Escursione Punta Leynir [3.235] e Punta Bes

Dati

Data: 07/08/2016
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Colle del Nivolet (2.505 m)
Località di arrivo: Colle del Nivolet (2.505 m)
Tempo di percorrenza: 2,5 h + 2h
Grado di difficoltà: EE (F alcuni passi in cresta)
Descrizione delle difficoltà: placche, passaggi esposti
Periodo consigliato: estate, autunno
Segnaletica: tacche gialle
Dislivello in salita: 1.000
Dislivello in discesa: 1.000
Quota massima: 3.235
Accesso stradale: SP 50 fino al colle del Nivolet

Descrizione

Splendida gita al colle del Nivolet con @giuliof, in un ambiente spettacolare.
Percorrere la SP 50 fino al colle del Nivolet, attenzione che la strada viene chiusa alla 9. Lasciamo la macchina davanti al rifugio Savoia
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Prendiamo il sentiero autostradale che va' in direzioni dei laghi Chanavey.
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Continuiamo per pratoni e spunta la nostra meta sullo sfondo.
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Teniamo il sentiero di sinistra e costeggiamo uno dei due laghi più grossi.
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Questo tratto è pianeggiante, poi segue un primo strappo.
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Arriviamo ai piedi del Colle Rosset, dove ci aspetta il tratto più ripido di giornata, una serie di stretti tornanti ci aspetta, con strane rocce gialle sullo sfondo.
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Rapidamente raggiungiamo il colle Rosset, dove sulla destra abbiamo la punta Leynir
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a sinistra punta Rosset e Gran Vaudala
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Al colle molta gente, ma in vetta non arriverà praticamente nessuno.
Prendiamo la cresta in mezzo agli sfasciumi, dapprima molto ampia poi si restringe, ma non diventa mai eccessivamente affilata.
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Giungiamo al passaggio chiave una placca, che nelle relazioni fa' tornare indietro molti escursionisti.
In relatà non è difficilissima, e si può aggirare sia a destra che a sinistra. Noi passiamo a destra, alcuni passaggi un po' esposti e qualche passo di facile arrampicata.
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Passato questo si giunge rapidamente all punta sud della Leynir (3.224 m), dove ci raggiunge un arzillo escursionista di 70 anni, l'unico oltre a noi ad aver passato la placca. In vetta un omettone.
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Da qui si gode uno splendido panorama a 360° sulle vette del Nivolet.
Taou Blanc
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Il Gran Paradiso
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Tresenta, Ciarforon, Becca di Monciar, Fourà, Violetta
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Il Bianco sullo sfondo
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Dopo le foto, mangiamo e poi proseguiamo verso la vera punta Leynir, scendiamo di circa 50 m fino ad un colletto e poi risaliamo.
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La punta vera e propria è decisamente meno comoda, ed identificata da una placca triangolare del CAI.
Qui visto lo spazio ristretto ci fermiamo poco.
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Giusto il tempo per osservare la nostra prossima vetta.
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Ritorniamo al colletto, e poi scendiamo per tracce in mezzo a ripidissimi sfasciumi, una volta scesi riguardiamo su.
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Saliamo per la Bes, quasi tutta in cresta, che da lontano sembrava affilata, in relatà è molto comoda, tranne l'ultimo tratto, dove stiamo un paio di metri sotto il filo sulla sinistra.
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E siamo sulla seconda cima della giornata, la Punta Bes (3.177 m) identificata da un altro ometto.
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Dalla cima uno sguardo ai laghi.
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ed una al Gran Paradiso.
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Ridiscendiamo al colletto e poi andiamo giù davanti alla Leynir, dove ci attende un nevaio.
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Al ritorno decidiamo di ravanare fuori sentiero così dove capita.
E in un rivolo melmoso facciamo l'unico avvistamento di giornata, un po' inaspettato...
una rana:eek:
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Scendiamo un salto lungo un piccolo rio, quasi canyoning :biggrin:
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Scendiamo fuori sentiero fino a riprendere il sentiero nei pressi del lago più grande dove c'è un piccola isoletta.
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Decidiamo di andare sull'isoletta, per raggiungerla bisogna passare un piccolo guado.
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E poi scaliamo il piccolorilievo, rinominata cima merendero. E infatti dopo averla scalata abbiamo fatto i merenderos.
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Ecco la Violetta vista dall'isoletta.
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Aggiriamo il lago e torniamo al rifugio Savoia.
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Bella gita in una zona particolare, dove ho annotato parecchie cime, che tornerò a raggiungere.
 
Ultima modifica:
Dati

Data: 07/08/2016
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Colle del Nivolet (2.505 m)
Località di arrivo: Colle del Nivolet (2.505 m)
Tempo di percorrenza: 2,5 h + 2h
Grado di difficoltà: EE (F alcuni passi in cresta)
Descrizione delle difficoltà: placche, passaggi esposti
Periodo consigliato: estate, autunno
Segnaletica: tacche gialle
Dislivello in salita: 1.000
Dislivello in discesa: 1.000
Quota massima: 3.235
Accesso stradale: SP 50 fino al colle del Nivolet

Descrizione

Splendida gita al colle del Nivolet con @giuliof, in un ambiente spettacolare.
Percorrere la SP 50 fino al colle del Nivolet, attenzione che la strada viene chiusa alla 9. Lasciamo la macchina davanti al rifugio Savoia
Vedi l'allegato 96097 Prendiamo il sentiero autostradale che va' in direzioni dei laghi Chanavey.
Vedi l'allegato 96098 Continuiamo per pratoni e spunta la nostra meta sullo sfondo.
Vedi l'allegato 96099
Teniamo il sentiero di sinistra e costeggiamo uno dei due laghi più grossi.
Vedi l'allegato 96100 Questo tratto è pianeggiante, poi segue un primo strappo.
Vedi l'allegato 96101
Arriviamo ai piedi del Colle Rosset, dove ci aspetta il tratto più ripido di giornata, una serie di stretti tornanti ci aspetta, con strane rocce gialle sullo sfondo.
Vedi l'allegato 96102
Rapidamente raggiungiamo il colle Rosset, dove sulla destra abbiamo la punta Leynir
Vedi l'allegato 96103
a sinistra punta Rosset e Gran Vaudala
Vedi l'allegato 96104
Al colle molta gente, ma in vetta non arriverà praticamente nessuno.
Prendiamo la cresta in mezzo agli sfasciumi, dapprima molto ampia poi si restringe, ma non diventa mai eccessivamente affilata.
Vedi l'allegato 96105 Giungiamo al passaggio chiave una placca, che nelle relazioni fa' tornare indietro molti escursionisti.
In relatà non è difficilissima, e si può aggirare sia a destra che a sinistra. Noi passiamo a destra, alcuni passaggi un po' esposti e qualche passo di facile arrampicata.
Vedi l'allegato 96106
Passato questo si giunge rapidamente all punta sud della Leynir (3.224 m), dove ci raggiunge un arzillo escursionista di 70 anni, l'unico oltre a noi ad aver passato la placca. In vetta un omettone.
Vedi l'allegato 96108
Da qui si gode uno splendido panorama a 360° sulle vette del Nivolet.
Taou Blanc
Vedi l'allegato 96109 Il Gran Paradiso Vedi l'allegato 96110
Tresenta, Ciarforon, Becca di Monciar, Fourà, Violetta Vedi l'allegato 96111
Vedi l'allegato 96112

Vedi l'allegato 96113 Vedi l'allegato 96114

Vedi l'allegato 96115
Vedi l'allegato 96116
Il Bianco sullo sfondo
Vedi l'allegato 96119
Vedi l'allegato 96121 Dopo le foto, mangiamo e poi proseguiamo verso la vera punta Leynir, scendiamo di circa 50 m fino ad un colletto e poi risaliamo.
Vedi l'allegato 96122
La punta vera e propria è decisamente meno comoda, ed identificata da una placca triangolare del CAI.
Qui visto lo spazio ristretto ci fermiamo poco. Vedi l'allegato 96123 Giusto il tempo per osservare la nostra prossima vetta.
Vedi l'allegato 96126
Ritorniamo al colletto, e poi scendiamo per tracce in mezzo a ripidissimi sfasciumi, una volta scesi riguardiamo su.
Vedi l'allegato 96128
Saliamo per la Bes, quasi tutta in cresta, che da lontano sembrava affilata, in relatà è molto comoda, tranne l'ultimo tratto, dove stiamo un paio di metri sotto il filo sulla sinistra.
Vedi l'allegato 96129 E siamo sulla seconda cima della giornata, la Punta Bes (3.166 m) identificata da un altro ometto.
Vedi l'allegato 96140
Dalla cima uno sguardo ai laghi.
Vedi l'allegato 96130
ed una al Gran Paradiso.
Vedi l'allegato 96131 Ridiscendiamo al colletto e poi andiamo giù davanti alla Leynir, dove ci attende un nevaio.
Vedi l'allegato 96132
Al ritorno decidiamo di ravanare fuori sentiero così dove capita.
E in un rivolo melmoso facciamo l'unico avvistamento di giornata, un po' inaspettato...
una rana:eek:
Vedi l'allegato 96133
Scendiamo un salto lungo un piccolo rio, quasi canyoning :biggrin:
Vedi l'allegato 96134
Scendiamo fuori sentiero fino a riprendere il sentiero nei pressi del lago più grande dove c'è un piccola isoletta.
Vedi l'allegato 96135 Decidiamo di andare sull'isoletta, per raggiungerla bisogna passare un piccolo guado.
Vedi l'allegato 96136
E poi scaliamo il piccolorilievo, rinominata cima merendero. E infatti dopo averla scalata abbiamo fatto i merenderos.
Vedi l'allegato 96137 Ecco la Violetta vista dall'isoletta.
Vedi l'allegato 96138
Aggiriamo il lago e torniamo al rifugio Savoia.
Vedi l'allegato 96139
Bella gita in una zona particolare, dove ho annotato parecchie cime, che tornerò a raggiungere.
Bei luoghi e panorami che non hanno eguali.Bel ricordo del Gran Paradiso.Complimenti
 
Grazie a voi per la visita e l'apprezzamento.:si:
questa ce l'ho in programma a breve ma da thumel, mi stavo chiedendo se dalla punta leynir si potesse scendere al colle leynir senza andare sull'alpinismo cosi' da fare 2 punte e 2 colli, o cmq dal colle rosset lato rhemes o lato nivolet arrivare al col leynir senza passare per la punta leynir, sarebbe bello ma bisogna studiare un percorso, su google c'è poco :(
 
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Dalla punta Leynir puoi scendere alla Punta Bes verso Sud e poi per pendii facili arrivare ai laghi o intercettare il sentiero per il colle omonimo e da qui al Taou Blanc. Anche la cresta diretta è fattibile ma ci sono tratti in cui serve l'uso delle mani con rocce friabili e terreno instabile. Il lato nivolet abbonda di sentieri che collegano i vari colli e laghi ed i pendii sono mediamente facili e si ripuliscono presto dalla neve. Il lato Rhemes lo conosco di meno, ma risulta mediamente più innevato ed impervio in alcuni tratti.
 

Allegati

  • leynir.jpeg
    leynir.jpeg
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grazie, allora provero' dal lato nivolet anche perchè vedo da maps satellite che la distanza tra il colle bes e il colle leynir è davvero pochissima ma guardando le mie foto quelle bastionate difficilmente sono superabili alla base perchè scoscese e piene di sfasciumi, magari bisogna al limite scendere un po' e risalire. è anche vero che finchè non ci sei li' non si puo' valutare bene se meglio la cresta o pendii alla base
 
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