Dati
Data: 22/09/2018
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Pian della Mussa
Località di arrivo: Pian della Mussa
Tempo di percorrenza: 8 ore escluse le pause
Chilometri: circa 20
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: pietraie
Periodo consigliato: primavera - estate - autunno
Segnaletica: tacche bianco rosse
Dislivello in salita: circa 1.500
Dislivello in discesa: circa 1.500
Quota massima: 3.010
Accesso stradale: Arrivati a Pian Mussa parcheggiare
Descrizione
Altro giro nelle Valli di Lanzo, con Pietro, Doriana e Gianfranco, in corso d'opera si aggiungerà anche Alberto.
Partiamo da Pian della Mussa, la prima buona notizia è dopo il 16 settembre non si paga il parcheggio.
Il tempo alla partenza è ottimo, fa freschino, da lontano ci guarda la Bessanese.
Il primo tratto è in mezzo agli alberi, ma è molto breve.
Subito si sbuca nei pratoni.
Il sentiero è ben evidente e segnalato non ci si può sbagliare, si sale abbastanza rapidamente.
Il prato lascia il posto alle pietraie.
Inciontriamo un compassato stambecco.
Saliamo, saliamo ci avviciniamo al passo della Mangioire (2.780 m.). Incuneato in mezzo alle rocce.
Da li si apre un bel vallone.
Sullo sfondo il lago della Rossa e sopra la Croce Rossa.
Qui facciamo una breve pausa, c'è un po' di vento.
Scendiamo seguendo il sentiero e raggiungiamo il lago di Bessanetto (2.747 m.).
La prossima tappa è il lago della Rossa sullo sfondo.
Qui usciamo dal sentiero, per raggiungere il lago, dobbiamo scendere di circa 100 metri e poi risalire, siamo fuori sentiero, si va dritti per dritti stando attenti ad evitare salti di roccia.
Incontriamo Alberto, escursionista solitario, che non sicuro del percorso chiede di accodarsi, lo accogliamo volentieri.
Da lontano la risalita sembra molto difficile, ma avvicinandosi tenendo come riferimento un palo, si trova un canalino abbastanza agevole da risalire.
Finita la risalita ci troviamo davanti il lago, molto bello.
Io e Doriana scendiamo sulla riva e mettiamo i piedi a mollo, l'acqua è ovviamente gelida.
Non ci fosse il vento quasi quasi un bagnetto...
Ma alla fine desistiamo, il lago è veramente imponente, ecco un paio di panoramiche.
Dopo una breve pausa risaliamo, proseguendo il nostro anello, il sentiero è sempre una pietraia.
Raggiungiamo rapidamente il bivio per la punta Fortino.
Il vento sale ancora di intensità.
Il sentiero è una traccia in mezzo agli sfasciumi.
È una cima ingannevole la prospettiva ti fa credere che la punta è vicina, quando in realtà ne manca ancora un pezzo.
Alla fine appare quella vera con il suo omettone.
Ostacolati da un vento assurdo, raggiungiamo la vetta del Monte Fortino (3.010 metri).
Ci godiamo il panorama. Nonostante un vento abbastanza forte.
Croce Rossa e Ouille d'Arberon
La Bessanese
Piccola e Uja di Ciamarella
Lago della Rossa visto dall'alto.
Foto di gruppo.
Qui la facciamo la pausa pranzo.
Non so se perché
, ma ce l'hanno tutti con i miei panini, boh.
Finita la pausa torniamo giù e ci dirigiamo verso la prossima tappa: lago del Collarin.
Poi proseguiamo l'anello in mezzo alle pietraie.
C'è anche un tratto attrezzato, molto franoso.
Ci dirigiamo verso il rifugio.
Dobbiamo scendere di un centinaio di metri e attraversare lo Stura, facilitati da due nuove passerelle in legno.
Da qui cento metri di risalita che mettono a dura le nostre gambe, ma alla fine raggiungiamo il rifugio Gastaldi, chiuso.
Qui incontriamo tre ragazzi, che dormiranno nel locale invernale per affrontare la Ciamarella il giorno dopo.
Ci fermiamo a chiacchierare un po' e poi giù verso pian della Mussa.
Ci godiamo anche una cascatella.
Poi la lunga e noiosa discesa fino a valle, dove chiudiamo il nostro anello.
Bellissima gita in ambienti grandiosi, sempre in ottima compagnia, che si sta allargando.
Alla prossima.
Data: 22/09/2018
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Pian della Mussa
Località di arrivo: Pian della Mussa
Tempo di percorrenza: 8 ore escluse le pause
Chilometri: circa 20
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: pietraie
Periodo consigliato: primavera - estate - autunno
Segnaletica: tacche bianco rosse
Dislivello in salita: circa 1.500
Dislivello in discesa: circa 1.500
Quota massima: 3.010
Accesso stradale: Arrivati a Pian Mussa parcheggiare
Descrizione
Altro giro nelle Valli di Lanzo, con Pietro, Doriana e Gianfranco, in corso d'opera si aggiungerà anche Alberto.
Partiamo da Pian della Mussa, la prima buona notizia è dopo il 16 settembre non si paga il parcheggio.
Il tempo alla partenza è ottimo, fa freschino, da lontano ci guarda la Bessanese.
Il primo tratto è in mezzo agli alberi, ma è molto breve.
Subito si sbuca nei pratoni.
Il sentiero è ben evidente e segnalato non ci si può sbagliare, si sale abbastanza rapidamente.
Il prato lascia il posto alle pietraie.
Inciontriamo un compassato stambecco.
Saliamo, saliamo ci avviciniamo al passo della Mangioire (2.780 m.). Incuneato in mezzo alle rocce.
Da li si apre un bel vallone.
Sullo sfondo il lago della Rossa e sopra la Croce Rossa.
Qui facciamo una breve pausa, c'è un po' di vento.
Scendiamo seguendo il sentiero e raggiungiamo il lago di Bessanetto (2.747 m.).
La prossima tappa è il lago della Rossa sullo sfondo.
Qui usciamo dal sentiero, per raggiungere il lago, dobbiamo scendere di circa 100 metri e poi risalire, siamo fuori sentiero, si va dritti per dritti stando attenti ad evitare salti di roccia.
Incontriamo Alberto, escursionista solitario, che non sicuro del percorso chiede di accodarsi, lo accogliamo volentieri.
Da lontano la risalita sembra molto difficile, ma avvicinandosi tenendo come riferimento un palo, si trova un canalino abbastanza agevole da risalire.
Finita la risalita ci troviamo davanti il lago, molto bello.
Io e Doriana scendiamo sulla riva e mettiamo i piedi a mollo, l'acqua è ovviamente gelida.

Non ci fosse il vento quasi quasi un bagnetto...
Ma alla fine desistiamo, il lago è veramente imponente, ecco un paio di panoramiche.
Dopo una breve pausa risaliamo, proseguendo il nostro anello, il sentiero è sempre una pietraia.
Raggiungiamo rapidamente il bivio per la punta Fortino.
Il vento sale ancora di intensità.
Il sentiero è una traccia in mezzo agli sfasciumi.
È una cima ingannevole la prospettiva ti fa credere che la punta è vicina, quando in realtà ne manca ancora un pezzo.
Alla fine appare quella vera con il suo omettone.
Ostacolati da un vento assurdo, raggiungiamo la vetta del Monte Fortino (3.010 metri).
Ci godiamo il panorama. Nonostante un vento abbastanza forte.
Croce Rossa e Ouille d'Arberon
La Bessanese
Piccola e Uja di Ciamarella
Lago della Rossa visto dall'alto.
Foto di gruppo.
Qui la facciamo la pausa pranzo.
Non so se perché
Finita la pausa torniamo giù e ci dirigiamo verso la prossima tappa: lago del Collarin.
Poi proseguiamo l'anello in mezzo alle pietraie.
C'è anche un tratto attrezzato, molto franoso.
Ci dirigiamo verso il rifugio.
Dobbiamo scendere di un centinaio di metri e attraversare lo Stura, facilitati da due nuove passerelle in legno.
Da qui cento metri di risalita che mettono a dura le nostre gambe, ma alla fine raggiungiamo il rifugio Gastaldi, chiuso.
Qui incontriamo tre ragazzi, che dormiranno nel locale invernale per affrontare la Ciamarella il giorno dopo.
Ci fermiamo a chiacchierare un po' e poi giù verso pian della Mussa.
Ci godiamo anche una cascatella.
Poi la lunga e noiosa discesa fino a valle, dove chiudiamo il nostro anello.
Bellissima gita in ambienti grandiosi, sempre in ottima compagnia, che si sta allargando.
Alla prossima.

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