Dati
Data: 12/9/2020
Regione e provincia: Piemonte / TO / Balme
Località di partenza: frazione Cornetti, o poco dopo a I Frè
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 8 ore
Chilometri: circa 12
Grado di difficoltà: EE/F
Descrizione delle difficoltà: roccia bagnata e ballerina, sfasciumi (consiglio scarponi alti), esposizione, facili passaggi di arrampicata
Periodo consigliato: autunno o primavera
Segnaletica: tacche rosso/bianche e ometti
Dislivello in salita: 1600m contando anche risalite
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2830m slm
Accesso stradale: dopo Balme si va alla frazione Cornetti e si parcheggia prima del ponte
Descrizione
Bella valle angusta, alla partenza bei torrenti di montagna e uno stretto sentiero esposto nel bosco, poi si sale per sentiero nei prati.
Tante vette conosciute costellano questa gita...
Si va per i Laghi Verdi e il Bivacco Gandolfo e Giuliano. Salita in ombra (meno male perchè freddo non faceva ) sul versante più umido.
Alla partenza buona visuale sul labirinto verticale per l'Uja di Mondrone.
Noi si va nella direzione opposta, le destinazioni per ora non si vedono.
Il Lago Verde inferiore è uno specchio praticamente perfetto.
Ha piovuto nei giorni precedenti, qui la roccia è particolarmente umida e scivolosa... comunque qui non ci sono problemi.
Il Lago Verde superiore è più affusolato.
La valle si apre un po' e si vede il bivacco, che il nostro sentiero però non tocca.
Che panorami ragazzi
Comincia la salita ripida... tra sfasciumi e cengette erbose si prosegue cercando gli ometti...
Arrivano un po' di nebbie
Ecco la prima vetta, difficoltà EE per ora.
L'altro versante è ormai invaso dalle nuvole.
Si vede l'altra vetta
Dalla prima vetta (la Golai) tocca scendere circa 200 metri e cercare la via migliore per salire l'altra... qui c'è un muretto un po' liscio direi un 2° o 3° esposto... sarebbe evitabile sulla sinistra dove c'è un sentierino che su una serie di cengette porta ad un canale di sfasciumi a grana fine che però rimane all'ombra e ora è tutto bagnato... alla fine optiamo per il muretto che almeno è asciutto come il resto della cresta che unisce le due punte... da qui in avanti indubbiamente qualche passaggio alpinistico è d'obbligo.
Ecco il muretto, passaggio chiave.
Si prosegue per cengette erbose, un po' di sfasciumi e cresta, mai espostissima (ma è soggettivo...), fino alla Chiavesso. Gli ometti indicano la strada.
La via di discesa dalla Chiavesso su scomodi sfasciumi a rocce grosse e instabili è chiara...
Si scende fino al Colle del Vallonetto dove facciamo pranzo.
Ecco il Bec del Fauset
Si torna all'auto per il bosco tra torrenti, cascate e laghetti...
Ecco tutte le foto
photos.app.goo.gl/Dmzirh2caqWhCRrGA
Una panoramica
Foto di vetta
Data: 12/9/2020
Regione e provincia: Piemonte / TO / Balme
Località di partenza: frazione Cornetti, o poco dopo a I Frè
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 8 ore
Chilometri: circa 12
Grado di difficoltà: EE/F
Descrizione delle difficoltà: roccia bagnata e ballerina, sfasciumi (consiglio scarponi alti), esposizione, facili passaggi di arrampicata
Periodo consigliato: autunno o primavera
Segnaletica: tacche rosso/bianche e ometti
Dislivello in salita: 1600m contando anche risalite
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2830m slm
Accesso stradale: dopo Balme si va alla frazione Cornetti e si parcheggia prima del ponte
Descrizione
Bella valle angusta, alla partenza bei torrenti di montagna e uno stretto sentiero esposto nel bosco, poi si sale per sentiero nei prati.
Tante vette conosciute costellano questa gita...
Si va per i Laghi Verdi e il Bivacco Gandolfo e Giuliano. Salita in ombra (meno male perchè freddo non faceva ) sul versante più umido.
Alla partenza buona visuale sul labirinto verticale per l'Uja di Mondrone.
Noi si va nella direzione opposta, le destinazioni per ora non si vedono.
Il Lago Verde inferiore è uno specchio praticamente perfetto.
Ha piovuto nei giorni precedenti, qui la roccia è particolarmente umida e scivolosa... comunque qui non ci sono problemi.
Il Lago Verde superiore è più affusolato.
La valle si apre un po' e si vede il bivacco, che il nostro sentiero però non tocca.
Che panorami ragazzi
Comincia la salita ripida... tra sfasciumi e cengette erbose si prosegue cercando gli ometti...
Arrivano un po' di nebbie
Ecco la prima vetta, difficoltà EE per ora.
L'altro versante è ormai invaso dalle nuvole.
Si vede l'altra vetta
Dalla prima vetta (la Golai) tocca scendere circa 200 metri e cercare la via migliore per salire l'altra... qui c'è un muretto un po' liscio direi un 2° o 3° esposto... sarebbe evitabile sulla sinistra dove c'è un sentierino che su una serie di cengette porta ad un canale di sfasciumi a grana fine che però rimane all'ombra e ora è tutto bagnato... alla fine optiamo per il muretto che almeno è asciutto come il resto della cresta che unisce le due punte... da qui in avanti indubbiamente qualche passaggio alpinistico è d'obbligo.
Ecco il muretto, passaggio chiave.
Si prosegue per cengette erbose, un po' di sfasciumi e cresta, mai espostissima (ma è soggettivo...), fino alla Chiavesso. Gli ometti indicano la strada.
La via di discesa dalla Chiavesso su scomodi sfasciumi a rocce grosse e instabili è chiara...
Si scende fino al Colle del Vallonetto dove facciamo pranzo.
Ecco il Bec del Fauset
Si torna all'auto per il bosco tra torrenti, cascate e laghetti...
Ecco tutte le foto
photos.app.goo.gl/Dmzirh2caqWhCRrGA
Una panoramica
Foto di vetta
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