutto sommato, ad un dislivello non eccessivo. L'entusiasmo, la voglia di scoprire, la novità, i paesaggi, la consapevolezza di trovarmi nel cuore del Parco nazionale più antico d'Italia... e tante altre cose, mi hanno letteralmente fatto volare, senza pensare che in effetti mi muovevo... era come se tutte le cose mi venissero incontro.
  • Fai come me, arriva ad un compromesso per accontentare la tua voglia di Dolomiti e di Val d'Aosta e alterna gli anni in cui vai in un posto e nell'altro. Faccio così da 24 anni!
  • La strana sensazione di arrivare sudato e mezzo morto in un posto dove tutti scendevano dalle macchine pimpanti e saltellanti come grilli non mi ha di certo fatto venire i sensi di colpa, anzi sarebbe dovuto accadere il contrario. E' stato esattamente come hai detto tu, mi ha fatto venir voglia di fuggire da quel caos andando a cercare la pace e il silenzio delle alte terre.
Leve lunghe e baricentro spostato in alto: io credo che siamo fisiologicamente fatti per camminare. La stanchezza, almeno fino a una certa distanza, diviene allora una condizione mentale che può essere attenuata dall'esaltazione ed eccitazione dell'esplorazione e della scoperta. Trenta chilometri al giorno, con dislivello normale, secondo me sono alla portata di molti, anche se magari non lo sanno.
Con mia moglie già applichiamo da anni "l'ottica dell'alternanza", fra viaggio all'estero e montagna, perché quello che non facciamo poi ci manca sempre. Quest'anno è toccato alla Scozia (l'ultima volta c'ero stato 24 anni fa) e l'anno prossimo Cadore.
Un abbraccio.
 
eeeh... tanta roba, grande Fabri!

io non so se mai riuscirò ad organizzare qualcosa lontano dall'Abruzzo con tutti gli impicci logistici che ho.. per dire, l'ultima volta che avevo prenotato in Trentino, ormai almeno 5/6 anni fa, dovetti disdire per motivi di salute in famiglia.. boh

Intanto mi gusto le fotografie ed i bel racconto.. le torbiere mi affascinano davvero un casino!

Ancora complimenti!
 
eeeh... tanta roba, grande Fabri!

io non so se mai riuscirò ad organizzare qualcosa lontano dall'Abruzzo con tutti gli impicci logistici che ho.. per dire, l'ultima volta che avevo prenotato in Trentino, ormai almeno 5/6 anni fa, dovetti disdire per motivi di salute in famiglia.. boh

Intanto mi gusto le fotografie ed i bel racconto.. le torbiere mi affascinano davvero un casino!

Ancora complimenti!
Grazie carissimo. Guarda, anch'io ho avuto alcuni problemi in passato con i viaggi in Trentino e in Val d'Aosta perchè da Roma la distanza è più o meno la stessa che da te, però, come si dice, se ci credi veramente alla fine ci riesci. Ti consiglio comunque la val di Fassa... io è proprio da lì che ho iniziato la mia "esplorazione" delle Dolomiti nel giurassico.. 1993!!
 
eeeh... tanta roba, grande Fabri!

io non so se mai riuscirò ad organizzare qualcosa lontano dall'Abruzzo con tutti gli impicci logistici che ho.. per dire, l'ultima volta che avevo prenotato in Trentino, ormai almeno 5/6 anni fa, dovetti disdire per motivi di salute in famiglia.. boh

Intanto mi gusto le fotografie ed i bel racconto.. le torbiere mi affascinano davvero un casino!

Ancora complimenti!
E pensa che la più grande torbiera dell'Appennino centrale ce l'hai vicino casa... sotto il Lago di Campotosto!
 
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